LOL:lol:
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LOL:lol:
Scimmione a chi?! :burn: :lol:
Goku non si tocca U.U
Ci ho fatto un pensiero sulla possibile morte di Alpha dopo quella sua affermazione :rotfl:
Mi sono rimesso a pari :D
Che dire,la FF sta procedendo bene e sono contento che finalmente Zeliha stia per morire,direi che era proprio ora :lol:
Non ho ben capito cosa abbia fatto Goku ma probabilmente lo spiegherai nei prossimi episodi.
Un combattimento lungo ma ben descritto,tecnicamente la FF mi piace quindi posso dire che stai facendo proprio un bel lavoro.
Spero soltanto che a fine FF si torni alle atmosfere che regnano realmente in dragon ball e che questa città ipertecnologica e senza anima venga distrutta :lol:
1%??!??!??!?!??! ....................FAVOLOSO :lol: :D
Grazie Tigre per il commento!
Ora non litigate più, mettete il bavaglino e gustatevi questo nuovo capitolo^^:smoke:
ECCO COSA AVEVA IN MENTE GOKU!
La potentissima bolla di aura dorata risplendeva nella notte come un faro, l'unica luce in quel mondo oscuro e dominato dai Phantom.
Espandendo ancor di più quell'energia potentissima il prode Goku digrignava i denti, e con furia spaventosissima produceva aura spirituale in grande quantità, l'indice cresceva sempre di più, ora si contavano miliardi, Zeliah contava miliardi, crocifisso sul muro osservava la sua fine.
"Merda...sto per morire.....p-perdonami Xardust, ho fallito..."
Abbassando lentamente il capo in segno di resa, Zeliah ripensò ai tanti momenti trascorsi con l'organizzazione, proprio quando stava per morire, la vita gli passò davanti sfrecciando come un'auto.
I ricordi lo riportarono a quando si allenava con Xardust, il suo migliore amico, sotto ordine del loro capo; erano andati su un prato stracolmo di fiori bellissimi, era primavera dunque la natura mostrava tutta la sua bellezza, c'erano papaveri, gigli, rose e ogni sorta di fiore esistente, era un prato bellissimo costellato di alberi, cespugli, rocce e anfratti; un paradiso terrestre dove la natura esplodeva rigogliosa come l'aura di Goku.
In mezzo a tutta quella bellezza, Xardust e Zeliah si affrontavano in un mortale duello.
Il guerriero dai capelli rosso fuoco, noto come Zeliah, aveva da poco preso possesso della sua Night Melody, un'arma tanto bella quanto letale, un'asta metallica affilatissima e lucidata alla perfezione; in quell'incontro si batteva con Xardust per allenarsi in vista di una missione futura molto importante.
"Avanti Zeliah, colpiscimi con tutta la tua forza!" Esclamò a gran voce Xardust incitando il compagno ad attaccarlo con tutta la forza.
Xardust era molto simile a Zeliah, essendo membro della stessa organizzazione portava più o meno gli stessi abiti, era molto alto, ben piantato e muscoloso, portava il soprabito nero, esattamente identico a quello dell'amico, nero come la pece e costruito in pelle lucida, poi aveva dei guanti anch'essi neri, di velluto, proprio come Zeliah, solo che erano nascosti sotto la largha manica del soprabito e dunque non si potevano intravedere.
Nel suddetto soprabito vi erano disegnati esattamente gli stessi disegni tribali che aveva Zeliah nel suo, solo che erano di colore differente, quelli di Xardust erano di colore blu scuro e giallo acceso; inoltre, proprio come tutti i suoi compagni, l’abito nero era aperto sia di sopra, formando una scrollatura, e sia di sotto, facendo intravedere gli stivali e i pantaloni neri.
Il suo viso lasciava trasparire carisma, autorevolezza e potenza, i suoi occhi erano di un verde acqua, i capelli erano morbidi, setosi, lisci come l'olio, e discendevano sulla fronte, sulle spalle e sulla schiena come una cascata, anche il colore era quello di una cascata, Xardust aveva i capelli color azzurro chiaro/bianco, che svolazzavano nel vento conferendogli ulteriore carisma.
"Non ti lamentare se poi ci andrò troppo forte, caro Xardust!" Rispose in tono secco Zeliah mentre estraeva la sua arma e la impugnava sicuro di sé.
"Certo, dovrò andarci pianissimo anche io, se ti ammazzo, poi cosa dico a Rasewer?"
Xardust sorrise.
Zeliah ricambiò il sorriso.
Dalle due maniche del soprabito nero di Xardust vennero sputate fuori due lame affilatissime, erano lame molto pregiate, con un filo pressoché perfetto, e appartenevano a due katane giapponesi, il manico era infilato dentro l'abito, dunque si vedevano solo le lame che uscivano fuori, pareva che le lame stesse erano le mani di Xardust.
Con un balzo feroce Zeliah si avventò sul compagno, tenendo stretta fra le mani la sua Night Melody.
Le due armi di Xardust invece avevano il nome di Double Death, la morte doppia, doppia come le sue spade giapponesi.
Il guerriero dai capelli rossi sferrò un potentissimo fendente diretto all'addome dell'avversario, questi roteò con una facilità incredibile le due lame, come le pale di un elicottero, che respinsero l'arma del nemico in un fragore di scintille e rumori metallici.
Senza mai arrendersi, Zeliah continuò la sua offensiva saltando in aria, Xardust lo seguì in volo e i due si incontrarono nell'aria.
Un piccolo crollo del muro al quale era crocifisso fece svegliare Zeliah dai suoi ricordi, cercò di tornare lucido e di reagire, ma non poteva, era come incollato a quella parete e anche se fosse riuscito a liberarsi contro Goku oramai non aveva speranze, il suo piano stava per attuarsi.
La grande cupola di aura dorata era quasi pronta per essere lanciata su tutta Neo City, mancava un ultimissimo sforzo da parte del Saiyan.
Le piogge acide, nel frattempo, arrivarono a penetrare nei piani più alti dei grattacieli, il primo edificio colpito fu una sede di uffici.
Al piano attico di quel bellissimo palazzo di vetro, in una camera ricoperta di tappeti persiani e quadri, un uomo stava facendo l'amore con una donna.
L'uomo era il proprietario di un ufficio, mentre la donna era la sua segretaria, in un groviglio di gambe e braccia, e visi in estasi, si stavano godendo quella serata.
Ma purtroppo di lì a mezzo secondo dopo vennero uccisi, Acid Rain piombò su di loro.
I Phantom divenuti pioggia arrivarono nel tetto e lo perforarono senza la minima fatica, il cemento e l'acciaio vennero corrosi e distrutti, la gocce di pioggia acida passarono all'interno e in un lampo spazzarono via tutto il grattacielo, uccidendo senza pietà tutti quelli che si trovavano all'interno, uomo e segretaria compresi.
L'intera costruzione venne rasa al suolo da una pioggia nera che devastò ogni singola trave, ogni singolo muro di cemento, ogni singolo piano.
Le rovine caddero su se stesse e crollarono verso terra con un boato tremendo, formando una nube di fumo e scagliando via pezzi di cemento e detriti vari.
Ma, Goku era oramai pronto.
"SONO PRONTO! HAAAAAAAAAA!!!!!!"
Gridando a squarciagola il potentissimo Super Saiyan allargò più che poté le braccia, mentre veniva circondato da un turbine dorato, espandendo la sua energia al massimo e chiamando a raccolta le sue ultimissime forze la bolla energetica venne sfondata e una portentosa esplosione sfolgorante uscì fuori.
La "prigione", se così possiamo chiamarla, dell'aura, cedette e venne devastata in più punti, la bolla che conteneva l'energia venne fatta a pezzi, e finalmente tutta l'energia luminosa che Goku aveva caricato si era espansa sotto forma di onda d'urto, e ora si stava diffondendo per tutta la città.
Zeliah capì che era davvero finita per lui, ma soprattutto per Acid Rain.
Viaggiando a velocità vertiginosa, incredibilmente, l'energia sfolgorante e dorata non distrusse niente, i palazzi restarono intatti, niente venne minimamente sfiorato o devastato dall'aura di Goku.
Perché?
Era merito dei Neon.
Dapprima Goku aveva voluto sprigionare pochissima aura in modo da farla entrare nei fili elettrici e far brillare le luci al neon di aura dorata.
Successivamente doveva caricarsi e raggiungere una potenza immane, ma per far ciò aveva bisogno di una bolla che servisse da contenitore in modo da non far espandere l'energia prima del previsto, appena si sarebbe caricato a sufficenza avrebbe distrutto la bolla e liberato tutta quell'energia.
Zeliah capì come intendeva distruggere Acid Rain.
Una cosa semplicissima e complicata allo stesso tempo.
L'aura, che sia da Super Saiyan o meno, ha la tendenza a scorrere verso l'alto, la prove viventi sono tutti gli Z-Warriors, che quando vengono circondati di energia spirituale, questa scorre verso l'alto.
Goku sfruttò questa tendenza.
Anche quel poco di aura dentro ai neon, impercettibilmente, scorreva verso l'alto, dunque Goku ha semplicemente liberato una quantità immane di aura da scagliare contro i neon, i suddetti neon poi l'avrebbero riflessa verso l'alto, l'energia sarebbe viaggiata nel cielo e avrebbe polverizzato i Phantom.
Essendo l'aura scorrere verso l'alto non avrebbe mai riflettuto davanti a se, ma piuttosto avrebbe riflettuto l'energia verso l'alto, nel cielo.
Un piano che Goku aveva programmato di realizzare quando si era guardato attorno.
Ed ora, quel piano stava funzionando.