Come al solito non si perde occasione per dare colpe ai videogiochi, sono sinceramente indignato, bah.
Ah, ho da poco finito CoD 4, e pensavo di organizzare una campagna contro i russi, non si sa mai. Si unisce qualcuno? .__.
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Come al solito non si perde occasione per dare colpe ai videogiochi, sono sinceramente indignato, bah.
Ah, ho da poco finito CoD 4, e pensavo di organizzare una campagna contro i russi, non si sa mai. Si unisce qualcuno? .__.
Io gioco a CoD e Battlefield. Mi piace trucidare gente e godere nel chiamare una nucleare e vedere tutti quei kill feed. Ma ripudio la violenza e mi viene da piangere se per sbaglio schiaccio una formica. Basta con queste cazzate sui videogiochi come possibile causa della violenza nel mondo reale. Hitler non giocava a Call Of Duty.
"[...] un mondo virtuale in cui la musica e il sangue finto annullano la percezione del dolore e della realtà" è una frase che manda a puttane almeno cinquant'anni di psicologia sociale e nonsoquanti di antropologia, oltre a essere del tutto priva di senso dal punto di vista strettamente logico. Il paragone con la Columbine è legittimo solo nella misura in cui si riesca a tracciare un filo conduttore tra le sociopatie dei soggetti coinvolti, unico criterio unanimamente ritenuto scientifico in caso si voglia proporre parallelismi di questo tipo. Alcuni telegiornali nazionali hanno avuto la bontà di interpellare professionisti delle discipline coinvolte nel caso (ricordo nella fattispecie Introvigne e il solito Crepet), che hanno delineato un quadro credibile nello spazio inevitabilmente ridotto di un servizio giornalistico. Mi pare del tutto in linea con la situazione assolutamente putrescente in cui vertono i cervelli di gran parte degli italiani che per appellarsi a fantomatici studi scientifici venga citato Focus. Mi diresti quali studi, pubblicati da chi e dove?
come la musica, se è da discoteca, i giovani si drogano, bevono e si schiantano con l'auto, mentre nelle serate metal, rock, raggae e quant'altro nessuno fa niente!
Nella misura in cui i videogames rimangono strumenti di divertimento ("violento" virtualmente o meno), sempre sottoposti, per i minori, ad un minimo di censura e al controllo dei genitori, essi devono godere di libera circolazione e libero mercato. E' quando divengono subdolo strumento di orientamento culturale che andrebbero banditi: Cod 4 ad esempio, per quanto tecnicamente bellissimo, lo ritengo profondamente offensivo ed urtante; su American Army (simulazione di guerra commissionata per facilitare l'arruolamento) non mi esprimo nemmeno. I videogames più evoluti inoltre sono la moderna fantastica possibilità di esprimere i valori e le criticità del nostro tempo: finché mantengono questa veste per me sono sacri (andatevi a riguardare, in the Witcher 1, cosa dice Geralt della politica!)
Non vedo l'ora che avvenga il cambio generazionale, magari riusciremo a liberarci di certe assurdità.
fossi il presidente della Sh di COD denuncerei il tg 1