Forse anche per Social Network, ma penso i lavori fossero già iniziati
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Forse anche per Social Network, ma penso i lavori fossero già iniziati
Sì, era stato già scelto 4 mesi prima che uscisse The Social Network :ahsisi:
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Poco da aggiungere a quanto ho detto per il primo. L'ho trovato migliore, da un punto di vista di film che deve intrattenere: più action (che non guasta mai soprattutto se ben girata), più divertente, più variato.
Rimane la pacchianata di prima (alcune sequenze sono davvero assurde per il loro realismo), ma la foga con cui vieni rapito nella narrazione serrata e il carisma dei personaggi mette in secondo piano tutto il resto. E un plauso va fatto anche a Ritchie che ha sicuramente contribuito alla bontà del film e ha compiuto un deciso passo avanti rispetto al primo.
Insomma, consigliato, ottimo mainstream del periodo festivo.
Appena visto anche io. In pratica i film di Ritchie sono a tutti gli effetti un unico film diviso in 2, stessi personaggi e stesso ottimo stile, mi ha fatto piacere. Trama che si svolge in modo abbastanza contorto, Moriarty interpretato veramente bene, molto belle le sfide tra lui e Holmes, in questo caso mi spiace che il finale rispecchi quello originale, se si fosse fermato all'apparente misantropia di Moriarty sarebbe stato un gioiellino
Io lo vado a vedere dopo Capodanno, mi sa. Il primo mi piacque molto :ahsisi:
A me ha fatto discretamente schifo, tolte alcune scene divertenti e poche d'azione sta tra il noioso e l'inverosimile, cosa che potrebbe starci se non fosse un film che teoricamente dovrebbe essere realistico.
È vero che c'è più action, ma nello svilupparsi della trama ho trovato più efficace il primo. Il secondo, nella parte iniziale, mi è sembrato lento, quasi inconcludente (fortunatamente ho trovato di tutt'altra pasta il resto della pellicola, molto veloce e divertente), mentre il primo era sin dall'inizio un continuo susseguirsi di avvenimenti che scaraventavano Holmes su nuove piste da seguire in una reazione a catena che non lascia allo spettatore nemmeno il tempo di riprendere fiato.
Per quanto riguarda il divertimento credo che siamo allo stesso livello: l'azione è appassionante in entrambi (sebbene nel secondo sia, come già detto, più presente), e nel primo per sollevare la risata ci si concentra soprattutto sul rapporto ostile/fraterno tra Holmes e Watson, mentre nel secondo Robert Downey Jr. funge da protagonista ad un numero magari minore di "siparietti comici", ma sicuramente più vario, cosa da me certamente gradita.
In definitiva devo dire che il primo non mi diede mai, dall'inizio alla fine, alcun senso di noia nè mi portò a pensare "se non fosse necessaria, salterei 'sta parte", cosa che inizialmente invece mi è capitata per questo secondo film. È anche vero però che, una volta preso il ritmo giusto, quest'ultimo mi ha coinvolto parecchio e la conclusione non mi ha deluso (non ho letto alcun libro di Sherlock Holmes, quindi non ho nessuna idea di come potrebbe essere il finale originale).
Porrei i due film sullo stesso livello, entrambi ben fatti e divertenti quanto basta. ;)
Ieri pomeriggio mi son visto ben 2 film, non mi capitava da parecchio.
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Effetti speciali anche migliori dei precedenti film, ma toppa di brutto in tutto il resto. Cioè, se mi presenti un film in cui ogni scena con soli umani risulta noiosa abbestia e non si vede l'ora che compaia anche il più idiota dei cybertroniani vuol dire che il film ha problemi seri. Sam e la ragazzina col labbro a pneumatico sono noiosissimi, inutile aver desiderato che morissero perchè tanto sarebbero sopravvissuti anche con un'atomica in una stanza 1 x 1 senza porte e finestre. Pessima la gestione di alcuni dei cybetroniani però, tipo Ironhide e Starscream, e schifosissime le trasposizioni di personaggi come Shockwave e Soundwave che in teoria dovrebbero spaccare i culi, mentre nel film sono dei pipponi assurdi.
Fighissima la Ferrari aka Mirage :ahsisi:
6
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Prima di iniziarlo m'era tornato in mente il post di Lorenzo circa questo film in cui non veniva certo esaltato, quindi ero partito prevenuto, ma appena è iniziato ho messo tutto da parte. L'atmosfera e l'ambientazione sono assolutamente sublimi, proprio il tipo che piace a me. Ammetto che in quanto a sviluppo della trama ci siano delle lacune, però apprezzo tantissimo lo sforzo di aver voluto creare qualcosa di diverso dal solito. Il protagonista inoltre non è il solito Rambo, anzi.
Lorenzo citava il fatto che non venisse spiegato perchè il protagonista non bevesse sangue umano e preferisse morire piuttosto che farlo, beh, non mi sembra difficile da intuire nè tantomeno c'è bisogno di approfondirlo: il vampiro nel film non cambia morale solo perchè è appunto vampiro, non è come nelle altre opere in cui il vampiro viene visto come l'uomo senz'anima, quindi il suddetto protagonista porta con sè ancora tutto il suo bagaglio emotivo e morale.
M'è piaciuto molto e il voto starebbe tra 7,5 e 8.
Vorrei risponderti ma 1) mi sono svegliato mezz'ora fa 2) ho dimenticato la mia mini recensione sul film. :lol:
Fai pure prima colazione, intanto il post è questo:
http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...postcount=3412
Non mi sembra una decente caratterizzazione quella di "non bevo perchè prima ero dall'altra parte". Ci sarebbero dovute essere analisi sulle distanze che separano vampiri e umani, episodi pregressi (non per forza presentati sottoforma di flashback) giustificanti la diversa presa di posizione (che, ricordiamo, viene presa in un mondo in cui il vampiro è normale e deve sopravvivere, come ogni essere vivente in una società che da tempo ha inquadrato in questi termini la piramide alimentare). Dire "io non bevo perchè è ingiusto" è come dire "io non mi do al consumismo perchè è ingiusto": nessuna motivazione, semplice mettersi a distanza da un comportamento ritenuto scorretto.
Poi, per carità, molto probabilmente la caratterizzazione del protagonista non aveva altri fini che accendere la miccia degli eventi successivi, quindi non c'era nemmeno bisogno di ulteriore caratterizzazione perchè il film non voleva parlare di altro.
Per il resto concordo più o meno con te: buona originalità, buon ritmo, buone atmosfere. Ma tutto ciò non basta a giusitificare lo spreco di potenzialità che avrebbe avuto questo film.
Ma serve spiegare perchè è ingiusto? Se io non ho mai ucciso un essere umano perchè lo trovo ingiusto ed immorale e fra 10 anni diventa usanza comune farlo mentre io me ne resto lontano lo stesso, se uno mi chiedesse perchè non lo faccio la mia risposta sarebbe proprio "lo trovo ingiusto". Non ti pare? :lol:
Comunque è una cretinata. Avevo dimenticato il particolare che il protagonista aveva già bevuto prima, semplicemente ha smesso di farlo quando ha capito (ma va?) che significava mettere fine alla razza umana.
No, ci sono molte differenze (in primis, se lui non beve muore, ma se uno non uccidesse nelle tua bella società immaginata non subirebbe chissà quali ripercussioni), ma il punto è che non ci si può cavarsela con un "non è giusto", perchè è semplicemente una scappatoia che permette di non approfondire troppo il discorso, il che, in un film con queste finalità, ci sta pure, eh.
Poi, non ricordavo questa cosa che hai detto, ma se è così, la motivazione la danno ma è meglio se non l'avessero data.
Sì sì, è proprio così. Il protagonista è vampiro da molti anni e se non si beve si finisce "tu sai come" nel giro di 2 settimane circa :lol:
http://www.paperstreet.it/imgArticol...3c0aeee190.jpg
Quando il più britannico dei film riesce a conquistare critica e pubblico, risultando trasversale nella sua fruizione, polivalente ed emozionante, si può dire di avere di fronte un gran film.
D'altra parte come non apprezzare lo spettacolo delizioso di spaccato di vita umana che si cela dietro l'austerità tutta british di una delle cariche più importanti dell'epoca: l'impaccio, l'insicurezza, la violenza eruttiva improvvisa del parlato iroso di un balbuziente, il passato fatto di soprusi psicologici, il complesso d'inferiorità verso un fratello più spigliato e gagliardo, l'affetto dei cari e la vicinanza della moglie nella sua battaglia minacciata dalla crescente sfiducia. Tutto questo e altro è Bertie, futuro re Giorigo VI, interpretato da un fantastico e giustamente premiato Colin Firth, così meticolosamente calato nella parte faticosa. Hooper è bravissimo nel voler concentrare l'attenzione del pubblico su questo retroscena che precede le manifestazioni pubbliche, sui preparativi, sulle crisi che minano la fiducia di Bertie. Ma fantastici sono tutti gli altri attori, a partire dalla sempre poco lodata Helena Bonham Carter fino a Geoffrey Rush, vero co-protagonista, magistrale, spalla perfetta di Firth in una coppia da annali.
In tutto poi traspira la sobrietà inglese, dalla fotografia dove dominano il grigio e il nero, la fumosità londinese, la regia è quasi marziale nella sua linearità, lentezza, geometria, l'humour è quello britannico (a tratti wildiano). E inglese è anche il messaggio etico, il senso di appartenenza alla nazione, di unione e responsabilità civile. Fantastico quando poi ad uno dei discorsi pubblici di Hitler, ad un'innocente domanda della bambina che chiedeva cosa stesse dicendo il fuhrer nel suo idioma germanico, Bertie risponde "Non ne ho idea, ma pare che lo dica estremamente bene": ancora una volta, il diritto alla parola, la magnificenza della parola ma anche la sua pericolosità.
Ed è grazie alla parola che Bertie riesce a superare i fantasmi che lo terrorizzavano, ad accettare il proprio ruolo: ha diritto di parlare "perchè lui ha una voce".
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Il film aveva ottime premesse, decisamente ottime, una stupenda ambientazione e le interpretazioni di Law e Whitaker molto buone, ma pecca nello sviluppo della trama. La rinascita morale del protagonista è stata gestita malissimo, troppe contraddizioni. Il finale non m'è piaciuto per niente.
Ho visto la versione unrated, cioè senza censure, ma a parte un po' di gore non c'è niente di cui scandalizzarsi, anzi, in un horror standard c'è molto di peggio.
7 ma un po' graziato :ahsisi:
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Tratto dal libro di Jeffrey Deaver. Un buon film thriller, che paga però una durata troppo breve (anche se non ho letto il libro, mi è sembrata piuttosto palese la riduzione all'osso di alcune scene). In secondo luogo, è chiaro l'intento del regista di voler fare un film per la televisione e non per un'uscita cinematografica: in questa maniera si perde completamente gran parte dell'atmosfera che un film del genere poteva suscitare. Voto: 6,5
molto carino Megamind :sisi:
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Impiega quasi un'ora per mostrare un po' d'azione, ed un film che chiaramente vuole mostrare azione e figaggine coi combattimenti non può metterci così tanto. Vabeh, alla fin fine è stato un film carino e con un finale soddisfacente. Non esige molto, però è un peccato perchè Solomon Kane è un personaggio ormai simbolo dell'heroic fantasy e poteva dare sicuramente di più.
6,5 :ahsisi: