Io sono contrario alla pena di morte. Anke se ritengo che molti assasini, andrebbero puniti in questo modo!
Visualizzazione Stampabile
Io sono contrario alla pena di morte. Anke se ritengo che molti assasini, andrebbero puniti in questo modo!
Favorevolissimo, ma solo per i reati più gravi come omicidi, stupratori ma sopratutto pedofili. Quest'ultimi li farei soffrire in una maniera atroce fino a portarli al suicidio, come può un uomo riuscere a fare del male a un bimbo, come può farlo? Chiusa questa piccola parentesi, credo che la pena di morte per i reati realmente gravi sia giusta secondo me perchè un serial killer o chi vuoi che sia ci penserebbe su mille volte prima di fare un qualcosa, sapendo di andare incontro alla pena di morte. Mentre oggi con questa giustizia di cacca che abbiamo la gente uccide tranquillamente e dopo due giorni è libera.
Favorevole.
Favorevole, solo in casi del tutto eccezionali; per il resto contrario, però carcere a vita andrebbe bene!
Il problema è che il carcere a vita è un utopia, come diceva qualcuno. Se verrebbe applicato sarebbe meglio, ma il problema è che non lo fanno!
A me sembra di no, considerando che in tanti paesi c'è la pena di morte, eppure gli omicidi e gli stupri continuano.
La pena di morte è la cosa più barbare che possa esistere.
Preso da Wikipedia.
- L'inumanità della procedura.
- La possibilità dell'errore (cioè l'impossibilità di ridare la vita nel caso in cui un uomo, condannato alla morte, fosse ritenuto innocente in seguito ad un successivo processo).
- Il non funzionamento della pena di morte come deterrente per i delitti più efferati. Piuttosto, si pensa che la sua introduzione potrebbe avere un effetto contrario.
- La possibilità che bisogna dare al reo di redimersi e di rendersi in qualche modo utile alla comunità cui ha arrecato danno.
- L'esecuzione di una sentenza di morte può avvenire dopo anche decenni dal giudizio. Nel frattempo vengono celebrate numerosissime sedute di appello e di riesame con un coinvolgimento di uomini e mezzi che comportano anch'essi costi eccessivi.
- Al momento dell'esecuzione pochissimi possono ricordarsi del condannato e del crimine commesso, ad eccezione delle persone legate alla vittima. La condanna diviene un deterrente inefficace e si riduce ad una pura vendetta in favore di quest'ultimi.
- La mancanza di diritto da parte dello Stato di decidere per la vita umana, che non gli appartiene. Il controverso filosofo francese Marchese De Sade considerava ipocrita tale diritto quando lo Stato stesso condanna a morte l'omicidio da parte dei cittadini.
- Lo stato togliendo la vita al colpevole egli stesso commette un omicidio
analizziamo punto per punto.
Potrei anche essere daccordo su questo fattoCitazione:
[*]L'inumanità della procedura.
Ovvio come in tutte le cose :sisi:Citazione:
[*]La possibilità dell'errore (cioè l'impossibilità di ridare la vita nel caso in cui un uomo, condannato alla morte, fosse ritenuto innocente in seguito ad un successivo processo).
E qui credo il contrario invece, perchè un criminale sapendo quello a cui va incontro, cioè la morte, ci pensa due o piu volte prima di fare qualcosaCitazione:
[*]Il non funzionamento della pena di morte come deterrente per i delitti più efferati. Piuttosto, si pensa che la sua introduzione potrebbe avere un effetto contrario.
Per gli assassini, stupratori e pedofili non ci deve essere seconda possibilitàCitazione:
[*]La possibilità che bisogna dare al reo di redimersi e di rendersi in qualche modo utile alla comunità cui ha arrecato danno.
E perchè con le leggi normali non si ha la stessa cosa???Citazione:
[*]L'esecuzione di una sentenza di morte può avvenire dopo anche decenni dal giudizio. Nel frattempo vengono celebrate numerosissime sedute di appello e di riesame con un coinvolgimento di uomini e mezzi che comportano anch'essi costi eccessivi.
Assassini, stupratori e pedofili non devono essere ricordatiCitazione:
[*]Al momento dell'esecuzione pochissimi possono ricordarsi del condannato e del crimine commesso, ad eccezione delle persone legate alla vittima. La condanna diviene un deterrente inefficace e si riduce ad una pura vendetta in favore di quest'ultimi.
Lo stato deve avere il diritto di decidere per la vita di questi individui (parlo sempre dei tre soggetti)Citazione:
[*]La mancanza di diritto da parte dello Stato di decidere per la vita umana, che non gli appartiene. Il controverso filosofo francese Marchese De Sade considerava ipocrita tale diritto quando lo Stato stesso condanna a morte l'omicidio da parte dei cittadini.
se è per il bene della comunità non credoCitazione:
Questa è barbarie, non giustizia.
Per ricollegarmi all'ottimo punto sollevato da Francesca:
Neanche io saprei spiegarmi su cosa potrebbe essere umanamente accettabile. In filosofia facevo cagare noccioli di pesca (sad but true) e non mi azzardo nemmeno lontanamente a cercare un qualche arzigogolato filo logico-semantico che distingua l'accettabile dall'inaccettabile. Viaggio terra-terra e mi tengo strette quelle poche leggi che, nella mia infinita imperfezione, trovo giuste secondo il mio senso civico. Per esempio, quella che vieta l'omicidio. Su questa non ho, non riesco ad avere alcun dubbio, anche perchè non riesco a concepire margini di errore, non di questi meccanici tempi.Citazione:
personalmente non riesco a stabilire cosa sia umanamente accettabile e cosa non lo sia
Tuttavia...
Questa frase mi fa riflettere parecchio. Come ho scritto sopra, "trovo giuste secondo il mio senso civico". Quindi, una moralità soggettiva e non univoca (che si dovrebbe evitare come la peste, imho). Cristo, un maledetto catch 22. :lol:Citazione:
Le cose cambierebbero del tutto laddove vi fosse una moralità univoca e invariabile.
In attesa di ulteriori riflessioni su questo pezzo (giuro che ci ritornerò sopra), hats off to Francesca per lo spunto di riflessione. ;)