bene bene... lo scontro di crili sinceramente non mi esalta tanto, p'enso che sarà più "movimentato" quello di goten, comunque vedremo!!
Stasera nell'episodio inizia già uno dei due incontri???????????
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bene bene... lo scontro di crili sinceramente non mi esalta tanto, p'enso che sarà più "movimentato" quello di goten, comunque vedremo!!
Stasera nell'episodio inizia già uno dei due incontri???????????
No, stasera è il turno di Satan di combattere! Krause vs Goten sarà nell'episodio direttamente successivo a quello di stasera
wow.... non so ma penso che quello di goten sia un match pieno di colpi di scena.... non vedo l'ora!!
Episodio 45: L'ultimo incontro di Mr.Satan
Sulle tribune che circondavano il ring principale gli spettatori erano in febbricitante attesa dell'inizio ufficiale del torneo. Ormai gli abbinamenti erano stati fatti e mancava davvero poco al primo combattimento che avrebbe visto il campione del mondo Mr.Satan affrontare un misterioso avversario nell'ultimo incontro della sua lunga carriera. Le voci che circolavano sull'avversario del campione del mondo erano assurde e stravaganti: c'era chi ne parlava come un mostro assetato di sangue, altri che sostenevano che fosse il fratello gemello di Mr.Satan e altri ancora erano convinti che fosse il terribile Cell, ritornato dal regno degli inferi per vendicarsi di colui che lo aveva sconfitto e umiliato. Tuttavia nessuna di queste voci si avvicinava minimamente alla realtà...
Nel frattempo sul ring l'annunciatore aveva preso in mano il microfono pronto a fare altri annunci importanti.
“Signore e signori manca veramente poco al tanto atteso incontro di Mr.Satan e so che questo vi elettrizza, ma vi prego di prestare un attimo di attenzione all'enorme display a cristalli liquidi posizionato tra le due enormi statue del campione del mondo.
Tutti si voltarono verso il display e subito notarono che su di esso erano comparsi gli abbinamenti e l'ordine in cui sarebbero avvenuti i combattimenti. I primi a combattere sarebbero stati Goten e Krauser e al loro incontro seguivano quelli tra Crilin e Kugoh e tra Trunks e Ub. Il quarto e il quinto incontro sarebbero stati rispettivamente quello tra Muten e Pan e quello tra C-18 e Gohan.
“Come sicuramente avrete notato il numero degli incontri è dispari e una logica conseguenza di questo sarà che il combattimento finale vedrà contrapposti tre lottatori, salvo eventuali imprevisti, ovviamente” spiegò l'annunciatore.
Appena il giovane terrestre finì di parlare sul display al cristalli liquidi comparvero le seguenti parole: “L'ULTIMO INCONTRO DI MR.SATAN”
“Ehi, pivellini, sgombrate il ring!” esclamò una voce maschile proveniente dagli spogliatoi. Tutti si voltarono in quella direzione e videro Mr.Satan che osservava il ring con espressione gloriosa. La cintura di campione che teneva legata in vita riluceva ai luminosi raggi del sole.
La folla iniziò a urlare e a scandire il nome di Mr.Satan con entusiasmo costringendo Chichi a tapparsi nuovamente le orecchie.
“SATAN!SATAN!SATAN!”
Accompagnato da quell'urlatissimo coro il campione del mondo iniziò la sua gloriosa marcia verso il ring che nel frattempo era stato abbandonato da tutti i partecipanti.
-Se li merita questi cori! Dopo lo scontro con Black Majin Bu quell'uomo è diventato un vero eroe!- pensò Ub, mentre sorrideva guardando il famosissimo terrestre raggiungere il centro del ring.
Dopo essersi messo in tutte le pose che avevano caratterizzato il corso della sua carriera Mr.Satan prese in mano il microfono dell'annunciatore ed esclamò: “Grazie per l'accoglienza calorosa che mi riservate ogni volta...sarà la cosa che più mi mancherà dei miei incontri!”
La folla rispose con calore alle parole del terrestre.
“Ora se siete pronti passo a presentarvi il mio avversario. Lui è un combattente spietato e senza pietà che non proprio per questo motivo non ha mai potuto partecipare ad un torneo di arti marziali. Ho scelto di affrontarlo per dimostrargli che con la prepotenza non andrà da nessuna parte! Signori e signore ecco a voi Mr.Buryff!”
Dalla porta dello spogliatoio uscì un combattente di corporatura decisamente robusta. La sua pelle era completamente nera e metà del suo volto era coperta da una maschera di metallo. Sulla testa aveva una sorta di codino nero e portava un lungo mantello dello stesso colore.
“Ma quello è Mr.Bu! Cosa ci fa conciato così?” esclamò Goten.
“Bé credo che sia stato costretto a conciarsi così da Mr.Satan per poter interpretare il ruolo del cattivo violento e spietato...questo combattimento è senza ombra di dubbio organizzato...proprio come quelli del wrestling” spiegò Gohan.
“Molto probabilmente è così. Mr.Satan deve aver chiesto a Mr.Bu di fargli da avversario per poter organizzare nel modo migliore l'ultimo incontro della sua carriera” disse Ub, ma non sembrava contrariato, anzi era contento che quell'uomo avesse avuto la possibilità di decidere come far terminare la propria carriera.
Mr.Buryff raggiunse il ring e vi salì accompagnato dai fischi e dai “Booo!” del pubblico.
-Ho creato un cattivo coi fiocchi! Tutto il pubblico sarà dalla mia parte!- pensò Mr.Satan, con entusiasmo.
Mr.Bu interpretava il personaggio che gli era stato affidato in modo magistrale dandogli un realismo eccezzionale. Sbavando e ringhiando Mr.Buryff raggiunse il centro del ring e si fermò di fronte al campione del mondo per poi mettersi a fissarlo con evidente odio.
“Non mi fai paura, mostro!” esclamò Mr.Satan, con coraggio.
Per tutta risposta Mr.Buryff colpì una delle statue raffiguranti il suo avversario con un ki blast, disintegrandola in mille pezzi.
“Hai visto cos'è successo a questa statua? Bene, perché ora succederà anche a te!” urlò il mostro e senza perdere tempo colpì Mr.Satan con un violento pugno allo stomaco che lo fece cadere in ginocchio dal dolore.
“Tutto qui? Che delusione!” esclamò il terrestre rialzandosi per poi colpire l'avversario con un pugno al volto che quasi lo fece finire fuori dal ring “prima mi hai solo colto alla sprovvista, ma ora non commetterò più questo errore!”
-Perfetto...tutto sta andando come avevo programmato!-
Mr.Buryff fissò l'avversario per qualche secondo prima di scagliare contro di lui un raggio al cioccolato. Mr.Satan si portò con una capriola dietro ad una delle statue che lo raffiguravano che venne colpita al suo posto dal raggio e trasformata in una barretta di cioccolato. Il campione del mondo sollevò la barretta e la addentò.
“Non c'è che dire...è buona...ma non riuscirai a comprarti la vittori con una barretta di cioccolato!”
A quelle parole il pubblico scoppiò a ridere e a tifare ancora con maggior foga per Mr.Satan.
“Maledetto! Come osi prenderti gioco di me?!” urlò con furia Mr.Buryff prima di correre verso l'avversario e tentare di colpirlo con una serie di pugni e calci che furono tutti abilmente(?) parati dal campione del mondo.
“I tuoi colpi sono così prevedibili che...” il terrestre non riuscì a finire la frase, poiché Mr.Buryff lo aveva colpito con una violentissima ginocchiata allo stomaco.
“Non parli più?” chiese ironicamente il mostro prima di colpire l'avversario con una testata che lo fece finire a terra.
“Ehi, tu! Non dovresti contare?!”
“Certo, ha ragione Mr.Buryff!” esclamò l'annunciatore, terrorizzato da quell'essere mostruoso. “1! 2! 3! 4! 5! 6! 7! 8! 9!...”
All'improvviso Mr.Satan si rialzò e corse verso l'avversario per abbatterlo con un calcio diretto.
“1! 2...”
“Fermo! Non contare!” esclamò il campione del mondo lasciando allibiti sia l'annunciatore che gli spettatori.
Il campione del mondo sollevò l'avversario e nel frattempo (senza farsi vedere da nessuno) frugò con la mano sinistra in una delle sue tasche e afferrò un petardo.
“Non pensare che io provi pietà verso di te, mostro! Non ti ho fatto contare solo perché prima della fine dell'incontro c'è una tecnica che devo assolutamente mostrare al mondo intero!”
Detto questo Satan accese il petardo (sempre di nascosto) e lo ficcò nella maschera di Mr.Buryff mentre faceva credere agli spettatori di colpirlo con un manata. Appena Mr.Bu sentì il contatto della mano dell'amico si buttò all'indietro proprio nel momento esatto in cui il petardo esplose. Questo fece sembrare agli spettatori che la potenza del colpo di Mr.Satan fosse stata tale da aver causato una devastante esplosione.
Mr.Buryff cadde di schiena fuori dal ring tra lo stupore generale mentre al centro del ring Satan alzava le braccia in segno di vittoria. Dopo qualche secondo dei fuochi d'artificio partirono dai lati del ring e quando esplosero scrissero in cielo le parole: “MR.SATAN THE WORLD CHAMPION”
Bravo Metalotaku !!!!!
Bel capitolo ,ed è proprio come me lo aspettavo il combattimento !!!!
Sempre con quei trucchetti Mr.Satan :asd :asd: :asd:
Grazie del commento! Nel prossimo capitolo ci sarà il tanto atteso scontro tra Goten e Krauser!
bravo, scritta bene come al solito, ma (questa volta c'è un ma).... la puntata, almeno secondo me, non mi è sembrata scorrevole come al solito, e poi il combattimento non è stato abbastanza fluido....
Probabilmente l'impressione è solamente mia, cmq sono sicuro che la prossima puntata sarà spettacolare!!:)
No mi sa che non è solo una tua impressione...in effetti ero un po'dubbioso su questo capitolo...
Nn vedo l'ora di leggere del combattimento di Goten e Krauser!!!!
:D :D :D
Chiedo venia ma ho dovuto rimandare lo scontro tra Goten e Krauser al prossimo capitolo...se lo avessi inserito in questo credo che lo avrei rovinato...
Episodio 46: Discorso d'addio
L'ovazione che il pubblico tributò a Mr.Satan durò più dell'incontro vero e proprio. Ogni singola persona presente nell'arena si alzò in piedi ad applaudire ed acclamare. Persino Chichi, che fino a quel momento si era lamentata del rumore e del caos, applaudì e fischiò per rendere omaggio a quel “finto” guerriero che tanto aveva contribuito alla salvezza del mondo.
Mr.Bu era commosso da tutto quello che stava succedendo al suo amico e decise di allontanarsi lentamente dall'arena prima di scoppiare a piangere e rovinare il personaggio che Satan aveva creato con tanta fatica.
Ma c'era qualcuno che non sembrava per niente desideroso di applaudire l'ormai ex campione del mondo...Krauser e la ragazza osservavano il centro del ring con freddezza e impassibilità. Anche Kugoh si era astenuto dal festeggiare il vecchio terrestre ma Goten era pronto a giurare di averlo visto applaudire per qualche secondo...
Quando l'ovazione terminò e tutti tornarono a sedersi Mr.Satan prese in mano il microfono dell'annunciatore, pronto per il suo discorso d'addio.
“Vi ringrazio enormemente per il vostro affetto e per il vostro entusiasmo, non esiste un pubblico migliore di voi! Vorrei piangere per la commozione ma non credo che le mie lacrime sarebbero consone a questo momento solenne. Quando il mio discorso piangerò, su questo non ho il minimo dubbio, ma ore è il momento di pronunciare le mie ultime parole da campione del mondo, non di piangere. Tutti questi anni passati con questa cintura alla vita sono stati stupendi e mi hanno insegnato moltissimi valori che prima davo per scontati o per superflui. Mi riferisco a valori come l'amicizia, il coraggio, l'onore e l'amore, valori che fino a qualche anno fa non conoscevo bene come ora. Ma in questi anni ho anche fatto delle cose sbagliate, di cui solo ora mi rendo conto. Mi sono preso meriti che non mi aspettavo e ho rubato le luci della ribalta a persone che forse le meritavano più di me. E ora è giunto il momento di confessare il mio peccato più grande,l'errore più infame che abbia mai commesso...”
A queste parole gli spettatori si guardarono l'un l'altro, sconcertati. Di che cosa stava parlando Mr.Satan? E di che peccato stava parlando?
“Non sono stato io ad uccidere Cell”
L'effetto che quelle sette parole causarono alle persone presenti all'interno dell'arena fu di gelo assoluto. Non era possibile...per anni avevano idolatrato quell'uomo come un eroe...e ora saltava fuori che il motivo per cui quell'uomo era diventato famoso non era altro che una colossale bugia?! Inaccettabile!
Ben presto il pubblico si scaldò e iniziò ad urlare tutta la sua ira nei confronti di quel falso eroe.
“Come hai potuto mentire su una cosa del genere?!”
“Sei un infame!”
“Sparisci buffone!”
Quelle parole non ferirono in nessun modo il campione del mondo, perché lui sapeva di aver fatto la cosa giusta a dire quelle sette paure. Non gli importava di perdere tutta la reputazione che si era guadagnato con anni di bugie e inganni, non gli importava di essersi precluso ogni impossibilità di diventare una leggenda vivente, gli importava soltanto di essere riuscito a distruggere la parte di lui che era arrivato ad odiare. Ora poteva finalmente iniziare il suo cammino di redenzione, un cammino che lo avrebbe portato a compiere un cambiamento radicale.
Sorridendo si voltò verso Gohan ed esclamò: “Io non sono mai stato un'eroe, ma tu sì. Sei tu che hai ucciso Cell e salvato l'umanità, non io. Per tutti questi anni ho offuscato la tua stella luminosa per dare più luce alla mia e a questo non posso rimediare in nessun modo. So che non ho il diritto di chiederti nulla, ma se un giorno tu dovessi decidere di perdonarmi io potrei andare all'altro mondo con serenità e in pace con me stesso”
Il campione del mondo lasciò la sua scintillante cintura nel bel mezzo del ring e si incamminò verso gli spogliatoi con la testa alta, incurante delle lattine e degli epiteti che venivano lanciati contro di lui.
“Mr.Satan!”
La voce di Gohan rimbombò forte e chiara nell'enorme arena, facendo voltare tutti verso di lui.
“Dimmi, ragazzo” disse Mr.Satan che si era fermato ma che ancora dava le spalle al ring.
“Io l'ho perdonata e già da molto tempo ormai. Lei per me è un vero eroe, lo penso da quando ha salvato mio padre e l'intera umanità dalla minaccia di Majin Bu”
Mr.Satan si voltò e fissò Gohan negli occhi, con intensità: “Ti ringrazio, Gohan”. Dette queste parole il terrestre fece un gesto inaspettato: si inginocchiò
“Questo è per dimostrati la mia gratitudine”
Gohan, camminando lentamente, si avvicinò al campione inginocchiato e dopo avergli messo una mano sulla spalla.
“Si alzi. Non c'è bisogno di fare questo per dimostrarmi la sua gratitudine. E ora la prego, salga sul ring, prenda in mano un microfono e finisca il suo discorso”
“Lo farò. Non mi importa se sarò fischiato o acclamato: io devo dire addio per sempre a quella cintura e lo farò nel migliore dei modi”
Il terrestre si rialzò e con sguardo fiero e solenne si incamminò verso il ring mentre i potenti raggi del sole illuminavano il suo volto. Gohan lo seguì. Anche lui aveva qualcosa da dire.
Una volta raggiunto il centro del ring Satan raccolse un microfono da terra e lo porse a Gohan. Non si erano parlati ma lui era sicuro di aver capito le intenzioni del ragazzo. Il sayan prese il microfono, lo avvicinò alle labbra e iniziò a parlare: “La modestia di Mr.Satan non finirà mai di stupirmi. Come può dare a me tutto il merito di aver sconfitto Cell quando sa benissimo che senza di lui io non ce l'avrei mai fatta? Certo forse si sente in colpa per essersi preso tutto il merito in passato ma dire che la morte di Cell è stata solo merito mio è un esagerazione colossale. Quando io ho eliminato quel mostro c'è stata una persona che mi ha dato la forza morale per farlo, che quasi si è sacrificata per permettermi di salvare l'umanità. Questa persona si trova di fianco a me e dal mio punto di vista è uno dei più grandi uomini che il pianeta Terra abbia mai conosciuto. Questa persona è Mr.Satan”
Il bellissimo discorso di Gohan calmò un poco lo spirito irruento degli spettatori e fece tornare il campione del mondo nelle grazie di alcuni di loro.
-Perdonami, papà. Ho attribuito a Mr.Satan dei meriti che spetterebbero a te, ma non c'era nient'altro da fare. Sono sicuro che capirai questa mia scelta e che al mio posto avresti fatto altrettanto- pensò Gohan sperando che suo padre, ovunque fosse potesse capire il suo gesto.
“Anch'io avrei qualcosa da dire su Mr.Satan”
Tutti si voltarono verso il punto in cui avevano sentito quella voce e videro un robusto mostro rosa avanzare a passo spedito verso il ring.
Alcuni spettatori urlarono alla sua vista ma lui non ci badò. Salì sul ring e allungò una mano guantata per farsi passare il microfono da Gohan che prontamente glielo consegnò.
“Un tempo io ero un essere malvagio e spietato che si divertiva ad ammazzare gli esseri umani per puro divertimento senza mai chiedersi se fosse giusto o sbagliato. Ma quando ho incontrato Mr.Satan la mia vita è cambiata completamente. Da malvagio e crudele sono diventato buono e gentile, pieno di rimorso per i delitti commessi in passato. Satan mi ha riportato sulla retta via e questa non è l'unica cosa buona che ha fatto per me. Di recente mi sono trovato in una situazione molto rischiosa e lui con grande coraggio è riuscito a salvarmi la vita e io questo non lo dimenticherò mai. Volete davvero criticare una persona così meravigliosa solo per aver detto una bugia ingannevole? Io di certo non ho intenzione di farlo”
Le parole di Mr.Bu (che nel frattempo si era liberato del costume da Mr.Buryff) toccarono profondamente le persone presenti sulle tribune e spinsero la maggior parte di loro a perdonare il quasi ex campione.
“Grazie, Gohan. Grazie Mr.Bu. Non posso costringere voi spettatori e ritornare dalla mia parte e anche potendo non lo farei: non è nel mio stile costringere le persone a fare qualcosa. Ma ho parlato è fin troppo...è decisamente meglio che io mi sbrighi a terminare il mio discorso”
Mr.Satan sollevò la cintura da terra e la tenne ben in alto in modo che tutti potessero vederla.
“Questa cintura designa il miglior combattente del mondo intero. Chiunque di voi la conquisterà avrà sulle spalle una grandissima responsabilità e spero che proverà un grandissimo onore nel possederla. Io non posso certo dire di essere stato un campione impeccabile e quindi non sarebbe mio diritto dirlo ma lo voglio fare lo stesso: spero che questa cintura finisca nelle mani di un combattente davvero meritevole sia nel cuore, che nello spirito, che nella mente. Con queste parole io mi ritiro ufficialmente dal mondo delle arti marziali e rinuncio per sempre al titolo di campione del mondo. Spero che il mio ricordo resti impresso nella vostra memoria per tanto tempo e che non mi giudichiate troppo severamente per i miei errori. Del resto anch'io sono un uomo”
E dopo aver pronunciato queste parole l'eroe scese dal ring e iniziò a percorrere la strada che lo avrebbe portato lontano da quell'arena, lontano dalle arti marziali, lontano dai suoi fan che lo salutarono con un'altra ovazione. Ormai tutti lo avevano perdonato.
Bellissima puntata .....commovente il gesto di Mr. Satan,nn me lo sarei mai aspettato.
Quasi quasi ,lo perdono anche io :asd: :asd: :asd:
BRAVO!!! :D
Thank you GoTeo! Altri commenti?
che sbadato.... avevo letto e non commentato :lol:
stupenda puntata.... commovente il gesto di mr satan che forse per la prima volta ammette realmente a se stesso che non è poi un così grande lottatore.... grande frase, e lascia il grande pubblico sotto l'ultimo applauso!!
grande puntata!!
Grazie Davide!^^
Onestamente non sono molto convinto di com'è venuto questo episodio....comunque quelli che devono commentatare siete voi e non posso che sperare che vi piaccia nonostante a me non convinca molto...
Episodio 47: Istinto omicida
L'ultimo combattimento di Mr.Satan e il suo discorso d'addio avevano regalato non poche emozioni ai numerosissimi spettatori del torneo Satan ma incredibilmente questa era solo la punta dell'iceberg ...anche se nessuno poteva saperlo.
L'annunciatore salì sul ring, avvicinò il suo fidato microfono alle labbra e disse: “Signore e signori, ora che Mr.Satan si è ritirato c'è bisogno di designare un nuovo campione capace di dare gloria e prestigio a questa cintura e per farlo non posso fare altro che dare ufficialmente inizio al torneo Satan!”
Le urla entusiaste del pubblico costrinsero il giovane terrestre a tacere per qualche secondo.
“E ora senza ulteriori indugi diamo il via al primo combattimento che vedrà opposti Krauser e Goten!” esclamò l'annunciatore quando le urla del pubblico cessarono.
Goten osservò con attenzione il suo rivale dirigersi verso il ring.
-Bene, Krauser, la resa dei conti è arrivata. Ora dovrai rispondere di tutte le tue azioni crudeli- pensò il giovane Sayan.
“Buona fortuna, Goten!” esclamò Pan.
“Mi raccomando: sta attento ragazzo” disse Muten.
“Non sottovalutare quel tizio..sono convinto che sia molto pericoloso” affermò Trunks.
“Grazie a tutti, ragazzi. Tornerò vittorioso, ve lo assicuro”
Detto questo Goten s'incamminò verso il ring da dove Krauser lo osservava con attenzione.
-Finalmente ho l'occasione di confrontarmi con uno dei prescelti....sarà senza dubbio uno scontro interessante...lo è sempre quando l'avversario mi odia..- pensò l'assassino.
Trunks osservò Goten fino a quando raggiunse il ring, poi il suo sguardo posò, involontariamente sulla ragazza ammantata di nero che fissava Krauser con devozione. Nella mano destra stringeva un libro nero la cui copertina era attraversata da alcune scritte color rosso sangue.
-Quando Krauser ha ucciso il suo avversario durante le selezioni ha detto a quella ragazza di scrivere il suo nome sul libro...probabilmente su di esso sono scritti i nomi di tutte le vittime di quell'uomo. E se tra di essi ci fosse anche quello di mio padre? No...non è possibile..papà non si farebbe mai uccidere da un comune assassino- rifletté Trunks.
Goten e Krauser si scrutavano con attenzione da due angoli opposti del ring.
“Krauser...tutte le azioni malvagie che hai fatto oggi saranno punite. Verrai punito per tutti i tuoi peccati...e a farlo sarò io...la giustizia!” esclamò Goten.
Krauser scoppiò a ridere.
“E tu saresti la giustizia? Allora come lo spieghi il tuo sguardo carico d'odio?”
“Forse non hai capito...io sarò una giustizia...ingiusta!”
“Che frase eroica...mi viene quasi da vomitare! “
“Presto saranno i miei colpi a farti vomitare!” urlò Goten con tutto il fiato che aveva in corpo.
“Dunque vuoi combattere seriamente?”
“Sì!”
“Molto bene...in questo caso sono costretto a fare questo...”
Krauser allargò le braccia e urlando generò una gigantesca barriera color viola che circondò tutto il ring.
“Ecco fatto. Questa barriera resisterà a qualunque colpo energetico senza problemi, quindi possiamo combattere seriamente senza correre il rischio di ammazzare qualche spettatore e veder sospeso l'incontro, cosa che mi seccherebbe notevolmente”
“Hai fatto una mossa stupida. Se tu non avessi creato questa barriera io sarei stato costretto a limitarmi mentre ora sono libero di sprigionare tutta la mia potenza al cento per cento il che per te non è per niente positivo!”
“Lo vedremo” mormorò Krauser mentre si metteva in posizione di battaglia.
“Ehm...scusatemi...ma devo chiedervi di rimuovere la barriera” disse il giovane annunciatore.
“E perché diavolo dovrei farlo?” chiese l'uomo in nero con voce minacciosa.
“Perché questa barriera vi impedisce di uscire dal ring e ciò va contro il regolamento”
“Questo non è affatto vero. La mia barriera blocca gli attacchi energetici non quelli fisici. Quando viene toccata da un corpo normale è impalpabile.
L'annunciatore tirò un pugno alla barriera e la trapassò senza problemi.
“A quanto pare ha detto la verità... posso farle una domanda, signor Krauser?”
“Basta che ti sbrighi”
“Per quanto tempo questa barriera può parare gli attacchi energetici?”
“Tempo illimitato. Tuttavia alcuni colpi troppo potenti sono in grado di minacciarne l'integrità”
“Ho capito. Una volta terminato il suo incontro le dispiacerebbe non rimuovere la barriera? Credo che sarebbe perfetta per garantire l'incolumità degli spettatori”
“Va bene. Ora sta zitto e non farmi perdere altro tempo!”
“C-certo...come vuole lei...”
“Ora che tutto è chiarito possiamo finalmente iniziare a combattere”
Detto questo Krauser scattò in direzione di Goten e lo colpì con un violentissimo calcio allo stomaco. Il sayan cadde a in ginocchio per il dolore e non si rialzò per qualche secondo più a causa dello stupore che dell'atroce dolore. Com'era possibile che un comune terrestre fosse così potente? Ma forse Krauser non era un terrestre...Quel pensiero attraversò la mente del giovane sayan ma lui lo ignorò. Non sapeva perché ma in cuor suo sentiva che il suo avversario era originario del pianeta Terra. Ma allora perché era così forte? A questo non sapeva trovare risposta.
Si rialzò e sorrise all'avversario in segno di sfida.
“Sei molto più forte di quanto mi aspettassi. A quanto pare con te dovrò fare sul serio!”
Il ragazzo iniziò a caricare l'aura e la sua potenza iniziò a crescere notevolmente fino a raggiungere il suo apice con la trasformazione in super sayan.
-Bene...le informazioni che il capo mi ha dato su di lui erano esatte. Peccato...adesso dovrò trattenermi per non rischiare di rompere un tesoro così prezioso...ma riuscirò a resistere alla tentazione di ucciderlo?-
“Ah, ti sei trasformato! Bella pagliacciata ma non servirà a battermi!” esclamò Krauser in tono canzonatorio.
“Ne sei davvero convinto?”
“Sì”
“Presto non lo sarai più...”
Goten scagliò una serie di ki blast che con un'esplosione di luce colpirono in pieno il tenebroso Krauser. L'assassino non si mosse di un millimetro quanto venne colpito e sul suo volto non si dipinse alcuna smorfia di dolore.
-Ma che diavolo...?!-
“Sorpreso? Non dovresti esserlo. Te l'avevo detto che la tua pagliacciata non sarebbe servita a nulla, no?”
Goten fu incapace di ribattere. Com'era possibile che nemmeno la potenza del super sayan servisse a qualcosa contro quel criminale?
“Questo combattimento mi sta annoiando...forse è meglio se mi sbrigo a vivacizzarlo un po'...”
Detto questo Krauser allungò le braccia, aprì le mani e fece partire dai palmi una lunga serie di piccoli ki blast viola che più veloci della luce si abbatterono sul povero sayan che per la seconda volta nel giro di pochi minuti cadde a terra in preda al dolore. Gli attacchi energetici del rivale avevano ridotto a brandelli la sua maglietta bianca e avevano spaccato il suo labbro inferiore facendolo sanguinare copiosamente.
Molto lentamente Goten si rialzò e fissando con attenzione l'avversario disse: “Non volevo arrivare a tanto...ma non ho altra scelta...”
Detto questo iniziò nuovamente a caricare l'aura con l'intenzione di raggiungere il secondo livello del super sayan. Continuò ad aumentare l'aura per quasi due minuti senza riuscire a trasformarsi.
-Che cosa sta succedendo? Perché non riesco a trasformarmi?- si chiese Goten, ma non riuscì a trovare una risposta.
“E allora? Ti sbrighi o no a mostrarmi la tua vera potenza? Ti avverto che sto perdendo la pazienza”
“Non mettermi fretta!” urlò Goten, istintivamente.
Infastidito dall'esclamazione del sayan, Krauser si avventò contro di lui, lo buttò a terra e iniziò a tempestarlo di pugni al volto.
Goten tentò di divincolarsi, ma la forza dell'avversario era troppo superiore alla sua per permettergli di fare alcun che...
Lentamente le forze iniziarono ad abbandonarlo e questo gli fece provare un orribile sensazione di fallimento. Non era riuscito a mantenere a mantenere la promessa fatta al maestro Black...non era riuscito a vendicare quelle vittime innocenti di quel folle omicida...
Nella sua mente rivide tutti gli omicidi commessi da Krauser nel corso delle selezioni e provò la stessa rabbia che aveva provato assistendo a quel massacro, lo stesso desiderio di vendetta, la stessa voglia di uccidere....
Senza neanche rendersene conto aumentò notevolmente la sua aura costringendo Krauser ad allontanarsi da lui. La sua potenza continuò ad aumentare a dismisura ormai fuori dal suo controllo...poi all'improvviso una sfolgorante esplosione di luce lo avvolse e attorno alla sua aura comparvero innumerevoli scariche elettriche. Non sapeva come ma era riuscito a trasformarsi di nuovo nel super sayan di secondo livello.
Krauser osservò attentamente il risultato della trasformazione del sayan per qualche secondo e sul suo volto comparve un ghigno malvagio.
-Ora abbiamo più o meno la stessa potenza....è un'occasione perfetta per saggiare le sue abilità!-
“Ci è voluto un po' di tempo...ma ora potrò mostrarti la mia vera potenza! Preparati Krauser...la giustizia sta per punirti!”
I due avversari scattarono l'uno verso l'altro in contemporanea e i loro pugni si cozzarono l'uno contro l'altro provocando delle violentissime onde sonore. La loro potenza era chiaramente identica ma mentre Goten lottava per portare giustizia Krauser combatteva per puro divertimento, senza un vero scopo e questo lo portava ad impegnarsi meno dell'avversario. Così ben presto Goten passò in vantaggio e iniziò a tempestare l'avversario di pugni e calci alternati a dei ki blast. Per un po' Krauser subì l'iniziativa del sayan senza reagire ma quando pensò di aver testato a sufficienza la potenza del rivale si liberò di lui con un calcio allo stomaco che lo fece quasi finire fuori dal ring.
Poi l'assassino fece scaturire un raggio energetico viola increspato di elettricità contro il rivale che riuscì a rialzarsi in tempo e a scagliare una kamehameha che entrò subito in competizione con l'attacco di Krauser.
-La potenza di Krauser è molto simile a quella di un super sayan di secondo livello...questo mi fa pensare che la possibilità che mio padre sia morto per mano sua non è poi così remota. Devo assolutamente dare un'occhiata a quel libro...- rifletté Trunks prima di iniziare a caminare furtivamente in direzione della ragazza ammantata di nero che stava osservando con attenzione il suo “padrone” mentre tentava di sconfiggere la kamehameha col suo raggio energetico.
Quando Trunks le fu vicinissimo lei si voltò di scatto e con una rapidità felina si portò alle spalle del giovane, gli bloccò un braccio e premette un affilatissimo coltello contro la sua gola.
“Una sola mossa falsa e ti decapito” sussurrò la ragazza.
Trunks sentì un rivolo di sangue scorrergli lungo la gola e capì che quel coltello era una minaccia anche per un sayan come lui. Così rimase fermo e mentre aspettava in silenzio che la ragazza gli sussurrasse altri ordini si mise ad osservare quello che stava succedendo sul ring. Da quello che vide capì che Goten doveva essere riuscito a far passare in vantaggio la sua kamehameha che ora si trovava vicinissima al corpo dell'assassino.
“Cos'è che volevi fare? Volevi uccidermi?” sussurrò la misteriosa ragazza.
“No, volevo solo dare un'occhiata a quel libro che tieni in mano”
“E perché mai vorresti leggere questo libro?”
“C'è la possibilità che il nome di mio padre sia scritto lì sopra”
“Come si chiama tuo padre?”
“Vegeta”
La ragazza aprì il libro e lo sfogliò senza dare la possibilità al ragazzo di vedere quello che vi era scritto. Dopo un po' la ragazza chiuse il libro con un colpo secco e lasciò libero Trunks.
“Vattene lontano da me e non tentare mai più di rubarmi questo libro. Se lo farai il tuo nome finirà qui sopra”
“Aspetta! Il nome di mio padre c'è o non c'è in quel libro?” chiese Trunks mentre la ragazza si allontanava da lui.
“Non sono tenuta a dirtelo”
Il ragazzo rimase ad osservare la figura in nero che si avvicinava al ring per osservare meglio mentre nella sua mente vorticavano domande senza risposta.
Lo scontro tra la kamehameha e il raggio energetico di Krauser continuava senza sosta. L'assassino era riuscito ad allontanare i due colpi energetici da lui e ora era Goten che rischiava di essere colpito in pieno. Il sayan stava cercando in tutti i modi di conferire maggiore potenza al suo attacco nel tentativo di salvarsi, ma ormai le sue forze stavano venendo a meno e la gigantesca onda energetica si faceva sempre più vicina, sempre più inevitabile....
Con un urlo selvaggio Krauser conferì ulteriore potenza al suo raggio energetico che riuscì a sconfiggere la kamehameha e a colpire in pieno Goten che venne scagliato lontano e non finì fuori dal ring per puro miracolo. Ma ormai anche essere o non essere dentro al ring non aveva più molta importanza per lui. La sua trasformazione era finita ed era tornato allo stadio normale. Nel suo corpo non restavano quasi più forze...ormai la sua sconfitta era solo questione di minuti.
-Bene ora posso divertirmi un po'- pensò Krauser prima di afferrare Goten per i capelli e costringerlo ad alzarsi. Sempre tenendolo per i capelli iniziò a colpirlo violentemente con pugni e calci diretti principalmente all'addome e al volto che ben presto diventò una maschera di sangue. Colpo dopo colpo il divertimento di Krauser aumentava portandolo a colpire sempre più forte, sempre più violentemente...
Ormai la vita di Goten stava per finire...i suoi occhi si stavano per spegnere e Krauser si sentiva eccitato...lo era sempre quando stava per spegnere la vita di un essere umano...ancora un colpo, solo un altro colpo e la vita del sayan sarebbe finita per sempre....
“Mi arrendo” annunciò Krauser.
Nessuno riuscì a credere che avesse veramente pronunciato quelle parole. Era troppo assurdo. Che motivo aveva per arrendersi.
“Mi scusi, ha per caso detto: “mi arrendo”?” chiese l'annunciatore, stupito come tutti gli altri.
“Sì”
Senza aggiungere altro Krauser scese dal ring e si diresse verso gli spogliatoi seguito dalla ragazza in nero.
Goten lo osservò scomparire all'orizzonte, incredulo. Perché quell'uomo non lo aveva ucciso? Perché lo aveva lasciato vivere? Non riusciva a spiegarselo, non riusciva proprio a spiegarselo. Solo di una cosa aveva la certezza: aveva vinto.
“Grande Krauser, perché non avete ucciso il vostro avversario?” chiese la ragazza ammantata di nero mentre seguiva l'assassino verso una destinazione a lei ignota.
“Perché se lo avessi ucciso oggi sarei morto anch'io”
uhm devo dire ke nn ho capito xkè l'ha risparmiato cmq x il resto bravo migliori sempre + anke se te lo dico spesso.
Grazie!^^ Più avanti scoprirai anche xchè lo ha risparmiato!
ok ah riguardo la mia ff ho postato il seguito se ti interessa