Visualizzazione Stampabile
-
http://www.teatro-odeon.it/teatrodeo...1360067512.jpg
La promessa dell'assassino (titolo originale: Eastern Promises) di David Cronenberg
In questo periodo ho visto un bel po' di Cronenberg e questo, insieme a Videodrome, è uno di quelli che più mi han colpito. Si tratta di un thriller dal ritmo eccellente che ha dalla sua un ottimo cast che offre un'altrettanto ottima interpretazione: Cassel, Watts e Mortensen si calano benissimo nei loro personaggi. Nonostante la sceneggiatura non sia di Cronenberg, non ci sono mai banalità o ingenuità e il film è piuttosto scorrevole, con un finale anche degno di essere chiamato tale. Davvero memorabile la scena di combattimento nella sauna.
Voto: 7.5
-
Certo che tutto mi aspettavo tranne questo. :rotfl:
http://www.youtube.com/watch?v=ElU7gLPKGuE
È una sensazione contrastante, da una parte nostalgia perché quella canzone da bambina mi piaceva e ci sono affezionata, dall'altra un WTF?! generale nel vedere che hanno preso una canzone random di italiani che cantano in inglese solo per ricordare il 1999. :lol:
Non ho voglia di recensire il film, quindi mi limito a dire che è carino da guardare e che mi sembra sul livello degli altri (piacevole se uno vuole passare una serata in compagnia, ma sicuramente non al livello di The Avengers, anche come tipo di ironia).
LOL per la scena post titoli di coda. :lol:
-
http://i43.tinypic.com/651sva.jpg
No vabè non si può non amarlo, dopo Paura e delirio a Las Vegas era la scelta più azzeccata. Ritmo serrato per tutto il tempo, battute mai banali... e l'asiatico... :asd:
Assolutamente da vedere.
Voto: 8.5
-
Con la scusa del biglietto ridotto sono andato al cinema anche se non c'era nulla che mi interessasse.
Ho visto Effetti Collaterali: per fortuna ci ho speso solo 3 euro, insignificante.
-
Ma sta cosa dei tre euri... basta andare là e paghi tre euri?
-
Se il cinema aderisce sì, dovrebbe funzionare così.
Nella mia città esiste un monosala dove il biglietto costa già 3 euro, ma non ci vado comunque mai :asd:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lorenzo GOV
Ma sta cosa dei tre euri... basta andare là e paghi tre euri?
Già, 5 euro se è 3D e un 1 euro per un barattolo di pop-corn (small).
Comunque visto che sono fresco posso fare un commento più approfondito su Side Effects.
Col mio "insignificante" non volevo intendere che fosse un film terribile. Il plot è complessivamente solido, in certi frangenti piuttosto forzato, ma sotto questo aspetto si tratta di un thriller ben congeniato. Il problema sta nella narrazione, terribilmente anonima e stanca, che mi ha portato a perdere totalmente interesse nell'intreccio e nella ricerca della verità del protagonista. Perché se da una parte la storia non è scontata e riesce addirittura a sviare le tue ipotesi, capacità non da tutti, dall'altra i cosiddetti colpi di scena sono deboli e inefficaci, non c'è una giusta calibratura del ritmo a valorizzare climax e anticlimax. La pellicole scorre in un blando flusso, non dando lo giusto spessore ai personaggi coinvolti e trattando superficialmente l'aspetto thriller dell'opera. Peccato, perché a livello concettuale la storia poteva essere vincente.
Mara e Law ha la possibilità di regalare una prestazione discreta, mentre Law non riesce ad emergere nonostante il minutaggio. Assurdo come CZJ sia stata così poco sfruttata.
Il film comunque ha una fotografia godibile, gli effetti di luce sono buoni e sanno inquadrare bene l'atmosfera dell'attimo in questione.
Voto: 5
-
Ho visto L'Ennesimo Gatsby di B. Luhrmann.
Mi trovo decisamente d'accordo con la critica: tutta apparenza e poca sostanza.
Di positivo abbiamo un 3D valorizzato, un'ottima fotografia e uno splendido DiCaprio, che riesce a dare a Gatsby il carisma necessario nonostante la scrittura lacunosa. Per il resto non ci siamo, a partire dalla trama pretestuosa sino ai primi piani su Maguire.
Terribile il taglio shakespeariano della narrazione.
Voto: 4,5
-
Ho visto anch'io Gatsby e il mio giudizio non è così catastrofico, sebbene il film non sia un granchè. E' una pellicola che ha comunque notevoli difetti, a partire dall'eccessiva spettacolarizzazione di alcune scelte effettuate dal regista che stona completamente con quello che la pellicola vuole raccontare arrivando anche ad un anacronismo fastidioso. C'è quasi sempre quel qualcosa nel film che risulta di troppo nella narrazione. Alla fine però la storia raccontata mi è piaciuta e soprattutto mi è piaciuto il sempre ottimo DiCaprio che da solo è stato in grado di reggere la scena di fronte a dei comprimari per nulla adatti.
Voto: 6
-
Luhrmann che si paragona a Fitzgerald. *facepalm*
-
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/47971.jpg
A Dangerous Method di David Cronenberg
Ultimamente sto a dir poco amando il regista canadese, dopo aver visto Spider con un magistrale Fiennes, Brood, Videodrome e altri ancora, tocca a questo recente A Dangerous Method. Oltre a tre interpreti che danno davvero il meglio di sé (specialemente Knightley), sarà che non capisco molto di psicoanalisi (o almeno, giusto quel poco che ho studiato alle superiori) ma ho trovato il film un incredibile viaggio all'interno della sessualità e ai motivi di repressione nonché causa di ogni disturbo perpretato nell'arco di un'intera vita. Fotografato veramente d'incanto, Cronenberg valorizza tantissimo la scenografia dell'Europa Centrale di inizio secolo (un plauso anche per i costumi). Voto: 7
-
-
Come ti ho detto in privato, personalmente lo reputo uno dei meno riusciti di Cronenberg. Comprendo il taglio storico che ha voluto dare alla pellicola, ma personalmente l'ho trovato poco incisivo, addirittura superficiale considerando le figure che ha tirato in ballo.
Più che un reale confronto di psicologia mi è sembrato un più canonico conflitto interiore tra borghesia puritana e passione, a conti fatti non sa collocarsi bene tra un film storico e uno di introspezione, manca di identità.
Comunque gli interpreti sono stati bravi.
-
Ieri mi sono rivisto Gli Intoccabili, di Brian De Palma.
Esistono capolavori assoluti che non risentono minimamente dello scorrere del tempo, ed esistono invece pellicole mediocri che si costruiscono attorno un'aura di intoccabilità (!) e nostalgia.
Ovviamente The Untouchables rientra nella seconda categoria.
Sarà che l'ho visto molti anni fa, quando ero ancora privo dei mezzi per comprendere a pieno la regia e le implicazioni stilistiche, eppure ieri sera ho demolito quello che pensavo fosse un buon ricordo.
Partiamo dalla storia: banale. Perché non bastano un po' di sparatorie, inseguimenti sui tetti ed esplosioni per fare un buon gangster movie, e ne Gli Intoccabili si vede solo superficialità, incapacità di focalizzare gli avvenimenti, è tutto scialbo, piatto, confusionario; i personaggi non hanno niente da dire, De Niro ridotto vergognosamente a macchietta, Garcia confinato a comprimario, lo stesso Costner è inespressivo. L'unico che si salva è Connery, più per vero carisma naturale che non per la scrittura, anche qua insipida.
Per quanto riguarda la regia, questo film è un perfetto caleidoscopio di tutti i peggiori cliché che hanno caratterizzato la carriera di De Palma: il rallenty ossessivo nelle scene d'azione, l'atmosfera da pseudo b-movie che non riesce mai a trovare la sua dimensione, il citazionismo ossessivo e goffo di Hitchcook, il wall-to-wall sonoro che riesce nell'epica impresa di rovinare il lavoro di Ennio Morricone.
È un film che vorrebbe essere preso sul serio e allo stesso tempo buttarla nell'ironia e nella parodia, risultando pesantemente barocco e forzato.
Non è orribile, la recensione è estremamente negativa solo perché si tratta di una pellicola molto amata e protetta, tuttavia è evidente come manchi di maturità, una delle tanti ragioni per la quale ritengo De Palma il regista più obsoleto della New Hollywood.
Voto: 5
-
Mi manca ma un parere come il tuo è più unico che raro.
Comunque dato che siamo in argomento a me non piace troppo nemmeno Scarface ma sarà perché è invecchiato male.
Comunque ho visto Argo e non è che sia un brutto film solo che non capisco questa moda di pompare all'inverosimile certi film ed è un vizio dell'academy degli ultimi anni.
-
Anche io alla recente visione ho pensato come Dragon, Scarface idem, di De Palma rimane bellissimo solo Carlito's Way
-
Scarface non lo vedo pure da anni, a questo punto dovrei farlo, spero non mi deluda troppo.
Concordo, vedi il Lato Positivo, The Artist, Avatar ecc. Tra l'altro penso sia il più debole nella filmografia di Affleck, che ha abbandonato lo stile personale di Gone Baby Gone per buttarsi nella solita formuletta Hollywoodiana.
-
The artist proprio mi sta antipaticissimo anzi trovo sia intollerabile nel terzo millennio ricorrere a formule dettate da limitazioni tecniche di 80 anni fa.
Del lato positivo mi pare di averne già parlato ed il successo di critica mi meraviglia ancora di più di quello di Argo.
Beh più che Avatar, che non avrebbe meritato comunque, mi fa arrabbiare the hurt locker per cui ci scommetto tutto che è stato premiato solo per hipsteraggine visto che la Bigelow è l'ex del regista del successo dell'anno.
Alla lista ci metterei anche film come il discorso del re (mi meraviglia che in quell'anno ci fosse un gelido inverno che è davvero un film sorprendente), midnight in paris, zero dark thirty e les miserables che imho non sarebbero dovuti finire nemmeno nei primi dieci.
Poi mi fa ridere la loro aria di superiorità ammettendo, come se fosse una concessione generosa, Amour quando in realtà i grandi film anglofoni spesso sono meno rilevanti di cose come Una separazione.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dragon Slayer
Ho visto L'Ennesimo Gatsby di B. Luhrmann.
Mi trovo decisamente d'accordo con la critica: tutta apparenza e poca sostanza.
Di positivo abbiamo un 3D valorizzato, un'ottima fotografia e uno splendido DiCaprio, che riesce a dare a Gatsby il carisma necessario nonostante la scrittura lacunosa. Per il resto non ci siamo, a partire dalla trama pretestuosa sino ai primi piani su Maguire.
Terribile il taglio shakespeariano della narrazione.
Voto: 4,5
La trama pretestuosa è quella di uno dei più grandi romanzi del Novecento, non per dire.
-
The Artist è l'hipsterata per eccellenza, poco da dire. Non che quell'anno ci fosse 'sto granché tra i candidati, l'alternativa era Hugo Cabret. LOL
Discorso Del Re assurdo, è di una piattezza allucinante.
Hurt Locker non concordo pienamente, troppo pompato ok, ma penso che obiettivamente abbia una sua identità e una capacità di trasmettere un forte senso di realtà bellica, cosa rara in un mondo dove vengono dipinta per tale roba come Act Of Valor. ZDT non l'ho visto ma immagino abbia un'impostazione molto simile.
Midnight In Paris è un buon film, sicuramente migliore del deludente To Rome With Love e che dimostra che Allen sa ancora fare un buon film senza riciclarsi. Detto questo, i capolavori di Woody sono altri.
Les Miserables mi rifiuto di vederlo.
Poi vabbé, gli americani sono fatti così, parliamo di una nazione che ormai da anni piuttosto di doppiare un film straniero ne fa il remake, che pretendi. Visto che parliamo di Amour (senza dubbio il miglior film tra i candidati di quest'anno), pensa che Haneke dovette fare il remake del suo stesso film, Funny Games, con casting e lingua madre americana per poterlo distribuire negli USA.
Citazione:
Originariamente Scritto da
sentinel
La trama pretestuosa è quella di uno dei più grandi romanzi del Novecento, non per dire.
Ecco uno che il film non l'ha visto.
Chiunque abbia capito il messaggio del romanzo può comprendere il totale deragliamento di Lurhamann. Perché parlare del sogno americano è troppo retrò. Meglio costruire il solito concetto di amore idilliaco e assoluto con cui ci ha rotto le palle per 20 anni di carriera.