ah ok molto bene!!!nn vedo l'ora!!
Visualizzazione Stampabile
ah ok molto bene!!!nn vedo l'ora!!
Si, diciamo subito dopo cena...
xfetto.dopo questa puntata torniamo al presente o ce ne ancora una del passato?
(seconda parte dell'episodio)
La rocca andava in sfacelo sotto i colpi incessanti degli ohzaru, e delle loro sfere di energia. Solo Bardack non si era trasformato, perchè era impegnato nel combattimento contro l’ultimo guerriero delta rimasto, a parte Lundo. Lo colpiva ripetutamente, ma dimostrava una notevole scioltezza di movimenti: il combattimento era probante e notevolmente spettacolare, ma ancora più travolgente era lo scontro tra Besh e Lundo.
Tra le macerie della rocca, Lundo e Besh si affrontavano al suolo corpo a corpo: la fisicità dell’uno contro la forza dell’altro. La situazione sembrava non volgesse a favore di alcuno: Lundo scansò un raggio di Besh, ma quest’ultimo gli scagliò addosso una serie di lame rotanti. Lundo ne fu ferito al volto e alle gambe, ma riuscì a volare via. Besh lo seguì, senza perderlo di vista, ma Lundo lo beffò comparendogli alle spalle.
<<Ciao...>>, gli disse sorridendo. La presa di coscienza giunse in un istante, quell’istante stesso in cui le lame tornavano indietro, stringendo Besh tra due fuochi, l’istante sufficiente a darsi uno slancio verso l’alto, per evitare la decapitazione. Non fu sufficiente ad evitare l’impatto. Avvertì solo un senso di leggerezza una sensazione di caldo, ma quando provò a sferrare un calcio a Lundo, che gli stva di fronte, provò un terribile senso di sdoppiamento, come se la sua volontà e le sue gambe fossero su piani differenti. Guardò in basso e vide le sue gambe in caduta libera verso terra, mentre le lame si dissolsero nel nulla.
“Non... è... possibile...”
Besh cadde a terra, in stato di stordimento, trascinandosi sulle braccia, incredulo. Lundo gli atterrò davanti e stava per eliminarlo, quando Bardack intervenne dall’alto, colpendo Lundo, che andò a precipitare all’interno di un precipizio, apparentemente senza fondo.
Gli ohzaru tornarono allo stato normale, la calma a poco a poco prese il posto della lotta. Non c’era più nessuno da combattere. Solo Navion e Moulna si battevano più in alto, e gli echi della battaglia giungevano anche a loro.
Teord decise di non intervenire per il momento, lasciando il posto al giovane e fiero saiyan.
Vista la situazione di parità, Moulna decise di sbloccare la situazione a proprio vantaggio. Mentre combattevano, si bloccarono reciprocamente le braccia, così che poterono parlarsi faccia a faccia mentre, al massimo della tensione, l’uno teneva bloccato l’altro nel tentativo di colpirlo.
<<Allora saiyan>>, disse col massimo disprezzo Moulna, <<Fammi vedere come combatti al massimo della tua potenza!>>.
<<Lo stesso vale per te... fammi vedere come combatti al massimo delle tua capacità!>>.
I due si separarono. Ormai la cittadella non esisteva più, distrutta dai loro colpi, e si trovavano esposti alle intemperie e allo sguardo di tutti i saiyan. Navion formò una piccola sfera di energia nel palmo della sua mano, e la esibì a Moulna in gesto di sfida.
<<Adesso guarda come ti sistemo!>>. Mentre Moulna gli si scagliava addosso, Navion lascio la sfera che, ingigantendosi sempre di più, andò a formare altre sfere, che circondarono Moulna e lo colpirono da tutte le direzioni: tuttavia la loro forza non era sufficiente, e Navion si ritrovò l’avversario a un palmo dal naso. Moulna stese le braccia e formò un potente raggio che colpì in pieno Navion che, con una piroetta, tornò alle spalle di Moulna, colpendolo nelle reni.
Teord, prevedendo una catastrofe, si allontanò prudentemente, raggiungendo verso il basso Bardack. Si allarmò alla vista di Besh con le gambe mozzate, che veniva soccorso da alcuni saiyan. All’improvviso comprese, in un solo istante, cosa significasse l’onore e il rispetto di chi combatte al fianco dei saiyan: lo stavano aiutando, così come avrebbero aiutato un fratello, perchè aveva combattuto al loro fianco. Non come Freezer, ma al loro fianco.
<<Non possiamo fare nulla finchè non torniamo in orbita>>, gli disse Bardack.
<<Resisterà>>, disse Teord. tutti si volsero a guardare Navion e Moulna, che si stavano già scatenando.
Il combattimento fu feroce ma breve. Navion non poteva competere da solo contro un avversario del calibro di Moulna: Teord decise di intervenire, anche se sapeva che Navion avrebbe disapprovato.
Moulna afferrò Navion per la gola e lo tenne stretto.
<<Hai finito di fare lo sbruffone?>>, disse stringendo la morsa. Lo colpì allo stomaco con una ginocchiata, in tutta la sua brutalità. Teord intervenne appena in tempo, colpendolo alle spalle.
<<Perchè sei intervenuto?>>, gli gridò Navion.
<<Vuoi andare all’altro mondo da solo?>>, gli rispose Teord mentre il loro avversario si stava riprendendo dal colpo, <<Oppure mi lascerai combattere al tuo fianco, come un fratello?>>.
Navion annuì, un po’ a malincuore e un po’ sollevato in cuor suo, e insieme andarono all’attacco. Teord era un guerriero eccezionale, si disse Navion. Moulna non ebbe scampo, e nel giro di pochi minuti la situazione fu chiara, perchè lui stesso si rese conto di non aver scampo. Navion e Teord formavano una coppia d’attacco rapidissima e letale, sfrecciavano nel cielo senza che Moulna potesse reagire.
<<Adesso finiamolo!>>, disse Teord, che insieme a Navion caricò potenti ki blast, che trafissero Moulna riducendo il suo corpo a un colabrodo.
Il suo cadavere precipitò al suolo, e il grido di vittoria di tutti i saiyan in coro sancì il definitivo trionfo, mentre il sole era ormai alto nel cielo. Era finita.
In orbita attorno a Naam stava la nave di re Vegeta. Suo figlio era rimasto su Vegeta.
“Peccato, avrebbe dovuto osservare”.
La battaglia principale si era consumata, e in quel preciso istante altre decine e decine di navette precipitarono al suolo, per portare devastazione sul pianeta. Per sedici ore gli ohzaru devastarono ogni cosa che trovavano sul loro cammino. Al termine della strage, il pianeta era conquistato. Vennnero riportati a bordo feriti e prigionieri: tra questi ultimi, un certo Lundo che, ritrovato morente, aveva preferito dichiararsi disposto a collaborare. Besh non se l’era passata bene: avrebbero dovuto impiantargli della gambe organiche sostitutive.
Teord si trovò a consiglio col re, poco dopo il suo arrivo a bordo.
<<Io credo nel vostro onore, tuo e dei tuoi uomini>>, disse Vegeta, <<Credo che siate guerrieri forti e onorevoli, non come gli uomini di Freezer. Lui prova schifo nel mescolarsi a noi. Voi no, ci siete fratelli nel dividere i nostri rischi. Per questo vi devo la vostra gratitudine>>.
<<L’onore è mio>>, disse Teord inchinandosi, <<Posso chiedervi un favore? Dovreste convincere Navion a venire con me. Ora che abbiamo concluso questa operazione, immagino che cominceremo a fare missioni a coppie, e lo vorrei insieme a me, ma so che se glielo chiedessi rifiuterebbe>>.
<<E’ curioso>>, disse Vegeta sorridendo, <<Poco prima che arrivassi Navion mi ha fatto lo stesso discorso. Credo che ormai ti consideri... un fratello>>.
Teord sorrise molto compiaciuto.
<<Ma Besh?>>, chiese Vegeta.
<<Besh è un individuo pericoloso. Non ha mai nascosto il suo risentimento verso Navion, e questo gli impedisce la lucidità. Inoltre non è un guerriero potente. Credo che sia giunto il momento per lui di tornarsene a casa, nella galassia dell’est. Qui ci creerebbe solo guai>>.
Annuirono. Ognuno aveva i propri compiti. Vegeta avrebbe fatto ritorno sul suo pianeta, insieme alla maggior parte dei suoi guerrieri; senza contare che Freezer ancora richiedeva i loro servigi. Teord dal canto suo era consapevole che i saiyan non erano solo un mezzo per conquistare il potere nella galassia del nord, e l’imperatore aveva voluto dimostrarlo fin da subito. Boran intendeva integrarli a livello di comando, e questo voleva dire che molto probabilmente Besh avrebbe avuto le ore contate. Forse sarebbe morto misteriosamente nel viaggio di ritorno, per una misteriosa esplosione della capsula; oppure qualche sicario sarebbe stato ad attenderlo al suo ritorno.
umh....si fa interessante..come al solito supenda!!!domani posti vero?
si si posto...
Mi spiace stasera non riesco a postare...
ps: festeggiate con me... ho preso la patente!!:ok::ok: Sono troppo felice!
la patente? O_O ma quanti anni c'hai?
Complimenti sia per la puntata che per la patente.
Scusate per ieri... con questa concludiamo il breve ciclo dedicato al passato, e torniamo al presente;) Buona lettura:ok:
Episodio 34: Tradimento
Teord lasciò passare qualche mese, mentre le loro conquiste si spandevano a vista d’occhio, e la sua collaborazione con i guerrieri saiyan diventava sempre più stretta. Aspettò di essere solo con Besh: gli avrebbe detto di ritirarsi, e di tornare nella galassia dell’est. Questo avrebbe evitato futuri problemi con i saiyan. Un giorno si trovavano in missione solitaria, loro due più un altro saiyan, su un pianeta di nome Malok. Avevano appena terminato la conquista, e stavano tutti e tre seduti attorno a un focolare, in piena notte, rifocillandosi dopo un’estenuante giornata di lotte.
<<Pensavo che il prossimo pianeta potrebbe essere Milt, Teord>>, disse il saiyan.
<<Non dire idiozie>>, disse Besh, <<Uno scimmione non dovrebbe prendere decisioni tattiche! Secondo me dovremmo andare su...>>.
<<Secondo me invece>>, disse Teord, <<Milt è un’ottimo obiettivo>>.
Besh deglutì il suo boccone e non disse più una parola. Ormai si aspettava soltanto un’altra umiliazione pubblica o peggio: la destituzione. E tutto questo a causa di un saiyan.
<<Besh>>, disse Teord, <<Credo che dovresti fare ritorno nella galassia dell’est>>. Lapidario.
<<Cosa? Perchè dovrei?>>.
<<Ormai qui la situazione è più tranquilla, io e i nostri fratelli saiyan saremo più che sufficienti>>. Teord aveva caricato di proposito l’espressione “fratelli saiyan”, per far comprendere a Besh la reale motivazione della sua richiesta. Quindi Besh fece finta di nulla.
<<Riferirai all’imperatore che tutto procede per il meglio>>.
Besh subì il colpo ma non mostrò segni di disturbo o malessere, e la cosa sembrò confortare Teord. Tutto sarebbe andato liscio. Dal suo viaggio verso la galassia dell’est, Besh non avrebbe fatto ritorno. Finalmente Teord avrebbe trovato in Navion un alleato affidabile, leale e potente: un vero e fiero guerriero saiyan. E Boran avrebbe saputo a chi affidare il suo impero dopo la sua morte: a Teord e ai saiyan.
Mentre erano seduti attorno a quel fuoco, Besh si era ricordato di un suo viaggio da Freezer alcuni mesi prima.
Freezer si lamentò con Besh in quell’occasione.
<<Non te lo nasconderò Besh, ormai non trovo più tollerabile il comportamento dei saiyan. Dopo il vostro arrivo si sono montati la testa, credono di poter spadroneggiare. Non mi preoccupano singolarmente, ma tutti insieme rappresentano una potenza>>.
Ora quella frase gli fu illuminante, e comprese nel giro di un istante cosa andava fatto, lì e ora.
<<Partiremo domani mattina>>, aveva detto intanto Teord, <<Sei d’accordo Besh?>>.
La mano di Besh scattò fulminea, tesa come un nerbo, e trafisse la trachea di Teord, spezzandogli l’osso del collo. Gli occhi increduli di Teord fu l’ultimo ricordo che Besh conservi di lui.
<<No! Teord!>>, esclamò il saiyan sollevandosi. Ma Besh, con l’altra mano lo trafisse al torace con un potentissimo raggio, che già teneva in serbo. Il saiyan cadde, morto, mentre Teord, negli ultimi rantoli di vita, bisbigliò le ultime parole.
<<No... Besh... perchè... l’hai... fatto...>>
<<Mi prendo ciò che è mio!>>, gli rispose Besh. Con un colpo dell’altra mano la testa di Teord schizzò in alto insieme a un fiotto voluminoso di sangue che coprì il volto di Besh. In preda a un’euforia omicida, la mente di Besh corse come un treno a ciò che avrebbe dovuto fare, si diresse verso la sua capsula e mandò un segnale di emergenza. Non verso la più vicina base saiyan, ma verso Freezer.
Si coprì il voltò con le mani, e le osservò, rosse di sangue: strinse forte i pugni, e si colpì all’addome. Una ferita lieve, poco profonda, ma che lo rese incosciente. Sperò solo che Freezer non tardasse.
Freezer non ebbe dubbi quando osservò la scena: un saiyan aveva ucciso Teord, mentre Besh era riuscito a salvarsi eliminandolo. Quando Besh rinvenne, il sovrano cornuto gli stava di fronte, mentre alcuni suoi uomini lo curavano.
<<Cos’è successo, Besh?>>.
<<Il saiyan ci ha attaccato>>, disse Besh tentando di apparire sconvolto, <<Non ho potuto salvare Teord, e prima che mi finisse sono riuscito a ucciderlo. Poi ho inviato un messaggio di emergenza>>.
Freezer chiuse gli occhi e sospirò.
<<Ma ero ferito e ho perso conoscenza>>, concluse Besh.
<<Come temevo, il peggio si è realizzato>>, disse Freezer, <<Questo è un atto di tradimento, oltre che di rivolta. Ora dimmi, come devo trattare queste belve dei saiyan?>>.
Besh si risollevò, preparandosi a recitare la sua parte.
<<Devo consultare l’imperatore, lo sai che l’ultima parola sui saiyan spetta a lui>>.
<<Non preoccuparti, l’ho già informato. Pretende che lo contatti appena possibile>>, rispose Freezer con freddezza.
Besh si incamminò verso la sua monoposto, con le sue nuove gambe che gli pulsavano dal dolore e l’addome profondamente ferito. In lontananza vide il cadavere di Teord, e una parte del suo cuore rise. L’altra, preferì non pensare.
Quando fu in orbita, su una delle grandi navi imperiali, Besh contattò Boran, che lo attendeva impaziente. La sua immagine comparve in un ologramma.
<<Ho saputo la terribile notizia da Freezer. Confermi la versione dei fatti?>>.
<<Si, mio signore>>, disse Besh, <<Non mi aspettavo questo atto di rivolta>>.
Boran sospirò.
<<E io che credevo di aver trovato dei guerrieri leali, dei potenti alleati... cosa devo fare adesso Besh? Adesso che mi vedo tradito da coloro che credevo la mia più grande speranza! Cosa devo fare? Dovrò essere buono o inflessibile? Buono... la bontà non porta mai nulla di buono... coltiva solo il culto della debolezza e della pietà>>.
Boran si interruppe, mentre Besh rimaneva in trepida attesa.
<<Sterminateli tutti. Tutti quanti, nessuno escluso; voglio i loro mondi bruciati, le loro case bruciate, i loro templi, i loro figli... non lasciare che uno solo di quei cani sopravviva, mio caro Besh. E se solo uno osasse sfuggire, saresti suo cacciatore per tutta la vita>>.
La comunicazione si interruppe, e Besh si rpemurò di non ossere osservato, prima di lanciare il suo grido di gioia.
Un minuto dopo stava già contattando Freezer, che attese suoi ordini.
<<L’imperatore ha chiesto di attendere>>.
Non era ancora il momento.
Giorni dopo si recò su Vegeta. Non fu accolto nel più caloroso dei modi. Era giunta voce della tragica fine di Teord e di uno dei loro fratelli, e che molto probabilmente Freezer era invischiato nella questione: la sua nave era stata vista sul pianeta. Era incredibile, pensò Besh, a come le notizie potessero giungere distorte, ma se ne rallegrò.
Vegeta lo accolse, tutto sommato, con calore.
<<Ho saputo di quello che è accaduto su Malok. Pare che Freezer abbia deciso di agire contro di voi. Può essere che abbia capito che indiamo rovesciare il suo dominio>>.
<<Non me lo sarei mai aspettato>>, disse Besh, <<Un colpo così letale è una profonda ferita per la mia lealtà. Ne ho parlato con l’imperatore all’insaputa di Freezer, e concorda nell’accelerare i tempi. La deposizione di Freezer deve avvenire il più presto possibile>>.
<<Ormai basta un tuo ordine>>, disse Vegeta, <<I nostri guerrieri non aspettano che il momento migliore, e allora attaccheremo Freezer in massa...>>.
<<Ho già detto a Freezer di recarsi qua>>, disse Besh, <<Arriverà entro pochi giorni>>.
<<Per allora avremo radunato tutti i nostri guerrieri dispersi nella galassia, e attaccheremo una volta per tutte, anche per onorare la memoria di un grande amico come Teord>>.
Besh gioì. Non poteva credere che tutto fosse pronto. Ora la trappola doveva scattare.
Venne il giorno in cui la nave di Freezer si trovò in orbita attorno a Vegeta. I saiyan si riunirono in massa, negli strati alti dell’atmosfera, per sferrare il loro attacco. Bardack era in prima fila, per rovesciare il tiranno, vendicare un alleato, e ridare un futuro di libertà alla sua razza.
<<FREEZER!>>, lo chiamò.
Nella sala di comando nell’astronave, Freezer attendeva assieme a Besh, soli nella stanza.
<<Cosa devo fare con loro? Li vedi? Pronti alla ribellione...>>.
<<Non c’erano dubbi allora>>, disse Besh, <<Sterminali, tutti, nessuno escluso>>.
Uscito dalla stanza, Besh si allontanò dall’astronave, lontano da un pianeta che da un momento all’altro avrebbe subito un tragico destino. Freezer fece ondeggiare il calice di vine nella propria mano. Pochi istanti dopo Dodoria e Zarbon, entrati, lo informarono che dei saiyan, capitanati da Vegeta, si erano introdotti nell’astronave. Pochi istanti dopo, nel confronto con Freezer, Vegeta perse la vita, e con lui tutti i suoi saiyan.
La poltrona levitante di Freezer si sollevò al di fuori dell’astronave, per affrontare direttamente i saiyan. Usando un solo dito, il tiranno formò una gigantesca sfera di energia; pregustando la definitiva liberazione dalla razza saiyan, la scagliò contro l’intera razza saiyan. La sfera procedeva, ingigantendosi come un sole splendente, mentre un calore divorante stracciava le corazze e divorava la pelle.
<<Che spettacolo meravoglioso, sorprendente!!>>, esclamò Freezer, <<Zarbon, Dodoria, non pensate anche voi che questa volta abbia superato me stesso??>>.
Bardack vide la morte corrergli incontro, e sopraggiungere. Negli occhi, aveva ancora impresse le mille battaglie e i mille ricordi... suo figlio su un pianeta lontano.
Nell’impatto col pianeta, la deflagrazione lo disintegrò totalmente: niente più pianeta, niente più saiyan. Besh aveva osservato l’ultimo atto del suo dramma consumarsi alle note sublimi e definitive della parola “vittoria”. Sapeva che Codre e anche quel Lundo, che era passato dalla loro parte, non avrebbero rimpianto la loro scomparsa. Ma avrebbe taciuto sulla reale versione dei fatti. In quel preciso istante credette che dei saiyan, non avrebbe più sentito parlare, ma ciò che seguì... beh, quella era un’altra storia...
Besh venne riportato al tempo presente da un terribile fulmine che si schiantò poco lontano da dove stava riposando. Improvvisamente ricordò di essere sulla Terra, decenni erano passati da quel giorno. Il figlio di quel re Vegeta si trovava ora in loro possesso. Alla fine l’incubo dei saiyan, per Besh, era tornato.
wow sempre +stupenda!!!complimenti vegge!!!nn vedo l'ora d leggere la prossima puntata...
Grazie:ok: dimmi, ti aspettavi che sarebbe andata così?;)
Rispondo a lele: è chiaro, anche dal mio nick, che ho 18 anni abbondantemente compiuti...
Bellissima puntata, non me l'aspettavo proprio.
in effetti vegge nn m aspettavo ke besh tradisse teord in maniera così netta.cmq adesso nn vedo l'ora d sapere cm continua.nn fare skerzi doma devi postare!!!
Tra un secondo posto l'episodio... prima vorrei dire due cose.
La storia di Besh e Teord avrebbe meritato un approfondimento estremamente più vasto (non escludo di farlo eventualmente in un'altra serie, legata alla storia passata dei saiyan, oltre al mio progetto di una serie ambientata ai tempi antichi del Dominatore), e le azioni di Besh si prestano a diverse interpretazioni. Il dibattito è aperto.
Episodio 35: Partenza
Besh aveva volato fino al tempio dell’antico dominatore, dove Mylon aveva ormai marchiato Vegeta, Goku e Gohan.
“Esiste un tempio su ogni pianeta esistente... il Dominatore doveva essere estremamente potente...”
Atterrò sullo spiazzo principale della base provvisoria dell’armata, quella allestita da Kupile, dove un piccolo ingresso permetteva l’accesso ai livelli inferiori. Li attraversò di corsa fino a giungere alle gallerie più basse, che davano nel tempio. Si trovò in un immenso spazio, una sorta di caverna dal sapore anticoe misterioso. Vide Boran, non come lo ricordava nelle sue memorie ricorrenti, ma grasso e malato. Giaceva sulla sua poltrona, ansimando ad ogni respiro.
“Quanto potrà durare ancora in queste condizioni?”
Al suo fianco Codre e Mylon stavano parlando ai saiyan. Non troppo incredibilmente, erano stati slegati. Portavano divise dell’armata, ma non volgari uniformi: corazze d’argento riservate ai ranghi più alti dell’esercito. Un grande onore. Avvicinandosi al gruppo, Besh udì i loro discorsi.
<<Se solo potessi percepire l’aura di qualcuno su Namecc... potrei teletrasportare tutti nel giro di un secondo>>, disse Goku. Vegeta e Gohan sorrisero, poco distanti, quando videro arrivare Besh.
<<Finalmente ti sei fatto vivo>>, disse Boran, <<Sei rimasto lontano per giorni...>>.
<<Ora sto bene>>, disse Besh sull’attenti.
<<Bene Besh, perchè le navi di riserva sono appena arrivate da planet Freezer>>, gli disse l’imperatore, <<E partirete immediatamente. Tu, Codre, Keut, e i tre saiyan...>>.
Besh annuì con approvazione, mentre Codre si avviò verso l’esterno insieme ai saiyan. Passando davanti a Besh, lo gratificarono di sguardi di compiacenza, mentre lui li guardò uscire di scena.
<<So cosa ti turba>>, disse l’imperatore a Besh, <<Non hai mai perdonato i saiyan, vero?>>.
Besh non parlò, molto prudentemente.
<<Lo so che pensi che potrebbero tradirci di nuovo... è forse un disonore per la memoria di Teord, secondo te, quanto sto facendo?>>, gli chiese l’imperatore. Besh si trovò in imbarazzo:
<<Teord si fidava dei saiyan e loro ci hanno tradito una volta...>>, disse semplicemente Besh.
<<Ma ora non correremo rischi. Sono marchiati, e questo impone loro una disciplina totale e una devozione completa alla causa del dominatore. Combatterai al loro fianco, su Namecc, e avrai modo di osservare le loro capacità... vedere se in qualche modo potranno raggiungere la potenza di Navion e dei suoi saiyan...>>
<<Va bene, mio signore. Troveremo le sfere>>, disse Besh congedandosi e raggiungendo gli altri. Tenne per sè i propri pensieri.
<<Come va con quel giovane mezzo-saiyan... Trunks?>>, chiese Boran a Mylon.
<<Molto bene>>, disse, <<I miei sospetti erano fondati. Si sta dirigendo da Navion. Al momento opportuno, sarà per noi come un faro nella notte>>.
Boran rise tra sè e sè, anche se la cosa gli faceva dolere le meningi e i polmoni. Presto avrebbero avuto le sfere, e dopo di quelle il Daemon. E allora nulla avrebbe impedito lo scatenarsi della forza più grande di questo universo.
Vegeta, Goku e Gohan atterrarono bruscamente davanti a Keut, seguiti poco dopo da Codre. Erano in un ampio spiazzo poco distante dal luogo dove si stava ricostruendo la grande astronave dell’imperatore.
<<Voi?>>, disse Keut, <<Siete ancora i poveri scimmioni trogloditi di sempre? Oppure...>>.
<<Tieni a freno la lingua, Keut>>, disse Gohan, <<Devi trattarci da pari, adesso. Serviamo lo stesso dio>>.
<<Questo è sacro>>, disse Keut alzando la mano nel segno di Talgot, <<Ma non potrete pretendere di essere nostri pari. Noi siamo cacciatori di voi saiyan, di gran lunga più potenti di quanto voi possiate immaginare>>.
<<Eppure siete talmente potenti che l’imperatore ha chiesto espressamente la nostra partecipazione alla missione su Namecc>>, disse Vegeta, <<Guarda un po’! Pare che lavoreremo insieme!>>.
<<Abbiamo intenzione di stare qui ancora per molto?>>, disse Goku, <<Mentre parliamo le sfere ci aspettano su Namecc. Mettiamoci in viaggio subito>>.
Tutti concordarono, e montarono in sella alle rispettive monoposto, appena giunte da planet Freezer. La loro partenza fu salutata nel segno della speranza di trionfare sui nemici del dominatore.
Il viaggio verso Navion non sarebbe stato lunghissimo, aveva detto Kiraji ai due giovani saiyan, che egli trattava col massimo rispetto. Dal canto loro, Trunks e Goten non si sentivano a loro agio. Gli occhi sospettosi e sfuggenti di Maseri e Geers continuavano a spiarli. Finchè dopo qualche giorno Kiraji fece una proposta allettante ai due giovani.
<<Mi piacerebbe mettere alla prova il vostro livello, e farvi fare un po’ di allenamento, in vista del vostro incontro col grande Navion>>.
Avevano accettato e si erano diretti in una stanza che aveva tutte le caratteristiche della stanza dello spirito e del tempo, con l’unica differenza che non c’era dilatazione temporale: dentro e fuori il tempo scorreva ugualmente.
Kiraji fornì ai due giovani delle divise particolari, degli abiti in apparenza umili e fragili, ma in realtà estremamente pesanti e resistenti. Goten si tolse così finalmente i suoi logori e insanguinati vestiti da terrestre, e Trunks si sfilò l’orribile divisa da shin.
<<Così siete decisamente più presentabili!>>, disse Kiraji sorridendo.
I due giovani, emozionatissimi, non aspettavano altro che di scontrarsi col saiyan misterioso dai lunghi capelli bianchi.
<<Chi vuole esere il primo?>>.
<<Io>>, disse Goten. Trunks stette in disparte ed aspettò.
<<Allora>>; disse Kiraji, <<Prova a colpirmi>>.
<<Niente di più semplice>>, disse Goten, trasformandosi in ssj2. scattò in avanti, ma prima che potesse anche intuire il minimo movimento, Kiraji gli si presentò alle spalle. Nè Goten nè Trunks avevano visto nulla.
<<Cosa??>>, esclamò Goten.
<<Primo errore>>, disse Kiraji, <<Sei balzato in avanti con la certezza che i tuoi occhi ti dicano dove mi trovo>>.
<<Ma io non ho neanche percepito il tuo movimento>>:
<<Percepire l’aura può essere illusorio, e qualcuno potrebbe persino farti credere di essere dove non è>>.
A Trunks tornava in mentre Bleez.
<<Non pensare alla mia aura>>, disse Kiraji, <<E non pensare a me. Lascia che il tuo istinto guidi le tue azioni. Allora mi vedrai dove sono>>.
<<L’istinto?>>, chiese Goten incredulo. “Farò come dice”.
<<Riprova. E stavolta non mi limiterò a spostarmi, ti colpirò se non sarai tu a farlo>>.
Trunks era sbalordito dalla sicurezza e dalla rapidità di Kiraji, e ne era ammirato.
Goten stavolta scattò in avanti, e Kiraji non si spostò, finchè Goten non gli fu esattamente a un millimetro; allora Goten ebbe la percezione di Kiraji alle sue spalle, ma non si voltò. Istintivamente colpì alla propria destra con un calcio, e Kiraji gli bloccò la gamba.
<<Ottimo! Hai visto? Mi percepivi alle tue spalle, e invece ero al tuo fianco>>.
Goten e Trunks erano a bocca aperta.
<<Puoi allenarci per poter raggiungere questo livello?>>, chiese Goten sognante.
<<Sarà molto dura, ma se il vostro sangue saiyan non mente, ci riuscirete senz’altro. Ora io e te combatteremo seriamente, ma io conterrò la mia forza, per non ucciderti>>.
Goten deglutì e si preparò allo scontro.
<<VIA!>>, gridò Kiraji.
L’uno scattò verso l’alto, e sparirono. Trunks non li vide più ma li percepiva. Per il momento si inseguirono. Guidati dall’istinto, l’uno dava la caccia all’altro in un inseguimento a zig zag estenuante e infinito. Alla fine Kiraji ingaggiò Goten, e il giovane ne fu subito messo a dura prova. Nel combattimento, Kiraji mostrava grazia ed eleganza, e senz’altro conteneva le proprie abilità. Per Goten lo scontro sarebbe stato molto arduo...
Sempre bellissima puntata.
stupenda...m disp x goku e gli altri anke se m sembrano un po' strani x essere stati domniti sembra quasi ke entrino in competizione con gli altri membri dell'esercito...mah forse è solo una mia impressione.una cosa:i ribelli d navion s trasformano in ssj?
x quanto rigurda lo special(se così può essere kiamato)x me va benissimo sn curioso d sapere gli altri motivi d attrito fra idue..