Ho finito di leggerla e mi piace moltissimo complimenti,soprattutto la parte sul pianeta dei Kaioshin!
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Ho finito di leggerla e mi piace moltissimo complimenti,soprattutto la parte sul pianeta dei Kaioshin!
Grazie a Shadow e Goggy, che non sa cosa dire negli ultimi giorni... Ormai da settimane XD
Entro stasera posto un nuovo capitolo! Vi aspetto in molti a commentare!
Devo dire che questa storia non finisce mai di sorprendermi.Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo
Davvero un ottimo capitolo, povera c-18 :asd: chi sà se resisterà :asd: ho qualche dubbio :sisi: :asd:
Dai Vegeta!!!!!! + veloceee!!!!!
BRAVO :D :ok: :D
LO SCONTRO SI SPOSTA SUL PIANETA NAMECC
Nell’aldilà Pai Ku Han e Re Kaioh del Nord seguivano lo scontro, tesissimi. Attorno a loro si era formato un piccolo nucleo di curiosi, fra cui spiccavano le figure degli altri tre Re Kaioh.
“Allora? Che succede?” chiese Re Kaioh dell’Ovest, visibilmente preoccupato. Nessuno rispose, ma dalle loro espressioni fu chiaro che la situazione non era per niente buona.
“Conosciamo tutti la storia di quel mostro…” mormorò Re Kaioh del Sud “Se riesce a tornare alla sua antica forza nessuno potrà fermarlo”
“Se solo Zarion potesse tornare…” disse Re Kaioh del Nord, quasi pregando “Lui fu l’unico in grado di competere con Seafer…”
“Sappiamo tutti che Zarion è morto per riuscire a sconfiggerlo. Non tornerà” ribatté Re Kaioh del Nord in tono rassegnato “Dobbiamo avere fiducia in Gohan. Solo lui può salvarci”
Al palazzo del supremo regnava un’atmosfera di tensione quasi palpabile. Ogni sguardo era puntato su Majin Bu, che sembrava arrabbiarsi sempre di più ogni colpo che Cyder riusciva ad evitare. Solo Seafer manteneva la calma, come se, immerso nella sua riflessione, non si rendesse conto di quello che stava succedendo.
“Ora basta!” esclamò l’amico di Mr.Satan bersagliando il nemico con una serie di pugni, tutti facilmente schivati.
“Sono d’accordo” esclamò il robot colpendolo con una ginocchiata nello stomaco e lanciandosi all’indietro, per poi puntare i suoi quattro arti contro di lui “Non ti salverai di nuovo!” In un lampo di luce quattro potentissimi raggi di energia partirono a tutta velocità verso Majin Bu, che venne colpito in pieno.
“BU!” esclamò Mr.Satan, mentre il corpo del suo amico si deformava per poi disintegrarsi completamente “NO!” Ci volle qualche secondo prima che la luce tornasse normale. Il padre di Videl era in ginocchio, in lacrime. Anche Goku aveva il volto deformato da una smorfia di dolore. Era tutto successo in pochi secondi.
“Ora possiamo andare” mormorò Cyder, muovendo qualche rapido passo verso Seafer, che alzò la testa lentamente.
Junior volava rapidamente verso il palazzo del supremo, sempre tenendo Gohan in braccio. Goten e Trunks, trasformati in supersayan, lo seguivano, lo sguardo determinato ed i pugni serrati.
“Tuo padre è un folle…” disse al figlio di Vegeta “Non ha alcuna possibilità contro quel mostro”
“Qualcuno deve pur tentare, no?” esclamò Trunks, nervoso “Altrimenti Seafer ci ucciderà tutti!”
“Dobbiamo aspettare il risveglio di Gohan!” ribatté Junior “E’ più forte sia dei vostri genitori sia di Gotenks. Solo lui può farcela”
“Fratellone…” mormorò Goten osservandone il volto all’apparenza senza vita “Devi svegliarti presto…”
Yamcha era quasi arrivato al palazzo del supremo, quando sentì un’aura potentissima avvicinarsi a grande velocità.
“Ma cosa…” iniziò girandosi indietro, per poi esclamare “Vegeta!” Il sayan, i capelli biondi ed il corpo circondato da scariche elettriche, gli passò a qualche metro di distanza senza degnarlo di uno sguardo.
“Arrivo!” esclamò il terrestre capendo dove fosse diretto. Avrebbero raggiunto il palazzo del supremo in tempo, ne era sicuro.
Poco lontano Mr.Satan si stava ancora disperando per la morte di Majin Bu. Era a terra, sconvolto, mentre la figlia cercava invano di consolarlo.
“Non riuscirà a ricomporsi…” mormorò Popo “Non è rimasto nulla di lui…” Rif, seduto affianco a Tensing, scoppiò a piangere, mentre Chi Chi e Bulma, prossime alle lacrime, si abbracciavano spaventate.
“Come avete potuto…” iniziò Goku, stringendo i pugni, mentre la rabbia si impossessava di lui.
“Non illuderti, sayan” lo interruppe Re Vegeta, mettendosi in posizione di combattimento “Non hai speranze contro di me”
“Basta così” mormorò Seafer con voce calma e fredda “Non abbiamo tempo da perdere. E’ ora di andare”
“Hai sentito, re dei sayan? Smettila di giocare” lo canzonò Cyder.
“Zitto, inutile ammasso di ferro!” esclamò il padre di Vegeta, fronteggiandolo.
“ORA BASTA!” tuonò Seafer “Venite qui” I due servi, non senza lanciarsi uno sguardo di sfida, obbedirono, avvicinandosi al demone, che ordinò loro di poggiare le mani sulle sue spalle.
“Fermo!” urlò Goku, lanciandosi in avanti “Non ti permetterò di teletrasportarti!”
“Illuso…” mormorò Re Vegeta lanciandogli contro un Ki Blast. Il padre di Gohan volò a terra, colpito in pieno. Chi Chi gli corse incontro, chiamando il suo nome.
“Andiamo?” chiese Cyder, mentre Goku si rialzava lentamente.
“Aspetta…” sussurrò Seafer con voce malvagia portandosi la mano destra alla fronte “Prima voglio far capire a questi sciocchi che è meglio non seguirmi”
“Cosa vuole fare quel folle?” chiese Mr.Satan, terrorizzato.
“Tranquilli…” rispose il demone, un ghigno crudele sul volto “Voglio solo provare uno dei tanti attacchi che ho appreso tramite gli occhi dei miei servi”
“Cosa…” iniziò Goku, prima di scorgere una piccola sfera di energia brillare fra le punte delle sue dita. Un lampo di comprensione gli attraversò la mente.
“MAKANKOSAPPO!” Quando il potentissimo raggio partì dalla mano di Seafer ognuno in cuor suo si preparò alla morte. Popo si buttò davanti al supremo, mentre Tensing scostava Rif in modo che non potesse essere colpito. Ma nessuno di loro era il bersaglio del demone: un gemito ed in un lampo di luce il corpo di Goku venne trapassato da parte a parte dal micidiale attacco. Un attimo dopo, ridendo sguaiatamente, il demone si era portato una mano alla fronte ed era scomparso assieme ai suoi servi. La risata continuò ad echeggiare per qualche istante, mentre il padre di Gohan e Goten cadeva a terra sputando sangue.
Sul pianeta Namecc era tutto tranquillo. Una brezza leggera smuoveva i fili d’erba di colore bluastro, facendoli ondeggiare lentamente. Il cielo brillava di un verde intenso, illuminato dai suoi tre soli. Su una rupe una figura solitaria osservava il lento moto delle onde che s’infrangevano sulla scogliera. Aveva la pelle di un verde molto scuro, percorsa da rughe profonde, simbolo della sua anzianità. Dalla sua espressione saggia ed esperta si intuiva quanto conoscesse bene il mondo ed i suoi abitanti. Era per questa ragione che, all’incirca dieci anni prima, era diventato capo dei saggi di Namecc.
“Anziano saggio! Muri!” lo chiamò una voce. Il namecciano si girò lentamente ed intravide, alle pendici della rupe, una piccola figura agitare le braccia.
“Arrivo, Latsu!” gridò dirigendosi lentamente verso la scala intagliata nella roccia che gli avrebbe permesso di scendere al livello del mare. Probabilmente qualcuno voleva un consiglio da lui ed il giovane namecciano era venuto a chiamarlo. O forse era Latsu stesso a volergli parlare. Un'altra dura giornata, anche se su Namecc è impossibile parlare di giorno e notte, era incominciata.
Sull’altro lato del pianeta tre figure osservavano il paesaggio davanti a loro.
“E così questo è Namecc…” mormorò Re Vegeta muovendo qualche passo sulla soffice erba blu che ricopriva gran parte dell’isola dove si trovavano.
“Già…” sussurrò Seafer, il volto contratto in una smorfia malvagia mentre osservava il cielo, isoddisfatto di aver raggiunto il suo obiettivo “Dove sono le sfere del drago?” Cyder ci mise qualche secondo a rispondere. Si concentrò al massimo, chiudendo gli occhi, per poi aprirli di scatto ed indicare con la mano destra un punto imprecisato all’orizzonte.
“Là” disse con voce fredda e decisa.
“Andiamo” ordinò il demone alzandosi di qualche metro da terra, subito imitato dai suoi servi, per poi espandere la sua aura e partire a tutta velocità verso il punto indicato dal robot.
“Ragazzo…” mormorò ricordando colui che era quasi riuscito a sconfiggerlo ricorrendo alla tecnica del Kaiohken “Presto tornerò alla mia antica forza ed allora non avrai alcuna speranza contro di me…” Una risata agghiacciante risuonò sulla superficie del pianeta, mentre i tre esseri lo sorvolavano ad alta velocità.
Grazie a stjimmy e goteo! Ed eccovi il nuovo capitolo (scusate se è un minimo poù corto, ma assieme a "Il vero potere di Cyder" inizialmente doveva formare un unico capitolo, purtroppo rivelatosi più lungo di 1000 caratteri... La descrizione di Muri su Namecc per esempio è stata aggiunta più tardi, e tutte le altre parti sono state allungate)
Prima ho postato appena in tempo :asd: che fortuna :D
bel capitolo Dark..
ma ne vorrei sapere di + su questo Zarion?!?!?! :boh: :D
riguardo a Goku colpito :sconvolt: nn ci potevo credere, tra tutti proprio lui?!, :sconvolt: forse sarà questo a far risvegliare Gohan?!?!?
Bellissimo il capitolo!! Le descrizioni mi piacciono un casino, quelle dei paesaggi sono ottima così come quelle dei personaggi, bello! Quando leggo la tua Fiction riesco a vedere la scena davanti ai miei occhi, una cosa che è riuscito a farmi provare solo Gogeta_89 fino ad ora, ma anche Creed c'era..bravissimo!
Questo capitolo mi è piaciuto assai™
XD Le descrizioni rendono quasi meglio delle immagini!
Grazie a tutti! Da quanto ho capito il capitolo è piaciuto... :D Comunque ho voluto evidenziare l'atmosfera di pace presente sul pianeta Namecc (in forte contrasto con quella del palazzo del supremo, no? :)), tranquillo dalla sconfitta di Freezer... E la bellezza del paesaggio... Che presto sarà completamente devastato da Seafer ed i suoi servi... Grazie a tutti (soprattutto a gogeta, che finalmente ha parlato 1 po di +!)
Povero goku, non me lo sarei mai aspettato!!
Devo veramente congratularmi, la tua fan fiction é veramente fatta bene, sia quanto riguarda le descrizioni, sia la complessitá e la struttura della trama.
Non vedo l´ora di proseguiree a leggere!! :)
Il capitolo č veramente ben scritto, la morte di Goku mi ha colto prprio di sorpresa, chissā quando si riprenderā Gohan.
Meglio spolerizzare... (E' una risposta a Ssj3)
Spoiler:
Bellissimo questo capitolo, povero Goku,speriamo che Gohan si riprenda presto
UN BREVE ATTIMO DI PACE
Goku era caduto in avanti, senza un gemito, una smorfia di dolore sul volto. Tutti seguirono quel movimento col fiato sospeso, increduli.
“Goku!” gridò Chi Chi lanciandosi in avanti per prima ed abbracciando il corpo del marito.
“No…” mormorò Mr.Satan, ancora in ginocchio nel punto dove il suo amico Majin Bu era scomparso “Non anche lui…” Lentamente tutti, escluso il campione del mondo e Tensing, che non era in grado di alzarsi a causa della fatica, si riunirono intorno al corpo del sayan, chiedendosi come il difensore della Terra potesse essere stato colpito.
“Chi Chi…” mormorò Bulma cercando di far voltare l’amica “Spostati e forse Dende riuscirà a curarlo” La donna si lasciò trascinare via mentre il supremo poggiava le mani sulla schiena di Goku, osservando il buco che gli trapassava la cassa toracica. Trascorse qualche istante di pura tensione mentre il namecciano lasciava che le sue onde curative percorressero il colpo del sayan.
“La ferita si sta richiudendo…” osservò Popo, allontanandosi di un passo mentre il padre di Gohan e Goten apriva lentamente gli occhi.
“Cos’è successo?” mormorò tirandosi faticosamente a sedere “Dove…?”
“Seafer è scappato” lo informò Dende rialzandosi in piedi.
“Che cosa?” esclamò il sayan “Dobbiamo…”
“Goku!” lo interruppe Chi Chi, appena liberatasi dalla presa di Bulma, saltandogli al collo. I due si abbracciarono, felici, mentre un’altra voce, più dura, chiamava il sayan.
“Kakaroth!” gridò Vegeta atterrando sulla piattaforma, seguito da Yamcha “Dov’è quel mostro?”
“Sul pianeta Namecc” fu la secca risposta di Dende.
Muri camminava lentamente nell’erba mentre il piccolo Latsu gli saltellava intorno, riempiendolo di domande.
“Chissà se un giorno riuscirà a diventare uno dei saggi…” pensò l’anziano namecciano osservando il volto sorridente del giovane “Con questa curiosità potrebbe conoscere il mondo meglio di chiunque altro…” Quindi puntò lo sguardo verso il cielo, immenso e sconfinato, chiedendosi quali segreti potesse nascondere.
“Mi racconti di nuovo la storia di quel sayan che salvò il nostro pianeta!” lo pregò Latsu, strattonandolo per la veste, interrompendo la sua riflessione.
“Va bene…” acconsentì Muri con un sorriso, prima di cambiare improvvisamente espressione.
“Che succede?” chiese il giovane namecciano, spaventato.
“Torna a casa” rispose il capo dei saggi “Subito. C’è qualcosa che non va…”
Popo camminava lentamente fra le rovine del palazzo del supremo, il capo chino, mentre Goku raccontava a Vegeta l’accaduto.
“E così quel mostro vuole impossessarsi delle sfere del drago di Namecc?” chiese il principe di sayan, prima di proseguire vedendo il cenno affermativo dell’amico “Non c’è un minuto da perdere”
“Senza Gohan non possiamo far nulla…” mormorò il marito di Chi Chi “Inoltre probabilmente quel mostro ha già le sfere. Dobbiamo aspettare”
“Io non riesco a star qui senza far nulla!” replicò il padre di Trunks, nervoso.
“Non abbiamo alternative” disse Goku prima di socchiudere gli occhi per un istante, concentrandosi “In ogni caso Junior sta per arrivare con i ragazzi”
“Va bene” mormorò Vegeta avvicinandosi al bordo della piattaforma “Ma non credere che resti qui con le mani in mano”
Seafer volava veloce, senza guardare le isole che scorrevano rapide sotto di lui. Aveva in mente solo il suo obiettivo.
“Allora, Cyder?” chiese senza rallentare.
“Siamo fortunati” rispose il robot “Le sfere sono tutte vicine”
“Ottimo” osservò Re Vegeta “Non dovremo perdere tempo a raggrupparle”
“Non potrebbe andare meglio di così…” pensò Seafer tra sé e sé “Sarà la fine per te…” Ripensò per l’ennesima volta al giovane dalla tuta nera, ricordando finalmente il suo nome, mormorato dal ragazzo che aveva eliminato poco prima del suo arrivo.
“Gohan…” sussurrò, prima di scoppiare a ridere.
“Goten!” esclamò Chi Chi, lanciandosi ad abbracciare il figlio, che arrossì mentre la madre lo stritolava tra le sue braccia, riempiendolo di lacrime di gioia. Trunks nel frattempo riceveva lo stesso trattamento da Bulma, che sembrava avere a malapena notato l’arrivo di Vegeta qualche minuto prima. D’altronde probabilmente il sayan non avrebbe gradito una simile profusione di affetto.
“Come sta Gohan?” chiese Goku avvicinandosi a Junior, che portava ancora il ragazzo tra le braccia. Era appena arrivato sulla piattaforma, ma fin da subito si era accorto che il palazzo era stato distrutto. Non riusciva a capacitarsene: in fondo una parte di lui aveva passato gran parte della propria vita in quel luogo, ora ridotto in quello stato. Ed era tutta colpa di quel mostro…
“Junior?” mormorò il sayan, riportandolo alla realtà “Va tutto bene?”
“Si, si” rispose il namecciano “Ma Gohan non si è ancora ripreso. Senza di lui non possiamo fare niente”
“Neanch’io posso aiutarlo” si intromise Dende, avvicinandosi lentamente “Purtroppo la sua forza è troppo elevata per essere risvegliata dai miei poteri”
“Non importa” disse Goku con voce rassegnata “Aspetteremo” Detto questo raggiunse Chi Chi e Goten e si mise a parlare con loro, cingendoli con le braccia. Nel frattempo Videl, fino a quel momento rimasta vicino al padre, ebbe il coraggio di avvicinarsi a Junior, che aveva deposto il corpo di Gohan a terra, per potersi sedere accanto al fidanzato. Persino Vegeta mosse qualche passo incerto verso Bulma che, abbracciata a Trunks, guardava il cielo tingersi di rosso, ormai prossimo al tramonto.
Muri camminava veloce, per quanto glielo consentisse la sua anzianità, verso il villaggio più vicino. Era uno dei più importanti e lì erano riunite le sette sfere del drago. Aveva ordinato a Latsu di andarsene dalla parte opposta, allontanandosi dal pericolo imminente che in qualche modo era riuscito a percepire.
“Ci sono quasi…” pensò tra sé e sé il namecciano allungando il passo. Davanti a lui c’era una collina, dietro la quale doveva esserci il villaggio, molto vicino alla costa. Poteva sentire distintamente il rumore delle onde che si infrangevano contro la scogliera, molto simile a quello che sentiva poco tempo prima sulla rupe solitaria dove spesso amava recarsi. Stavolta però in quel suono sentiva qualcosa di più cupo, come un presagio di morte. Riusciva già a vedere il villaggio quando improvvisamente sentì il vento aumentare mentre i fili d’erba si agitavano come se anch’essi fossero in preda al panico.
“Cosa sta succedendo?” si chiese il capo dei saggi, osservando il cielo in cerca di una risposta. Poi li vide: tre esseri erano sospesi in aria, a qualche decina di metri sopra il villaggio. Le sue intuizioni si erano rivelate corrette ed i suoi timori fondati: c’era qualcosa che non andava.
Seafer scese a terra lentamente, seguito da Re Vegeta e Cyder. Il villaggio, formato da piccole case bianche, si estendeva davanti a lui per poche decine di metri. Non aveva fatto caso all’anziano namecciano che scendeva rapidamente la collina alle sue spalle, concentrato solo sull’obiettivo. In uno di quegli edifici, probabilmente in quello centrale, si trovava l’oggetto del suo desiderio: le sfere del drago che gli avrebbero permesso di compiere un altro passo sulla strada che l’avrebbe condotto a tornare alla sua antica forma.
“Allora, Cyder?” chiese al suo servo appena arrivato a terra “Dove sono?” Il robot indicò, come previsto dal demone, l’edificio più grande. Mosse un passo verso di esso, ma in pochi secondi dalle case uscirono decine di esseri verdi, vestiti per la maggior parte con lunghe tuniche, pronti a sbarrargli la strada. Alle spalle di Re Vegeta ce n’erano altri: erano circondati.
“E così questi sono gli abitanti del pianeta Namecc…” mormorò il re dei sayan, un ghigno malvagio sul volto.
“Cosa volete?” chiese uno dei più alti, vestito con una tuta gialla da combattimento.
“Le sfere del drago” rispose Seafer, sicuro di sé.
“Esse possono essere donate solo ai meritevoli di cuore” disse una voce, proveniente da un anziano namecciano appena arrivato.
“Muri!” esclamarono alcune voci, mentre altre mormoravano “Capo dei saggi” con tono umile.
“Possiamo sempre prenderle con la forza” osservò Re Vegeta facendo qualche passo in avanti mentre i namecciani si preparavano a fermarlo.
Al palazzo del supremo tutto sembrava tranquillo. I volti di Bulma e Trunks erano illuminati dalla luce rossastra del tramonto, così come quello di Vegeta, che teneva una mano sulla spalla del figlio. Videl era abbracciata al padre, che si stava riprendendo dalla perdita di Majin Bu, mentre alle loro spalle Goku scherzava con Goten. Chi Chi li guardava sorridendo. Persino Junior sembrava più rilassato, il volto che osservava le rovine del palazzo del supremo, che il sole faceva sembrare come avvolte dalle fiamme. In questa calma apparente nessuno faceva caso alla bambina dai capelli biondi seduta in un angolino, il volto nascosto fra le ginocchia per non far vedere le lacrime. Nessuno le aveva detto che i suoi genitori non c’erano più, ma Marron l’aveva capito quando non erano tornati assieme agli altri. Alzò lo sguardo verso il cielo tinto di rosso, chiedendosi perché il mondo fosse tanto crudele. Poi, mentre il sole svaniva all’orizzonte, tornò a nascondere la testa fra le ginocchia, senza sapere che sua madre era ancora viva e che si stava allenando in un pianeta lontano per poter vendicare suo padre.
very good
Ma povero Vegeta!!! Non è stato considerato!!!! Per il resto un bel capitolo, forse un po' troppo felice per i miei gusti...MUHAHAHAHAHAH
lool, ma secondo giudico leggendo un solo capitolo? Comunque non commento prima di aver letto qualche capitolo, tranne qualche rarissimo caso.