I Black Bloc non esistono. Basta con le favole dai.
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I Black Bloc non esistono. Basta con le favole dai.
col cavolo che non esistono. Esistono e sono ben organizzati. E non sono solo italiani, ma vengono da tutta europa. La vera domanda che sta dietro è: ma allora perchè nessuno fa niente per beccarli? Perchè fanno comodo ai governi, che così possono giustificare violenze della polizia e rafforzarsi di fronte all' opinione pubblica. Perchè uno li odia, questi cretini che fanno solo casino pensando di essere dei fichi che sono contro il capitalismo e uno stato di polizia, quando in realtà non fanno altro che il loro gioco.
Non so come fai a dire favola: a Genova o piu recentemente Londra, solo per citarne qualche episodio, non mi sono sembrati una bufala. E manco stavolta: erano ben organizzati, mai avevo visto un' organizzazione simile in degli scontri, praticamente hanno costruito tipo dei mortai!
Argomentazione di chi sa bene che discutendone si troverà davanti un muro di gomma. Non è che se si andasse a parlare di preventivi chiaramente tendenziosi, di processo tecnologico, del fatto che una innovazione per essere positiva non deve per forza portare un tornaconto monetario (Pensa al treno giapponese a repulsione magnetica, non alimenta certamente un grande giro d affari, ma modifica l immagine che abbiamo delle ferrovie giapponesi.) La nostra immagine sarà sempre quella dei cacasotto europei che si riempono la bocca di palle...
E da oggi in poi anche pirati sfascia aziende multimiliardarie
Quelli che vengono chiamati Black Bloc sono tutto tranne che italiani, in primis. Il termine, coniato dalla polizia e diffuso dai mass media, indica un modo di fare scontri. L'origine è extra-italiana, appunto: i primi a essere bollati così sono stati gli Autonomen tedeschi all'inizio degli anni '80 quando erano in corso manifestazioni pro RAF; in seguito le modalità di guerriglia sono state adottate da gruppi di anticapitalisti americani durante le proteste per la Guerra del Golfo, e la terminologia ha seguito la stessa strada.
In Italia i quotidiani hanno iniziato a parlare di Black Bloc solo col G8 di Genova, e pure in quel caso si trattava di gruppi informali di tedeschi, americani e, pare, francesi. La mia avversione a questo tipo di discorso risiede nel fatto che giudico improprio parlare "dei Black Bloc", dal momento che non esiste una sede o sedi distaccate, non esistono volantini di rivendicazione firmati dai Black Bloc, non esiste un organo del "movimento". Il Black Bloc viene praticato in totale spontaneità, all'interno di un corteo nessuno dei soggetti in nero sa quante persone "affini" ci sono, nè può sapere quante se ne aggiungeranno in seguito.
Il più delle volte si tratta di infiltrati della polizia stessa, e il loro compito è vandalizzare il più possibile per dare il pretesto che serve ai colleghi per iniziare le cariche. Ci sono ammissioni dei diretti interessati in questo senso, il primo che mi viene in mente è la serie di manifestazioni in Canada nel 2007 contro l'SPP. E' un sistema tipico della polizia in casi come questo, funziona a livello microscopico-locale, a maggior ragione viene utilizzato su scala nazionale od oltre.
Con questo naturalmente non intendo negare la costante presenza a buona parte dei cortei di gruppetti di anarcoteste di cazzo il cui unico scopo è sfondare bancomat e McDonald's, e ti assicuro che li odio più della media dato che ho preso più di una legnata per colpa di questi cretini.
Ah certo. I preventivi chiaramente tendenziosi creati ad arte dai susini. Giusto. Un'innovazione per essere positiva non deve portare necessariamente denaro ,esatto, deve essere utile e portare benefici ai fruitori e a chi subisce l'opera in termini di infrastrutture e cantieri. E secondo te quindi gli autoctoni dovrebbero subire quello che stanno subendo perchè così poi da fuori possono dire che siamo un po' meno mentecatti di prima?
Assurdo che l'Italia sia talmente retrograda da avere da ridire su qualsiasi progetto che può modernizzare qualcosa, che sia il nucleare negli anni '80 o il TAV oggi.
Assurdo che ogni progetto che può far guadagnare in immagine, affari, prestigio o può semplicemente facilitare qualcosa sia osteggiato perché "mero interesse delle lobby capitalistiche sbroc".
Questa protesta non ha semplicemente senso, non capisco per quale motivo si possa considerare negativa l'idea del TAV in Val di Susa.
Questo accade tutte le volte che le cose vengono fatte, o progettate per essere fatte, col culo. In Italia pare essere la norma.
Vallo a chiedere alla gente che sta là in presidio permanente, te lo dicono loro quali sono i motivi.
Hai buttato l'occhio sulle motivazioni? Ti paiono questioni di principio, o ragioni campate per aria? Sapevi che ci sono vari professionisti di settori inerenti (ingegneria edile, ambientale, geologia), alcuni interpellati dal governo stesso, che hanno sottolineato quanto quest'opera sia un'inutile cazzata?
Ma veramente certa gente che parla in questo foro sembra essere un'estroflessione orale dei sapientoni onniscienti politici.
Ma come si può parlare di progresso tecnologico con un'opera che di progredito non ha nulla? Come si può parlare di immagine, appeal, prestigio, neanche stessimo parlando di un agente che sponsorizza la sua nuova baby star?
Parliamo di conti, bilanci, spese, tornaconti, questioni pratiche, pro e contro. Questi sono i parametri e nient'altro.
Ergo la TAV è uno spreco, una autogol economico, una presa in giro e una lesione degli interessi e dei diritti autoctoni.
Per una volta, evitate di tirare fuori dal cappello la stronzata dell'Italia paese di merda, sottosviluppato, riempito di idioti. Si tratta di autolesionismo finanziario, un vero e proprio pozzo di soldi dove verranno buttati chissà quanti miliardi, ma sentiamo cosa farebbe una (!) linea ferroviaria, di immagine, di benessere economico e di progresso. Fare opere per il gusto di farlo e spacciarle per opere di progresso è una tattica classica della demagogia, e ci sei cascato dentro, perché dai per scontato che quello che viene fatto in Germania o in Francia sia automaticamente buono, mentre siamo noi, italiani soliti ritardati a non capire un cazzo e a rimanere sempre indietro. Quindi spendiamo miliardi di euro per un'opera che porterà lavoro (temporaneo), progresso (non un progresso specifico, un generale meraviglioso progresso) e immagine (non un tipo specifico di immagine, tutti i paesi ci guarderanno con occhi nuovi).
C'ha ragione Lorenzo, parlate come se tutto il resto del mondo tranne voi non capisse una beneamata minchia.
+ che il fatto di bucare le montagne, è l'amianto che fuoriesce dalla trivellazione che mi preoccupa. In Val di Susa, come a Casale, dei tumori ne han le palle piene.
Le grandi opere, se servono e se son fatte con criterio (controllo dei materiali, dei lavori e degli appalti), hanno ragion d'esserci. Per esempio, la metropolitana a Torino è un bene.
[QUOTE=cattivocervello;2151919]Quelli che vengono chiamati Black Bloc sono tutto tranne che italiani, in primis. Il termine, coniato dalla polizia e diffuso dai mass media, indica un modo di fare scontri. L'origine è extra-italiana, appunto: i primi a essere bollati così sono stati gli Autonomen tedeschi all'inizio degli anni '80 quando erano in corso manifestazioni pro RAF; in seguito le modalità di guerriglia sono state adottate da gruppi di anticapitalisti americani durante le proteste per la Guerra del Golfo, e la terminologia ha seguito la stessa strada.
In Italia i quotidiani hanno iniziato a parlare di Black Bloc solo col G8 di Genova, e pure in quel caso si trattava di gruppi informali di tedeschi, americani e, pare, francesi. La mia avversione a questo tipo di discorso risiede nel fatto che giudico improprio parlare "dei Black Bloc", dal momento che non esiste una sede o sedi distaccate, non esistono volantini di rivendicazione firmati dai Black Bloc, non esiste un organo del "movimento". Il Black Bloc viene praticato in totale spontaneità, all'interno di un corteo nessuno dei soggetti in nero sa quante persone "affini" ci sono, nè può sapere quante se ne aggiungeranno in seguito.
Il più delle volte si tratta di infiltrati della polizia stessa, e il loro compito è vandalizzare il più possibile per dare il pretesto che serve ai colleghi per iniziare le cariche. Ci sono ammissioni dei diretti interessati in questo senso, il primo che mi viene in mente è la serie di manifestazioni in Canada nel 2007 contro l'SPP. E' un sistema tipico della polizia in casi come questo, funziona a livello microscopico-locale, a maggior ragione viene utilizzato su scala nazionale od oltre.
Con questo naturalmente non intendo negare la costante presenza a buona parte dei cortei di gruppetti di anarcoteste di cazzo il cui unico scopo è sfondare bancomat e McDonald's, e ti assicuro che li odio più della media dato che ho preso più di una legnata per colpa di questi cretini.
Grazie della precisazione, non è diverso da come la pensavo e da quello che ho scritto: sono di tutto il mondo, organizzati in modo paramilitare, spallegiati dai governi
Infatti è così, altrimenti o apprezzereste l'iniziativa del TAV oppure, più onestamente, ve ne sbattereste la coglia della questione valsusina.
Ma comunque il mio era un semplice "sfogo" sull'argomento, sono troppo cosciente del fatto che qua è pieno di irriducibili sinistrini über-informati sui siti imparzialissimi NO TAV e non schiavi del pensiero mainstream per poter sostenere una discussione mantenendo la calma da parte mia. Ergo, preferirò guardare da lontano la discussione. Oppure proprio non guardare, anche meglio.
Agli autotrasportatori non frega un cazzo del Tav. A parte il fatto che se fossi io un camionista sarei contrario per principio, dato che di fatto mi farebbe lavorare meno, i dati dicono di un continuo ribasso del traffico di merci su gomma (e dalle statistiche è stato volutamente escluso il 2009, il terribile anno dela crisi), quindi non ho capito cosa c'entri. E i fruitori? Il fruitore potenziale di un'opera pubblica è chiunque: io, te, un valsusino; ma i cantieri li stanno subendo loro, non noi, e lo stupro ambientale lo subiranno loro, non noi.
Scusa perchè bisognerebbe sbattersene le balle della questione? Perchè non lo fanno nel nostro giardino? Ohibò. E poi piantatela di cagar fuori risvolti politici da qualsiasi buco, le opposizioni al Tav non hanno niente di politico. Se era personale, non sono nè sono mai stato di sinistra, nè estrema nè moderata. A scanso di equivoci.
Il fatto è che fa figo ogni tanto propendere per la parte palesemente nel torto, per darsi aria da intellettualoidi "che sanno mentre quasi tutti gli altri no".
Allora mi spiace essere così brutale, ma ti prego di informarti per bene prima di introdurre in una discussione tematiche che evidentemente non conosci bene..
Numero uno. Trasporto su gomma in Italia. Sono scesi dal 2009? Ti dice niente la crisi della manifattura? eppure... Eccolo il tuo trend negativo su gomma...
http://www.omniauto.it/magazine/1253...i-gomma-italia
Numero due, trend europeo, e propositi per il futuro:
http://www.fuorilemura.com/2011/04/0...ando-dal-2050/
Finchè la germania parla di centrali nucleari da chiudere tutti a baciarle le chiappe, quando si inizia ad andare contro ai no global, o ad ecologisti da fiera (che non si rendono conto della differenza di impatto tra gommato e ferrovia) tutti li che cascano dalle nuvole eh? Questo è un bel proposito dell'europa, che noi osteggiamo per difendere qualche fiorellino della val di susa.
Oltrettutto grazie per la precisazione sugli autotrasportatori era evidente che fosse sarcasmo. Ma onestamente me ne frego del loro lavoro. Proprio come tu te ne freghi di tanti altri lavori che non ti sconfinferano, come tecnico nucleare ad esempio. Ecco preferisco più ferrovieri e meno camionisti. Porterebbe beneficio a tutti.
No lo stupro ambientale lo subisce la nazione per via dell'intenso traffico merci che gira sulle nostre strade, superiore di gran lunga alle necessità, e che ogni anno ci costa decine di val di susa non una sola, tra trafori stradali, carreggiate pesanti, bitumi e asfalti di ogni genere. E non parliamo di co2 e polveri sottili. E per via di trasporti non in linea con gli standard europei. Perciò si, me ne frego del destino dei praterelli della val di susa. E la polizia deve proseguire a proteggere l opera, proprio come i manifestanti se brutalizzati hanno tutto il diritto di denunciarla. E se poi si accuserà anche la magistratura di negligenza, si compenserà con tutte le lodi che solitamente si muovono da tale ambiente verso le azioni che essa compie contro berlusca e pari e patta. Tanto ho già capito che quì in Italia esistono solo gli estremi, di conseguenza si accusa quando vengono lesi i nostri interessi e si applaude quando la magistratura inchioda la parte avversa.Citazione:
E i fruitori? Il fruitore potenziale di un'opera pubblica è chiunque: io, te, un valsusino; ma i cantieri li stanno subendo loro, non noi, e lo stupro ambientale lo subiranno loro, non noi.
Oltrettutto quella del preventivo è addirittura esilarante. Quando si parla di risparmio energetico, nessuno vuole adottare le misure più economiche, perchè il fotovoltaico è trendy. Quando invece si parla di treni, incredibilmente la soluzione
preferibile diventa quella più inquinante e non sostenibile nel lungo periodo. Il trasporto gommato. Coerenza saltami addosso. Da cartone animato proprio.
Questi sono i motivi per cui ho chiuso il mio pensiero in 2 frasi...
Andrew, ti sto tipo amando ultimamente, sai?
Mi sa che è giunto il momento di informarmi perché ho trascurato la vicenda.
Tra le motivazione dei susini c'è anche il fatto che si spenderanno 15 miliardi e ci sarà un decennio di cantiere quando il Frejus è sottoutilizzato e quindi sarebbe una spesa spropositata.
Questa è un obiezione di tuttaltro tipo. anche condivisibile. solo che rimettere su tutto l'apparato (anche burocratico) da qualche altra parte porterebbe forse molte più spese di quelle che eviterebbe... Di certo non si può protestare per ogni novità così, a casaccio... Solo perchè è un opera. Dei cantieri di grossa portata saranno allestiti anche in sardegna john, con treni superveloci e diesel che verranno costruiti in spagna. E siamo tutti felici visto che sassari-cagliari 2 ore...