si, ovviamente non lo sappiamo, infatti sto dicendo quella che secondo me è la cosa più probabile, essendo prassi normale e consolidata nell'editoria, specie quando si parla di copertine ..
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si, ovviamente non lo sappiamo, infatti sto dicendo quella che secondo me è la cosa più probabile, essendo prassi normale e consolidata nell'editoria, specie quando si parla di copertine ..
Per quanto capisca che sia prassi usuale, so anche bene quanto certa gente provi a fare la furbetta. Come dimenticare il caso di quell'artista che, per non ricordo quale fumetto, fece chiudere baracca e burattini perchè scoperto a copiare per intero l'intero set decennale di artwork di street fighter?
si ma, ripeto, stiamo parlando della copertina di un libro, c'è ben poco da guadagnarci o da andare a "plagiare" PS2, che dubito abbia dato un valore aggiunto pagando un autore apposta per il disegno sulla scatola .. se vuoi farti un romanzo con sopra una illustrazione di Ferenc Pintèr che hai visto da qualche parte perchè ti dice qualcosa, vai sul sito e te la compri, tutto quì, mica stai a indagare se l'ha già usata qualcun altro .. poi, tutto può essere nel mondo ..
Di editoria ne so qualcosa, e direi che ha ragione Axxell.
La casa editrice e l'azienda del videogioco quasi sicuramente hanno acquistato la licenza d'uso a scopo commerciale dell'immagine, cosa che può fare qualunque persona (anche io e voi) in siti internet specializzati. In pratica hanno pagato per poter avere l'immagine originale, modificarla e usarla come copertina in qualcosa che viene messo in vendita. Punto.
L'autore dell'immagine probabilmente non c'entra niente né con il libro né con il videogioco, la foto originale potrebbe pure ritrarre il tizio blu con un sombrero e una collana hawaiana, lui ha solo messo in vendita la licenza.
Per chiarire: i casi di plagio nell'editoria esistono, purtroppo, ma tranne casi eccezionali si tratta quasi sempre di piccoli editori che o non hanno i soldi o sono degli incompetenti (diciamo tutte e due le cose). Ma la Longanesi è una casa editrice grande, per cui dubito fortemente che rischierebbero una denuncia per la copertina di un libro.
Però c' è da dire che quando usi un'immagine per una pubblicazione (non so nei giochi) al 99% ti tuteli da usi successivi da parte di terzi. Però nel mondo non si sa mai...
In che senso?
Un'azienda che modifica un'illustrazione a scopo commerciale non può tutelare l'immagine di stock originale, perché non appartiene a lei. Quello per cui invece è tutelata è l'immagine modificata, ma questo è un altro discorso.
Per capirci, se facessero uscire un nuovo videogioco con l'immagine con la pistola sarebbe plagio, a meno che non si detengano i diritti o non ci siano accordi con il grafico che ha inserito la pistola, oltre che con l'illustratore originale.
La cosa migliore per evitare queste cose è pagare un illustratore che faccia un disegno da zero appositamente per il romanzo/videogioco/fumetto/album/quel-che-è. In tal caso credo che l'illustratore possa essere messo sotto contratto in modo tale che il disegno non venga venduto ad altri. Ma il costo è enormemente diverso, e soprattutto nell'editoria (settore enormemente in crisi) non sempre ne vale la pena. :)
Si ma che barboneria.
Solitamente gli studi di sviluppo non si appoggiano a degli esterni, ma hanno al loro interno dei disegnatori per i bozzetti e cose come queste.
Intenti un'immagine di nessuno? l'azienda che la vende spesso ne ha la proprietà... questi stock sono composti da proprietà intellettuali. O c' è una miniera gratuita di composizioni visive? :)
Comunque è ovvio che si ragiona per ipotesi. Bisognerebbe conoscere la cosa.
Secondo me si tratta di uno stock immagini che i tizi di Silent Sight hanno modificato.
Dipende da quanti soldi hanno e da quanto puntano a quel videogioco.
Ehm, per "azienda" non intendevo quella degli stock, ma quella che acquista (la casa editrice, per esempio).
Provo a spiegare meglio: mettiamo che Tizio faccia un'illustrazione chiamata A. L'illustrazione A, che è quella originale di cui solo Tizio detiene la proprietà intellettuale, viene messa in vendita sul sito di stock PincoPallo.
Una casa editrice acquista regolarmente la licenza a uso commerciale dell'immagine A e la dà a un grafico. Il grafico la modifica e l'immagine diventa A1.
Un'altra azienda, nel frattempo, che produce per esempio videogiochi, va nel sito PincoPallo e acquista regolarmente la licenza sempre di A. La fa modificare dal loro grafico, e l'immagine diventa A2.
Ora, che cosa succede?
A1 e A2, ovviamente, si assomigliano, perché vengono dalla stessa immagine originale.
A1 non è il plagio di A2 o viceversa, perché entrambe sono state acquistate dal sito PincoPallo, cosa che in questi settori è assolutamente normale, e la proprietà intellettuale di A è unicamente dell'illustratore originale.
A1 si può utilizzare acquistando i diritti di A? No, perché A1 è un'altra immagine, che deriva da A, ma ha anche il copyright dell'illustratore che l'ha resa A1.
Quante probabilità ci sono che A1 sia in realtà il plagio di A2 e che non esista nessuna A? In questo caso a mio avviso pochissime, perché la Longanesi è una casa editrice grande e l'acquisto da siti di stock è una pratica diffusissima, specialmente in questo periodo di crisi dove si tende a risparmiare il costo delle illustrazioni (farle da zero come ho detto ha decisamente un altro prezzo).
"Ma perché la casa editrice doveva prendere proprio quell'immagine? Non poteva prenderne una diversa?"
Al 99% l'hanno presa perché non sapevano dell'esistenza del videogioco. I direttori editoriali sono tenuti a conoscere i libri, per cui è ovvio che difficilmente vedrete la copertina di un giallo uguale a quella di un altro giallo, ma non è detto che conoscano ogni singola copertina esistente, specialmente se di altri settori.
E' una casualità, d'altra parte quei due prodotti hanno un pubblico diverso e pochi se ne saranno accorti prima di questo topic.
E' più chiaro adesso? :D
Poi per carità, la verità la sanno solo loro, ma fidatevi che nell'editoria queste cose sono normalissime. Se non siete convinti posso fare qualche ricerca e vedere se trovo qualche altro caso, ce ne sono stati abbastanza, anche su libri famosi.
Ma quanto mai potrà costare pagare un illustratore per fare un disegno, soprattutto se si tratta di immagini semplici come quella in questione?
Tanto.
Molto tanto.
no no, il meccanismo lo avevo capito. E' che non ho mai sentito parlare di stock di immagini senza proprietario. E il proprietario può essere un'impresa e non il creatore che l'ha venduta per un pugno di noccioline. Detto questo, di solito (non conosco l'editoria ahimè, ma so come funziona per foto e imprese) chi acquista, ne pretende l'uso esclusivo. Come esempio prendi un'immagine di una cascata e un bosco, che non può rappresentare sia il mio panoramico ristorante che la freschezza di una carta igienica particolarmente rinfrescante. Pertanto è ovvio che l'immagine non è libera. Non credevo che esistessero degli stock liberi che possono essere usati da chiunque per scopi commerciali, tutto qui...
In ogni caso non credo sia molto felice come idea il mettere sulla propria copertina un immagine di stock. Mi pare piuttosto triste.
Eh, l'editoria è un settore in crisi, in questi anni si sta risparmiando su tutto (qualità dei libri compresa) per cui evidentemente quelle sono le soluzioni.
La carta igienica, per quanto sia brutto da dire, ha un mercato molto più ampio. :asd:
ma scusa Andrew, e le agenzie fotografiche che hanno degli archivi immensi "a catalogo" che vendono per qualsiasi necessità editoriale possibile e immaginabile, illustrazione, riviste, saggistica, copertine, repertorio .. mai vista la didascalia "Foto Grazie Neri" ? suvvìa, non solo non c'è niente di sorprendente ma è perfettamente la norma .. Poi, ripeto, nelle copertine dei libri è molto più frequente di quanto si creda, specie nelle edizioni successive all'originale, per non parlare di quelle economiche che escono magari a distanza di alcuni anni, figuriamoci per la scatola di un videogioco ..