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Cavolo come ho fatto a nn vederla fino ad ora(nn c'ero :lol: ).... è davvero una ff stupenda ,almeno questi 2 primi capitoli... davvero ben scritta con ottime descrizioni, molto bravo come sempre o meglio sei anche migliorato
L'ho letta tutta d'un fiato
La cosa che mi ha intrigato subito è stato il fatto che l'altro utente nn ha voluto essere citato cosa che nn capisco vista la qualità della ff, (ma + complimenti a te Davide :asd: ) cmq complimenti anche a lui/lei :boh:
I finali sono meravigliosi e ti lasciano sempre un gran interesse per il capitolo successivo, rimangono vivi solo i bambini eh! forse in questa ff gli eroi saranno Goten e Trunks?!?!? anche se mi è sembrato di capire che nn sono + così piccoli...riescono a tener testa ai rispettivi pedri
ANCORA COMPLIMENTI aspetto il seguito
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Davide03
Altri commenti?
Allora, inizialmente complimenti sia a te Davide che al tuo "compare". La storia mi ha davvero catturato, sembra proprio che la Terra non si distoglie mai dai guai :asd: Comunque non so se è una mia impressione, ma questo "fantomatico" essere lascia in vita le persone più esili e piccole e di basso valore, infatti ho notato che i bambini rimangono sempre illesi, ma ribadisco è una mia impressione... Fammi sapere !
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Inanzitutto vi ringrazio anche a voi due per i commenti, grazie Teo, grazie Gohan.
Sono molto felice che vi siano piaciute queste prime due puntate e spero che anche le prossime continuino a farlo.
Va beh, non vi annoio.
Buona lettura.
Capitolo 3: Faccia a faccia.
“Dende, Mr. Satan, sta accadendo qualcosa a Satan City!” disse Popo fissando la terra dall'osservatorio.
Subito il campione di arti marziali gli si avvicinò...“Cosa sta accadendo alla mia amata città?”
La città era semi deserta, poca gente era rimasta in giro dopo quel brutto tempo.
In lontananza iniziarono a sentirsi dei passi, sempre più vicini al centro della città.
All'improvviso, a stroncar quella spensieratezza, arrivò lui.
Era alto, ma non eccessivamente, il suo corpo sembrava meccanico.
Lo sguardo era spento, immerso nel vuoto.
Le persone che ancora non erano rincasate, osservarono pietrificate l'essere che, passo dopo passo, si avvicinava sempre più a loro.
Dopo pochi istanti il mostro si fermò davanti ad un uomo.
Era terrorizzato, grondava sudore da tutti i pori. Aveva paura, tanta paura.
“C..Che..cosa....v...vuoi?” tentennò.
Il mostro non rispose.
Improvvisamente, il malcapitato, dopo aver fissato lo strano individuo negli occhi, iniziò a sentire delle fortissime fitte alla testa.
Si mise le mani fra i capelli, scoppiò ad urlare, si gettò a terra.
Il male che provava era insopportabile.
Lo strano losco essere fissò l'uomo dimenarsi, senza abbozzare né un sorriso, né una smorfia, finché il cuore della vittima smise di battere.
Non sembrava provare pietà, né tantomeno soddisfazione per ciò che stava compiendo.
Le altre persone vicine non osavano aprir bocca e nonostante volessero allontanarsi da quel teatro di orrore, la paura li aveva pietrificati.
Il mostro riprese il suo cammino: pochi passi e si trovò dinanzi una donna.
Questa abbassò lo sguardo impaurita e tremolante, nella speranza di non esser vista, ma proprio questa speranza si tramutò ben presto in un gesto vano.
La donna cadde in un circolo di dolore, percorrendo la medesima via delle precedenti vittime.
Infatti, dopo solo pochi secondi, le forze l'abbandonarono e cadde al suolo.
Continuò instancabilmente il tour di stragi ad opera dell'efferato essere, finché anche l'ultimo degli abitanti non ebbe esalato l'ultimo respiro:
"Chi sei? Cosa vuoi da me? Ti darò tutto quello che ho, ma non farci del male!" gridò una donna terrorizzata, stringendo a sé il proprio figlio.
"Quello che hai? Cosa voglio...?"
E l'innocente luna fu costretta ad assistere ad uno scempio del genere, senza poter proferire parola.
[...]
Uno splendente sole si stagliava alto in cielo, ma nell'aria c'era inquietudine
"... e i bambini, unici superstiti, sono stati presi dai servizi sociali, in attesa che, una volta terminati gli interrogatori della polizia, possano entrare in un orfanotrofio, ove riceveranno cure per lo shock subito. Questo è tutto da Satan City. Cedo la linea allo studio. Eh-ehi, ma chi è quel tizio che vola?!"
Una donna dai capelli turchini prese il telecomando, spegnendo il televisore.
"Aah, sembra che ci sia ancora da fare per voi...e poi che ci fa Trunks lì?" disse, rivolgendosi a suo marito, il quale ricambiò con un'occhiata.
Intanto, altrove:
"Questo è tutto da Satan City. Cedo la linea allo studio. Eh-ehi, ma chi è quel tizio che vola?!"
"Ah ah, ma quello è Trunks!" affermò Gohan, dopodichè aggiunse, abbassando lo sguardo: "Senti, Videl, ma tuo padre...?"
"No, per fortuna no. E' all'osservatorio di Dio da qualche giorno a far visita al signor Bu"
Nel frattempo a Satan City tutto era ormai vuoto e privo di valore. Nulla poteva più testimoniare il florido splendore che da sempre aveva caratterizzato quella città.
Due giovani ragazzi, evitate le misure di sicurezza della polizia, erano riusciti ad entrare in città, alla ricerca di un indizio.
"Aspettami, Trunks" disse il più giovane.
"Senti, Goten, cosa pensi sia stato a far tutto questo? Hai visto in che stato erano ridotti i corpi?"
"Neanche una goccia di sangue. Dalle condizioni di quei poveracci sembra quasi si sia trattato di un infarto di massa"
I due continuarono a camminare per le vie della città, mentre dal Santuario:
"Dende, ci sono Trunks e Goten a Satan City, perché non prova adesso ad avvisarli?" domandò il fedele assistente del Supervisore terrestre.
"Trunks ma... eh?! Dende? Sì, sono Goten..."
"Eh? E' una comunicazione da Dende"
"Shh! Sì, sappiamo dell'accaduto, e ci siamo recati nel luogo per cercare di capirci di più, ma non c'è traccia di esplosioni o altro che lasci pensare ad una violenza fisica..."
"Goten, Trunks, quello che voi state cercando non è un comune mostro!" avvertì il namecciano.
"Cosa?! Come fai a saperlo?!" intervenne il più grande dei due saiyan.
"E' da quando è iniziata la strage lì a Satan City che tento di mettermi in contatto con qualcuno di voi, ma stranamente non riuscivo a creare una connessione. Comunque questo nemico..."
Il segnale cessò tutto d'un tratto.
Nella zona delle montagne rocciose vennero sussurrate le seguenti parole dall'anomalo essere giunto sul pianeta:
"Dende, Trunks, Goten, Satan City. Tanti nomi. Tanti nomi inutili... Dende..."
Ed improvvisamente, al Santuario... "Dende... sei tu Dende?"
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WoW! riesce anche ad interrempore le comunicazioni mentali tra Dende e gli altri ,sempre + avvincente questa storia
Ma chi è e cosa vuole .......Dende ..........sono sempre + curiso
BRAVO Davide
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La storia si fa sempre più interessante. Bellissimo capitolo! :D
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Bellissimo capitolo... Ma che ha sto mostro? Un death note psichico? :lol:
A parte gli scherzi, la tensione rimane altissima, speriamo che la rivelazione del nemico sia all'altezza della sua presentazione! :ok: