già è vero come ho fatto a non pensarci:lol: :-P
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Molto ben congegnata, e ammirevole lo sforzo di costruire una restro-storia. Ora vogliamo la storia e l'azione vera e propria!
Un altro capitolo sublime, che ho letto con attenzione e che mi ha colpito particolarmente dalle sconcertanti rivelazioni di Ghiller alla cyborg! Non c'è proprio alcun dubbio, concordo con A_O! L'albino è un genio assoluto, seppur utilizzi le sue capacità per giungere unicamente ai propri scopi, sacrificando anche alcune vite per riuscire a conquistare l'intera popolazione della Terra... Ha creato lui stesso il virus dei selvaggi, per dopo risolverlo col vaccino...e aveva persino progettato l'evoluzione di Cell nei minimi particolari affinché assorbisse C17 e C18 e si trasformasse in un'autentica macchina di distruzione :sisi:. Davvero ingegnoso come piano! Adesso invece ha creato degli altri androidi per seminare il terrore tra la gente ed intervenire come unico messia salvatore... Sono curiosissima di sapere come proseguirà la vicenda!!
Ottimo Final, grandioso ^^!!
Bellissimo capitolo!
hai creato una storia perfettamente amalgamata con la storia originale, sei sempre più stupefacente. Ghiller é veramente un genio del crimine, si diverte a giocare e a manipolare le sensazioni umane come se niente fosse.
Povera c-17 é caduta nella trappola come una ingenua e adesso per lei si metta male.
Sono curioso di vedere la forza dei nuovi cyborg, iniziando dall'avversario di Vegeta.
Avanti così!!
EPISODIO 6: VEGETA E’ IN CRISI?
Nel frattempo Kano e Vegeta si erano allontanati dalla città dell’Ovest, allo scopo di trovare un luogo dove combattere senza che nessun altro venisse coinvolto nel loro scontro. Il principe dei saiyan atterrò su un picco roccioso e si guardò attorno, non trattenendo un sorriso divertito. Gli era sembrato sin da subito di riconoscere quel posto, e scrutando il paesaggio ne aveva maturato la certezza. Quel luogo portava ancora i segni di una battaglia svoltasi moltissimi anni fa. Molti altri picchi rocciosi erano crollati e profonde concavità erano ben visibili lungo l’intero terreno. Del resto ci sarebbe voluto ancora molto tempo perché la natura cancellasse le tracce dello scontro che molti anni prima aveva visto di fronte lo stesso Vegeta e il suo rivale Goku, quando il principe dei saiyan aveva invaso la Terra. “Dubito che il fatto che tu mi abbia condotto qui sia una semplice casualità, Kano! Comunque il fatto che mi sia chiaro come tu sappia molte cose sul mio conto non mi inquieta come probabilmente tu sarai portato a pensare! Dunque non sperare di mettermi in difficoltà con questi giochetti! Anche perché credo di aver compreso la tua natura!” disse il principe dei saiyan. “Oh davvero?” chiese il ragazzo dai biondi capelli atterrando di fronte a Vegeta, su una sporgenza di roccia nelle vicinanze. “Lodevole il tuo tentativo di passare per un essere umano! Peccato che io abbia capito come l’aura che emani in realtà non esista… e che si tratti di un semplice artificio!” affermò Vegeta fissando Kano con un sorriso di derisione. “Molto perspicace! E potrei sapere come lo hai compreso?” chiese il ragazzo, confermando la veridicità delle parole del padre di Trunks. “E’ molto semplice! La tua forza spirituale è del tutto statica, e non è mai variata dal momento in cui ti sei presentato a casa mia! Perlomeno quando ti sei alzato in volo essa sarebbe dovuta variare, per quanto impercettibilmente, e invece così non è accaduto! Questo tuo falso ki può funzionare per celarsi in mezzo ad una massa di persone, ma perde di efficacia se l’avversario inizia ad osservarti con attenzione!” spiegò Vegeta, il quale poi aggiunse “E se hai bisogno di un’aura falsa, questo mi porta a pensare che tu ne sia privo! Dunque sei un androide!”. Kano sorrise, non sembrò particolarmente turbato dal fatto di essere stato scoperto, anzi, ne sembrò quasi divertito. “Ottimo spirito di osservazione! Ebbene lo confesso! Mi hai smascherato! Sono un androide costruito per ucciderti!” affermò seraficamente Kano. “Tsk! Un'altra di quegli ammassi di ferraglia del Dottor Gero immagino! Mi domanda quanti altri di quegli affari abbia nascosti in giro per il pianeta quel folle! Continuano a spuntare come funghi!” mormorò il saiyan, il quale iniziava davvero a non poterne più di avere a che fare con quegli esseri artificiali. Kano, però, scosse la testa “Mi spiace, ma questa volta sei in errore! Io non so nemmeno chi sia questo Dr. Gero!” disse egli. “Che cosa?” sussultò Vegeta. Quella volta era stato davvero colto di sorpresa. Non avrebbe mai immaginato che esistesse qualcuno a parte Gero in grado di costruire degli androidi che potessero avvalersi di dati ed informazioni in merito alla natura e alle battaglie passate dei migliori guerrieri della Terra. Dunque un nuovo e folle genio del male si celava nell’ombra, e il principe dei saiyan era fortemente determinato a scoprirne l’identità. “Chi è il tuo padrone? Ti ordino di rispondermi!” inveii minaccioso Vegeta. Kano, per nulla turbato dall’ira di Vegeta, rispose “Mi spiace ma non sono autorizzato a divulgare il nome del maestro a chicchessia!”. A quelle parole, sul volto di Vegeta apparve un’espressione di sadico divertimento. “Se la metti in questi termini, ci penserò io a farti a parlare!” disse sibilino il saiyan. “Voglio proprio vedere come farai…” lo sfidò l’androide. Vegeta non ribatté, rimanendo silente a fissare Kano. Il tempo delle chiacchere era da ritenersi concluso, era giunto il momento di combattere. Ancora una volta il principe dei saiyan si sarebbe battuto contro un essere artificiale, e viste le esperienze passate, il saiyan aveva imparato come contro simili nemici si dovesse mantenere la guardia costantemente alzata. L’attacco fu sferrato proprio dal saiyan, il quale protese di scatto il braccio in avanti scagliando un raggio di energia contro Kano, il quale balzò in volo evitando il colpo. Vegeta si alzò in volo lanciandosi contro il nemico, il quale sferrò un pugno cercando di colpire il saiyan, il quale però evitò facilmente il colpo spostando il capo. “Troppo lento!” esclamò il marito di Bulma per poi sferrare a sua volta un violento montante che colpì Kano in pieno mento. Quindi, approfittando dello stato di vulnerabilità dovuto allo stordimento dell’androide, Vegeta si portò sopra di lui colpendolo con un attacco a due mani, schiantandolo verso il basso. Prima di schiantarsi contro il suolo, però, Kano piroettò agilmente, riuscendo ad atterrare in piedi. L’androide non disse nulla, limitandosi a risistemarsi il colletto della camicia che indossava e a fissare Vegeta senza proferire parola. “I miei colpi non hanno sortito effetto… è potente! Un avversario degno di Vegeta!” pensò tra se e se il principe dei saiyan per poi espandere la propria aura e scagliarsi a grandissima velocità contro l’androide, cercando di colpirlo con un calcio, non trovando però che l’aria. Il saiyan si rese conto di come Kano non fosse affatto lento come gli era precedentemente parso, e infatti era riuscito ad evitare agilmente l’offensiva del padre di Trunks. Vegeta, tuttavia, non si lasciò trovare impreparato, voltandosi di scatto mentre compiva un movimento ad allontanarsi da Kano, che egli aveva percepito essere alle sue spalle. Il saiyan riuscì a voltarsi e a trovarsi faccia a faccia con l’androide giusto in tempo per bloccargli entrambe le mani, protese in un offensiva che, pertanto, non andò a buon fine. Sul volto di Kano apparve un’espressione colma di disappunto, mentre cercava di liberare le proprie mani dalla presa di Vegeta, cosa per evitare la quale il saiyan dovette impegnarsi molto. “Sembra che adegui la propria forza a quanta ne stia utilizzando io! Nemmeno lui dunque sta giocando a carte scoperte! La sta tirando stranamente per le lunghe per essere un androide programmato per uccidermi! Nasconde qualcosa… ne sono certo!” pensò Vegeta. Ad un tratto sul volto di Kano apparve un sorriso compiaciuto, e prima che l’avversario avesse il tempo di rendersi conto di qualsiasi cosa, un accecante bagliore di luce azzurra scaturì dal corpo dell’androide. Istintivamente, trovatosi momentaneamente accecato, Vegeta allentò la presa, consentendo a Kano di liberarsi, quindi protese la mano in avanti colpendo il saiyan con un raggio di energia sbalzandolo molti metri più indietro, sbattendolo violentemente contro un picco roccioso vicino.
L’impatto era stato violentissimo, e Vegeta ci mise un po’ prima di rialzarsi. Non appena si fu alzato in piedi il saiyan si accorse di sentirsi strano. Il colpo che aveva subito era stato certamente potente, ma non certo al punto da farlo sentire esausto come stava avvenendo in quel momento. “Che mi succede? Perché mi sento improvvisamente così debole? Questa cosa non mi piace per niente!” pensò tra se e se il principe dei saiyan. Kano, sembrando comprendere lo stato d’animo di Vegeta, sorrise compiaciuto, per poi assumere un’espressione determinata e scagliarsi contro l’avversario. Lo scontro riprese, ma inaspettatamente la contesa era diventata a senso unico, con Vegeta che veniva letteralmente massacrato di colpi dal malvagio androide. Il principe dei saiyan non riusciva a capacitarsi di come il suo corpo sembrasse non muoversi secondo la sua volontà, mancando totalmente di reattività, forza e vigore. Anche quando egli riusciva a parare un colpo, questo spezzava la guardia di Vegeta giungendo comunque a segno. “Dunque è questa la sua vera forza? Può darsi che sia così, eppure qualcosa non mi convince! Ho incontrato spesso guerrieri che mi hanno sovrastato in potenza, ma stavolta è diverso… è come se fossi io a non riuscire a combattere al massimo delle mie forze!” pensò tra se e se Vegeta, sconcertato da quanto stava avvenendo. In quel momento i suoi pensieri vennero interrotti dall’ennesimo pugno di Kano che lo centrò in pieno volto sbattendolo violentemente al suolo. “Adesso basta… non posso farmi umiliare così! Non so cosa mi sia preso, ma adesso porrò fine allo scontro! Userò tutta la mia potenza e spazzerò via quest’uomo di latta in men che non si dica!” mormorò Vegeta, per poi rialzarsi e tornare a fissare l’androide con aria sicura di se. “Devo dire che non sei affatto male! Adesso però mi sono stancato di giocare! Preparati a conoscere la vera potenza del grande Vegeta! Aaaaaaaaahhhh!!!!!!!” urlò il saiyan per poi espandere la propria aura e trasformarsi in Super saiyan. In seguito agli allenamenti successivi allo scontro con Borjack, Vegeta era riuscito a raggiungere lo stesso livello raggiunto da Goku e Gohan nella stanza dello spirito e del tempo, che gli permetteva di sfruttare al cento per cento la potenza del Super saiyan. “ Incredibile! La sua potenza è spaventosa, persino superiore rispetto a quanto immaginassi! Vegeta si deve essere allenato davvero molto di recente!” trasalì Kano che, così come C-16 in passato, era stato dotato di un dispositivo per rilevare il livello di energia degli avversari. “Che c’è? Hai paura, androide? A quanto pare non eri poi così ben informato in merito alla mia potenza!” commentò Vegeta con aria derisoria, per poi attaccare Kano, il quale disperatamente cercò di difendersi. L’andamento dello scontro era stato totalmente ribaltato dalla trasformazione di Vegeta, che ora si trovava a disporre a proprio piacimento dell’avversario. Con pochi e ben assestati colpi, Vegeta vinse la resistenza di Kano, facendolo cadere lungo riverso al suolo, in totale stato di vulnerabilità, pronto ad essere cancellato dalla faccia della Terra. “Sei finito!” esclamò Vegeta per poi allargare le braccia ai lati del corpo, iniziando a concentrare la propria energia per scagliare il suo attacco più potente, con cui avrebbe messo la parola fine alla battaglia. “Fiiiiiinaaal….” urlò Vegeta, apprestandosi ad eseguire il proprio colpo migliore, ma prima che potesse portare a compimento la tecnica, egli sentì nuovamente le proprie energie abbandonarlo. Il lucente concentrato di Ki che si era sviluppato nel palmo di ciascuna delle sue mani svanì nel nulla e, cosa ancora peggiore, Vegeta regredì inspiegabilmente alla propria forma normale. “Che cosa sta succedendo??? Tutto ciò non ha senso! Non solo non sono riuscito a lanciare il Final Flash, ma non riesco nemmeno più a reggere la trasformazione in super saiyan!” pensò un incredulo principe dei saiyan. Il suo sguardo era totalmente perso nel vuoto. Come era potuto succedere? Come mai aveva esaurito ogni energia in uno scontro che non si era di certo protratto particolarmente a lungo? Kano sorrise, temeva di essere spacciato, e ciò rese ancora più grande la sua gioia, al punto che non riuscì a trattenere una sonora risata. “Hahaha!!! Ci sono riuscito! Ormai ti ho in pugno, Vegeta! C’è mancato davvero poco… e ho temuto il peggio, ma adesso non possiedi più la forza necessaria per sconfiggermi!” esclamò l’androide. “Dunque sei stato tu a ridurmi così! Che cosa mi hai fatto?” urlò Vegeta, furibondo. Ad un tratto egli si rese conto di cosa era stato ad indebolirlo. Si era sentito improvvisamente strano dopo che era stato travolto da quella strana luce azzurra irradiata dal corpo di Kano, dunque era senza dubbio stata quella a ridurlo in quello stato. “Ora ho capito… maledizione! Perché non ci ho pensato subito? E’ un qualcosa che mio padre mi ha insegnato quando ero bambino! Come ho potuto dimenticarmene? Certo… non pensavo che qualcuno potesse sfruttare come arma questa nostra debolezza…” pensò il principe.
La mente di Vegeta tornò alla propria infanzia, quando, per migliorare la sua forza combattiva, Vegeta veniva fatto allenare in una stanza speciale, caratterizzata da un soffitto a specchio, posizionato in modo non casuale. Sopra la stanza, all’esterno, galleggiava una Power Ball generata dallo stesso padre di Vegeta: il re. “Padre… come mai sto facendo tanta fatica? Normalmente non mi pesa così tanto compiere questi esercizi!” chiese il piccolo principe dei saiyan mentre si produceva in una serie di flessioni, compiendo degli sforzi massacranti. “E’ a causa della rifrazione delle onde Blutz, figlio mio! Normalmente quelle onde conferiscono ad un saiyan vigore e potenza, ma se quella luce viene riflessa in modo diverso, possono avere l’effetto contrario… e quello specchio è posizionato in quella maniera proprio a tale scopo!” spiegò il Re dei saiyan.
La mente di Vegeta tornò dunque al presente. “Ho capito… in qualche modo quel maledetto è capace di produrre onde Blutz a polarità invertita rispetto al normale! Ed è a causa di quelle radiazione se ora sto così! Chiunque ha costruito quell’androide ha certamente studiato molto bene i punti di forza e di debolezza di noi saiyan! Questo androide è un sicario programmato appositamente per essere il mio avversario… e dispone della armi perfette per mettermi in difficoltà!” pensò tra se e se Vegeta, per poi sorridere amaramente e ammettere “Penso di essere nei guai…”.
Uao, un altro capitolo!
si comincia a combattere!
Ancora una volta si può notare la genialità dei Ghiller, che ha costruito un cyborg perfettamnte anti-sayan!
Vegeta si tova in una situazione difficile da risolvere ma credo che grazie alla sua esperienza di combattente navigato troverà una soluzione per uscirne.
Bellissimo capitolo!
final-mente (battutina :D) lo scontro con kano lo attendevo da tanto. devo dire che mi hai propio stupito con questo stratagemma delle onde blutz inverse. il povero vegeta è destinato a prenderle anche quando è più forte del suo avversario :lol:
chissà come se la caverà il nostro principe
Wow! Fantastico! Sapevo che sarebbe stata dura, ma mai avrei immaginato un simile colpo di genio!
Mi complimento! Onde bluzz inverse! Una cosa che mai mi sarebbe passata per l'anticamera del cervello, lo ammetto!
Ora per Veggy son dolori e, se Ghilly ha altre creature (di certo è cosi) con quest'abilità, anche Gohan la vedrà nera!
E avendo idea della potenza di questi mostri, stavolta Junior e Co. saranno impotenti peggio del Cell game! :asd: