Spoiler:
Bronson è decisamente un buon film, dura il tanto giusto e non ha nessun tempo morto però penso sia decisamente romanzato e questo mi fa storcere un po' il naso.
Tom Hardy ce l'ha piccolo.
Voto: 7
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Bronson è decisamente un buon film, dura il tanto giusto e non ha nessun tempo morto però penso sia decisamente romanzato e questo mi fa storcere un po' il naso.
Tom Hardy ce l'ha piccolo.
Voto: 7
Refn con tutta probabilità sarà il regista protagonista del decennio.
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Sarà che oramai avrò visto più di cento horror con allegata desensibilizzazione o sarà che faceva proprio schifo. Boh. E' riuscito a farmi più ridere che sobbalzare (mai). Le scene spaventose sono quasi tutte telefonate ed è un oscenità vedere certi costumi nel 2013, i mostri (?) sembrano usciti da Beetlejuice. L'unico personaggio che spaventava un po' era la vecchia velata ed esce solo a inizio e fine. Trama più insensata del solito, personaggi anonimi e sbadigli per un oretta buona. L'unica attrazione durante il film era un mio amico che sistavacagandosottodunnowhy e paracularlo era divertente.
Note positive gli effetti sonori azzeccati e la vecchia velata, personaggio interessante. In mezzo ai ciechi l'orbo è un re, del resto.
I produttori di Saw (ammetto che ho visto solo il primo e metà del secondo) e Paranormal Activity (era il film con la scena della ragazza nell'auto o quello era REC? :lol:) devono aver preso un paio di botte in testa per aver fatto sta mezza cacca.
Voto: 5
Veramente poco ispirato.
L'incipit mi ha fatto ben sperare, soprattutto conoscendo lo stravagante stile di alcuni film di Burton (ben più riusciti di quest'ultimo), ma poi lo svilupparsi della trama diventa davvero, davvero banalotto, degno del peggior film d'animazione Disney, per non parlare dell'insipido finale. Inoltre la pseudo storia d'amore del protagonista è proposta malissimo, quasi solo accennata sebbene dovrebbe essere la base di tutte le vicende, e non emoziona manco di sfuggita.
Bocciato.
Voto: 5,5
Beh, Burton non azzecca un film da dieci anni praticamente, niente di cui stupirsi.
Sweeney Todd :|
Sì, ma i voti come li mettete?! :lol:
Dare 5 e 5,5 significa assegnare la quasi sufficienza dopo che avete detto che fanno palesemente schifo :lol:
Comunque ho visto "A beautiful mind" qualche settimana fa, me lo aspettavo più bello, la storia è stata comunque coinvolgente e ripercorrere la vita di John Nash sotto quell'aspetto mi ha interessato, ma gli attori non mi hanno convinto, certe scene mi sembrano girate con poca cura e in certi aspetti credo abbiano esagerato nel ridicolizzare la vita di Nash (che infatti non ci è rimasto proprio benissimo alla visione del film, visto da un intervista).
Poi ho visto anche "Memento", la cosa che più delle altre mi ha portato a vederlo è stato il nome del regista e le opinione lette in passato in questo topic. Un film che sicuramente non dimenticherò, non è uno di quelli che lascia indifferenti, però questa cosa dei salti temporali non mi piace molto e un po' mi ha infastidito. Solo che il film puntava su questo e anzi alla fine ne è uscita un'interessante storia (dopo aver collegato i pezzi, anche se mi sa che qualcuno me lo sono perso), anche se ammetto che certe parti mi hanno quasi annoiato, questa struttura alla lunga stanca e il film ha una sua buona durata.
Comunque alla fine il film mi è piaciuto pechè resta comunque intrigante, una storia interessante da vedere che mi ha incuriosito.
Ah va be', poi mi è capitato di vedere "Amici di letto", una cagata di film ma che può comunque avere una sua utilità :ahsisi:
C'è troppa ignoranza in giro.
Un mio compagno di classe: "Lo Hobbit. Hanno rovinato la saga del signore degli anelli."
Io: "Guarda che ci faranno anche qui una trilogia perchè..."
Lui: "Ancora peggio, l'hanno proprio rovinata"
Io: "Guarda che è un prequel e non hanno rovinato un bel niente. E' ispirata ad un libro."
E lui scuote la testa.
Cioè ma vaccagare
Ma che ti importa, questa è gente che nemmeno si ricorda i nomi degli altri hobbit oltre Frodo. Il punto è che la saga cinematografica è fatta per due tipi di pubblico: quello casual a cui alla fine del film, seppur soddisfatissimo, rimarrà solo l'attesa per il prossimo colossal; quello aficionado che alla fine del film avrà i brividi alla schiena e sarà riuscito sognare per qualche ora, andandosi magari a prendere il libro in caso non l'abbia letto.
Figurati che io ho un amico che di LOTR s'è visto solo il terzo e nonostante gli consigli di andarsi a rivedere tutta la trilogia, non muove il culo manco a pregarlo.
Spoiler:
Voto: 8
Non ho mai fatto così tante risate in maniera "sana".
Poche parolacce e cose da classica commedia italiana inesistenti, a dir poco insopportabili. Tipo peti e battute sulla cacca. Un ottimo film, che sto cercando di recuperare in Blu-Ray, consigliatissimo!
La mimica del Benigni, nell'interpretare due personaggi diversi è davvero fantastica.
http://www.elle.it/var/elleit/storag...ly_638x458.jpg
Tesi: primo film mai visto di Lars von Trier, quindi un verginello alle prime armi d'interpretazione autoriale.
Antitesi: neosposa che cade in una profondissima crisi depressiva il giorno stesso delle sue nozze, dormendo durante la festa, scopando con il suo nuovo collega, mandando a quel paesuccio il suo neo-ex-datore di lavoro, dando praticamente buca al neo-ex-sposo alla luna di miele.
Nel frattempo il mondo sta per finire perchè un pianeta di nome Melancholia (ma va?!) sta per schiantarglisi addosso.
PS nessuna estremizzazione, è proprio questa la trama.
Sintesi: un film strano, lento, cadenzato, sognante nell'uso dei colori e delle luci, con pochi dialoghi, poche parole (specie nella seconda parte dedicata a Claire), che dà invece molto spazio alle riprese ampie, alle immagini, agli squarci della natura nel quotidiano, all'espressività dei volti. A pensarci, spesso sembra di vedere un quadro in movimento.
Non a caso i primi 8 minuti sono composti da rilenti di immagini a metà fra Dalì e un'opera di Klimt, con il Tristano e Isotta di Wagner in sottofondo (incipit ben riuscito comunque)
E pieno zeppo di simbolismi e citazioni colte.
Ora non sto qui a fare una disamina di metafore e implicazioni filosofiche e psicanalitiche, tanto non farei che dare una mia interpretazione.
Parlo dunque di impressioni emotive: tanta tanta angoscia. Angoscia che deriva dalla solitudine della Dunst/Justine, dalla disperata tristezza della suddetta, dalla musica, dal sapere che quella pallina luminosa sta per schiantarsi contro la Terra, dalla penosità della condizione umana, dalle decisioni che prende l'uomo quando non ha più speranza, dai volti dei personaggi, dall'innocenza di un bambino.
Insomma, una cosa ho capito su von Trier: non lascia indifferenti.
Se ti è piaciuto Melancholia probabilmente adorerai Dogville.
Brizzi è rispettabilissimo.
Neri Parenti no.