ehi no aspetta... mi sono persa qualcosa o siamo tornate indietro nel tempo??? O.ò mi manca la parte della macchina del tempo veggy fan!! XD
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ehi no aspetta... mi sono persa qualcosa o siamo tornate indietro nel tempo??? O.ò mi manca la parte della macchina del tempo veggy fan!! XD
Allora, questo è un ricordo di Goku che nel sonno, depresso com'è, si ricorda di quando è nata la figlia. Spero che ora sia chiaro. Questo è un capitolo di spiegzione.
aaaaaahhh ora ho cpt XD grazie :D
Cap.11 Le mie gemme II° parte
Il tempo passava. Il pancione di Chichi si ingrandiva ogni giorno di più. Le radiografie fecero intendere che era femmina, come stabilito dall’inizio. Goten era felicissimo. Così avrebbero potuto chiamarla May come diceva lui. Chichi cambiava umore spesso, come è normale per una donna incinta, ma in fondo era felice. Aveva sempre desiderato una bambina. Goku era la povera vittima maltrattata. Non si riusciva più a sfamarla. Goten e Gohan in paragone non sapevano cosa fossero le voglie. Orami Chichi era al nono mese e il pancione le rendeva difficilissimo muoversi. Era una fresca mattinata di inverno quando Chichi si svegliò e gridò a Goku che le dormiva accanto: “Gokuuu!!!Sto per partorire!!!!!”.Goku si svegliò e preoccupato guardò la moglie. Lo stesso sguardo che aveva alla nascita di Gohan, lo stesso che assumeva quando il panico lo faceva sragionare. ''Cosa dovrei fare?!!!''. La voce più alta di tonalità del normale. Vedendo lo sguardo interrogativo del marito Chichi gridò: “Portami all’ospedale!!!”. “Ospedale...ospedale...SI!!”disse Goku preoccupato. Fortunatamente la paura e la confusione gli fecero dimenticare il suo innato terrore per quei posti e per le siringhe dei medici. In men che non si dica si teletrasportarono.
Il telefono, il suo squillare. Simile e diverso da una sveglia. Ugualmente fastidioso. Erano appena le 5 di mattina. Goten era rimasto a dormire a casa del fratello, in fondo erano attaccate le due dimore. Non si erano accorti che da circa mezz'ora Goku e la madre erano andati via. “Uff...ma chi è a quest’ora?”chiese un assonnato Gohan alzandosi. Videl si voltò dall’altra parte continuando a dormire. Nella stanza accanto Goten aveva sentito finalmente il telefono e sbadigliando vistosamente si era diretto verso la camera da letto di Gohan e Videl. “Pronto?”disse Gohan sottovoce. La sua amata mogliettina non amava essere svegliata a quell’orario improponibile di mattina. Il marito lo sapeva fin troppo bene. “Gohan...sei tu?” disse la voce di Bulma semi-nascosta da un fruscio. “Bulma...? Ma sei tu? Non riesco a sentirti bene!”rispose impastato Gohan ancora mezzo addormentato “Lo so...senti sono in viaggio,sto andando in ospedale…”. Aggiunse la donna. “Ospedale?!!!!!!!”urlò il primogenito Son saltando sul letto. “Ehm...dovete andare subito, tu, tua moglie e Goten. Tua madre sta partorendo”. Le ultime parole prima che cadesse la linea con un rumore sordo. Gohan guardò frastornato il ricevitore ed intanto rifletteva su quello che aveva appena ascoltato. Appena capì cosa avesse appena detto Bulma un ampio sorriso si dilagò nella sua faccia. “Videl amore, svegliati”. Spiegò brevemente quello che stava succedendo. La donna, con uno scatto alla gtsayagirl, salto in piedi. Goten, che aveva capito tutto, era corso a vestirsi. Dopo un po’ erano tutti pronti. “Ok, Ok”rispose il poveraccio inforcando gli occhiali. Usciti di casa tutti e tre presero il volo. Videl sorrise pensando che il tempo trascorreva, ma tutto rimaneva immutato. Negli stessi cieli da ragazza aveva volato con i due son a lato, invece ora era una donna matura ormai nonna.
“Papà!!!”. Goku sorrise vedendo suo figlio corrergli incontro tempestandolo poi di domande sulla madre, sulla sorella e se la nascita era già avvenuta. In fondo anche se si era terrestrizzato suo figlio gli assomigliava ancora tanto. “Piano e respira...ancora non ha partorito ma i dottori dicono che succederà tra poco”. Gohan, che li aveva raggiunti, lo interruppe. “Possiamo andare da lei?”chiese.
“No...non fanno entrare nemmeno me!”rispose esausto. Aveva posto alle infermiere quella domanda infinite volte. “Comunque...”, ma fu interrotto di nuovo. “Come sta?”chiese Bulma. Sembrava una contraddizione, tra l’assonnato e l’eccitato. “Non ha ancora partorito...”ma anche stavolta non finì. In quel momento vide un gruppo di medici ed infermiere correre verso la camera di Chichi. La famiglia Son, più Bulma, andò in quella direzione e fermò un infermiera. “Cosa sta succedendo?”chiese Goku tremante. Che le stessero facendo del male? “Voi siete parenti?”chiese squadrandoli. “Si..io sono il marito!mormorò confuso. Quella acida stava per ribattere. “Lasciali stare. Sono con me”intervenne Marron, che lavorava lì come infermiera già da un po’” “Goku, sta partorendo…se vuoi tenerle la mano mentre tua figlia nasce, ti faccio entrare io”. Si offrì gentilmente. Il saiyan la guardò sconvolto. A Gohan gli avevano dovuto dare i sali, ed essendo svenuto non aveva assistito. Con Goten era morto. Era la sua occasione. Annuì. Lo spinsero tutti dentro. “Quanto può durare un parto?”chiese Goten a Bulma. “Non so...dipende...con Trunks durò due ore!”.
Il resto dei Brief arrivò in ritardo. Vegeta ci aveva messo troppo a parcheggiare. Il piccolo Vetrunks e sua figlia Bra che urlavano il ritardo non erano stati di aiuto. Trunks poi, divertendosi alla scena, non era intervenuto in aiuto di Vegeta. Pan poi aveva urlato anche più forte per rimproverare il figlio, con lo stesso modo di fare che utilizzava con Gill da ragazzina, trapassando i timpani al principe dei saiyan. Alla fine c’è l’avevano fatta.
XD semplicemente una scena comica Veggy Fan XD ahahahah
Ogni tanto c'è bisogno di qualche scena che smorzi la tensione e il povero Goku non è il proprio iltipo da cavarsela in simili situazioni XD.
ahuahuahua ma quello che mi ha fatto più ridere è la scena del parcheggio di Vegy XD ahahahah
Cap.11 le mie gemme III°parte
Intanto in sala parto...
“Uff...uff...ufff...ahhh...”. Sbuffava Chichi sotto lo sguardo sorpreso e preoccupato di Goku che intanto se ne stava in disparte. Il dottore lo guardò e gli disse: “Scusi signor Son..le sembra il caso di starsene lì impalato?". Tenga la mano a sua moglie insomma!”urlò in aggiunta medico facendogli venire voglia di piangere. “Si, si...”mormorò il saiyan avvinandosi pian piano. Le diede timido la mano e la donna gliela afferrò con forza. “Chichina, ci sono io…”mormorò disperato. Quando la donna cominciò a urlare, i dottori iniziarono a fare la consueta procedura per il parto. Goku non sapeva se era normale, se non lo era, ma rischio di stritolare la mano della povera moglie. Perché gridava così? Perché doveva spingere? Che doveva fare lui?!!!
Mentre Chichi urlava disperatamente e il dottore gridava: “Stà per nascere”, Goku svenne...c' erano due motivi:uno era la tensione accumulata, l' altra era stata la vista di un oggetto che lui aveva sempre odiato:la siringa. I dottori si scambiarono sguardi disperati e lo presero posandolo nel letto accanto.
Intanto fuori erano tutti (tranne Vegeta) tesissimi. Ad un punto un infermiera paffutella uscì raggiante dalla sala operatoria. Tutti, tranne Vegeta,anche se in qualche modo si avvicinò per sentire, la circondarono. “Come sta?”si alzò in una sola voce. “E’ nata una bella femminuccia. Ma ha un difetto” mormorò quella ancora sconvolta. Tutti trattennero il fiato. “Parla della coda” tranquillizzò la figlia di Crilin. A quel punto una sonora risata spezzò la tensione. Una risasta alla quale si unì perfino Vegeta.
Le visite le avevano già fatte tutto. Il tempo era passato, la piccola la stavano visitando. La donna, mentre i figli trepidanti, ridevano guardando il padre svenuto; decise di svegliare il consorte. “Goku…vai a casa, sei stanco”disse accarezzandogli la guancia. “No...starò qui con te!”rispose serio lui.
“Noi andiamo”disse frettolosamente Gohan portandosi via il fratello. Ormai quei due erano diventati mielosi in maniera pazzesca. “Com'è?”chiese con il suo fare ingenuo l’uomo. “E’ uguale a me stavolta, però ha la coda...ho deciso di non tagliarla...sei d' accordo?”chiese Chichi mentre i loro volti si avvicinavano.
“Tutto quello che fai tu è perfetto” . Le loro parole erano sussurri, le loro labbra si stavano sfiorando...ma in quel momento la porta di spalancò ed entrò Bulma con dietro Vegeta. “Chichi!!Come va?”chiese l'azzurra abbracciando l'amica che si era appena staccata da Goku.” Benissimo cara...”. Le due donne iniziarono così a confabulare. Goku si allontanò, ma venne afferrato da Vegeta.
“Kakaroth! Davvero sei svenuto per la vista di una siringa?”. Goku alla domanda sbiancò. Oh no. Ecco, ora pagava per tutte le volte in cui aveva fatto scherzi a Vegeta con i vermi. “Se ne avessi una potrei batterti al momento”. In realtà il più grande lo sapeva da Nameck, ma il Son su certi punti pareva dotato di memoria e breve termine e prenderlo in giro era per lui sempre cosa buona e giusta. “Ehm...forse”mormorò alla ricerca di una via d’uscita. La pena era una cosa che il principe dei saiyan non conosceva, ma fece un eccezione per il momento; cambiò discorso.
“Tu sei padre per la terza volta...io di figlio ne ho due...siamo ben sistemati, no? !”disse dandogli un (quasi) amichevole pugno su una spalla.
Mentre Marron rientrava con la piccola, Vegeta prese la moglie e la pilotò fuori, mentre quella inferocita voleva continuare a parlare. “Ho lo stomaco debole. Non resisterei”rispose semplicemente, con fare enigmatico. Chichi prese la figlia in braccio. “Oh...guardala Goku...è bellissima. Questo è il simbolo di una nuova vita. Non mi abbandonerai più e questa figlia la cresceremo insieme. Tienila tu, amore!” disse porgendola al padre. Lui, titubante, la prese delicatamente come se fosse fatta di vetro. Aveva fatto esperienza con Gohan, ma era passato tanto tempo. Goku la accolse tra le sue possenti braccia. E la guardò; aveva gli occhini nerissimi, i capelli lunghi lisci alle volte prendevano la consistenza dei suoi e una piccola codina si muoveva tra le gambe grassoccie.
“E’ davvero bellissima...”biascicò Goku. Chichi gli cinse la schiena con le braccia e disse: “E’ logico che è bellissima...è tua figlia!”. Lui scosse il capo. “No, è bellissima perché è identica alla sua meravigliosa mamma. Siete le cose più importanti che possiedo”disse appoggiando la cucciola nella culla. “Chichi...ti giuro che non vi abbandonerò mai più...”disse avvicinandosi alle labbra della moglie, la quale però lo abbracciò stringendolo forte. Iniziò a singhiozzare. “Te lo giuro”disse semplicemente lui, bloccando il fiume di lacrime e parole di lei. Asciugandogli le lacrime con dei teneri baci. Stettero abbracciati per parecchio. “Lo giuro a te e lo giuro alla piccola May Son”. “Suona bene e ti amo”rispose la mora dolcemente. “...Ti amo anche io Chichina...”rispose lui, mentre la donna riprendeva la piccola. Poi si coricò nel letto per allattarla. “Buona notte...May...”disse uscendo. La piccola gli sorrise.
Passarono così 7 mesi. Un pianto disperato risuonava per la casa. Goku, pur avendo un sonno profondissimo, non poté ignorare le urla della bambina nel lettino davanti al proprio letto. Avrebbe voluto girarsi dall’altra parte e riprendere sonno. Non poteva però ignorare il pianto a squarciagola della figlia May. Sembrava che quella bambina non dormisse mai. Si voltò verso la sua consorte, ma, purtroppo per il saiyan, Chichi dormiva profondamente. Era una di quelle poche volte che la donna assumeva un’aria definibile “dolce e rilassata”. Goku decise di non svegliarla. Si alzò lui e, una volta presa in braccio la bambina, cominciò a cullarla camminando avanti e indietro. Finalmente la bambina si addormentò. Goku la poggiò nel lettino delicatamente. Quasi avesse paura, con un semplice tocco, di rompere quella creaturina così tenera. Quasi si fosse dimenticato che fino a un momento prima era un mostriciattolo urlante spaccatimpani. Goku guardò l’orologio. Erano le otto del mattino e il suo stomaco aveva cominciato a brontolare animatamente. Chichi era così stanca, tenere a bada la figlia la stava stremando. Decise di lasciarle dormire. Si affacciò alla finestra e respirò l’aria pulita, l’aria che sapeva di casa, dei suoi amati Monti Paoz. Non è da stupirsi se il giorno dopo, quella piovosa mattina di primavera, il Son cascasse dal sonno.
La piccola May, come visto, si era dimostrata subito una piccola, ma adorabile, peste. Goku stravedeva per la minore. Eppure lui era lì al primo passo.
“Ahahah!!Bravissima May!!!”urlò Goku avendo visto i goffi passetti della piccina. Poi prese in braccio la piccola che intanto rideva felice.
“Goku!Mettila giù! Le girerà la testa! !”disse Chichi amorevolmente andandogli affianco. “ok Chichina...”disse, continuando però a tenere la bimba in braccio. “Tanto tra poco saprai volare vero piccina?” disse facendo buffe smorfie. Chichi rise insieme alla piccina. Una risata così stupenda e cristallina che parve risuonare.”
“Chichi!!!!!!!!!”urlò un uomo disperato. Goku si alzò seduto, mentre sentiva ancora quella risata risuonare come quello che ha perduto. L’oscurità pulsa mentre lo avvolge. Hanno appena smesso di correre. Il Demon Prince alle loro calcagna, una meta e una missione sconosciuta seguendo una creatura sconosciuta. Terra, ancora fredda terra. Da quanto non dormiva in un letto? Gohan aveva voluto andare a controllare, ma il lupo glielo aveva impedito. Forse aveva capito che voleva restar solo. I pensieri continuarono a proseguire nel suo capo movimentati.
“Oh amore mio. Uno stupido incantesimo non può dividerci ora. Ci eravamo ritrovati e stavolta sarebbe stato per sempre. Te lo avevo promesso e io mantengo sempre le promesse. Dato che tu mi hai insegnato le cose meravigliose che si possono scoprire mantenendo una promessa nei tuoi confronti. Da piccoli mi hai fatto promettere di sposarti e mi hai reso l’uomo più felice del mondo. Con te sono cresciuto, ho sentito questa splendida magia colorata salirmi dentro il petto e rendermi diverso. L’amore, non mi potevi insegnare niente di più bello. Perché con te sono semplicemente io, non devo essere un eroe, non devo dimostrare niente. Sei così bella ai miei occhi. Siamo un tutt’uno. Uno stupido incantesimo non può portarmi via tutto. Abbiamo sempre sconfitto tutto insieme. Lo faremo anche stavolta. Ti amo troppo e nessuno mi impedirà di mantenere la parola. Noi due, insieme, cresceremo May. Costi quel che costi!!!!!!!!!!”.
alleluia il dormiglione si è svegliato... ma ti devo confessare una cosa.. mi sono persaaa!!! D: che stavano facendo prima che Goku si mettesse a sognare?? XD
Stavamo alle prese di un mondo impazzito a causa del demon king, con Bulma catturata, Goku perso e un povero lupo Veggy XD.
aaaaaaaaaahhhh ok ora mi ricordooo XDXD
Cap. 12 Dark heart I° parte
“Ogni passo in questa folle corsa e il tuo viso riaffiora. Come fai non lo so? Come si può arrivare ad essere stregati fino a questo punto? Ti appartengo. Cosa te ne fai di un anima nera proprio non lo so. Perché adesso sono anche peggio del solito. La notte si fa più vicina. I contorni tra bene e male più sfocati. Forse perché gli animali agiscono per istinto, non sanno la distinzione. Un animale però non ha ricordi, io si. Anche troppi, per chiunque. E mentre avanzo ripenso a quella volta che riuscimmo a litigare persino per chi si era seduto prima su quella insulsa sedia di plastica in giardino. Così tanto tempo che corro. Ho le zampe che hanno ricominciato a sanguinare. Un altro ricordo. Quella notte in cui mi chiedesti di me, del mio passato. A risponderti solo la mia schiena, non mi degnai nemmeno di voltarmi. Non avevo risposte da darti, ma ora saprei cosa dirti. Tutte le risposte le sto trovando in questa corsa folle. Ho creduto di averti persa, e ora che so che sei viva,che sto correndo a salvarti, voglio tornare uomo e dirti quello che non ho potuto dirti mai. Vorrei farti una sorpresa, come quella volta che ti costrinsi a chiudere gli occhi e ti portai lontano. Ti chiesi di sposarmi, di essere perdonato per essermene andato. Non scorderò mai come ti rese speciale il sorriso che ti illuminò il volto mentre mi dicevi si. Mi aggrappo a questo, mentre la mia anima tenta di tingersi del nero del mio manto. Dov’è finita la tranquillità che ci distingueva qualche anno fa? Sembravamo così vecchi e tranquilli, quel giorno in giardino. Tu leggevi mezza addormentata, io sorseggiavo quella tazza di te che mi solleticava i baffi. Eri riuscita a cambiarmi così tanto. Ricordi quanto mi rendesti felice dicendo che stavo meglio senza baffi? Ricordi come mi imbarazzai scoprendo che alla mia risposta innamorata aveva assistito pure la moglie di Kakaroth? Sto arrivando a salvarti, attendi un altro po’. Se almeno Piccolo non ci desse la caccia. Quel namecciano si è proprio messo in testa di eliminarmi. Cosa gli ho fatto di male?!! Sinceramente, così innocente non sono. Al nostro primo incontro Nappa lo ha fatto fuori. Su Nameck però ho cercato di fare amicizia. Umh, forse mi servivano solo alleati contro Freezer. Nel bene o nel male siamo rimasti amici, a messo anche al sicuro i bambini e ho creduto di aver trovato qualcuno simile a me. A parte quando la sua falsa copia mi ha aggredito nel corpo di Majinbu, io e il verdognolo non abbiamo mai avuto veri motivi di contrasto. Una volta, dopo un brutto litigio con Elly l’ho aiutato a chiarirsi. Mente un'altra volta, quando Trunks era bambino, ha tenuto con se il mio primogenito che era scappato di casa. Si, e ora mi vuole fari fuori. Si è pure fregato il mio corpo. Brutta pianta semovente sputa-uova. Se allunga le dita mette radici. Ed ecco un altro punto al premio per il miglior acido dell’universo. Avrò battuto anche la lucertola ormai. Dovrei smetterla di insultare i miei amici. Non vedo l’ora di riavere il mio corpo, devo ricominciare a controllare i miei pensieri”.
““Riposiamoci un po’. Non ce la faccio più”esalo a un certo punto cercando di riprendere fiato. Sono distrutti anche loro, ma non si vogliono fermare. Vedendomi però a terra, letteralmente crollato, decidono di fare una sosta. Capisco mio padre, la sua testa dura dopo il viaggio nello spazio è rinomata nell’intero universo. Però quel lupo non è da meno. Non ho mai conosciuto nessuno così cocciuto. O forse sì… No, che vado a pensare. Merita ugualmente un po’ di rispetto. Mi avvicino e vedo che si sta leccando il sangue dalle zampe. “Io vado a raccogliere un po’ di legna e a cacciare qualcosa. Dobbiamo approfittarne per mangiare”dice mio padre allontanandosi nel boschetto. Non cambia mai, pensa solo a mangiare. Ma dal rossore sulle sue guance qualcosa mi dice che di mezzo c’ anche qualche altro bisogno fisiologico. Io nel frattempo mi avvicino al lupo e mi siedo davanti a lui. Non sentendo i suoi versi arrabbiati e lamentosi, gli afferro una delle zampe e la guardo attentamente. Le fasciature sono andate. Sarà meglio metterne di nuove. Lui mi guarda intensamente. Con quelle sue iridi nere, negli occhi gialli, mette a disagio. Tento di sorridergli, ma dura un attimo. Una specie di fulmine mi attraversa il cervello. La testa mi scoppia mentre un lancinante dolore si diffonde. Sento la risata del Demon Prince che mi risuona nel cervello. Non riesco a resistere. Fa male, fa troppo male. L’ultimo pensiero va al ricordo di una ragazza con i capelli legati, che sorridente mi fa vedere una piccola sfera di energia dorata. Tocca solo al nulla della coscienza poi”.
“Che sta succedendo? Gohan si è piegato all’indietro tenendosi la testa e lamentandosi. “Gohan stai bene?”chiedo, scordandomi di nuovo che non mi può capire. Un colpo, una specie di schiaffo al muso, mi fa volare. Atterro malamente a terra e da terra lo vedo rialzarsi. Mi guarda con odio e mi dice feroce: “Sei finito”. Io tento di rialzarmi leggermente stordito. Era il colpo particolarmente potente o questo corpo è eccessivamente inadatto? Ringhiando indietreggio. Cosa devo fare? Quello è Gohan. Lo devo attaccare? Oh, di nuovo questo enigma. Svegliati Vegeta! Non vorrai certo che finisca come con Baby vero? Stavolta se ti prendono ti ammazzano davvero e nessuno salverà la donna che ami. Devo agire. Ma cosa posso fare ridotto così? Ringhiando mi lancio e lo azzanno al braccio. Sento il sapore dolciastro del sangue e mi sento male. E’ lo stesso ragazzo che mi venne a chiedere se i vestiti che aveva andavano bene per il suo primo incontro galante. Lo stesso che mi annoiava infinite ore con la fisica quantistica quando non ci capivo niente. Lo stesso che quando mi sono trasformato in Majin ha deciso di non attaccarmi. Non posso fargli del male. Me lo rivedo bambino di continuo davanti, mentre sotto quell’albero mi allungava la mano sorridendo. Ora quello che sento non è sangue qualunque, è il suo sangue. Eppure il sorriso maligno che si dipinge dal suo volto è così lontano dal suo essere. Mi afferra per la gola e mi lancia lontano. Faccio un volo terribile e precipito in una specie di laghetto pozza qui vicino. L’acqua è gelata. Forse perché siamo in montagna, forse perché è inverno. Mi si infiltra nel pelo e in poco tempo sono zuppo. Un onda, un'altra. Le ferite si aprono con una facilità estrema. Ora è il mio sangue, a fiotti, ad uscire. E comincia a colpire senza pietà. Un occhio mi si acceca, la zampa a cui mi ero fatto male nella fuga comincia a dolere. Un solo colpo ben assestato e questo corpo non regge più. L’incoscienza mi accoglie”.
wow!! sarà che lho letto ieri via cell (per questo commento solo ora) ma questa parte sembra più bella del solito *-*
P.s.: ho suggerito a una mia amica di iscriversi qui al forum esclusivamente per leggere la tua ff XD le ho raccontato che sono rimasta l'unica a seguirti e mi ha detto che si iscriverà più che volentieri :D
[Non preoccuparti, commenta pure con calma]. Sono felice ti sia piaciuta così tanto. Davvero hai fatto una cosa così? ^\\\^ che onore. Vi ringrazio davvero tanto U-U.
ma prego!! :DD
Cap. 12 Dark heart II° parte
“Gohan!”. Il mio urlo è riecheggiato nelle montagne mentre una creatura con il corpo di mio figlio si è voltata verso di me. Gli occhi color rubino, gli stessi del serpente gli si sono accesi. Quella brace si sta portando via tutto quello che possiedo, bruciando la mia esistenza. Il mio bambino…Se ne è andato…o qualunque cosa fosse diventato. Mi sono avvicinato al luogo dove è sparito. Un senso di nausea mi ha colto vedendo il corpo martoriato del lupo. Cosa gli aveva fatto, povera bestia. Lo raccolgo da terra e lo porto all’asciutto. Poi Prendo a medicarlo. Si muove nel sonno, si lamenta. Ci credo. Lo ha massacrato quasi si trattasse di un guerriero professionista. Colpi ch avrebbero dato del filo da torcere persino a me. E’ un miracolo che sia sopravvissuto, è un osso duro. O forse ha solo una missione importante da compiere. A chiunque vada questa fedeltà, deve essere una persona incredibile”.
“Kakaroth? Mi ha salvato. Pure da lupo mi tocca essere salvato da lui. Ma che fa? Mi ha scambiato per il suo cane per caso? “Se mi accarezzi ancora la testa ti mordo”. Ecco quello che gli urlo. Solo che ovviamente non parla la lingua dei lupi, perciò non mi può capire. Mi guarda confuso. Quando fa così sembra ebete. Ringhio e digrigno i denti, vediamo se capisce. Ritira la mano. Forse ha capito. Allora perché sorride? “Non ti piace essere toccato vero?”dice sempre sorridendo. Ha capito, ma sorride solo perché gli piace prendermi in giro. Questo lo faceva anche quando ero umano. Quasi si divertisse a vedere quando qualcun altro ha un caratteraccio, così dissimile dal suo carattere bonario. Mi sento a pezzi, veramente a pezzi, ma qui c’è un bel tepore. Alzo il capo abbastanza per vedere un bel fuoco accanto a me. Ogni tanto ne fa una giusta. Cerco di avvicinarmi il più possibile, anche se il mio corpo ancora debilitato non risponde completamente. Cosa darei per avere un altro po’ di calore. Sento poi la mano di quello scimunito poggiarsi sulla mia testa. Allora non ha capito niente? No, stavolta lo mordo davvero. In fondo è un saiyan, sopravvivrà a un morso. Però mi rendo conto che adesso non si muove più nemmeno il mio muso. Mi sto riaddormentando e non so nemmeno il motivo. Capisco dopo. Dalla mano di Goku sta uscendo del calore, sicuramente grazie a un minimo incremento d’aura. Sia come sia, il mio corpo si sta lasciando andare. Pian piano i miei sensi si affievoliscono e così i miei pensieri. Ecco, sento che il sonno mi prende”.
“Mi manchi amico mio, ma non immaginavo tanto. Devo proprio essere messo male se ti rivedo in un lupo. Ti assomiglia parecchio. Ha perfino io tuo stesso carattere. Credo che mi ci sono affezionato tanto perché, salvando lui, e come se rimediassi per non essere riuscito a salvare te. Chissà se mi stai guardando da lassù. Penso di si e di sicuro me ne stai dicendo di tutti i colori. L’hai ritrovata la tua Bulma? Almeno adesso sei felice? Di sicuro starai facendo impazzire tutti. Il principe dei saiyan pretende rispetto dovunque vada. Un tempo avrei temuto finissi dall’altra parte, ma lo sapevo che non eri malvagio. Finalmente se n’è convinto anche Re Yammer. Sonnecchiando il lupo fa una specie di verso. Mi ricorda tanto un “Umphf”. Piccolo lo faceva sempre, mentre tu Vegeta facevi: “Tsk”. Sorrido ripensando al mio gruppo di amici. Fino a pochissimo tempo fa eravamo tutti insieme. Non ho una foto, ma è come se ne potessi vederne una davanti agli occhi. Io che metto una mano sulla spalla dei due attaccabrighe che mi fulminano con lo sguardo, mentre Crilin sotto di noi sorride e fa l’ok. Non è passato tanto tempo, eppure sembra una vita fa. Quando avevo ancora una casa a cui tornare. Tutti ce l’hanno con me. Persino la donna che amo. Mi restava solo Gohan, ora anche lui…Sono convinto che almeno stavolta tu Vegeta non saresti tornato malvagio, non ami ripeterti e ormai era un copione troppo scontato. Per di più tu avevi il potere reale, quello ti avrebbe protetto. Non sarei restato completamente solo”. Questo pensava Goku mentre senza volerlo gli scivolava una lacrima. Si appoggiò sul masso dietro di lui e, sempre tenendo la mano sul capo dell’animale, si addormentò anche lui.
“Una goccia, due gocce, tre gocce. Scocciatura. Proprio ora che riposavo così bene. Sono costretto a svegliarmi. Alzo gli occhi e rimango impalato. Non sta piovendo. Quelle gocce sono qualcosa di ben diverso. Ne lecco una. E’ salata. Ovvio visto che si tratta di una lacrima. Se mi avessero detto che avrei visto Goku piangere non ci avrei creduto. Si, è successo che lui abbia visto me piangere, ma mai il contrario. C’è arrivato vicino dopo che la terra è esplosa per colpa di Kid Bu, portandosi via i nostri cari, ma in quel momento il mio unico pensiero andava a Trunks e al fatto che non ero stato abbastanza veloce per raggiungerlo. Forse è per questo che in quel frangente faceva tutto, tranne guardarmi negli occhi, forse erano lucidi. Kakaroth non si è accorto che lo sto osservando, dorme della grossa. Forse piange per un brutto sogno. Non dovrei farmi gli affari suoi. Mi rispondo che se non la pianta non riuscirò a dormire e allagherà tutto, ma mi sa che sto perdendo la stoffa nel mentire. Mi dispiace. Non credevo che anche lui potesse soffrire tanto. Forse se lo sveglio va meglio. Anzi lo devo svegliare. Abbiamo perso già troppo tempo, dobbiamo andare. Dovrei svegliarlo con tatto, ma sono un lupo. Come faccio? Credo che l’idea di spingerlo a testate, prenderlo a musate o ringhiare non sia il massimo. Piuttosto che abbaiare come un normale cane mi prendo a morsi da solo. Forse ho trovato. Mi alzo su due zampe, sperando di non cadere malamente di schiena e gli appoggio una zampa sulla spalla. Se non si sveglia subito dovrò accantonare l’idea, sono pericolosamente in bilico e non resisterò a lungo. Funziona. Si è svegliato. Lui mi guarda tristemente e si asciuga le lacrime. Non l’avevo mai visto depresso, quasi quasi mi viene voglia di ululare, mette tristezza anche agli altri. Sono un lupo, lui non sa la mia identità, ma ugualmente c’è poco che io possa fare per consolarlo. Sottolineando che il mio orgoglio è intatto. Quello che sto per fare ha dell’incredibile, spero non si venga a sapere. Strofino la testa sotto la sua mano, come un volgarissimo cane da compagnia. Però funziona. Sorride. Certo non è il suo solito sorriso a 360 gradi, ma è un passo avanti. Mi guarda un attimo e io vorrei scomparire. Che vergogna, spero che non vada in giro a dirlo a nessuno. “Lupo, posso chiamarti Vegeta?”mi chiede. Non mi aspettavo questa domanda, poi fatta così a bruciapelo. Che abbia capito? No, impossibile. Non lo avrebbe detto con quel tono abbattuto, lo avrebbe detto con ironia. Certo che mi piacerebbe essere chiamato con il mio vero nome. Come faccio a farglielo capire? Provo la prima cosa che capita. Abbasso il muso e guardo a terra. Lui sorride, stavolta davvero, e sfregandosi le mani dice: “Allora è deciso””.
aspè ma Goku non lo sa quindi che è davvero Vegeta? ah bene avevo saltato questo particolare :D
P.S.: la mia amica non riesce ad iscriversi perchè quando clicca sul link che le manda il sito via posta le dice 'Identification Failed' o qualcosa del genere ò_ò
No, Goku non lo sa che il lupo è Vegeta. Semplicemente glielo ricorda in maniera assurda XD. Insomma, lo percepisce, ma non ascolta le sue sensazioni perché sembra assurdo.
O.O Povera la tua amica.