Ringrazio tutti per i commenti e mi scuso per il ritardo nella stesura dei successivi, ma sono piuttosto impegnato! Tuttavia presto riprenderò a postare!
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EPISODIO 19: LA DECISIONE DI GOKU
Il silenzio che era calato sul campo di battaglia era tale da sembrare irreale. Il fatto che Goku non sembrasse determinato a confutare quanto affermato da Latan inquietò profondamente Arier ed Elore. Possibile che il desiderio di combattere che da sempre pervadeva l’animo di Goku fosse tale da spingere il saiyan a prendere in considerazione l’offerta dell’angelo caduto? “Non avevo considerato l’eventualità che quel folle potesse allettare Goku con una proposta! Sulla bontà dei sentimenti di Goku sarei disposto a mettere la mano del fuoco, tuttavia, sono nondimeno consapevole del fatto che egli è un saiyan, pertanto il richiamo irresistibile di un conflitto senza fine potrebbe spingerlo all’azzardo!” pensò Arier con espressione preoccupata. “Del resto lui ha combattuto per tutta la vita per difendere coloro a cui vuole bene, e nulla gli impedirebbe di continuare a farlo… ma il caos in cui Latan getterebbe l’universo potrebbe essere qualcosa di troppo grande perché Goku possa sostenerlo! Spero che abbia la lucidità per rendersene conto!” si augurò poi lo zefiriano. “Allora, Goku? Cosa aspetti a prendere la decisione più naturale per una persona come te? Un mondo fondato sulla pace non si confà ad un guerriero del tuo livello! Non sarai costretto a fare nulla contro la tua volontà! Sarai tu a decidere chi difendere e contro chi volgere i tuoi colpi!” disse Latan, incalzando il saiyan a prendere una decisione. Goku era visibilmente combattuto e si trovava del tutto spiazzato innanzi al dover compiere una scelta per lui tanto difficile. Nel caso avesse accettato la proposta dell’angelo caduto, egli si sarebbe preso la responsabilità di dover difendere l’universo dal male e ciò rappresentava una sfida che lo esaltava in misura ancora maggiore. Sarebbe potuto tornare a combattere assieme ai propri amici contro ogni sorta di nemico, tra cui lo stesso Latan. Del resto egli era consapevole come nei periodi di pace egli si sentisse sovente come un pesce fuor d’acqua, e in cuor suo egli sapeva come avesse rifiutato di essere riportato in vita, dopo essersi sacrificato contro Cell, anche per cercare nuove sfide nell’aldilà. Come marito e come padre sentiva di aver spesso deluso le aspettative. Le volte in cui aveva fatto arrabbiare Chichi erano innumerevoli, così come le sofferenze arrecate a suo figlio Gohan. L’unica volta in cui lui e suo figlio si erano sentiti davvero vicini era stata quando si erano allenati nella stanza dello spirito e del tempo o quando Goku aveva dato a Gohan la forza di tirare fuori la sua potenza per annientare Cell, l’essere perfetto. Tutte esperienze legate al contesto combattivo. La sua immagine anche agli occhi degli altri era indissolubilmente legata al suo essere guerriero. Mai si sarebbe potuto scordare gli sguardi di gioia e di speranza che accompagnavano la sua discesa sul campo di battaglia, e non poteva fare a meno di paragonarli al biasimo che sovente vedeva negli occhi delle persone quando si trovava in contesti di vita quotidiana, quando si comportava in modo da loro ritenuto bizzarro o stupido. Tutto quello che egli poteva fare per gli altri era combattere per loro.
La tensione era densa e pesante al punto da risultare insopportabile per Elore, la quale esternò perentoriamente il proprio pensiero. “Sei un illuso, Latan! Goku non è un farabutto come te! Non si metterà mai dalla tua…” urlò la zefiriana, la quale non ebbe il tempo di terminare la frase che l’angelo caduto, volgendo uno sguardo adirato verso di lei, le scagliò contro una sfera di energia. “Attenta Elore!” esclamò Arier tirando a se la sorpresa compagna, salvandola dall’essere colpita da quell’attacco improvviso e cingendola tra le proprie braccia con fare protettivo. “Non mi risulta che qualcuno ti abbia chiesto un parere! Non è buona creanza intromettersi in una discussione, in particolare in tal guisa!” disse infastidito Latan. “Che attacco rapido… non sarei riuscita ad evitarlo se Arier non fosse intervenuto… la potenza di costui va oltre l’immaginabile!” pensò tra se e se Elore, per poi staccarsi delicatamente dall’abbraccio di Arier, facendogli intendere come ella stesse bene e fosse pronta a riprendere il proprio ruolo nella contesa, palesando comunque la volontà di essere maggiormente prudente e non abbassare la guardia innanzi al malvagio avversario. Latan distolse l’attenzione da quella che per lui era solo una sgradevole interferenza per poi rivolgersi di nuovo a Goku. “Dunque? Cosa hai deciso?” chiese l’angelo caduto. Sul viso del saiyan ora era visibile un’espressione maggiormente convinta, segno di come egli avesse preso una decisione. “Ho riflettuto sulle tue parole, Latan… e sono giunto alla conclusione che quanto dici è vero! Devo riconoscere che hai ragione!” asserì il saiyan. “Goku!!!” sussultò Elore, mentre sul viso di Arier era apparsa un’espressione atterrita; i suoi timori si erano rivelati fondati. Latan, dal canto suo, sorrise compiaciuto. “Non posso negare la veridicità di quanto dici… in cuor mio combattere in eterno è ciò che desidero più di ogni altra cosa, e la responsabilità di difendere le persone che amo non mi spaventa!” affermò il padre di Gohan. Egli strinse poi i pugni mormorando “Tuttavia…”. Latan si accigliò, turbato dal fatto che Goku avesse da aggiungere qualcosa che con tutta probabilità avrebbe disatteso quanto Latan si illudeva di aver ottenuto in base alle premesse del saiyan. La mente di Goku corse al suo primo dialogo con Trunks, il ragazzo venuto dal futuro, alle sue parole cariche di disperazione e alla tristezza dei suoi occhi. Occhi di qualcuno su cui il male si era abbattuto come una sciagura, una persona che mai aveva desiderato mettere alla prova la sua forza, ma che era stato costretto a combattere una guerra da lui non voluta da un male che non lasciava scelta, da due esseri malvagi, i cyborg 17 e 18 del suo tempo, che come divinità capricciose decidevano chi meritava di continuare a vivere e chi invece doveva morire. Nella sua testa rimbombavano poi le parole di Crilin, di come egli non desiderasse altro che una vita tranquilla, in famiglia… nella mente di Goku vi era il faccione simpatico e un po’ imbarazzato di Crilin mentre proferiva tali parole, immagine che venne poi sostituita dall’urlo disperato del piccolo terrestre prima di essere fatto esplodere senza pietà dal crudele Freezer. E ancora il corpo del piccolo Gohan, di 5 anni appena, riverso a terra in un lago di sangue, sangue uscito dalla sua stessa bocca, dopo che Recoome non aveva esitato a spezzargli il collo con un calcio. E poi lacrime, urla, lamenti sconosciuti e vani. Vite stroncate senza un perché, dolore urlato al cielo per via di morti ingiuste, fini tragiche in cui erano incorse persone che non avevano fatto nulla di male. No, Goku non poteva accettare un universo in cui quei tragici avvenimenti sarebbero stati all’ordine del giorno. A nessun prezzo. “Tuttavia io conosco la guerra, Latan! La guerra non è una contesa tra combattenti! No! Essa non fa distinzioni tra chi è cosciente del conflitto e chi no! Tra chi vuole combattere e chi no! Io non posso accettare che vengano coinvolti degli innocenti! Cosa che in una guerra universale sarebbe inevitabile! No! Loro ne devono restare fuori! Combattere deve essere prerogativa di chi desidera farlo! Io non desidero che sia versato sangue innocente, e nemmeno dei malvagi se è per quello! Infatti ho sempre evitato di uccidere per quanto mi è stato possibile!” affermò il saiyan per poi espande la propria aura ed urlare “Quindi non solo non ti aiuterò! Ma farò di tutto per impedirti di mettere in atto il tuo folle piano!”. Latan rimase impassibile, scrutando il saiyan con il suo unico, severo occhio, quindi lo chiuse, assumendo un’espressione rassegnata, figlia della presa d’atto delle parole pronunciate da Goku. “Capisco… dunque è questo il tuo pensiero…” disse l’angelo caduto, alla base della cui palpebra chiusa si intravide un luccichio, che assunse poi la forma di una lacrima che scese lenta lungo la guancia coloro lavanda del guerriero alato. “Il mio cuore è straziato all’idea che uno spirito guerriero di tal purezza sia stato contaminato da quelli che i Kaioh hanno l’ardire di chiamare principi, e che in realtà altro non sono che sciocche e vuote farneticazioni!” disse Latan con tono colmo di rammarico. Nel breve spazio di un istante, la delusione si tramutò in rabbia, e l’occhio azzurro dell’angelo caduto tornò a fissare Goku, ma stavolta esso brillava d’ira e desiderio di annientare colui che aveva osato rifiutare la sua offerta, frustrando le aspettative. “Sei un insulto alla tua stessa natura! Sei come un tirannosauro addomesticato e tramutato in bestia da soma! Sei una fenice rinchiusa in una gabbia per uccelli! Sei un unicorno ridotto a pony per mocciosi! Quel che sei al contempo mi rattrista in quanto pietoso e mi irrita in quanto sacrilego! Pertanto…” urlò Latan pervaso dalla collera per poi espandere la propria immensa aura purpurea che sovrastò quella dorata di Goku, facendo correre un brivido sulla schiena del saiyan. “Pertanto preferisco cancellarti per sempre dal creato! Sei stato un idiota! Hai gettato al vento la tua unica speranza di salvezza! Preparati a scomparire!!!” tuonò Latan. Arier ed Elore si frapposero tra Goku e l’angelo caduto, decisi a difendere il proprio amico dalla collera di quella furia leggendaria. Non ebbero però nemmeno il tempo di assestarsi nelle proprie posizioni che Latan scomparve dalla loro vista.
Ad attirare la loro attenzione fu un rantolo sordo e soffocato che essi udirono alle loro spalle. I due zefiriani si voltarono e videro come Latan avesse colpito Goku con un violentissimo pugno all’addome, tanto che il saiyan vomitò un fiotto copioso di sangue dalla bocca. “Che velocità!” pensò Elore, allibita. “Maledetto!” si limitò a ringhiare Arier. Latan afferrò Goku per i capelli portandone il viso all’altezza del proprio. “Ti illudevi di essere potente soltanto per essere riuscito a battere i miei sottoposti!? Povero illuso! Innanzi a me non sei che un insetto! E io ti schiaccerò! Non prima però di averti staccato tutte le zampe! Tu soffrirai! Perché nessuno può permettersi di rifiutarsi al grande Latan!” disse l’angelo caduto con tono freddo e spietato. Egli alzò l’indice della mano sinistra, mentre con la destra continuava a tenere lo stordito saiyan per i capelli. Quindi con un movimento rapido e deciso conficcò il proprio dito nel torace di Goku, penetrando nelle carni del saiyan, il quale urlò per l’atroce dolore inflittogli dall’angelo caduto. “Mostro! Lascialo stare!!!” urlò Arier per poi scagliarsi contro l’angelo caduto unitamente ad Elore. “Non interferite!” si limitò ad esclamare Latan per poi sbattere le ali nere e scagliare dietro di se una pioggia di piume nere, utilizzando il Pain’s Touch. Gli zefiriani vennero crivellati da quell’attacco e stramazzarono al suolo per l’intenso dolore che li pervase in tutto il corpo. Latan estrasse l’indice dal torace di Goku sul quale era ora visibile un vero e proprio foro, che sanguinava copiosamente. Quindi l’angelo caduto ripeté la procedura trapassando il saiyan in un altro punto, badando bene di non colpire gli organi vitali, vista la sua ferma intenzione di infliggere al saiyan atroci sofferenze per quanto più a lungo fosse possibile. Incurante delle urla del saiyan, egli continuò a torturarlo, infliggendogli molteplici ferite, finché gli zefiriani non si rimisero in piedi tornando all’attacco. “Siete testardi…” commentò Latan il quale aveva però commesso l’errore di farsi distrarre, permettendo a Goku di reagire e colpire l’angelo caduto con una calcio all’addome, liberandosi dalla sua stretta. “Notevole… ha ancora le forze per reagire con tutte le ferite che gli ho inflitto!” pensò tra se e se l’angelo caduto, nel quale aumentava il rammarico per non essere riuscito ad arruolare nelle proprie schiere un guerriero tanto valido anche se, a suo avviso, dedito a una causa puerile. L’angelo caduto, tuttavia, non aveva ancora visto sino a che punto fosse forte la determinazione di Goku, il quale, malgrado le ferite, riuscì a richiamare istantaneamente l’energia per scagliare una potente Kamehameha da distanza ravvicinata che travolse in pieno un sorpreso Latan mandandolo a sbattere contro la torre alle loro spalle. Sul volto di Goku apparve un sorriso che figurava buffo in quella maschera di dolore che era la sua faccia. “Lo hai sentito questo eh? Hehehe!” commentò il saiyan vedendo l’angelo caduto precipitare verso il basso. Prima però che egli toccasse terra Latan eseguì una piroetta atterrando in piedi, dimostrando di aver incassato rapidamente il corpo. “Tsk! Patetico! Cosa pensavi di fare con la tua misera energia? Tu non puoi competere con me! Mettitelo bene in testa!” affermò l’angelo caduto, lasciando di stucco Goku, Arier ed Elore. “Temo che abbia ragione… se neppure una Kamehameha lanciata da quella distanza in versione Super saiyan di secondo livello è riuscita a scalfirlo vuol dire che la mia forza non basta! Sembra veramente invincibile! Tuttavia io non posso arrendermi! Devo tentare il tutto per tutto!” pensò tra se e se il saiyan. “Come ti senti Gokuccio? Oh mamma… hai delle ferite tremende! Quel Latan è un demonio!” chiese Elore con affetto avvicinandosi al saiyan. “Non preoccuparti… non mi ha colpito in punti vitali… e al dolore sono abituato, per quanto debba riconoscere di non sentirmi particolarmente in forma! Hehehe! Piuttosto, ho una cosa da chiederti!” disse il saiyan. “Si, dimmi tutto!” annuì Elore. “Tu sei un allieva dei Re Kaioh, no? Dunque sei capace di utilizzare la sfera Genkidama?” chiese il saiyan. “Si, la conosco! Tuttavia l’energia da cui si può attingere qui nell’aldilà non è molta, visto che sono quasi tutti defunti senza un corpo! Non verrà certamente abbastanza potente da sconfiggere Latan!” spiegò Elore. “Hehehe! Si, ricordo in effetti che sul pianeta di Re Kaioh non ero in grado di raccoglierne molta, però qui siamo vicini al pianeta di Dai Kaioh, che è molto più grande! Lo so… non verrà comunque abbastanza potente per sconfiggere Latan, tuttavia ti chiedo di fidarti di me, e di caricarla lo stesso mentre io terrò occupato Latan!” disse Goku. Elore fece un cenno di assenso “D’accordo Goku! Mi fido di te! Non so cosa tu abbia in mente, tuttavia sono certa che hai in mente un piano preciso!”. “Grazie!” sorrise Goku, per poi rivolgersi ad Arier. “Ho notato che sei diventato molto più forte… altrimenti non saresti riuscito a tenere a bada quella furia di Latan per così tanto tempo! Direi che sei diventato persino più forte di me!” disse Goku. “Hehehe! Infatti! Mi hai scoperto! Scusa se non te l’ho detto, ma volevo farti uno scherzo al torneo! Non immaginavo certo che le cose avrebbero preso questa piega!” rispose Arier. Goku sorrise “Non serve che ti scusi, Arier! Comunque sia, questo ci torna utile! Mi dai una mano a tenere occupato Latan fintanto che Elore carica la Genkidama?” chiese il padre di Gohan. “C’è da chiederlo?” rispose Arier. Il saiyan e lo zefiriano atterrarono innanzi a Latan, pronti a riprendere il duello. “Dunque avete ancora intenzione di battervi? Non lo avete ancora capito che è inutile?” disse con disappunto l’angelo caduto. “Questo è ancora tutto da vedere, Latan!” affermò Goku con tono deciso. “Hai un bel coraggio a fare lo spavaldo dopo che fino a pochi minuti fa eri inerme come un giocattolo nelle mie mani!” disse Latan con tono di scherno. Goku non si lasciò intimidire e asserì “Bene… a maggior ragione ora ho una gran voglia restituirti il favore!”.
Stupendo nuovo episodio!
Quindi alla fine Goku ha rifiutato (mah... lo sapevo! :asd:). In effetti riflettendo bene su tutte le sue esperienze ci sarebbe arrivato anche lui che l'universo come lo vuole Latan non è fattibile!
E adesso l'angelo si è arrabbiato! Poverino lui che ci sperava tanto! :asd: Ha inflitto una giusitssima e sublime torntura al SS! Però con quei 2 in giro c'è sempre da stare attenti!
O_o ora con la Genkidama che faranno? Goku di solito la lancia e basta! Non ci riflette sopra... MAH?!
Se la trama del tuo racconto è comprensiva dei movie, posso immaginare cosa vorrà fare.
Grandissimo episodio, molto ben scritta la parte in cui Goku esamina la proposta di Latan. Alla fine il nostro eroe fa la scelta giusta facendo però in furiare l'angelo caduto. Si prospetta uno scontro davvero interessante in cui i difensori del paradiso dovranno riuscire a battere Latan usando la testa perché con la pura forza non hanno nessuna possibilità. Vediamo cosa si inventano e come utilizeranno la genkidama.
alla prossima!
stavolta l'ho azzeccata! Sapevo che Goku non avrebbe accettato la proposta dell'angelo caduto!
Chissà che vorrà fare con la Genkidama...
Certo sarà un bel problema tenere a bada Latan nel frattempo, per crearne una ci vogliono sempre dei secoli!
Goku non tradisce mai! Sapevo che avrebbe rifiutato la proposta di Latan, ma d'altro canto, se fosse stata posta con un fine benigno (ma si può?), credo che sarebbe stato ancora più in difficoltà!
La lacrima di Latan mi ha colpito, davvero! Un individuo che è andato contro il flagello divino, e che quindi immaginavo duro almeno quanto quest'ultimo, è in grado di emettere simili manifestazioni di sentimento.
Cosa potrebbe indicare? Che in fondo l'angelo caduto ha conservato un'animo "nobile", oppure semplicemente che il suo smanioso desiderio di creare il suo mondo personale e di trovare individui forti batta perfino la più cupa delle vanità?
Staremo a vedere. Posso solo dire... in bocca al lupo, Arier, Elore, e Goku.
Wow, capitolo formidabile e assolutamente mozzafiato!!
Sììì! Goku ha rifiutato l'astuta proposta di Latan, che pure poteva rivelarsi parecchio allettante per il saiyan....ma l'amore e i ricordi di come i suoi cari desiderassero una vita normale e in pace, l'hanno fatto riflettere bene e...secondo me ha preso la decisione più giusta che poteva esserci :sisi:!
L'universo che l'angelo caduto vuole creare non è un posto dove la vita può permanere a lungo...e il nostro eroe l'ha capito!
Però ciò ha scatenato l'ira tremenda e funesta di Latan, che ha inflitto al povero saiyan delle torture non molto simpatiche...mamma mia, per un attimo mi è parso di sentirle!! Poverino :cry4:!!
Ma è stato ugualmente grande quando si è svincolato dalla presa del nemico!
Adesso Elore cercherà di produrre la Genkidama, mentre Goku ed Arier terranno impegnato l'avversario...compito arduo, ma spero che ce la facciano!
EPISODIO 20: GOKU E ARIER CONTRO LATAN
“Anche se siete in due non fa alcuna differenza! Vi sistemerò entrambi! Il fatto che possiate dubitarne mi porta a pensare che non abbiate ancora compreso l’entità del mio potere! Pensavo foste più perspicaci!” commentò Latan, apprestandosi a battersi contemporaneamente contro Goku e Arier. “Sai? Non è la prima volta che mi trovo in una situazione del genere! Molti anni fa io ed un mio amico abbiamo affrontato insieme un guerriero molto più potente di noi, che per inciso era anche mio fratello! Anche lui era sicuro di non avere nulla da temere in virtù della propria superiorità! E sai com’è finita? E’ morto!” asserì Goku. “Però sei morto anche tu…” puntualizzò Arier. “D’ehm… ma da allora sono migliorato molto!” troncò risolutamente il saiyan. Latan sorrise sarcastico “Che paragone ardito equipararmi ad una scimmia…” disse l’angelo caduto. “Sei pronto, Arier?” chiese Goku. Lo zefiriano annuì, quindi senza alcun preavviso si scagliò contro il nemico, il quale si preparò a difendersi. “Non penso sia così stupido da attaccarmi frontalmente… è di certo un diversivo!” pensò Latan, che ormai aveva compreso come Arier non fosse un guerriero avvezzo ad agire in maniera avventata. A conferma dell’ipotesi dell’angelo caduto, lo zefiriano perse consistenza, permettendo a Goku, dietro di lui di passargli attraverso, pronto ad attaccare a sua volta l’avversario, il quale prontamente si alzò in volo per evitare l’offensiva. Nell’istante stesso in cui l’angelo ebbe spiccato il volo, però il saiyan scomparve con il teletrasporto facendo sussultare Latan. Il malvagio guerriero dalle ali nere stavolta era stato sorpreso e si trovava in una condizione di rara vulnerabilità avendo perso di vista contemporaneamente entrambi i guerrieri. Le sue capacità percettive gli consentivano di difendersi efficacemente da un guerriero che egli non poteva scorgere con gli occhi, ma se questi erano due le cose cominciavano a essere più complicate. Per evitare di essere colpito in pieno l’angelo caduto doveva concentrarsi al massimo. Ad un tratto riuscì a percepire la presenza di uno dei suoi aggressori. Latan sapeva che l’unico modo per difendersi era anticipare il nemico che era riuscito ad individuare, neutralizzandolo rapidamente in modo da predisporsi per contrastare anche l’offensiva dell’altro. L’angelo caduto si voltò rapidamente nella direzione in cui sarebbe apparso uno dei suoi aggressori e realizzò come si trattasse di Goku. Il saiyan sorrise; Latan era caduto in trappola. Il marito di Chichi si era fatto scoprire volutamente, sapendo che l’angelo caduto si sarebbe concentrato unicamente sull’intercettarlo per coglierlo in controtempo. La risolutezza del guerriero dalle ali nere gli si sarebbe rivoltata contro, in quanto Latan non avrebbe avuto il tempo per difendersi dall’azione imprevista del padre di Gohan, il quale fece ricorso al Tayoken, accecando l’angelo caduto. “Argh!!! Il mio occhio!!! Come hai osato!??” urlò Latan in preda alla rabbia più che al dolore per il bruciore all’occhio. Essere stato gabbato da due esseri che egli reputava inferiori era cosa che gli bruciava ben di più!
Goku ed Arier erano coscienti del fatto che l’angelo caduto non avrebbe impiegato molto per uscire dallo stato di stordimento sensoriale in cui il Tayoken lo aveva gettato, quindi i due guerrieri del Paradiso dovevano agire in fretta. L’intesa tra il saiyan e lo zefiriano si era affinata nel corso degli anni trascorsi ad allenarsi insieme, in quanto, oltre a combattere l’uno contro l’altro avevano preventivamente affinato gli attacchi di coppia. Arier si lanciò verso il basso, si erano allontanati dalla fortezza pertanto lo zefiriano si ritrovò ad atterrare sulla normale superficie del pianeta celeste cosa di cui era consapevole in quanto parte della strategia che lui e Goku avevano deciso di adottare. Il compagno di Elore sferrò un potente pugno al suolo creando un’enorme crepa nel terreno, che venne letteralmente aperto in due. Approfittando della vulnerabilità di Latan, Goku lo colpì con un attacco a due mani sferrato alla schiena, facendolo cadere nella crepa aperta da Arier. Con il teletrasporto Goku raggiunse Arier, cosciente di come non vi fosse tempo da perdere, quindi ognuno dei due combattenti si portò ad un’estremità del precipizio affondando le dita nel terreno ed iniziando a tirare, un fragoroso boato annunciò come il saiyan e lo zefiriano fossero riusciti nel loro intento, ovvero richiudere il precipizio con Latan dentro, schiacciando l’angelo caduto tra due pareti di roccia. Goku ed Arier si fissarono scambiandosi un cenno di intesa, ma la loro gioia fu di breve durata, in quanto la terra iniziò a tremare violentemente. “Si è già ripreso… incredibile!” constatò Goku. Pochi istanti dopo, infatti, in un fragoroso boato, e alzando una colossale colonna di polvere, Latan riapparve, e ancora una volta sembrava non aver subito danni consistenti, malgrado gli avessero letteralmente chiuso un pianeta addosso. “Oramai non mi sorprendo nemmeno più…” fu l’amaro commento di Arier.
Con la coda dell’occhio Goku controllò a che punto fosse giunta Elore nella raccolta dell’energia, constatando come tra le sue mani protese verso l’alto avesse già iniziato a formarsi una sfera luminosa di colore azzurro, tuttavia era ancora troppo piccola, pertanto sarebbe stato necessario guadagnare ulteriore tempo. “Avete superato ogni limite dell’insolenza! Questa insensata contesa si conclude adesso!” asserì Latan con un tono gelido e risoluto da far gelare il sangue. Il malvagio dalle ali nere protese entrambe le mani in avanti e tuonò “Dark Tendrills!!!”. Goku sussultò nel riconoscere quella tecnica, la stessa che Kabal aveva utilizzato su di lui tempo addietro e con la quale era andato molto vicino a sconfiggere il saiyan, il quale era stato salvato unicamente dall’intervento di Elore. Del resto il saiyan si ricordava come Kabal avesse affermato che Latan era il suo maestro, pertanto non doveva sorprendere che l’angelo caduto potesse sfruttarne tutte le tecniche, verosimilmente in forma ancor più letale. “Attento Arier!!!” urlò il saiyan per poi spostarsi prontamente con il teletrasporto. Il saiyan era consapevole di come l’attacco di Latan sarebbe stato di una rapidità tale da costringerlo a pensare unicamente a mettere in salvo se stesso, confidando che il compagno non si facesse a sua volta catturare, sebbene il fatto che lo zefiriano non sapesse utilizzare il teletrasporto rappresentasse un handicap non da poco. Goku aveva compreso sin da subito che non avrebbe avuto il tempo materiale di toccare Arier e teletrasportare anche lui in salvo, tuttavia era non di meno un dato di fatto che se fossero stati catturati entrambi dai filamenti oscuri dell’angelo caduto non vi sarebbe stata più alcuna speranza di vittoria. Purtroppo, non appena Goku riapparve, il saiyan udì un agghiacciante urlo di dolore, e vi riconobbe la voce del proprio amico. I timori del marito di Chichi si erano rivelati fondati: Arier era stato catturato dai Dark Tendrills di Latan. “Oh no!!! Arier!!!! Amore mio!!!” urlò disperatamente Elore. Il suo primo impulso fu quello di lanciarsi in soccorso del compagno, ma non lo fece, in quanto sapeva che se avesse interrotto il processo di raccolta dell’energia tutte le speranze sarebbero svanite irrimediabilmente. Goku, invece, non disse nulla, limitandosi a ringhiare per il disappunto e per la forte empatia che lo legava allo zefiriano. Sapeva quanto si soffrisse, avvinghiati in quei filamenti oscuri, e quindi poteva immaginare quanto Arier, già allo stremo delle forze per l’aver combattuto a lungo contro quella furia impersonificata di Latan, stesse soffrendo. “Mi… mi dispiace Arier… cerca di resistere! Ti prego! Ora vengo a salvarti!” pensò tra se e se il saiyan per poi scagliarsi come una furia contro l’angelo caduto. “Oh che peccato… solo un pesciolino è caduto nella rete, eppure sono convinto che adesso l’altro tornerà per salvare quello che ho preso, finendo anch’esso tra le mie grinfie!” commentò Latan mentre seguitava a sottoporre Arier a quel crudele martirio. “Lascialo immediatamente, Latan!!!” urlò Goku che stava oramai sopraggiungendo alle spalle del malvagio guerriero dalle ali nere. “Come immaginavo… voi guerrieri del Paradiso siete così prevedibili nella vostra sconfinata idiozia! Vivete ancora di sogni ed idealismi sciocchi! Quanti di voi ho visto morire in nome di amore, amicizia e altre parole infime e vuote di significato! Tu non sarai altro che l’ennesima anima che nella propria idiozia troverà l’estinzione, Goku!” disse l’angelo caduto per poi sbattere le ali scagliando una salva di piume nere in direzione del saiyan, il quale sorrise, sorpreso. “Non penserai di sorprendermi con questo, vero?” chiese Goku, evitando con facilità tutte le piume, venendone oltrepassato. “Come vedi, ti è andata male, Latan!” commentò il saiyan. “Lo credi davvero?” chiese sinistramente l’angelo caduto con un sorriso diabolico dipinto sul volto.