Bel capitolo!
La battaglia tra Goku e Vegeta si fa davvero interessante, hanno entrambi passato il limite del ssj4. Vedremo se Goku nasconde qualcosa
Continua così!
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Bel capitolo!
La battaglia tra Goku e Vegeta si fa davvero interessante, hanno entrambi passato il limite del ssj4. Vedremo se Goku nasconde qualcosa
Continua così!
Davvero molto bella la tua storia complimenti mi piace molto ^^
Bello il nuovo capitolo!Stai facendo progressi!XD
Sto arrivando alla fine della prima saga di DbNa, ma continuerò di seguito a queste. Queste non sono molto lunghe, ma via via si faranno più lunghe.
Ti ringrazio Kal-el 95. Comunque ho voluto far vedere anche quello che facevano gli altri personaggi nel frattempo.
Sono felice che la mia storia ti piaccia, Sheila.
XD eccoti qui, aspettavo giusto te. Davvero faccio progressi? grazie.
Cap.5 Calgare vs Junior
Il combattimento tra Junior e Calgare sembrava già scontato, quasi non ci dovesse essere alcuna sfida. Eppure Junior sembrava completamente sicuro di se. Con calma innaturale si slacciò il bianco mantello, che il vento si divertì a far rotolare su quella rossa terra di deserto. Successivamente fece cadere il pesante turbante, che spezzo un sasso che si trovava per sbaglio nel luogo dove era atterrato. Senza quei pensanti pesi addosso, Junior si sentiva incredibilmente più libero e questo, come sempre lo avrebbe aiutato nella velocità e nella sicurezza. Con una mano cominciò a far ruotare il polso dell’altra, mentre muoveva da destra a sinistra la testa per sgranchirsi il collo. “Allora hai finito o no?”chiese Calgare che non sopportava la lentezza del namecciano. “Se non ti muovi ti afferro per le antenne e ti faccio mangiare la polvere”disse il saiyan, capendo che l’altro lo stava stuzzicando apposta. “Che fretta c’è? Hai forse paura”disse Junior tranquillamente mentre continuava i suoi esercizi di stracking. Calgare era nero, ma non poteva immaginare che Junior stava semplicemente mettendo in atto un suo personale piano. Calgare però non volle aspettare un secondo di più. Partì all’attacco, mentre i lattei capelli svolazzavano da ogni parte sospinti dal vento. Con ceca ira cominciò a tempestare il namecciano di colpi. Arrivavano da ogni parte e ben presto il viola sangue cominciò a uscire da innumerevoli ferite che solcavano la pelle verde. Junior si riparava con le braccia come poteva, cercando di schivare più colpi possibili, tentando anche di non arretrare per convincere l’avversario che era più forte di quanto realmente non fosse. Il namecciano era sinceramente convinto di essere più forte di Calgare, ma finché questi fosse stato protetto dai suoi poteri magici la cosa si faceva di certo più difficile. Usando la sua agilità, in un secondo di distrazione dell’avversario, riuscì ad allontanarsi con una serie di capriole con rispettivo salto. “Che bravo. Se scappi come credi di colpirmi?”chiese Calgare vantandosi. Non si avvide dello strano fenomeno che avvenne alle braccia di Junior. Da sotto terra, due braccia allungabili chiuse al pugno lo colpirono, ma nello stesso momento altri due pugni di braccia allungabili lo colpirono al volto. (Thenshinan nel primo combattimento con Goku aveva quattro braccia invece di due NdA). “Che tecnica ha mai usato quell’assurdo namecciano per moltiplicarsi gli arti?”pensò confuso il saiyan. Junior però aveva intenzione di battere il ferro finché era caldo. Calgare fu attaccato da ben quattro Junior nello stesso momento. Il namecciano si era diviso in tante copie. E’ vero che così la sua potenza si divideva per quattro, ma non aveva intenzione di usare a lungo la tecnica, solo per confondere e soprattutto far arrabbiare ancora di più l’avversario. Era allo stesso tempo un gioco rischioso. Nel momento in cui Calgare arrivò ad arrabbiarsi sul serio, iniziò la parte più dura per il namecciano. Il colosso saiyan con un urlo di rabbia frustata molto simile a quello di un animale, afferrò per il capo la prima delle quattro copie e con un pugno lo colpì alla pancia facendola piegare in due per il dolore. Per poi colpirla con un calcio in volto che la fece volare addosso a un’altra imitazione. Le due si fusero all’istante, per poi sparire del tutto, nuovamente inglobate dallo Junior originale. L’ultima copia invece ebbe una fine ben peggiore, venne eliminata lentamente e dolorosamente a suon di colpir mortali mirati al cuore a alla testa. La finì però con un onda potentissima. Calgare evidentemente era convinto che quella fosse la versione originale. Allargo le gambe, unì le mani a coppa davanti a se è grido: “Colpo dello smeraldo”. Un lampo verde di terribile potenza trapasso la povera copia namecciana, facendola successivamente esplodere in un impatto di notevole potenza. Il saiyan ci rimase un po’ male quando si accorse che l’aveva sprecata. Uno Junior era ancora davanti a lui, perciò quella eliminata era solo una copia. Lo scontro riprese più violento di prima e ogni impatto era più forte dei precedenti. Junior cominciava a essere stanco e a sentire il sapore del sangue in bocca a tal punto che fu costretto a sputarlo. Eppure cercava di mantenere il volto sicuro. Con un incremento d’aura incredibile Calgare fece volar via il namecciano, che fortunatamente atterrò in piedi. Il saiyan poi tentò di ripetere la mossa di prima, ma Junior era ben pronto. Il colpo dello smeraldo fu lanciato, ma non arrivò mai a destinazione. “Makankosappo!!!!”urlò Junior. Le due onde si scontrarono a metà in un niente di fatto. Junior si sentiva mancare il fiato, sentiva che entro poco tempo sarebbe svenuto, l’ultima tecnica gli aveva prosciugato le forze. Doveva tentare ora o mai più. “Niente male “piccoletto”disse puntando sull’orgoglio tipicamente saiyan. “Scusa, cosa hai detto?”chiese Calgare confuso, Junior aveva fatto centro. “Che non sei male, “tappo”rispose il namecciano sorridendo malvagio, mentre un suo canino sembrava brillare. “Mi sa che non ci vedi bene. Sono alto due metri e mezzo e tu sei si è no due metri”rispose Calgare cercando di rimanere calmo. “A me sembri comunque “bassino””aggiunse Junior. Il folle piano era venuto fuori da una favola che Elly gli aveva fatto leggere anni prima, il gatto con gli stivali. “Vuoi scommettere?!”urlò allora Calgare, che non era poi così intelligente. “Scommettiamo che non riesci a diventare grosso abbastanza”disse Junior guardandosi le lunghe unghie, mentre senza farsi vedere riprende fiato dallo scontro. “Lo hai voluto tu!!!”urla Calgare ridendo sgangheratamente. “Umphf”fu l’unica risposta del namecciano. Calgare fece apparire una luna artificiale, tanto Goku e Vegeta sono già abbastanza scimmioni che non gli fa alcun effetto. Calgare si trasformò in un enorme, gigantesco Oozaru. La pelliccia non era marrone come doveva essere, ma verde. (Fa ban dan con Junior NdA). Junior non poté fare a meno di essere felice. Il suo piano era riuscito. Quasi tutti i suoi poteri magici erano controllati dalla mente, ora che si era tramutato in scimmione aveva perso molto del suo quoziente intellettivo, perciò i suoi poteri avrebbero fatto cilecca. L’unico problema era la stazza che adesso l’avversario aveva, ma il namecciano sapeva come risolvere il problema, anche se era da anni che non utilizzava più quella tecnica. “AHAHAHAH Adesso ti schiaccio moscerino!!!!”urlava Calgare con la voce amplificata dalla sua trasformazione. “Qui ti sbagli”disse Junior. Il namecciano cominciò a ridere come un folle e sembrava più malvagia la sua risata che quella del vero nemico. “MWAHAHAHAHAH”. In quel suo comportamento Junior divenne gigantesco, pur rimanendo con lo stesso aspetto. “Ora lo scontro sarà ad armi pari”disse il namecciano e anche lui aveva un vocione. Il gigantesco scimmione gli salto addosso e il loro combattimento assunse una parvenza assai strana. Sembrava quasi una baruffa formato gigante in cui ogni colpo, seppur scorretto, era ammesso. Tra cui morsi da parte della scimmia e tirate di pelo da parte del verde namecciano.
“Mi gira la testa, ma mi devo riprendere. E’ la prima volta che svengo, di solito è la mia amica Chichi che a questi cedimenti. Vegeta non approverebbe e nemmeno io a dire il vero, non sia mai che io possa sembrare una femminuccia qualunque. Mi alzo e mi accorgo che tutto intorno a me è fermo, sembrano tutti immobili come statue. (L’incantesimo di Calgare per immobilizzare è dilagato pian piano per tutto il pianeta terra, rendendo chiunque delle statue. Si sono salvati solo Vegeta, Junior e Goku perché stavano combattendo e Bulma paradossalmente perché era svenuta. Anche un'altra persona, ma ora si vedrà. L’unico modo per spezzarlo è sconfiggere il malvagio saiyan NdA). Vedo che anche Pan si era ripresa, ma anche lei è immobile come pietra. Non riesco a risvegliarla. Cosa devo fare per salvare la mia famiglia? Esco fuori e scopro che tutti, ovunque, sono così. La città sembra essersi fermata in eterno, mentre il vento porta via un giornale. Tutto è silenzio. Ho paura. Se fossi l’unica a essere rimasta? No, non può essere. Tutto ciò è assurdo. Devo trovare Vegeta, mio marito saprà cosa fare, o almeno spero. Non voglio immaginare anche lui immobile come ogni cosa intorno a me. Soprattutto voglio sperare che non gli sia successo qualcosa. Stava combattendo contro quel mostro di Calgare. Mi chiedo se è colpa di quel saiyan quello che sta succedendo. Vorrei raggiungere Vegeta, ma non so come fare. Non so avvertire le auree. Quando a un certo punto sento una voce che urla come un ossessa. Come qualcuno che sta perdendo il controllo di una macchina. Forse non sono l’unica a essere immobilizzata. Ho lo stesso paura. Se fosse un folle con strane idee in testa? Mi calmo quando sento che è una voce femminile. Passando poi per lo stupore quando capisco chi è. Non ci credo. “Bulma salta a bordo. Andiamo a riprenderci i nostri mariti”mi dice una scatenata Chichi a bordo della nuvola speedy. “Come fai a non essere sotto l’influsso dell’incantesimo?”chiedo sconcertata sedendomi sul particolare veicolo. “Non lo so. Stavo dormendo e al mio risveglio ho scoperto che tutto era immobile, persino un passerotto adagiatosi sulla mia finestra. Ho deciso perciò di raggiungere Goku e di vedere se la mia migliore amica stava bene”. Alla parte finale della frase non ho potuto fare a meno di abbracciarla. Anche lei è la mia migliore amica. “Allora andiamo!”urlò alzando un braccio. Poi mi rendo conto di un dettaglio. “Come li troviamo?”chiedo preoccupata. Chichi sa percepire le auree, ma non molto bene, anzi per niente. “La nuvoletta riuscirebbe a scovare Goku ovunque”. La mia geniale testolina è arrivata adesso a un dettaglio che mi era sfuggito. Chichi sta parlando di suo marito e suo marito è Goku! “Allora è tornato”dico felice, ma sconcertata. “Si ed è anche adulto”dice Chichi e mentre comincia a spiegarmi, il nostro veicolo parte a tutta velocità e mentre prosegue nella spiegazione, dobbiamo aggrapparci con forza per non cadere.
Calgare respirava a fatica. Non poteva crederci. Quel namecciano era un vero osso duro. Lo guardava con rabbia, anche se con un solo occhio. Junior infatti, utilizzando le sue lunghe dita, gliene aveva cavato uno. In compenso Junior aveva dovuto farsi ricrescere un braccio gigante, perché quello prima glielo aveva strappato. (Se non la pianti con queste descrizioni dovrai alzare il rating Ndmio fratello). Junior nonostante tutto era in netto vantaggio, si poteva benissimo dire che stava vincendo. L’Oozaru non riusciva ad accettarlo e con un grido da gorilla capo-branco lanciò un gigantesco masso, anzi una vera e propria montagna, contro l’avversario, mettendosi poi a saltare sul posto come una scimmia troppo cresciuta. Junior, con una bomba di luce, distrusse la roccia e ridendo disse: “Mi dispiace scimmione. Arrenditi, ormai ho vinto io”. Calgare, bloccandosi di colpo, comincio a emettere suoni gutturali dalla bocca visibilmente arrabbiato. La nera creatura che scorreva nelle sue vene non riuscì a sopportare un secondo di più quella situazione. Il suo creatore Lourth voleva testare la potenza dei saiyan che si stavano affrontando poco più in là, non voleva certo assistere alla sconfitta di Calgare contro un namecciano qualsiasi. (modera il linguaggio NdElly alias fidanzata del namecciano) (Esci dalla storia tu, lo difendi un'altra volta il tuo ragazzo NdA). Ed ecco che l’aspetto di Calgare cambia nuovamente. Ed ecco che le sue misure tornano ad essere quelle originarie. Solo che adesso è solo la creatura che comanda, Calgare da accolito è stato retrocesso a misero manichino. Junior non capisce cosa sta succedendo. L’aura di Calgare sta salendo ancora di più, vertiginosamente. Ed ecco che il malvagio saiyan parte all’attacco. Gli basta un solo pugno, dato sotto l’enorme mento del namecciano. Junior cade a terra schiantato. Con un sonoro boato che fa tremare tutta la terra, crolla al suolo svenuto. Lì resta, incosciente, tornando alle sue normali dimensioni. Calgare poi si avvicina ai due saiyan che in quel momento stanno lottando. Ha tutta l’intenzione di vedersi lo scontro, perché così la creatura di Lourth potrà andare dal suo signore a descrivere i progressi dei potenti saiyan.
Dopo la loro trasformazione in supersaiyan 5, le loro mosse, pur rimanendo le stesse, sembravano altre. Non solo la loro potenza cresceva a dismisura, ma sembrava che diventassero più belli, affascinanti come alcune cose mortali e splendide della natura. Si restava a guardarle come un marinaio davanti a un vortice, meravigliato dalla potenza dell’acqua che niente può ammansire. Lo stesso valeva per quegli attacchi energetici che rilucevano di una loro luce così diversa da qualunque altro tipo che si trovi in natura. Vegeta lanciava una serie di onde verso Goku che a velocità incredibile, a tal punto che nessuno tranne lo stesso Vegeta poteva vedere. Altre invece le spezzava a metà e questa cadevano come frammenti rilucenti, come piccole pagliuzze. La potenza di quelle onde si vedeva, quando andavano a sbattere contro qualcosa in lontananza. Il brillamento e l’esplosione successiva avevano dell’incredibile. Se non fossero stati attenti, avrebbero rischiato di distruggere tutto. Vegeta lanciava le onde dalla mano destra stesa davanti a lui e stava immobile, o almeno così sembrava. In realtà anche Goku lanciava in continuazione, delle onde energetiche. Sebbene la loro potenza fosse incredibile, almeno due volte l’energia di una kamehameha x10 di un quarto livello, alla vista di qualcuno che non fosse ssj5 non si sarebbero viste. Il loro pgimento tipicamente azzurro si era fatto così etereo da sembrare trasparente, riflettendo la luce circostante. Anche se i due sembravano a occhio nudo sempre alla medesima distanza l’uno dall’altro, alle volte invece si incontravano in mezzo scambiandosi colpi così potenti da mettere paura fin dentro al cuore del più potente guerriero, ma a una tale velocità e con una tale rapidità anche si separavano tornando al punto di partenza, che nessuno pareva accorgersene. La loro sfida era giunta all’apice quando qualcosa attirò la loro attenzione.
Bel capitolo! Ci sono alcuni errori, ma il capitolo è ben fatto!
Piccolo si è preso gioco di Calgare, facendolo cadere nel suo tranello. Vedremo cosa combineranno quelle pazzerelle di Bulma e Chichi.
Cosa avrà attirato l'attenzione dei due saiyan?
Attendo il prossimo capitolo!
Ciao veggy fan, come al solito, complimenti:ok: Piccolo si afferma uno stratega nato:sisi:.
Chissà cosa ha incuriosito così tnt Goku e Vegeta, anche se lì intorno mi pare ci sia solo Calgare. Vedremo.
Vedremo si!XDComplimenti ancora!
La storia ha delle ottime idee. Inoltre il tuo stile in soggettiva alternata è originale ma funziona molto bene.
Mi piace davvero molto come storia! Divertenti le situazioni post-ritorno a casa di Goku, che giustamente ormai non si sorprende più di trovarsi Vegeta contro :lol:
Continuerò a seguirla.
Final Goku? Ecco, io non so che dire. Sono una tua grande fan e, oh mamma, spero di non cominciare a sparare baggianate. Le tue parole nemmeno immagini quanto mi riempiano di gioia. Davvero, se mi seguissi, non potresti farmi regalo più grande, grazie infinite. Ora sto zitta prima di dire cose senza senso hehh
Kal-el 95 mi scuso per gli errori. Eccoti le risposte XD
0\\\0 come al solito i tuoi complimenti mi fanno felice Nappa. Si, di Junior sottolieno questo aspetto.
Grazie anche a te XD.
Cap.6 maleficio spezzato
Chichi e Bulma erano arrivate nel pieno del combattimento. Rimanendo letteralmente sconvolte. Era assurdo. Il nemico era un passo da loro e quei folli dei loro mariti si combattevano a vicenda? Per di più il loro aspetto era anche più strano del solito. Non ci voleva poi molto a capire che purtroppo Vegeta era passato dalla parte di Calgare. “Bulma mi dispiace”aveva mormorato Chichi, tentando inutilmente di fermare la nuvola che si stava avvicinando a velocità folle verso il luogo del combattimento. “Non è in se. Di sicuro deve essere stato Calgare con chissà quale malefico trucco”aveva risposto Bulma e per quanto sapesse che era vero, non poté fare a meno di essere colta da una fortissima tristezza. “Ha gli occhi spenti”penso poi incontrando quelli d’ebano di lui. Sembravano lontani, assenti, come se fosse stato in trance. Se così era, allora forse poteva svegliarlo. Certo che era pericoloso avvicinarsi, ma tanto avrebbero dovuto farlo comunque. La nuvola d’oro non sembrava avere intenzione di fermarsi. I due saiyan vennero interrotti nel pieno del combattimento, rimanendo scioccati a guardare le loro consorti che a tutta velocità andavano verso di loro. Goku sembrava terrorizzato e guardava la sua amata Chichi con apprensione. Se Calgare o peggio Vegeta, avessero deciso che era un inutile distrazione che gli faceva perdere tempo e l’avessero abbattuta? Avrebbe fatto qualunque cosa per non metterla in pericolo, per proteggerla. Adesso cosa poteva fare? Normalmente Vegeta avrebbe fatto pensieri simili, ma con la mente ottenebrata non si riusciva a capire cosa pensasse, anche perché sul suo volto non traspariva nulla. La nuvola speedy, che suicida non era, capì che era il tempo per una ritirata quando lo sguardo di Calgare si fece di fuoco. Il suo compito lo aveva portato a termine. Aveva raggiunto il suo amato padrone Goku, ora poteva tornare indietro. Quando le due donne si accorsero che la nuvola stava tornando indietro, anche se non più alla velocità folle di prima, anzi pian piano quasi non volesse farsi vedere, decisero di saltare giù. Senza più il peso delle due passeggere la nuvola decise se scappare o no. Decise di andare a nascondersi poco più in là, semmai ci fosse stato ancora bisogno di lei. Mentre Chichi si buttava direttamente tra le braccia di Goku, che non cadde per terra solo per l’enorme forza acquisita dal nuovo livello. La strinse forte, evitando di starnutire perché i capelli neri di lei gli solleticavano il naso. Bulma invece si mise di fronte a Vegeta guardandolo tra l’arrabbiato e lo spaventato. “Spostati. Devo annientare Kakaroth”disse lui incolore. “Mi riconosci?”chiese lei accorata, nonostante quel suo tono di voce l’avesse fatta raggelare. “No”. Una risposta breve, secca, ma la donna sentì riversare dentro di lei, come il fiume della fortuna uscito dagli argini (basta con Macchiavelli NdA) una serie di emozioni fulminee. Gli occhi cominciarono a pizzicare ai loro angoli. La creatura pulsante all’interno di Calgare era visibilmente soddisfatta, mentre Calgare stesso se la rideva di gusto. “Ora spostati così posso distruggere il mio avversario”continuò Vegeta ignorando quelle lacrime che lente scendevano dagli occhi della sua donna. La donna, mettendosi esattamente davanti a Goku urla: “Per colpire lui dovrai colpire anche me!”. Vegeta sembra proseguire nel suo proposito e si avvicina deciso. La donna si vede passare la vita davanti agli occhi. Che fine crudele e inaspettata. Anche perché il suo vero Vegeta impazzirebbe dal dolore. L’afferra per la bianca camicia portando l’orecchio di lei vicino alla sua bocca. (Non mi interessa se dopo dovrei morire, faccio cambio con Bulma anche adesso NdA). La donna, come d’altronde tutti compreso Calgare, rimangono immobili credendo in un prossimo assassino. “Donna tu sei tutta pazza”mormora invece lui senza farsi sentire da nessuno oltre a lei e Bulma comincia ad avere qualche dubbio, ma continua a fare la faccia terrorizzata. “Mi hai riconosciuto?”risponde lei senza nemmeno muovere le labbra per non farsi scoprire. “Dopo che ti sei messa a urlare come una gallina…”dice lui prendendola in giro, ma in fondo se non fosse stato per lei l’incantesimo non si sarebbe mai disgregato. “Vegeta ti amo”dice lei continuando a piangere, ma le sue lacrime non insospettiscono fortunatamente il nemico. “Ora te ne devi andare. Qualunque cosa io faccio tu non devi preoccuparti. Portati via la tua socia e sparite con la stessa strana nuvola con cui siete arrivate”le mormora velocemente Vegeta sperando che lei abbia capito. Poi la lascia andare, facendola cadere per terra. Ha provato a metterci meno forza possibile per non farle davvero male, ma la sceneggiata fa parte del piano più ampio che si sta delineando nella sua mente. “Adesso vattene femmina, penso che con te mi ci divertirò dopo”dice Vegeta. Si sente da schifo mentre dice quelle cose e se con il corpo intende una cosa, con gli occhi imploranti tornati vividi ne vuole dire un'altra. Bulma fa la faccia spaventata, ma gli occhi le sorridono. L’ha presa nel migliore dei modi, come un gioco. Per staccare Goku e Chichi ce ne vuole, nonostante il saiyan più giovane voglia assolutamente la sua donna in salvo. Eppure le due consorti non se ne vanno del tutto come dovrebbero, ma si nascondono con la nuvola per continuare a vedere cosa succede. In fondo se Calgare non sa che sono lì non rischiano niente. Goku guarda con schifo malcelato il vecchio compagno. “Come hai potuto trattare così la donna che amavi?!”chiede orripilato e parte nuovamente all’attacco. Solo che adesso, mentre il saiyan più grande riflette nuovamente, il più giovane combatte guidato dalla ceca ira che gli fa commettere un errore. Vegeta gli arriva alle spalle e, mentre con una mano gli immobilizza il braccio tenendolo per il polso, con l’altra lo afferra alla gola stringendo forte. Goku vorrebbe utilizzare la mano ancora libera, ma si accorge che non ci riesce. Fin quando non nota la coda di Vegeta. Al contrario della sua quella dell’altro saiyan non è per niente allenata, un punto debole in piena regola. Basterebbe stringerla e Vegeta crollerebbe incosciente ai suoi piedi. “Fossi in te non lo farei”dice Vegeta stringendo più forte la presa sulla giugulare dell’avversario. Ha capito le intenzioni del più giovane, ma non è il momento giusto, la situazione è cambiata. “Vorresti che mi facessi uccidere?”dice Goku, ma la sua voce è diventata flebile per la mancanza d’ossigeno. “No. Sono tornato in me zuccone”risponde Vegeta parlando nuovamente a bassa voce. Goku nasconde la sorpresa, nonostante il pensiero che possa trattarsi di un trucco. “Dimmi qualcosa che non diresti se fossi controllato”mormora Goku, accorgendosi con sollievo che nonostante non appaia la stretta sul collo si è allentata. “Potevo scegliermi un “quasi amico” più intelligente”dice Vegeta esasperato. Goku trattiene a stento un sorriso, fortunatamente che Calgare non coglie la luce di ilarità nel saiyan cresciuto sulla terra. “Che vuoi fare?”dice poi capendo che quello è un altro dei machiavellici piani del socio. “Quello è troppo forte per entrambi anche a questo livello. Visto però che siamo quasi alla stessa potenza pensavo…”. “Ho capito. Come facciamo a non farglielo capire?” “Fai finta di liberarti. Io farò finta di non lasciarti andare. Alzeremo al massimo le nostre potenze creando un polverone di luce e sabbia che accecherà Calgare. Poi dovremo attuare il nostro piano a grande velocità” “Va bene Vegeta, si comincia”. Il polverone non impedisce la visuale solo a Calgare, che non gradisce, ma anche alle due terrestri preoccupate. “Non avevi detto che Vegeta era tornato in se?”chiede a bassa voce Chichi tossendo. “Hanno un piano, me lo sento”risponde Bulma nelle stesse condizioni. Quando la sabbia si dirata…
Non male,uffa!Vegeta è sempre il solito!XD
Ci dobbiamo aspettare il ritorno di Gogeta?
Ebbrava Bulma!
Brava Bulmaaa.....cmq qst storia si fa sempre più interessante ...di sicuro continuerò a seguirla.....complimenti ^^
XD forever si, Vegeta è sempre il solito. ihih Cmq, in che senso "uffa"? Scs per la domanda, ma emh, non vorrei non ti fosse piaciuto qualcosa o\\\o
Bravo Nappa, forse sono io troppo prevedibile, ma ci hai azzeccato in pieno. Spero ti piaccia anche questo.
Sheila sono felice che l'ultimo ti sia piaciuto. Non so se merito i tuoi complimenti, ma spero davvero che continuerai a seguirmi. Perchè anche se qui si conclude Calgare, non si conclude NA. Sempre che vi continuino a piacere.
Cap.7 Vittoria
Calgare restò a bocca aperta. Diradato il polverone davanti a lui non c’erano più i due saiyan. Era stato abilmente imbrogliato, ma più che rabbia provava un misto di trepidazione e ansia. Ogni saiyan, dentro di se, non vuole altro che una sfida epica che lo consacrerà nella memoria. Davanti a lui un guerriero di indubbia potenza leggendaria. Una casacca copre il petto muscoloso altrimenti nudo, anche se coperto da una leggera peluria blu. I capelli, con le caratteristiche tipiche del quinto livello del ssj, hanno una capigliatura che sembra aggrovigliata, ma perfettamente ordinata in un accostamento che pare impossibile. I pantaloni di tela bianca sono così leggeri da lasciar trasparire i muscoli delle gambe in tensione, come prima di un balzo. La coda si muove irriverente, come se anche lei fosse pronta a dare battaglia. Lo sguardo racchiude un cipiglio regale, in quegli occhi azzurri così chiari da mettere l’animo in agitazione. Il sorriso di superiorità gli si delinea sul volto come se lo avesse scolpito Michelangelo. (Ho capito. Hai una cotta per Gogeta, passa avanti Ndlettori). “Tu chi sei?”chiede Calgare e stavolta è la creatura che non aspettava altro che potersi presentare. “Io non sono né Goku, né Vegeta. Io sono colui che ti sconfiggerà”dice Gogeta puntando il dito indice, in modo accusatorio, verso Calgare ammonendolo. Due voci si sono levate, le voci dei due saiyan più forti dell’universo, ma mescolate in modo così stretto da sembrare una. Chichi e Bulma da dietro la roccia osservavano in trepidante attesa, sperando che i loro uomini riescano a sconfiggere nuovamente le forze del male. “Pallone gonfiato”dice Calgare, forte del potere che scorre in lui. Ha annullato tutto se stesso, ha fatto si che una creatura simbiotica si impadronisse del suo corpo, non si sarebbe certo arreso. Calgare parte all’attacco, mentre Gogeta non fa altro che schivare i colpi. Calgare sfodera sin dall’inizio l’energia che gli ha consentito di mettere al tappeto Junior. Il namecciano è ancora incosciente, tornato alle sue dimensioni reali sembra quasi una creatura indifesa. (Che cavolo dici?!!!NdJunior).
Ed è anche per quello che ha fatto al suo compagno, che Gogeta vuole vendicarsi. Il lato di Goku è stufo di quella storia, mentre il lato di Vegeta vuole insegnargli che non si può credere di asservire il fiero principe dei saiyan senza pagarne le conseguenze. Calgare prova a colpire con un calcio in pancia Gogeta, ma questo ferma il colpo con le mani. Calgare c’è la mette tutta, mentre nella tensione di tirare fuori tutto il suo potenziale le vene della fronte e del collo si gonfiano in modo anormale. Il sangue pompa più velocemente e i suoi muscoli crescono. Il saiyan malvagio si rende però conto che non può farcela e per uscire da quella posizione di stallo lancia un onda distruttrice dagli occhi. Gogeta, suo malgrado, viene colpito ed è costretto non solo a mollare la presa, ma anche ad arretrare. Calgare decide di approfittarne. Comincia a tempestarlo di colpi con una violenza inaudita. Tagli si aprono sul petto vigoroso della fusion, ferite sulle gambe, uno sfregio fa colare sangue anche sulla sua guancia. Calgare mette tutto se stesso e i rimasugli della casacca volano via. Eppure non un solo lamento è sfuggito a Gogeta, quasi non provasse dolore. A un certo punto, stanco di quella ripetizione continua, incrementa l’aura scaraventando lontano Calgare che atterra malamente. Il malefico saiyan decide allora di usare la magia. Prepara un incantesimo e lo lancia contro l’avversario. E’ un incantesimo con un effetto devastante. Blocca le sinapsi del cervello e morendo la mente, il corpo si spegne. La fusion, vedendo quella massa nera scura e insidiosa che arriva verso di lui come una tempesta in miniatura nemmeno per un attimo trema o prova indecisione. Al di sopra di timori come la morte, sa quale è il suo compito. Vivrà solo mezz’ora e vuole dimostrare il suo valore, sentendo due animi così incredibili vibrare in lui. Ha percepito le due sinuose figure femminili nascoste dietro la roccia. Sente di amarle, ma sa che il suo sentimento, come ogni altro suo pensiero, non è altro che lo specchio di quello che provano altri due esseri. Eppure si concentra su quel sentimento, sentendo un energia, un calore dentro di lui, che anima i suoi gesti. Utilizza la stessa tecnica meravigliosa e spettacolare che ha utilizzato contro Janenba alla sua prima nascita. Così le due tecniche, quella di Calgare e quella di Gogeta si annullano a vicenda. Calgare boccheggia come un pesce fuor d’acqua. Non sa cosa inventarsi ed è stato preso dal peggiore nemico esistente, la paura. Decide di giocare il tutto per tutto, a costo di distruggere quell’ insignificante pianeta e se stesso. Se deve andare a miglior vita porterà con se anche il potente avversario, che continua a fissarlo con quegli intensi occhi azzurri in cui si legge insieme condanna e tristezza, bontà e vendetta. Ossia i pensieri più reconditi di Vegeta e Goku, uguali e contrari. Calgare spicca il volo andando sempre più in alto, sempre di più, finché l’avversario non gli appare come un puntolino lontano. Alza le braccia al cielo, cominciando a ridere come un invasato. Si sente il più grande, si sente già il vincitore. Gogeta lo guarda, restando sempre nel suo assoluto mutismo. L’onda di Calgare ha la forma di una gigantesca sfera. E’ viola, di una tonalità così sgradevole che il solo guardarla è impossibile, gli occhi si ritrovano accecati e brucianti in pochissimo tempo. Pulsa come fosse cosa viva, come una cosa immonda e malsana, potrebbe benissimo essere il contenuto del vaso di pandora o un’ esperimento di Babidy mal riuscito nel tentativo di creare Majinbu. Gogeta non ha paura, non può averne, ma sente un fastidio. Sta sudando freddo, ma non capisce. Ci arriva pian piano con un amara consapevolezza. La terra rischia la rovina e lui non può permetterlo. E’ preoccupato per gli altri, non per se stesso, tipico di Goku, ma allo stesso tempo la cosa che più gli preme sono i suoi cari, questo è di Vegeta. Come fare per fermare quell’onda che presto si abbatterà sulla terra annientandola? Se la colpisse con un calcio per rispedirla indietro, come fece a suo tempo con l’onda rossa di Li Sherron è sicuro che si contaminerà distruggendosi. E’ fin troppo chiaro quell’onda è intrisa di magia negativa. Qualunque essere vivente la tocchi morirà all’istante. Deve per forza rimandarla indietro con un onda. Non ha tempo per sperimentare le nuove e potenti tecniche a cui può agognare a quel livello, dovrà riutilizzarne una vecchia plasmandola e infondergli nuova forza attraversa la sua rinnovata potenza. “Onda…”sta urlando Calgare pronto a scagliare. “Bing Beng…”risponde Gogeta mettendo le mani davanti a lui e puntando verso Calgare. “….mortifera!!!”conclude Calgare lanciando. “Kamehameha x1000”dice Gogeta lanciando nello stesso istante la sua potente onda che racchiude nella sua forma particolare l’atomo e il sistema solare. Le due onde si scontrano ed è lotta a metà strada. Le loro forze si eguagliano, ma è comunque una situazione di stallo, perché la magia potrebbe sempre entrare in azione facendo barare e vincere Calgare. Gogeta usufruisce delle motivazione dei saiyan che lo compongono, ma non è ancora abbastanza. Quando la fusion sente una piccola aura, insignificante. Non la conosce, ma la sente a se vicina. Non perdendo la concentrazione la cerca e sorpresa delle sorprese proviene dalla pancia di Chichi. Il lato di Goku in Gogeta si esalta. (Ricordo la notte in cui Goku è tornato adulto, da solo con Chichi a voi le conclusioni NdA). “Sarò padre di una splendida bambina”si dice il lato Goku nella coscienza interna di Gogeta. Ed ecco la motivazione, l’ultima e la più vivida, capace di dare un vigore e una forza alla Fusion come raramente se ne sono viste. Calgare viene travolto dall’onda di Gogeta e della sua stessa che gli si è rivoltata contro. Finisce i suoi ultimi secondi, lambito dalle fiamme del sole terrestre. Il simbionte, strappato così violentemente dal corpo che lo ospitava, si sta lentamente distruggendo. Riesce però, grazie a un poco di magia rimasta, ad arrivare al suo padrone riferendo a Lourth l’accaduto. Questi è soddisfatto dalla prova. Gogeta nel frattempo, consumato da quella prova di forza, si scioglie prima del tempo.
“Non mi reggo in piedi”mormora Vegeta tenendosi la testa che sembra voglia girare. Normalmente non si mostrerebbe tanto debole, ma si sente proprio a terra. “Mi fa male tutto. Sono a pezzi”gli fa eco Goku. “Così sei tornato Kakaroth. Cominciavo a pensare che fossi scappato definitivamente”mormora Vegeta riuscendo a sfoderare un sorriso. “Scappato?”risponde Goku sbattendo più volte le palpebre, non riesce a tenere gli occhi aperti. E’ impressione sua o il mondo sta ondeggiando e la terra gli si muove sotto i piedi? “Si, dalla paura per la nostra sfida. Questa parità non mi soddisfa. Ti devo sconfiggere”dice Vegeta stancamente. “Almeno adesso smetterai di lamentarti perché ti supero”risponde Goku in quello che sembra più un sospiro. All’unisono cadono a terra svenuti, hanno veramente pretesto troppo dal loro corpo. Le mogli accorrono per aiutarli, tanto ormai il pericolo è passato. Il mondo torna a vivere. Perciò tutto il resto del gruppo, compreso Jirobait che porta con se i senzu, raggiungono il luogo dello scontro. Ridando vigore ai coraggiosi eroi, compreso Junior. Al namecciano non importa poi tanto la sconfitta perché gli basta la luce di orgoglio che scorge negli occhi della sua Elly. Quella sera stessa, per l’infelicità di Vegeta, si organizza una festa. Si festeggia il ritorno di Goku, la sconfitta di Calgare, il nuovo impiego sempre di Goku e il prossimo arrivo. Preparati mondo, arriva Son May.
La pace è tornata, almeno per ora, sulla terra.
Ciao!
Ci sono anch'io ovviamente, non potevo mancare^^
Accidenti, è già finita la parte di Calgare!
Beh, commenterò passo passo la prossima allora :ok:
In ogni caso, bravissimi Goku e Veggy, alias Gogeta, e benvenuta May!
Junior indifeso? dubito fortemente :asd:
Buon lavoro complessivo, le idee sono veramente ottime! Abbasso il GT, meno male che ci sono tentativi di riparare ai danni che ha provocato!
Lo sapevo che anche questo capitolo sarebbe stato bellissimo....L'ho letto due volte^^....mi è piaciuto tantissimo......chissà ora cosa accadrà !!!
Perdonatemi se vado avanti senza aspettare tutti voi, ma tra un pò parto e volevo avvantaggiarmi.
kz-3 tau! Sono felice delle tue parole e quoto l'ultima parte. ^^
Sheila non immaginavo ti fosse piaciuta tanto. Due volte? Evviva. Spero ti piaccia anche questo.
Perdonatemi, temo che la prima parte sia poco Ooc, ma il tema da trattare è difficile.
Specchi e Ricordi
Prologo
Vegeta guardava pensieroso Bulma che preparava le valigie. Erano per Bra. Era preoccupato per sua figlia. La ragazza stava partendo per un allenamento speciale. Non sarebbe stata da sola. Con lei partivano il fratello Trunks con sua moglie Pan e il figlio Vetrunks; Gohan con la moglie Videl e Goten. Quest’ultimo era stato minacciato da Vegeta. Guai a lui se si avvicinava troppo a Bra in quel periodo. Si poteva fidare del figlio del suo eterno rivale-amico, ma la prudenza non è mai troppa. Si convinse che in fondo era giusto lasciare che Bra andasse in quel viaggio. Anche se per lui restava sempre “la sua bambina”. Sua figlia voleva essere la migliore in combattimento e in questo aveva preso da lui. Bra voleva allenarsi per restare sempre nello stato di quella specie di SSJ, un po’ come avevano fatto Gohan e Goku prima del Cell Game. A lui quella trasformazione sembrava strana. Sua figlia con i capelli biondi e gli occhi verdi, pareva irriconoscibile. Bulma aveva cercato di tranquillizzare il marito. Vegeta era stato troppo caparbio per ammettere che era preoccupato, ma lei conosceva troppo bene il principe dei sayan. Era estate e la comitiva sarebbe stata via due settimane. Il gruppo partiva quella stessa pomeriggio.
Alla partenza Bulma si profuse in saluti. Chichi scoppiò in lacrime come ogni volta che i figli partivano senza di lei. Goku si sbracciava. Vegeta invece restò in un angolo. La scusa ufficiale era che non amava i saluti. All’ultimo momento, alla comitiva si aggiunsero: Junior con Elly; Crili e C18; Marron, Ub e Gorin, il figlio di Laura e Tenshing.
Cap.1 partenze
Il gruppo era partito senza troppi intoppi. I restanti erano tornati a casa un po’ malconci. La notte trascorse in fretta e già l’alba di un nuovo giorno fece capolino. Quelle due settimane sembravano iniziare come tutte le altre, solo più solitarie. Vegeta era già in piedi, come tutte le mattine si era alzato presto per allenarsi. Però si sentiva qualcosa di diverso nell’aria. Di solito arrivava Vetrunks, incurante dell’ora, chiedendogli di essere allenato. Bra avrebbe poltrito un altro po’, poi si sarebbe alzata, avrebbe occupato il bagno per una quantità cospicua di tempo, sarebbe andata a scuola e al ritorno avrebbe passato il tempo al telefono. Alla fine sarebbe andata ad allenarsi con Pan. Visto che Trunks era via. Toccava a Bulma occuparsi delle invenzioni e della compagnia. Vegeta le avrebbe dato una mano. Quel pomeriggio doveva andare per far firmare un contratto. Avrebbe dovuto convincere dei grossi uomini d’affari, i soliti squali senza scrupoli. Incontrarsi con tipi del genere per stabilire gli accordi del contratto, era peggio che combattere con mostri come Cell e Maijn-bu. Vegeta entrò nella Gravity Room mettendo una gravità abbastanza alta. Con allenamento non avrebbe pensato a cose come la nostalgia o l’incontro del pomeriggio.
Sui monti Paoz qualcun altro era afflitto da nostalgia. Goku guardava sconsolato la sedia dove di solito sedeva Goten. Suo figlio era spesso via, ma mai per più di uno- due giorni. Al massimo era scuola, in città a passeggiare con Bra o ad allenarsi con Trunks. Sin da bambino Goten e Trunks erano stati migliori amici. I due amavano allenarsi solo tra di loro. Ripensò alle scorribande che facevano i due da piccoli e si intristì. Chissà se Goten aveva veramente intenzione di allenarsi. Ogni tanto il comportamento scansafatiche del figlio lo preoccupava. Alla fine decise di alzarsi. Avrebbe occupato altrimenti i suoi pensieri. Chichi aveva proprio bisogno del suo aiuto. La piccola May era una bambina adorabile, ma aveva bisogno di continue attenzioni. In fondo come ogni altro bambino della sua età. Goku ricordava ancora quando lo aveva dovuto fare con Gohan. Le notti insonni, i pannolini, i biberon di latte. In compenso in quei momenti c’era sempre un visino paffuto sorridente. Poi crescevano e mettevano su una loro famiglia. Goku avrebbe avuto da fare anche nel pomeriggio. Aveva trovato un lavoro part-time nella bottega di un paese a valle. Quattro ore di macchina, un secondo con il teletrasporto.
Quel pomeriggio l’afa era insopportabile. Vegeta stava letteralmente soffocando nello smoking. Avrebbe di certo preferito i jeans e una maglietta. Per non parlare della sua tuta da combattimento. L’ufficio dove si teneva l’incontro d’affari era all’ultimo piano di un enorme grattacielo. In compenso era molto piccolo e stipato di grossi e grassi uomini d’affari. Ore di chiacchiere inutili. Ormai era abituato a quell’eterno bla bla o alle minacce del tipo: “Tu non sai chi sono io”. Finalmente quegli uomini d’affari si erano decisi a firmare quel pezzo di carta. Al contrario di loro, la Capsule co. Era onesta e non scriveva milioni di piccole clausole. Finalmente poteva tornare a casa. Aveva bisogno di un ambiente più fresco. Camminò a piedi fino a un vicolo e poi spiccò il volo. Chissà le facce di quei palloni gonfiati se lo avessero visto. Il massimo movimento che facevano quelli era allontanarsi di due millimetri dalla scrivania per buttare una cartaccia. Arrivò a casa in pochissimo. Si mise i famosi Jeans e una maglietta a caso. Ora finalmente respirava. Si sedette in poltrona e accese la televisione. Non la guardava spesso, però in caso di attacco nemico, il telegiornale riportava la notizia. Sembrava procedere tutto bene fino alla comunicazione che la zona est della città dell’ovest era stata semidistrutta. Il colpevole non era stato identificato. Vegeta era andato nella zona nord e non ne sapeva niente. Bulma però era andata a fare la spesa proprio lì. Una salda preoccupazione lo prese alla gola. Se fosse successo qualcosa a sua moglie! In quel momento suonò il campanello. Era proprio Bulma. Che sollievo! La donna era stravolta. Vegeta cercò di sapere cosa fosse successo. Lei però rispondeva in tono vago. Dicendo solo che c’era stata un’enorme agitazione e poi una grande esplosione, da cui era uscita illesa per pura fortuna. Disse inoltre che era stanca e che voleva andare a riposare. Quando Vegeta le chiese se non voleva cenare, la reazione fu inaspettata. Lei, che era già sulle scale per il piano di sopra, si voltò adirata. Lo guardò come non lo aveva mai guardato prima. Uno sguardo di ghiaccio. I suoi occhi sembravano tante schegge di vetri. Con voce carica di astio rispose: “Credi davvero che stanca come sono mi metta a cucinare?!. Vegeta cercò di scusarsi. Se era stanca poteva cucinare lui. In cucina non era formidabile, ma qualcosa la sapeva fare. Bulma non gli diede neanche retta e andò in camera. Il principe dei sayan non capiva perché una tale reazione. Non era la prima volta che sua moglie si arrabbiava con lui. Solo che stavolta era diverso. Quel tono così aspro e quello sguardo gelido. Si disse che era la stanchezza di quel giorno. Non capita spesso che la città in cui si va a fare la spesa salti per aria. In più i figli e Vetrunks erano partiti solo il giorno prima. Tutte quelle spiegazioni non gli impedirono di rimanerci male. Rimase alzato fino a tardi a pensarci su. Poi fece uno spuntino veloce (una dozzina di panini al prosciutto e formaggio) stando attento a rimettere tutto in ordine. Quando salì in camera Bulma stava già dormendo. Di solito quando litigavano lei si chiudeva a chiave dall’interno e a lui toccava dormire sul divano. Fece attenzione a non fare rumore. Entrò, si mise in pigiama e senza svegliarla si coricò. Sua moglie doveva essere veramente stravolta. Di solito nel sonno aveva un aria serena, in quel momento invece aveva un cipiglio seccato. Era ancora arrabbiata con lui? Se non avesse avuto il solito aspetto e la solita aura, avrebbe detto che non era più lei. Non ci mise molto ad addormentarsi, ma la notte fu popolata di incubi.
Anche in casa Son non andava meglio. Il sonno di Goku era agitato. Una volta tanto che May non piangeva. Chichi nel sonno aveva messo un cuscino tra lei e il marito. I continui movimenti del consorte l’avevano infastidita. Il sayan percepiva una sensazione di pericolo incombente. Che una nuova minaccia si stava presentando all’orizzonte?
FINE 1° PUNTATA