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<<State per morire...>>, disse Kupile all’improvviso, col sorriso stampato sulle labbra, <<Ciao ciao...>>.
<<Come osi??>>, gridò il primo dei guerrieri scattando verso di lui. Kupile gli penetrò lo sterno con una mano tesa, e col minimo sforzo gli squartò il petto, dividendolo in due parti che caddero orribilmente al suolo, con grande spargimento di sangue. Gli altri allora attaccarono insieme, ma colpirono soltanto l’aria, poichè Kupile li scansava con estrema facilità. Con colpi netti e precisi, usando un braccio solo, il cacciatore di saiyan tegliava e squartava, usando solamente il suo fendente di braccio. Dopo pochi minuti di massacro, di oltre una ventina di valorosi namecciani non restarono che teste, bracce e gambe mozzate, corpi trafitti e cadaveri sparsi tutt’attorno a Kupile, che contemplò lo spettacolo con piacere. Allungò le mani ai suoi lati, e in quel momento tutti i vecchi e i giovani namecciani, nascosti nelle abitazioni, che avevano osservato per intero la scena, furono presi dal terrore. Con raggi distruttivi sparati a ripetizione tutt’attorno, Kupile rase al suolo tutto il grande villaggio, portando morte e devastazione. Lasciò in piedi solamente l’edificio che gli pareva più importante, e che stava esattamente di fronte a lui.
“Sono certo che la sfera si trova al suo interno”
Kupile placò l’attacco, ritrovandosi al centro di un deserto fatto di cadaveri e macerie, fatto salvo per l’edificio centrale, il santuario del capo dei saggi. Facendosi largo tra i corpi, e portando con sè le due sfere macchiate di sangue, Kupile sfondò il portone di pietra, e penetrò nel palazzo.
Al centro di un grande salone, seduto su un trono, Muri, l’anziano, lo attendeva e in mano teneva stretta l’ultima sfera.
Kupile lo squadrò per un attimo, decidendosi il da farsi, poi parlò.
<<Tu mi sembrì una persona importante qui, se ti hanno dato un trono...>>, disse mentre deponeva le sfere a terra. Pulendosi la corazza lacera, cominciò a camminare attorno al trono.
<<Io non so chi tu sia>>, disse Muri, <<Ma so soltanto che quelli che sono venuti su Namecc per le sfere vogliono risvegliare un potere antico come gli stessi dei... questo non può verificarsi...>>.
<<Qui ti sbagli di grosso. Io voglio le sfere solo per me, per rovesciare coloro che tu temi così tanto...>>.
<<Se è così... perchè hai massacrato i miei fratelli in maniera così brutale? Io non crederò a una parola di ciò che mi dirai>>.
<<Fa come credi!>>, disse Kupile seccato, <<Io ti terrò in vita, perchè immagino che tu sappia come far funzionare le sfere>>.
<<Ma tu non hai tutte le sfere, e poi cosa ti fa credere che ti aiuterei>>.
<<Questo è un problema>>; disse Kupile sporgendosi du Muri, <<Che risolveremo a tempo debito! Intanto aspetteremo qui, io e te... contento?>>.
Kupile gli si sedette di fronte, per terra a gambe incrociate, dandogli le spalle e chiudendo gli occhi per riposarsi.
<<Non credere che io non percepisca il tuo minimo respiro, anche se mi assopisco>>; disse Kupile, <<Ti terrò sempro d’occhio>>.
Così Kupile e Muri cominciarono ad attendere, soli nel grande santuario immerso nel deserto di morte e devastazione.
I cinque guerrieri erano ancora nei pressi della laguna, dopo la sconfitta di Keut.
<<Ora dobbiamo assolutamente riportare alla luce le nostre quattro sfere>>; disse Kaioshin, <<E purtroppo dobbiamo dividerci, per metterci sulle tracce di Kupile>>. Poi si rivolse a Piccolo e Kami: <<Perchè non avete effettuato l’unione dei corpi?>>.
<<Sa>>, disse Piccolo, <<L’unione non è mai questione da prendere alla leggera, perchè vuol dire rinunciare in parte alla propria intera identità>>.
Un alito di vento sferzò i loro volti, seguito da un vento più impetuoso, che cresceva sempre di più, sempre di più. Una colonna di acqua ed energia si sollevò dalla laguna, e tutti e cinque si voltarono di scatto, increduli.
<<Non può essere!>>, esclamò Gohan.
La colonna si alzava sempre di più, e una grande luce e una poderosa energia si scaturirono dal fulcro dell’esplosione.
Un raggio balenò nell’aria, appena percepito da Ub, un secondo prima dell’istante fatale.
<<Attento Kaioshin!>>, gridò spostandosi per coprire il superiore.
Il raggio gli trafisse l’addome e proseguì la sua corsa mortale, incontrando Kaioshin, e non ci fu scampo per il divino. Crollò a terra, col petto trapassato.
Il sangue si gelò nelle vene di Gohan, Kami e Piccolo, vedendo Kaioshin crollare al suolo. Ub si accovacciò premendosi la ferita all’addome, dal quale usciva copioso sangue, ma rivolse subito la sua attenzione a Kaioshin.
<<No, Kaioshin!>>.
Tutti e quattro si strinsero attorno al Superiore, morente.
<<E’... la fine... lo sento... terribile...>>, bisbigliò Kaioshin nei suoi ultimi aliti di vita, <<Vi prego... dovete impedire il ritorno... del Dominatore... il Demone terribile... il destino dell’universo... è... nelle... vostre... ma..n.>>.
Cessò di esistere, e il suo corpo svanì nel nulla in un unico rapido baleno, e a nulla valsero le grida di dolore di Ub.
<<Sarei dovuto morire io!!>>, gridò mentre Gohan tentava di calmarlo.
<<L’ho colpito, vero?>>; disse una voce distante e satanica: era Keut, che riemergeva dalle acque come Belzebù dagli inferi.
<<Non scoccerà più con i suoi magheggi... non potrà più curarvi adesso...>>, continuò.
La situazione divenne rapidamente critica. Keut si era dimostrato un avversario sopra ogni aspettativa, e la prospettiva dell’unione tra Piccolo e Kami tornava a essere assolutamente necessaria, e Gohan avrebbe dovuto tenerlo impegnato per il tempo occorrente al processo: sarebbe resistito abbastanza?
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bella,bella come al solito!!!gogeta prima o poi dovrà dividersi e tornare a goku e vegeta...o no?kissà la potenza dell'unione tra junior e kami cosa scatenerà..sn ansioso d leggere la prossima puntata.
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ma interessa ancora a qualcuno?
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beh a me no(:D)?cmq è vero c'è stato un calo d lettori...tra l'altro nn vedo neake + sul forum alcuni utenti ke la commentavano(come goteo e gianluca)...
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bella.... cavolo che violenza... scherzo molto carina!!!!
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no, ludo, sono certo che a te non freghi assolutamente nulla... :p
A parte gli scherzi, ormai la sezione "libero" del forum è 'na merda, e un po' di gente non la si vede più da un pezzo... tipo Majin_Matt, dove sarà finito?
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molto bello il capitolo, l'ho letto tutto di un fiato mi raccomando continuala :ok:
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è vero lo cercano in molti anke lele e re kaioh pure loro x le fanfic...mah nn ho la + pallida idea kiedilo a loro due ke penso ke l'ho sentino su msn.
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beh... ineffetti alcuni sono propprio spariti.... probabilmente inghiottiti dal web!!!
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ad esempio gohanina, non centra con le fanfic... però non si sente più!!!
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scusa ma avevo problemi con il computer ;anzi li ho ancora adesso, vi scrivo con il computer di mia sorella nn smettere di pubblicarla mi piace sempre molto e nn voglio vederla finire così appena aggiusto il pc mi rivedrete spesso (HiiiHiiHii)
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già hai ragione Goteo...Vegge posti?
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ciao ragazzi.... a presto ,spero di potermi riconnettere il prima possibile
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Vegge ma nn la continui più?forza sn curioso del continua d questa splendida fanfic!!
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E' vero, l'ho abbandonata. Ho smesso di postare, ma prometto di riprendere a partire da domani;)
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ok vegge.perdonami se nei prossimi 3 giorni nn commenterò ma parto qnd c vediamo domenica.ciao,ciao!
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meno male che riprendi mi stavo domandando dove eri finito...
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Mi sono fatto attendere, vero?;)
Episodio 50: La forza dell’Unione
<<AAAHHHH!!!>>, Gohan scattò verso Keut, pieno d’ira. Il suo avversario era tutto circondato dalla sua immensa e maestosa aura, che aveva sollevato colonne d’acqua ed energia.
<<Noo! Gohan!>>, gridò Ub tentendo una mano verso l’amico. Piccolo e Kami non perdettero altro tempo.
<<Oh no, Gohan!>>, esclamò Piccolo, <<Forza Kami, dobbiamo unirci subito!>>:
<<Certo! Metti la tua mano sulla mia spalla...>>.
Piccolo obbedì, e subito avvertì un potere nuovo scorrere dentro di sè. I corpi dei due namecciani cominciarono a brillare di luce propria.
<<Ricorda...>>, disse Piccolo, <<Sarò io a controllare la nostra unione...>>.
<<Non avere dubbi su questo>>, Kami sorrise nell’ultimo gesto di estremo sacrificio. Ub lo guardò, e i loro sguardi si scambiarono un ultimo implicito saluto.
Gohan penetrò attraverso la coltre d’acqua, fulmini ed energia, a stento fermato dall’aura di Keut. Ma quando fu davanti al gran nemico, non ci fu speranze di scalfirlo. Appena cercò di colpirlo, Gohan fu attraersato da fitte di dolore e scariche di energia, e il suo corpo venne sbalzato via, trascinato nel vortice dirompente di acqua e roccia. Poteva sentire sulla sua pelle il dolore di una morte imminente, ma contemporaneamente avvertì il crescere dirompente di un energia nuova. Erano Piccolo e Kami: il suo cuore si rasserenò.
<<Ora completerò l’opera lasciato interrotta sulla Terra, saiyan>>, disse Keut, <<Stavolta non c’è l’imperatore a comandarmi>>.
Allungò una mano e carico una gigantesca sfera di energia, mentre Gohan era ancora imprigionato nel vortice che circondava il temibile cacciatore.
Ub assistette con sorpresa all’avvenuta unione; l’essere che ne uscì era... Piccolo, nient’altro che lui. Ma il suo potere era immenso, lui stesso lo avvertiva scorrergli nelle vene. All’improvviso si sentì vecchio, terribilmente vecchio e... percepiva entro di sè tantissimi poteri sommati l’uno all’altro, aggiuntisi nel corso dei decenni.
“Il guerriero perfetto... il namecciano difensore, costituito dall’unione di tutti i migliori guerrieri namecciani di sempre... sono invincibile...”
<<Piccolo, come ti senti?>>, chiese Ub all’amico. Piccolo gli sorrise: <<Mai stato meglio>>.
Si alzò in volo.
<<Dove stai andando? Non avrai intenzione di affrontarlo da solo?>>
<<Devo salvare Gohan, dopodichè mi occuperò di quel pallone gonfiato personalmente>>.
Piccolo si lanciò a tutta velocità verso Keut, liberandosi della parte superiore dei suoi abiti. Così, a torso nudo, aveva più rapidità di movimento e libertà d’azione.
Ub era sofferente per la profonda ferita infertagli da Keut, ed era solo. I suoi amici rischiavano la vita contro Keut e lui non poteva aiutarli: questo gli faceva rabbia oltre ogni altra cosa. Era inoltre preso dal rimorso, il rimorso per non essere riuscito a salvare Kaioshin. È vero, rimaneva pur sempre una divinità, e la sua non era una vera morte. Tuttavia il senso di perdita era totale e lo distruggeva nell’animo. Le forze gli mancavano sempre di più, e dovette sdraiarsi a terra. Tolse la mano dall’addome, ed era insanguinata; ma tornò a osservare lo scontro.
<<Addio saiyan!>>, esclamò Keut lanciando la sfera di energia verso Gohan. Il saiyan vide la morte corrergli in faccia, sempre più veloce e inesorabile, ma qualcuno intervenne in sua difesa. Piccolo deviò il colpo di Keut con un pugno, salvando così Gohan, poi sparì nel nulla. Fu un lampo. Keut si sorprese di vedere Gohan ancora vivo.
<<Che è successo? Perchè non ti ho colpito?>>
Piccolo comparve alle sue spalle e lo colpì alla schiena con un colpo a pugni uniti, che lo fece schiantare al suolo, un centinaio di metri fuori dalla laguna. Mentre precipitava, Keut scalfiva nella propria mente il volto di Piccolo, circondandolo di un alone di odio e vendetta. Lo schianto al suolo fu devastante, e in quell’istante si dissolse tutta l’immensa aura che teneva sollevate le acque.
Gohan, senza più subire la morsa letale del pericoloso avversario, precipitò al suolo senza forze, cadendo a corpo morto. Piccolo si precipitò su di lui, preoccupato per le condizioni dell’amico fraterno.
<<Gohan, come ti senti?>>.
Piccolo lo aiutò a mettersi seduto, ma appariva malconcio: l’energia di Keut l’aveva devastato.
<<Non preoccuparti per me>>, disse il ragazzo in un bisbiglio, <<Sconfiggi quel mostro>>.
Piccolo si voltò verso il luogo ove Keut era precipitato: la sua aura era ancora potentissima e ben percettibile.
In quel momento Keut riemerse lentamente dal cratere, e con una mano si trappò via la corazza di metallo, lacerandola. Gettandola a terra, si conficcò profondamente da quanto doveva essere pesante. Sul suo petto era tatuato il marchio dei cacciatori: l’ohzaru trafitto da una folgore. Gohan lo guardò con ira, ma Piccolo gli disse di tranquillizzarsi.
<<Ci penso io a lui>>, disse incamminandosi verso il suo avversario.
Keut lo aspettava a braccia incrociate: il suo volto e l’intero corpo era solcato da rivoli di sangue rappreso, e i suoi occhi mandavano lampi d’ira. Ma nulla trasparve dal suo temperamente: e rimase composto, aspettando l’avversario.
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<<Non so chi sia peggio>>, disse Piccolo avvicinandosi, <<Se te o tuo fratello; ma almeno lui ha deciso di ribellarsi al vostro signore>>.
Keut sorrise: <<Kupile è un debole, teme il potere del Dominatore. Io non lo temo>>.
<<Vivere da schiavi... questo il tuo desiderio. Tuo fratello è un verme traditore, ma ha scelto l’indipendenza, una strada che io ammiro profondamente>>.
Piccolo si trovava ora faccia a faccia con Keut, a un palmo di distanza. Occhi negli occhi, brucianti e ardenti, focolai di guerra.
<<Sei solo un infedele>>, disse Keut, <<Quando verrà l’ora non ci sarà posto per gente come voi>>.
<<Non mi spaventi, Keut. Anche se avete le sfere non avete il Daemon per risvegliare il demone Talgot, come credete di risolvere questo problema?>>.
<<Un piano è già in atto>>. Sorrise.
<<Non mi lasci altra scelta che eliminarti, Keut>>.
<<Allora vivi gli ultimi secondi della tua misera esistenza confortato da questa vana speranza, perchè sarò io a distruggerti>>.
In contemporanea, i loro attacchi scattarono fulminei, pugno verso pugno: ma riuscirono a schivarsi, e saltarono verso l’alto, a centinaia metri di quota. Erano solo punti luminosi che si stagliavano sul verde del cielo namecciano, ma l’eco dei loro colpi giungeva fino alle orecchie di Ub e Gohan, a terra.
Ub era straiato, e la vista cominciava ad annebbiarsi. Riusciva tuttavia a vedere Gohan, pochi metri più in là, che strisciava verso di lui con un braccio solo, trascinandosi con le ultime forze che rimanevano. Ub tese un braccio verso di lui, protendendosi verso l’amico.
<<Gohan... io credo... che questa sia la fine... se Piccolo non riesce... a sconfiggere... Keut... altri verranno... addio amico...>>.
Ub perse i sensi: la ferita era troppo grave.
<<Ub!>>.
Gohan si trascinò più rapidamente, e riuscì ad afferrare il braccio di Ub. L’amico non rispondeva, e Gohan si accasciò stremato al suo fianco, osservando il cielo e il sole abbagliante, mentre gli echi della bataglia si allontanavano sempre si più, divenendo appena percettibili. Presto tutto quello che riusciva a sentire era lo scroscio dell’acqua e il verso di certi uccelli.
Sentì dei passi dietro di sè... aprì ancora gli occhi, ma la vista era annebbiata. Gogeta lo osservava con sguardo indifferente, ma la sua immagine era ribaltata, perchè si trovava alle sue spalle.
<<Pa... papà...>>, bisbigliò Gohan.
<<Hai trovato le sfere?>>, disse Gogeta.
Gohan allungò un dito in direzione del monte crollato a poche centinaia di metri di distanza.
<<Sotto quel monte?>>, chiese Gogeta osservandolo.
Gohan annuì impercettibilmente. Gogeta si sollevò in volo, ma Gohan lo trattenne.
<<Kupile... ne ha prese due... è fuggito...>>.
<<Dove?>>
Gogeta osservò con occhi di ghiaccio Gohan, occhi perduti, impersonali. Il suo cuore era posseduto, ma l’affetto e la paura di Gohan l’avevano dimenticato.
<<Verso... sud... c’è il villaggio più grande... quello del supremo...>>.
Gogeta non disse nulla, e volò verso la montagna, mentre Gohan, con le lacrime agli occhi, lo vide allontanarsi. Probabilmente non si rese conto di quello che aveva fatto, e svenne. Intanto Gogeta incrementò la propria aura a dismisura, concentrandola sul monte. Un impetuoso vento di energia sconvolse le rocce e le sbriciolò, finchè, dopo pochi minuti, affiorarono le sfere.
“Fantastico! Quattro sfere!”
Interrompendo la sua azione, Gogeta usò la telecinesi per attrarre a sè le sfere. Tenendosele sempre appresso grazie al suo potere, si lanciò in volo verso Kupile, e le ultime tre sfere.
<<No, no, no, NO!>>, gridò il Sommo indignato, <<Tutto ciò è incredibile! Uno non può distarsi un attimo che quel Gohan commette una simile sciocchezza!>>.
Dietro di lui, il Superiore osservava la scena sulla sfera magica, che aveva ripreso tutto e ora riprendeva il rapido combattimento tra Piccolo e Keut.
Si trovavano sul pianeta divino dei Kaioshin, e il Superiore vi era stato inviato subito subito dopo il trapasso.
<<Poi non ci mancava altro che tu ti facessi uccidere!>>, cintinuò il Sommo, <<Ma questo è il meno. Gohan! Come ha potuto consegnare le sfere a Gogeta... ora siamo perduti... in un eventuale scontro tra lui e Kupile, lui sarebbe senz’altro il vincitore...>>.
<<Gohan era disperato, confuso, Sommo>>, disse Kaioshin, <<Deve capire...>>.
<<Io capisco tutto... ma ciò non toglie la gravità della situazione...>>.
<<Non c’è nulla che può tentare...>>.
Il Sommo sospirò e assunse un atteggiamento riflessivo.
<<Non avrei voluto, ma dovrò insinuarmi nella mente di Gogeta, e oppormi a Mylon in un corpo a corpo psicologico. Se riuscirò a liberarlo, allora avremo scongiurato la catastrofe>>.
Kaioshin sembrò al settimo cielo: <<E’ fantastico! Deve provarci subito! Non c’è tempo da perdere>>.
<<Così sia>>, disse il Sommo. Sulla sfera apparve Gogeta in volo, e il Sommo tese le mani verso la sfera, chiuse gli occhi e fece un profondo respiro.
<<Potrei non sopravvivere, e nel caso dovrai pensarci tu>>.
Kaioshin annuì, e si sedette a qualche metro di distanza dal Sommo, osservandolo con attenzione, mentre cominciava a penetrare la mente di Gogeta.
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molto bella... mi è piaciuta la scena del saluto fra ub e kami... molto bella!!