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Un aggettivo: Bellissimo. In questo capitolo c'è tutto, finalmente si capisce un pò la storia della provenienza del simbolo reale. Anche qualche Saiyan è finito in Paradiso:lol:
Quindi Vegeta è destinato ad esaurirsi proprio a causa di questo enorme potere, interessante:sisi:
A rigor di logica, forse Goku avrebbe meritato di più questo potere, ma è una fan fiction, quindi, ben venga:lol:
Citazione:
Originariamente Scritto da
veggy fan
Goku mi ha detto che anche Re Kaioh aveva influito sulla decisione di risparmiare Vegeta al suo primo arrivo sulla terra, quando con un solo colpo Crilin avrebbe potuto prendersi la sua vita. Aveva sentito qualcosa di buono in lui e non sapeva quanto avesse ragione.
Parte un pò tirata, penso che Re Kaioh, al termine del primo combattimento tra Goku e Vegeta, si augurava solo la dipartita del Principe dei Saiyan, ma va bene così:ok:
Riuscirà Bulma a curare l'adorato marito?
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O.O!!!!!!!!!! ho appena finito di leggere dall'inizio "tutta" e dico tutta la storia dal ritorno di goku a Vegeta che se ne va con la navicella... nn ho parole per esprimere ciò che sto provando ora... posso scoppiare a piangere??? :cry: :cry: :cry: il mio Vegeta!!!!!! testone!!! bellissimo mi hai fatto commuovere nn sai quanto ti stimo!!!!!! e devo ammettere che sono rimasta un po' sorpresa da quest cosa di Veggy che sta male perchè la mia ff incomincia cn una cosa simile e nn dico altro di cui potrei pentirmi :-P ti pregoooooooo nn far fare una brutta fine a Vegeta o vengo a cercarti!!! xD xD
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bene bene bene il quadro è diventato molto più chiaro interessante.....non vedo l 'ora di leggere il seguito ...sei fenomenale come sempre ^^
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Ammetto che hai ragione Nappa, forse quella parte è un pò tirata, chiedo perdono. In ogni caso le tue parole mi hanno reso davvero felicissima. Spero davvero di non deluderti strada facendo ^\\\^.
$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ Davvero gentile da parte tua leggerti tutte queste pagine. Sì, sono perfida con Vegeta, ma non ci tengo a farmi eliminare xD. In ogni caso le tue parole mi hanno fatto molto piacere.
Sheila Fenomenale? Addirittura? Comunque, spero ti piacerà anche il seguito.
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Ed ecco l'ultimo capito di 'Quando l'amore sconfigge anche la morte'. Na proseguirà anche dopo questo, ma spero vivamente vi piacerà.
Cap.8 Miracle
“Pianeta b13 inquadrato, inserire l’ipervelocità”mi dice il computer di bordo con una vocetta insopportabile e fastidiosa. Semplicemente, a essere sinceri, non sono dell’umore adatto per sopportare niente, soprattutto un tono così stridulo. Sto per eseguire, quando sento la voce di Bulma all’altoparlante. “Stupido di uno scimmione, non puoi andartene!!”.
“Non posso tornare”mormoro, mentre sto definitivamente per premere il bottone dell’ipervelocità. In quel momento un dolore acutissimo si spande per tutto il corpo, mentre il mio cervello sembra pulsare. Cominciò a tremare e mi accascio contro i comandi. E’ un altro attacco, ma stavolta è molto più forte dei precedenti. Sembra che il mondo si capovolga e si confonda mentre diventa lontano. In questo momento per me non esiste altro che questa sofferenza, stringo i denti, non voglio lasciarmi sopraffare del tutto, anche perché stavolta rischio di finire direttamente all’altro mondo. Sento che ogni fibra del mio essere sta bruciando e non posso fare a meno di urlare, ma paradossalmente sono così confuso che non riesco a sentire nemmeno la mia voce.
Vegeta perse il controllo del velivolo e la navicella precipitò al suolo. Bulma frenò di colpo, scendendo a tutta velocità, mentre gli altri si riprendevano dalla brusca frenata. La donna, con i capelli disordinati mossi dal vento e un espressione terrorizzata, arrivò alla carcassa dell’astronave. Iniziò a cercare tra le macerie della navicella ormai distrutta. Si ferì le mani, facendosele sanguinare. Lo trovò a terra, pochi metri più in là- Troppo debole per alzarsi, gli occhi socchiusi.
“Vegeta…”lo chiamò debolmente inginocchiandosi accanto a lui.
“E’…pericoloso…vattene via…”mormorò il principe dei saiyan tentando di scostarla.
La donna nel frattempo aveva iniziato a trafficare con l’antidoto.
“Fai che funzioni…fai che funzioni…”mormorò, mentre la sostanza veniva inserita nella fiala.
Gli altri avevano visto la scena da lontano, avvertendo ugualmente la drammaticità del momento. La donna inserì delicatamente l’ago in vena. Non era un medico e forse fu fortuna a farle trovare la vena per sbaglio.
Vegeta fissò, con i suoi intensi occhi neri di ossidiana, la figura della donna imprimendosela bene in mente. Una volta, un vecchio saggio gli aveva detto che anche se te ne vai, una parte di te resta alle persone che hai lasciato. Perché allora non poteva portarsi qualcosa di lei con se? Chiuse gli occhi scivolando di lato.
“Ti prego…”sussurrò Bulma. La sua anima implorava di sapere se avesse funzionato o no…
Trunks si avvicinò e mormorò tristemente: “E’ troppo tardi”. Calò il silenzio su tutti.
Bra e Pan si abbracciarono cominciando a piangere silenziosamente. Kamy cominciò a piangere urlando disperata e a nulla valsero le parole di conforto dell’amica Elly. Vetrunks corse a rifuggiarsi dal padre. Si abbracciò in lacrime alla gamba de glicine, ma questi rimaneva immobile, sembrava non voler reagire. Crilin abbassò il capo, lasciandolo in ombra, confortato dalla vicinanza silente dell’amico Junior. Per quanto il namecciano fosse immobile, anche lui non riusciva ad accettare la scena. I due figli del Son stavano con il viso chino, senza guardare. Yamcha in quella situazione si sentiva una figura estranea, di troppo, mentre teneva in braccio un piangente Pual. Bulma sembrava una statua, sulla quale il vento colpisce impetuoso, quasi a sottolineare quella sua innaturale fissità. Non riusciva a crederci, mentre il tempo sembra essersi fermato.
“Che strano. Forse è la prima volta che ti vedo realmente sereno. Sembreresti addormentato, ma so che non è così che riposi. Le braccia sempre incrociate, sono abbandonate. Il capo ripiegato, il volto troppo pallido e sereno come non lo è mai stato. Ti passo una mano tra i morbidi capelli neri, non più lunghi come un tempo. Tutti dicono che sono un genio. Come faccio ad esserlo se non sono nemmeno riuscita a salvarti? Sento le lacrime scendere copiose e ho freddo. Non ho mai sentito un tale freddo, un freddo dentro, ma non ci sarà il tuo abbraccio a riscaldarmi, la tua voce sarcastica a rincuorarmi. Una voce alle mie spalle. E’ Goku. Rivedo di nuovo quello sguardo spento, quell’aria impassibile che nasconde un dolore tropo grande. Torno a quel giorno in cui ti sacrificasti contro Majinbu e Goku mi diede la notizia. “Non c’è nulla che possiamo fare. Se ne andato”mi dice infine chinando il capo. Io mi lascio sfuggire un gemito e ti abbraccio. Sento la loro compassione ferirmi, ma non mi interessa”.
“Dicevo che aveva bisogno di te, ma eri tu ad avere bisogno di me. Ti amo Vegeta, e ti amerò per sempre”disse mentre lo abbracciava forte, quasi a volergli trasmettere tutti i suoi sentimenti con quel gesto. Le lacrime che scendevano copiose finirono per bagnare il volto di lui, sempre più vicino a quello di lei. Come ultimo gesto vuole regalargli un bacio.
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Sarebbe potuto sembrare un gesto stupido, o il finale di una favola triste. Non fu però quello a cambiare la situazione.
Il principe dei saiyan non piangere, semplicemente non può. Le sue lacrime non possono uscire da quegli occhi neri e ormai è la morte a portarlo con se.
Le lacrime di una fenice, lo si sa, hanno poteri curativi. Ed esse, rinascono più forti di prima dalle loro ceneri.
Dopo che si fu scostata da lui, si accorse di una luce azzurro blu intensa, che iniziò dal viso, fino a diffondersi intorno al corpo del saiyan, Una melodiosa musica cominciò a sentirsi nell’aria, mentre una luce dorata avvolgeva il saiyan annullando quella più tenue bluastra
Il principe viene sollevato dal suolo, la luce lo attornia e la magia lo fa ergere in piedi. La vita ricomincia a scorrere in lui e, anche se addormentato, inizia a cantare in una lingua sconosciuta, nell’idioma di una razza perduta come i saiyan. Una stupenda melodia, ma di una struggende malinconia.
Trunks vide realizzarsi il sogno di quelle ultime notti. Tutti erano in silenzio, ma non lo stesso colmo di disperazione di prima, semmai di sorpresa.
“Come è possibile?”chiese Bra felice, capendo che quello che si sta svolgendo sotto i loro occhi è un incanto che potrà restituirgli quello che hanno perso, ma allo stesso tempo è sconcertata.
“Non lo è”rispose Trunks con un gigantesco sorriso, prendendo la piccola mano di Vetrunks, che era passato dal pianto alla gioia.
La musica cessò dopo parecchi minuti.
Vegeta atterrò in piedi e la luce intorno a lui e il simbolo che era comparso sulla sua fronte si spensero.
Dopo un po’ il principe dei saiyan si risvegliò e riaprendo gli occhi, si guardò intorno spaesato. “Che diamine è successo è successo?! Come mai sono vivo?! Soprattutto perché cavolo mi state guardando in questo modo?!!!!!”urlò alterato. Una massa di gente, con Bulma per prima, lo abbracciano soffocandolo.
“Vi siete ammattiti?!!! Levatevi di dosso!!!!!!!!!!!”.
Gli ultimi giorni passano e così sono di nuovo tutti insieme. E’ la notte che aprirà un nuovo anno. “Speriamo che questo sia più tranquillo” Sono nella terrazza della loro grande casa, mentre sotto di loro in giardino si svolge la festa. Lontani dalla folla, stanno seduti a guardar le stelle luminose di quella notte. Fa freddo e perciò Bulma si abbraccia al caldo braccio dell’uomo che ama. “Io spero solo di poterlo passare insieme a te” dice Bulma abbracciandosi di più a Vegeta. Lui arrossisce, in uno dei pochi slanci di affettuosità, forse causato da quei giorni parecchio agitati. Non sa cosa rispondere e le prende dolcemente il viso, baciandola sulle labbra, lei contraccambia. Proprio in quel momento scocca la mezzanotte.
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Stupendo.... bravissima.....che carino Vegeta che arrossisce ....non vedo l'ora di leggere la seconda parte di Miracle
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mmm... per questa volta ti sei salvata veggy fan... (mannaggia...xD) stupenda apparte qualche errore nello scrivere ma hai fatto capire il dramma del momento e mi è piaciuta molto come fine... anche se stranamente questo capitolo mi sembra familiare come se lo avessi già o letto o visto in qualche film o telefilm... bò... cmq sei fantastica e ti stimo (già te lho detto) ma nn mi torturare trpp a Vegeta o ti spezzo le gambe!!! xD xD vabbè fanne quello che vuoi ma nn ammazzarlo o fai la sua stessa fine e nn credo che cn te il miracolo dei sayan funzioni... o sbaglio??? O.o xD continua così!
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Sheila ti ringrazio per i complimenti. ^\\\^ stavolta ad arrossire sono io e non Vegeta. Pensavo non ci stesse e che avrei dovuto dividere il chappy, invece è entrato. In realtà Miracle è quel chappy è basta. sorry hehh. Ho sbagliato con il successivo, è quello che è diviso in più parti ^^.
$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ felice di rivederti. Emh, ringrazio di essermi salvata ^^. Chiedo scusa per gli errori -\\\-. Familiare? O.o. Bò, forse perchè alla fine le fenici si assomigliano tutte hehh...emh vado a comprare le stampelle allora. No, non potrei mai ucciderlo. I love troppo Veggy T_T. No, il miracolo toccato a Veggy funziona solo con lui XD.
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IL DRAGO SI RISVEGLIA
Cap.1 Nessun dorma I° PARTE
Seduti sul monte fatto da appuntiti spilli litigavano aspramente due losche figure. Finché una terza, che nel modo di fare dava la sensazione di essere il capo, si avvicinò. Sbatté due volte la coda a terra, senza nemmeno bisogno di parlare, ottenendo l’immediato silenzio. Il suo sguardo illuminato di una strana luce rossa e quel sorriso malvagio significava che gli era venuta un’idea. L’idea malvagia che gli frullava in capo doveva essere veramente buona visto che tardava a narrarla, quasi volesse continuare a cullarsela tra i suoi sogni di gloria più succulenti. Anche gli altri due erano eccitati, perché i tre avevano uno scopo in comune.
Re Yammer infilò nella gigantesca valigia gli ultimi giganteschi vestiti. Poi si voltò verso suo figlio. “Mi raccomando non combinare disastri”. “no problema pà”mormorò quello sorridendo, abbassando per un attimo il volume delle cuffie. Il povero Yammer si passò l’enorme mano sul volto. Nessuno sapeva che quel ragazzetto, addetto ai lavori più umili e spesse volte licenziato, era suo figlio. Si chiese per l’ennesima volta se era una buona idea lasciare in quelle disastrose e disattente mani il destino dei due mondi non mortali. Ricordava fin troppo bene la faccenda di “Janenba”. In fondo non poteva fare altrimenti ed era troppo stressato con le affluenze improvvise di massa a causa di Lourth, aveva bisogno di una vacanza. Perciò salutò tutti, ripeté nuovamente al figlio Saike cosa doveva fare e andò. Saike non aspettava altro, ora poteva organizzare una festa con i suoi amici.
Oltre il lago di sangue e la zona dell’oblio, impossibile da attraversare se non ci si poteva passare sopra volando, c’era un immensa montagna. Sembrava avesse immensi occhi e come entrata un’immensa bocca munita di affilati denti di roccia. “Sei sicuro che sia questo il posto” mormorò tra i denti il piccolo e belligerante mostro rosa. “Certo. Un essere perfetto come me non può sbagliare”rispose l’essere assomigliante a una cavalletta. “Non ricominciate a litigare”disse seccato il terzo, stufo delle continue litigate dei due. Era il suo destino lavorare con gente litigiosa, Zarbon e Dodoria l’esempio più lampante. “Ricordate che ci vuole silenzio e rispetto se vogliamo convincerlo a collaborare con noi”disse convinto che stavolta niente avrebbe potuto salvare gli odiati saiyan. Fu il primo a entrare seguito a ruota dagli altri due. L’antro era oscuro e nel silenzio tombale si sentivano solo piccole gocce cadere da chissà dove. Una voce, possente e carica di un odio rimasto sopito dall’inizio dei tempi, risuonò dandogli un duro benvenuto.
Non tutti i giorni sono uguali e quello aveva qualcosa di diverso nell’aria sin dal mattino. Sembrava regnare un silenzio irreale sui tranquilli Monti Paoz. Nemmeno May faceva alcun rumore. Non dormiva, ma stava silenziosamente e placidamente nella sua culla, con un espressione seria sul suo visino paffutello. Chichi dormiva beatamente, Goten si rigirava nel letto della stanza accanto tranquillamente e dal silenzio irreale che regnava anche nella casa accanto, dove abitava il suo primogenito Gohan e la moglie Videl, stavano ancora dormendo. Goku sapeva che qualcosa in lui stava cambiando, ma non sapeva definire cosa. Quella notte aveva sentito il richiamo, quasi si trattasse di una canzone musicale cantata da una dama femminile, della luna piena. Non era la prima volta che sentiva quella canzone triste da frantumare l’anima, era risuonata anche quel giorno su Nameck tanti anni prima. I ricordi che gli ispirava erano tutto fuorché positivi. Perché in quel momento, mentre soffiava un vento tale da abbassargli i suoi strani capelli fino a farli sembrare “umani” e non saiyan, a terra giaceva l’ormai spezzato principe dei saiyan. Ricordava la voce di scherno di Freezer e lo strano rituale, che pur non volendo, si era ritrovato a fare quando, dopo uno sguardo dorato come il futuro ssj, aveva aperto una piccola voragine nel terreno e vi aveva seppellito il saiyan più grande. Poi, aveva giurato che avrebbe compiuto la vendetta che gli era stata chiesta, pronunciando parole di ricordo, stringendo il pugno che gli avrebbe ricordato la promessa durante la trasformazione, dopo che Crilii e quasi anche Junior avevano perso la vita. Solo quel giorno, solo da ssj, aveva finalmente sentito il sangue saiyan scorrergli nelle vene e ricoperto d’ora era pronto a vendicarsi. Questo però non gli aveva fatto perdere l’umanità, che aveva permesso a Freezer di ritornare più macchina che uomo, solo per essere definitivamente sconfitto. Il suo animo era comprensibilmente crucciato perciò quella mattina, che pareva limpida e serena. Era ancora presto e l’alba aveva appena regalato la luce del giorno, era comprensibile dormissero tutti, ma lui no. Se solo non avesse avuto la coda, avrebbe passato quella notte tormentata a osservare la luna, invece di doverne sentire il richiamo inutilmente. Era follia, ma c’era solo una persona che forse avrebbe capito. In fondo la persona in questione aveva fatto cose anche più strane in quel periodo a causa di un fantomatico “potere reale”, anche se proprio a causa di quello strano sortilegio dimenticava tutto, perfino di aver sconfitto incredibili nemici. Fu così che Goku si teletrasportò da un aura a lui nota.
Vegeta stava dormendo beatamente,, rispetto ai suoi canoni almeno. Niente incubi, niente nemici, niente di niente. Qualcosa di strano, a un occhio ben attento, sarebbe però apparso. Stava dormendo sul divano, in una posizione ben disonorevole per il principe dei saiyan. Suo nipote Vetrunks sembrava godere nel disturbare lui, invece che suo padre Trunks. Perciò nella notte di quell’afosa estate lo aveva svegliato perché aveva fatto un incubo e Vegeta si era ritrovato a dormire sul divano. Mentre Trunks dormiva beatamente con sua moglie Pan, in quel momento Vegeta aveva invidiato suo figlio, ma era stato solo un attimo. Ormai lui e il divano erano grandi amici. Fu svegliato da un’aura incredibilmente potente e vicina, senza nemmeno rendersene conto aveva afferrato il possibile aggressore alla gola. I suoi riflessi di mercenario non si erano mai assopiti, e se l’aura non apparteneva alla sua famiglia, diventava un possibile nemico. “Vegeta lasciami, mi stai strozzando” si lamentò Goku e Vegeta, svegliandosi di colpo, lo mollò subito. Il povero Son si massaggiava il collo indolenzito. “La smetterai mai di cercare di uccidermi?”si lamentò. “Che cavolo ci fai a casa mia a quest’ora? Lo sai che di estate mi alzo molto più tardi”chiese Vegeta stranito. “Ho bisogno di un consiglio…” Vegeta stava già per coricarsi di nuovo. “…un consiglio che solo un saiyan puro può darmi”aggiunse il più giovane, attirando completamente l’attenzione di Vegeta.