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EPISODIO 141: ZENEYU CONTRO ANANKE
“Oh a quanto pare sono una celebrità nel mondo dei demoni! Dopo tanto tempo ci si ricorda ancora di me!” commentò divertito Ananke. I suoi capelli a funghetto, del tutto simili a quelli di Crilin, erano leggermente mossi dal vento che si faceva strada tra i picchi rocciosi, mentre i suoi occhi di fuoco si accigliavano in un’espressione ironica. Quasi come se la sua mente fosse tornata a rammentare avvenimenti lontani nel tempo, egli si accarezzò la profonda cicatrice che sfigurava la propria guancia destra, una ferita tanto orribile da lasciare per sempre uno squarcio simile ad una crepa sul volto di Ananke. “Tu sei colui che durante le due guerre demoniache ha sterminato i più potenti demoni che mai siano esistiti, al punto da essere chiamato il flagello divino! Non è così?” chiese Darbula. “Hehehe… Flagello divino! Da quanto tempo non sentivo questo soprannome!” commentò divertito Ananke. “Aspetta! Hai detto divino? Questo significa che eri un guerriero al servizio di noi Kaiohshin!” osservò Kaiohshin. Ananke sospirò e disse “Al servizio… che termine sgradevole! Diciamo che eravamo accomunati dall’intento di sterminare i demoni che minacciavano la galassia! In realtà non ho mai provato una grande simpatia per quei cinque cialtroni che se ne stavano comodamente nel loro pianeta mentre noi creature della galassia combattevamo in prima linea contro i guerrieri del male!”. Kaiohshin si accigliò “Un tempo esistevano Kaiohshin del genere? Io e i miei compagni almeno, contro Majin Bu, ci siamo sempre mossi in prima persona, anche a costo della vita! E’ sconfortante pensare come un tempo la galassia fosse nelle mani di simili codardi!” pensò indignata la divinità. “E come mai adesso ti trovi qui?” chiese Zeneyu. “Insomma basta! Cosa vi fa pensare di poter venire a farmi il terzo grado? Volete passare, no? Allora fatevi avanti! Oppure girate i tacchi e andatevene!” esclamò alterato Ananke, fissando Kaiohshin e compagni con sguardo minaccioso. “Come mai sei diventato improvvisamente tanto scostante? Non vuoi dire che ti trovi in qui in quanto è vero quanto si dice! Ovvero che tu hai…” tentò di accusarlo Darbula. Ma Ananke lo interruppe “Tu parli troppo!” tuonò il guardiano del quinto portale. I suoi occhi si illuminarono, infuocati, e quello bastò a far stramazzare a terra l’ex sovrano della dimensione demoniaca, il quale perse i sensi. Si sentì il rumore secco di ossa spezzate, e Kaiohshin e Zeneyu videro con orrore come dal corpo del compagno uscissero zampilli di sangue a getto continuo. “Solo con il suo sguardo ha fatto questo?” si chiese allibito Kaiohshin. “Nei suoi occhi ci deve essere un potere immenso! Capace di disintegrare il corpo dell’avversario! Gli ha rotto le ossa e gli ha aperto i vasi sanguigni causandogli delle emorragie dappertutto!” continuò ad osservare la divinità. “Adesso ne ho abbastanza!” disse Zeneyu, sopravanzando Kaiohshin. “Zeneyu! Cosa vuoi fare?” chiese la divinità. “Adesso ci penso io a sistemarlo! Posso capire che le sue azioni siano motivate da dei rancori nei confronti dei demoni e dei Kaiohshin, ma stavolta ha davvero superato la misura!” asserì il guerriero divino, pronto a battersi contro Lord Ananke. “Non farti prendere dall’ira, Zeneyu! Hai visto come sono finiti Pai Ku Han e Darbula! Quello non scherza!” disse Kaiohshin. “Forse dovresti ascoltarlo…” suggerì il guardiano del quinto portale con un sorriso ironico. “Lei mi offende, Kaiohshin! Pensa davvero che potrei cedere ad una debolezza qual è il sentimento dell’ira? Punire chi eccede al punto da trascendere il legittimo è per me un bisogno naturale!” affermò Zeneyu, per poi protendere il palmo della mano destra contro Ananke. “Pentiti!” tuonò il guerriero divino, dalla cui mano ebbe origine una gigantesca onda di energia di colore bianco. Ananke sgranò gli occhi “Ma che…?” si chiese il custode del quinto portale prima che l’onda transitasse nel posto dove si trovava, scavando un solco profondo sul terreno, largo decine di metri, tanto quanto lo era il diametro di quell’onda colossale. “L’hai colpito!” urlò Kaiohshin. “Purtroppo no…” ammise Zeneyu, sollevando il capo verso l’alto. Ananke si era alzato in volo, evitando per un pelo l’attacco del guerriero divino. “Sono salvo per un pelo! Se quell’onda mi avesse centrato di certo non me la sarei cavata con poco! In genere mi basta usare gli occhi per fermare le offensive degli avversari, ma contro quell’attacco non ha funzionato! Non so chi sia quello spilungone, ma è forte! Dannatamente forte!” pensò il guardiano del quinto portale, visibilmente sorpreso. “Niente male! La tua potenza è certamente superiore a quella degli altri tre! Bravo! Ma non pensare che io possa essere sconfitto! Non è mai successo, e non accadrà certamente oggi!” asserì Ananke scagliandosi contro Zeneyu con una velocità tale che Kaiohshin non riuscì nemmeno a seguirne i movimenti. Nonostante questo il pugno con cui il guardiano tentò di colpite il guerriero divino, non trovò che l’aria. Zeneyu si materializzò alle spalle di Ananke e con un calcio alla schiena lo mandò a schiantare contro una montagna dopo un volo di una ventina di metri. L’impatto fu violentissimo, e il boato fu fragoroso, con una colonna di polvere alta decine di metri che si alzò in alto nel cielo. “Fantastico! Zeneyu è fortissimo! Forse ha delle possibilità contro Ananke!” pensò, meravigliato, Kaikhshin mentre curava Darbula e Pai Ku Han. Il custode del quinto portale riemerse celermente da sotto le rocce che lo avevano seppellito, dimostrando un’eccellente capacità di ripresa. Fece schioccare leggermente il collo compiendo un movimento semicircolare con il capo, quindi iniziò a camminare verso Zeneyu. “Devi sapere che sono passati secoli dall’ultima volta che qualcuno è riuscito a colpirmi! Se uscirai da qui sulle tue gambe, potrai vantartene a ragione! Tuttavia, non pensare che sia così facile battermi! Ce ne vorranno mille di colpi così per mettermi fuori combattimento!” disse il terrestre per poi, rapido come il pensiero, sparire e materializzarsi ad un metro da Zeneyu colpendolo in pieno con un pugno allo stomaco che fece piegare in due dal dolore il guerriero divino. “Oh no! Zeneyu!” sussultò Kaiohshin. Ma la reazione del guerriero divino non si fece attendere e, dandosi una spinta con la gamba, dalla posizione in cui si trovava, colpì Ananke con una violentissima testata in pieno petto, facendo cadere all’indietro il custode del quinto portale, che però riuscì a sua volta a frenare la caduta posando le mani per terra. Quindi si diede una spinta col bacino e, da una posizione simile ad una verticale, prese la testa, ancora inclinata verso il basso, di Zeneyu tra i piedi, e li usò per scagliare lontano il guerriero divino che, tuttavia, con una piroetta riuscì ad atterrare in piedi. “Nessuno dei due sembra disposto a cedere di un millimetro! E’ un combattimento che potrebbe prendere una piega decisiva in qualunque momento! Il primo errore di uno dei due potrebbe essere fatale!” pensò Kaiohshin, sudando per la tensione. Ananke scagliò una sfera di energia contro Zeneyu, il quale la deviò con un colpo del palmo della mano, per poi voltarsi nella direzione da cui aveva percepito provenire il secondo attacco del custode del quinto portale, che aveva utilizzato quell’offensiva preliminare come diversivo “Non mi inganni!” pensò tra se e se Zeneyu parando con l’avambraccio il calcio volante di Ananke, il quale però utilizzò il medesimo come un appoggio spingendosi verso l’alto, alzando entrambe le mani al cielo, materializzando seduta stante un globo di energia verde smeraldo e scagliandolo da distanza ravvicinata contro il guerriero divino, che non poté fare altro che ripararsi con le mani mentre l’attacco energetico di Ananke lo faceva sprofondare sempre di più nel terreno. Ananke fissò dall’alto il globo di energia, quindi, utilizzando ancora una volta gli occhi, che si illuminarono di un intenso bagliore, lo fece esplodere, coinvolgendo Zeneyu in una devastante deflagrazione. Intanto Kaiohshin aveva portato Darbula e Pai Ku Han lontano da li, per non rischiare che venissero coinvolti in quello scontro tra titani e aveva ripreso ad assistere allo scontro quando la sua attenzione era stata attirata dal violento boato causato dall’esplosione. Egli non aveva potuto vedere altro che Ananke troneggiare in alto nel cielo, mentre, tutto ciò che restava del luogo dove si trovava Zeneyu era un cratere tanto profondo da non vedersene il fondo.
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“Zeneyu! Devi esserti salvato! Non può finire così!” pensò Kaiohshin ringhiando per la rabbia e l’angoscia. Il guardiano del quinto portale se ne stava a braccia incrociate, a scrutare il paesaggio sottostante, alla ricerca di una qualche traccia della presenza di colui che era consapevole di non essere ancora riuscito ad eliminare. “E’ ancora in circolazione… pazzesco! Ma chi diavolo è? Devo ammettere che mai avrei pensato di imbattermi in qualcuno tanto potente!” pensava Ananke. In quel momento, dal terreno, fuoriuscì una moltitudine di raggi di energia, che, come dei geyser formarono una circonferenza attorno al terrestre, interdicendogli ogni possibilità di fuga. Istintivamente Ananke rivolse lo sguardo all’in su per vedere se i raggi stessero scendendo in picchiata ed abbattersi su di lui dall’alto. Così però fece il gioco di Zeneyu, che, rapido come un lampo sbucò fuori dal terreno e, prima che l’avversario potesse reagire lo centrò in pieno con un montante sotto il mento. Il colpo fu tanto violento da scagliare Ananke verso l’alto rendendolo facile bersaglio dei raggi di energia che, allora si, avevano preso una traiettoria a scendere, colpendo ripetutamente il guardiano. L’attacco del guerriero divino, però, non era ancora concluso, infatti, approfittando dello stordimento di Ananke, egli lo agguantò alle spalle con una presa, gettandosi ad alta velocità verso il basso per poi lasciare andare all’ultimo momento l’avversario, facendolo schiantare al suolo ad altissima velocità, quindi concluse quella micidiale sequenza scagliando una seconda onda immane di energia bianca che stavolta centrò in pieno il custode del quinto portale causando l’ennesima, accecante deflagrazione di quel combattimento incredibile. “Che attacco terrificante! Zeneyu è formidabile! Dai Kaiohshin ha davvero fatto un capolavoro con lui! Sta mettendo in crisi Ananke!” pensò Kaiohshin a cui brillavano gli occhi innanzi alla potenza e all’abilità palesate dal guerriero divino. La gioia della divinità fu però di breve durata, in quanto, circondato da un’aura smeraldina, sfrecciando a tutta velocità e urlando come sfogo della propria rabbia, Ananke riemerse dal fondo del cratere, ripresentandosi di fronte a Zeneyu. Appariva abbastanza malconcio, tuttavia manteneva un portamento sostenuto, dimostrando come egli fosse ancora pieno di energie per continuare a combattere, chiaro segno di come a salvarlo fosse stata ancora la sua grande potenza, e non la sua immortalità, dal momento che, da quel che aveva inteso, Ananke era si immortale, ma non invulnerabile. Il guardiano del quinto portale fissò Zeneyu con gli occhi di una belva feroce, mentre il guerriero divino mantenne la propria espressione imperturbabile. Erano due avversari all’opposto. Una furia iraconda e incontrollabile Ananke, e un glaciale e imperturbabile combattente Zeneyu. L’esperienza e la letale capacità distruttiva di un condottiero che non aveva avuto uguali nella storia delle guerre demoniache, o la celestiale tranquillità e la profonda coscienza della giustizia delle proprie azioni di un guerriero nato dalla suprema arte di un grande Kaiohshin ispirato da uno dei più grandi maghi di ogni tempo? Chi avrebbe avuto la meglio in quello scontro incredibile?
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Uhuhuh! Davvero fantastico! Sapevo che Zeneyu era grande! Però Ani ammazza solo con lo sguardo, che forza!
I due sembrano abbastanza appaiati sul piano della potenza (anke se non m'illudo pensando che abbiano già mostrato tutti i loro assi) ma Ani mi sembra 1 pò troppo agitato... e questo non è sempre 1 bene! Zeneyu si che vanta la calma celeste necessaria in un simile scontro! Vedremo se basterà questo piccolo vantaggio o se l'umano dispone di altri trucchi...
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Diamine, Ananke è una sorta di "Uomo Nero dei demoni", a quanto pare.
Immagino già i genitori di piccoli demonietti che minacciano: "Se non mangi la tua cena, allora chiamo Ananke che ti spiaccica la testa!!" :asd:
Scherzi a parte, è curioso come solitamente sembri noncurante di tutto, e poi quando qualcuno tocca i tasti giusti, diventi irascibile come non mai (povero Darbula, lui diceva la verità in fin dei conti...)
Comunque, conoscendolo, la sua rabbia non è affatto segno di svantaggio. Anche se è furioso, non significa che sia in condizioni svantaggiate. Dunque lo scontro si prospetta ancora pari.
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bell'episodio,final.Poveri Darbula e Pai-Ku-Han.Oltre che dai saiyan ce le hanno prese anche da Ananke
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sn propio curioso di sapere cosa stesse per dire darbula cmq ottimo combattimento fino a quì e direi che nel prossimo episodio ne vedremo delle belle
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EPISODIO 142: LA FORZA DI UN CONDOTTIERO IMMORTALE
Ananke e Zeneyu erano l’uno di fronte all’altro. Attorno ai corpi dei due guerrieri bruciavano delle colossali aure, che da lontano potevano sembrare delle fiammelle. Quella di Zeneyu del bianco più puro, mentre quella di Ananke di un particolare colore verde smeraldo. Ad un tratto fu il guardiano del quinto portale a prendere la parola. “Dimmi una cosa… chi o cosa saresti tu, esattamente? Non mi sembri un demone! E nemmeno una divinità! Anche se vedo in te aspetti dell’uno e dell’altra…” osservò Ananke. “Tu non ci hai voluto rivelare nulla di te, hai anzi stroncato brutalmente il tentativo di Darbula di capire qualcosa di più sul tuo conto! Dunque cosa ti fa pensare di poterti arrogare il diritto di sapere di me ciò che tu ci hai negato di sapere di te?” ribatté freddamente Zeneyu. Ananke ridacchiò sommessamente, quindi alzò le braccia e disse “Giusto! Hai ragione! Facciamo così, allora! Chi di noi due avrà la peggio, sarà costretto, oltre che ad assecondare la volontà dell’altro in merito al transitare o meno oltre il portale, a rivelare la propria identità! D’accordo?” propose Ananke. Zaneyu si accigliò leggermente, riflettendo sulla proposta dell’avversario, ma prima che il guerriero divino potesse mettere in atto il proprio proposito di ribattere, Ananke lo anticipò dicendo “Si, lo so dove sta la tua perplessità! Io sono immortale! Dunque l’unico modo per sconfiggermi sarebbe quello di farmi perdere i sensi! Ma se lo facessi, dopo non potrei più dirti nulla! Beh, sai che ti dico? Mi sembri un combattente valido, che potrebbe attraversare la dimensione demoniaca senza combinare troppi disastri! E far si che non lo facciano nemmeno i tuoi compagni!”. A quelle parole lo sguardo di Kaiohshin si illuminò, a quanto pare Ananke stava vagliando la possibilità di lasciarli passare. Zeneyu invece mantenne un atteggiamento più contenuto… non poteva essere tutto così facile! “Vorresti dire che ci lascerai passare di tua spontanea volontà?” chiese il guerriero divino con in se la consapevolezza che la risposta che avrebbe avuto sarebbe stata negativa. “Frena! Frena! La mia è un impressione! Ma tendo a non fidarmi totalmente delle mie impressioni! Però ho abbastanza fiducia nelle mie capacità valutative per proporti un piccolo giochetto…” disse Ananke per poi far comparire, con una movenza simile a quella di un prestigiatore, un sigaro nella propria mano destra, per poi portarselo alla bocca ed accenderlo. “Se quando avrò terminato di fumare questo sigaro, tu sarai ancora in piedi e cosciente, potrai passare! Ma bada! Da adesso comincerò a fare davvero sul serio! E per te sarà un inferno!” disse l’ex flagello divino, per poi assumere un’espressione ammiccante e provocatoria e dire con tono sinistramente divertito “Te la senti?”. Zeneyu annuì “Certamente! Ti rispetto, Ananke, ma non ho paura di te! Mostrami l’inferno di cui parli!” disse il guerriero divino. Il guardiano del quinto portale sorrise in maniera quasi malefica e mormorò “Te ne pentirai…”. Così dicendo, Ananke aprì le braccia, concentrando la propria smeraldina energia in entrambi i palmi delle mani, rivolti in direzione dell’avversario per poi congiungere gli stessi protendendo le braccia in avanti in maniera molto simile al Final Flash di Vegeta. “Lampo Draconico!!!” urlò Ananke scagliando contro Zeneyu un concentrato di energia con le sembianze di un gigantesco drago orientale a fauci spalancate che si muoveva sinuosamente come un grosso serpente vivo in direzione del guerriero divino. “E’ solo un’illusione quella di trovarmi innanzi a un’entità viva, essa compie movimenti regolari! Mi basterà prendere il tempo in maniera corretta per riuscire ad evitarlo!” pensò Zeneyu, che infatti, balzando verso sinistra, riuscì a schivare l’attacco di Ananke. La sua soddisfazione fu però di brevissima durata, in quanto avvertì ad un tratto un dolore fortissimo, avvertì il suo sangue salire lungo il suo corpo sino a giungere alla bocca, venendo da essa sputato, e una portentosa forza cinetica lo spingeva via. La sua pelle era arsa da una forza invisibile e le sue carni veniva erose e straziate da quel qualcosa che, invisibile lo aveva colpito, al punto che Zeneyu avrebbe giurato di essere stato centrato in pieno da quel colpo che egli si era appena convinto di aver schivato. “Nessuno è mai riuscito a comprendere il segreto del mio Lampo Draconico… beh, a dire il vero, nessuno ha mai più avuto possibilità di rifletterci dopo aver subito il primo! Ma forse Zeneyu si rivelerà abbastanza robusto da sopravvivere al mio attacco… certo però che il mio colpo lo avrà sentito eccome! Sarà un miracolo se si reggerà ancora in piedi…” pensò Ananke. Il guerriero divino si rese conto di essere in una gran brutta situazione, avendo subito in pieno l’attacco del guardiano del quinto portale. “Non riesco a capire come abbia potuto colpirmi! Io lo avevo evitato!” pensò tra se e se la creatura di Dai Kaiohshin, rialzandosi faticosamente. “Sei sorpreso? Non è vero? Beh… non dovresti scordarti di avere di fronte un combattente millenario! Ho un campionario di tecniche sconfinato! Non hai compreso i segreti del mio Lampo Draconico? Non avrai ragione di interrogarti ulteriormente in merito! Perché non ho alcuna ragione di ripetere due volte lo stesso attacco, visto quanti ne possiedo! Eccone un altro!” asserì Ananke per poi alzare il palmo della mano generando su di esso una piccola sfera di energia, rigorosamente di colore verde, ma che, differentemente dagli altri attacchi, dava l’idea di essere una fiamma, visto il movimento del flusso energetico e le scintille che si spargevano attorno. Il guardiano del quinto portale scagliò quindi la sfera verso l’alto e, in maniera simile ad una Power Ball, aumentò considerevolmente le proprie dimensioni. “Castigo incandescente!” urlò Ananke, stringendo il pugno. Al comando del guardiano la sfera infuocata iniziò a roteare su se stessa a gran velocità, facendo piovere su Zeneyu una moltitudine di lapilli di fuoco verde. Il guerriero divino reagì prontamente generando una barriera difensiva che lo protesse efficacemente dall’attacco. Ananke tuttavia, non sembrò esserci rimasto particolarmente male, ma si limitò a dire “A quanto pare, almeno questa tecnica sei riuscito ad evitarla…”. Non appena, però, Zeneyu ebbe dissolto la barriera, ritenendosi fuori pericolo, una maestosa colonna di fuoco verde si materializzò sotto di lui travolgendolo in pieno. “O forse no…” sogghignò Ananke. Ancora una volta il guerriero divino, nel momento in cui si era convinto di aver evitato un attacco dell’avversario, era invece stato colpito in pieno da un secondo attacco. “Dannazione! Possiede delle tecniche incredibili! Da questo punto di vista, quasi certamente mi supera… gliene do atto! Devo trovare una soluzione… e penso che la migliore sia al contempo la più ovvia!” pensò Zeneyu, estinguendo le fiamme della colonna che lo aveva avviluppato. Ananke ne fu sorpreso “Certo che ne hai di resistenza… hai subito due colpi praticamente in pieno e ancora mi sembri in discreta forma! In genere, arrivati a questo punto, ho quasi sempre concluso tutti i combattimenti in cui sono stato impegnato in passato! Sei persino meglio di quanto pensassi!” commentò il guardiano. Era molto raro che Ananke facesse i propri complimenti a qualcuno. A quanto pare Zeneyu doveva averlo davvero colpito profondamente. “Grazie… ma è giunta l’ora di dimostrarti come la resistenza non sia la mia unica dote!” asserì il guerriero divino. “Le sue tecniche sono estremamente difficili da evitare! Pertanto gli devo impedire di attaccare! Devo cercare di ridurlo all’impotenza il prima possibile! Del resto si dice che la miglior difesa sia l’attacco, e contro Ananke ritengo che questo detto sia particolarmente valido!” pensò Zeneyu, per poi mettersi in posizione. La posa da lui assunta fu estremamente particolare. Si sedette incrociando le gambe e congiungendo le mani, per poi chiudere gli occhi. “Ehm… Zeneyu? Cosa stai facendo?” chiese Ananke, incuriosito. Possibile che il guerriero divino si fosse messo a meditare del bel mezzo della battaglia? “Beh! Se vuole essere un modo per guadagnare tempo nell’attesa che il mio sigaro si esaurisca, sappi che lo trovo davvero spregevole, e non sono disposto ad accettarlo!” disse, indignato, Ananke. Così dicendo egli si preparò a scagliare un attacco in direzione di Zeneyu, concentrando la propria energia tra le mani, pronto a utilizzare un’altra delle sue tecniche letali.
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Stavolta, però, il guerriero divino non era disposto a permetterglielo e, prima ancora che Ananke potesse scagliare un attacco Zeneyu apri gli occhi e urlò “Virtù guerriera: tranquillità!”. Al comando di Zeneyu, Ananke venne circondato da un globo bianco di energia. In quel momento sentì le sue forze abbandonarlo, come se non fosse più capace di tenere il controllo del suo Ki, tanto che, impossibilitato a volare, iniziò a precipitare al suolo. Se però Zeneyu aveva atteso che Ananke concentrasse nelle mani la propria energia, quella non era stata una scelta casuale, infatti, fuori dal controllo del guardiano, l’energia deflagrò all’interno del globo di energia, coinvolgendo in quell’esplosione un Ananke incapace di difendersi efficientemente non potendo predisporre nel migliore dei modi il proprio Ki a protezione delle proprie membra. Attraverso quella tecnica chiamata “Tranquillità”, Zeneyu aveva sopito la forza combattiva di Ananke facendogli perdere il controllo del proprio Ki, con le catastrofiche conseguenze documentate sopra. Così come aveva fatto Zeneyu, tuttavia, anche Ananke si alzò con prontezza. Il suo sigaro era ancora intatto, in quanto non un sigaro comune, ma intriso esso stesso del Ki di Ananke, così come il fuoco che lo bruciava, il che gli conferiva una resistenza tale da rendere difficile la sua distruzione al di fuori del suo corso naturale, era quasi una parte del corpo aggiunta. “Che razza di scherzo! Devo dire che anche le tue tecniche sono abbastanza particolari!” ammise Ananke. Zeneyu si rialzò dalla posizione in cui si trovava e cominciò a camminare verso Ananke “E non hai ancora visto tutto!” disse il guerriero divino. Il guardiano del portale si rimise in posizione di guardia, mentre Zeneyu continuava ad avanzare con somma tranquillità in direzione dell’avversario, il quale non comprendeva il perché di un simile comportamento. “Ma così mi invita a nozze a colpirlo… mmm… dov’è il tranello?” iniziò a riflettere Ananke. Stavolta l’attacco di Zeneyu avvenne senza bisogno di essere innestato da una precedente offensiva da parte di Ananke, e ciò contribuì a sorprendere il guardiano. Nel breve spazio di un istante, egli si trovò di fronte non più a uno, ma a cinque Zeneyu. “Che tecnica banale… ha sicuramente suddiviso la forz…” pensò Ananke, che però non ebbe nemmeno il tempo di terminare la propria considerazione che venne colpito da un rapido e violento pugno di Zeneyu in pieno volto. A quel punto si rese conto di come si fosse sbagliato, e come tutte le copie di Zeneyu fossero forti quanto l’originale. “Virtù guerriera: generosità!” esclamarono in coro le cinque copie del guerriero divino. Non vi erano dubbi sul fatto che si trattasse di un nome indovinato per quella tecnica. Le cinque copie di Zeneyu circondarono completamente Ananke iniziando a picchiarlo con una moltitudine di attacchi fisici. A quanto pare l’unico limite di quella tecnica era il fatto che le copie non potevano utilizzare attacchi energetici, ma comunque quell’offensiva congiunta, anche se limitata ai soli colpi fisici, era da considerarsi assai devastante, soprattutto per il fatto che Ananke non era in grado di difendersi contemporaneamente da cinque avversari tanto potenti. Alla fine i cinque Zeneyu colpirono all’unisono Ananke con un attacco dall’alto facendolo schiantare violentemente al suolo. Quindi Zeneyu tornò al proprio unico corpo originale, dal momento che l’effetto quintuplicativo, per quanto efficace, era di durata momentanea. Ancora una volta, però, ogni illusione che quello che stava avvenendo potesse risultare il viatico per un’imminente conclusione dello scontro, venne cancellata dalla perentorietà con cui Ananke si rimise in piedi. “Meno male che Ananke ha posto il vincolo della consumazione del sigaro… lo scontro è alla pari, e nessuno dei due sembra stanco! Ho come l’impressione che questi due finirebbero con il combattere in eterno!” pensò Kaiohshin, stupito. Ananke, prese il sigaro tra le mani, lo osservò e si portò alla bocca quel poco che ne rimaneva. “Ok… non resta molto tempo! Quindi scusa se chiudo la partita una volta per tutte!”annunciò Ananke per poi espandere la propria aura fragorosamente, facendo tremare la terra. L’ultimo dei guardiani stava per utilizzare una delle sue tecniche più devastanti, e Zeneyu si rese conto di come lo scontro stesse giungendo a un momento cruciale: sarebbe stato ancora una volta all’altezza di quel formidabile avversario, o avrebbe finito con il soccombere?
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O.Ho! Vedo che Ani ci safare! HA davvero tecniche particolari! Cissà se ne comprenderemo mai il segreto (mi riferisco al drago! Ah! Sarà mica la fusione del Final Flash e del Dragon Punch!? :asd:)
Anche Zeneyu xò non scherza! Vedo che il Dai Kaioshin sapeva il fatto suo!
Scontro epico! Chissà ora che Ani è al max. che potenza! Vedremo se la creatura divina saprà comtrobattere...
Ps.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Final Goku II
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Ananke, non lo sai che il fumo uccide? :lol:
Alla fine ti sei deciso a mettere il giochetto del sigaro, molto bene! XD
E le tecniche di Ank sono decisamente.....come dire...incredibili!!
Giustamente però, anche Zeneyu non è da meno, il gruppetto che picchia Ananke in semicerchio è un'immagine davvero sfiziosa! :lol: Proprio non saprei dire come finirà lo scontro, anche se l'handicap del sigaro è molto a favore di Zeneyu.
Una domanda:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
GT!
Ananke, non lo sai che il fumo uccide? :lol:
Alla fine ti sei deciso a mettere il giochetto del sigaro, molto bene! XD
E le tecniche di Ank sono decisamente.....come dire...incredibili!!
Giustamente però, anche Zeneyu non è da meno, il gruppetto che picchia Ananke in semicerchio è un'immagine davvero sfiziosa! :lol: Proprio non saprei dire come finirà lo scontro, anche se l'handicap del sigaro è molto a favore di Zeneyu.
Una domanda:
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sn contento che posti i capitoli così spesso ora nn resta che vedere la nuova tecnica del guardiano
faccio uno spoiler anche io va
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bel combattimento.Chissà come andrà a finire...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
goku super sayan III
sn contento che posti i capitoli così spesso ora nn resta che vedere la nuova tecnica del guardiano
faccio uno spoiler anche io va
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EPISODIO 143: UN TERRIFICANTE CONFRONTO
Lo scontro tra Ananke e Zeneyu era giunto alla sua fase cruciale. Deciso a concludere lo scontro entro il tempo limite che egli stesso aveva stabilito, il guardiano del quinto portale aveva rotto gli indugi, preparandosi a scagliare quello che sarebbe stato il suo attacco definitivo. Di fronte in lui, retto e imperturbabile come una statua, stava Zeneyu, che, con sguardo deciso, sembrava sfidare quella potenza millenaria che si palesava innanzi a lui in tutta la sua incommensurabile grandezza. La desolata landa che costituiva nella propria interezza la zona delimitata dal quarto e dal quinto portale, era devastata dai cataclismi. Tanta potenza aveva fatto crollare le montagne circostanti come castelli di carte, e il plumbeo cielo era oramai un ininterrotto vorticare di nuvole, come se persino loro provassero paura della potenza che da li a poco si sarebbe scatenata, e cercassero disperatamente di mettersi in salvo. Il terreno roccioso di un colore da chiaro da sembrare bianco, aveva oramai l’aspetto di una lastra di ghiaccio ove fosse caduta un’incudine, tante erano le crepe formatesi su di esso. L’aura di Ananke, in quel momento, mutò. Non più verde come uno smeraldo, ma blu come uno zaffiro era ora l’emanazione del proprio Ki, e conoscendo la pragmatica concretezza dell’umano, quella di certo non era da ritenersi soltanto una scelta di carattere stilistico. “La forza di Ananke è aumentata ancora! Incredibile! Oramai la sua potenza è pari a quella di Vegeta trasformato in Super saiyan di quarto livello e di Tzukin! Non pensavo sarebbe potuto arrivare a tanto!” pensò Kaiohshin, decisamente preoccupato dalla sorte di Zeneyu. I continui cataclismi, peraltro, non gli avevano permesso di fermarsi a curare completamente Pai Ku Han e Darbula, riuscendo soltanto a fermare le emorragie dei due, quindi egli se ne stava in volo, distante dalla zona dello scontro, tenendo i corpi privi di sensi dei propri compagni. Da quel punto di vista egli benedì il fatto di essersi unito a Kibith, ciò, infatti, sul piano delle dimensioni, rendeva la cosa molto più comoda rispetto a quello che sarebbe stato se avesse potuto contare solo sulle sue minute fattezze originarie.
“Ma che cosa sta succedendo?” chiese Anja, giunta, seguita da Light e Daimasko alla zona presieduta da Bardack e Mellon, i quali stavano guardando in direzione del quarto portale, oltre il quale si stava svolgendo quella terribile battaglia. Il fatto che i guardiani egli altri portali stessero avvertendo gli effetti della potenza di Ananke aveva dell’incredibile, visto che le zone tra i vari portali erano di fatto dei microcosmi a se stanti, ma il potere dell’ultimo guardiano era tale giungere sino a tal punto. “A quanto pare il vecchiaccio ha deciso di darsi da fare!” disse Bardack cercando di celare il proprio stupore dietro ad un velo si sarcasmo. Egli aveva sempre saputo che Ananke era forte, ma non lo aveva mai visto spingersi a tanto. “Davvero terribile…” commentò Daimasko con un’espressione esterrefatta in volto. “Non capisco! Come mai si sta impegnando fino a questo punto contro di loro? La potenza mostrata contro di me da Pai Ku Han non lo giustificherebbe! Non era così potente! Quindi non sta combattendo contro di lui!” osservò Anja. “ E nemmeno Darbula! E anche Kaiohshin tenderei ad escluderlo!” aggiunse Mellon. Bardack si voltò verso Light e Daimasko e chiese “Per caso qualcuno di voi si è mai combattuto con quello spilungone dalla pelle viola e la cresta bianca? Mi pare si chiami Zeneyu!”. I due guardiani fecero cenno di no con la testa. “Capisco! Dunque era lui il più forte di tutti! In effetti la cosa non mi sorprende! Ha sempre tenuto la sua aura celata, ma ho sempre percepito in lui un senso di minaccia!” asserì Bardack.
Ananke sospirò profondamente, concentrandosi, quindi portò entrambe le mani, chiuse a pugno ai rispettivi fianchi. Quindi li protese entrambi in avanti aprendo i palmi in avanti e generando da essi il proprio attacco. “Lampo Astrale!!!” tuonò Ananke per poi scagliare contro Zeneyu un’onda di energia di dimensioni incommensurabili. “Un simile attacco ridurrebbe un nemico del calibro di Baby-Vegeta in polvere senza possibilità di scampo! Perché? Perché un guerriero tanto abile e potente non combatte più per la giustizia? Certo! C’è da ringraziare che non sia schierato nemmeno con le forze oscure, tuttavia se ci fosse stato lui a difendere l’universo, oltre a Goku e gli altri, certamente non ci saremmo risparmiati un’infinità di problemi!” pensò Kaiohshin, per poi voltarsi e vedere come Zeneyu reagiva a quell’offensiva. Lo rincuorò il fatto di scorgere sul volto della creazione di Dai Kaiohshin una certa sicurezza, segno di come l’attacco terrificante di Ananke non lo avesse colto impreparato. La sua emanazione aurea iniziò di diminuire in ampiezza, concentrandosi ed addensandosi attorno alle proprie membra, diventando luminescente a livelli abbaglianti, quindi la fece esplodere generando attorno al proprio corpo una difesa barriera difensiva sferica che, al contempo, aumentava di diametro allo scopo di travolgere Ananke. “Virtù guerriera: coscienza!” esclamò Zeneyu denominando la tecnica a cui aveva fatto ricorso. I due colpi si scontrarono in un fragoroso boato, creando uno spostamento d’aria tale da scagliare Kaiohshin di parecchie decine di metri all’indietro, sebbene si trovasse molto distante dal luogo dello scontro. “Anche Zeneyu ha aumentato il suo livello! Ora rivaleggia alla pari con Ananke! Qui c’è tutta la proporzione tra l’opera di un mortale, quale era Bibidy, e quella di una divinità suprema come Dai Kaiohshin! Zeneyu e Majin Bu sono imparagonabili! La potenza di Zeneyu è valsa l’attesa secolare perché completasse il proprio sviluppo! E’ potente e al contempo nobile d’animo e difensore della giustizia! E’ perfetto! Assolutamente perfetto!” pensò nuovamente la divinità con lo sguardo illuminato dalla gioia.
I due attacchi dei guerrieri erano in perfetto equilibrio. Nessuno dei due stava riuscendo a prevalere sull’avversario. “Sta fermando il mio Lampo Astrale! Inaudito! Eppure ho aumentato di molto la mia forza prima di lanciarlo! A quanto pare neppure lui stava facendo sul serio! Ma chi diavolo è? Da dove viene?” pensò Ananke. “E’ più forte di quanto pensassi! Io sono una creatura di genia divina, eppure lui, essere umano, riesce con la sua forza a contrastare la mia virtù guerriera! E’ degno di ogni lode! Malgrado, pur di sincerarsi della mia idoneità a passare, non esiti a tentare di uccidermi!” pensò a sua volta Zeneyu. Nessuno dei due era disposto a mollare di un millimetro, ma al contempo, di quello stesso millimetro, nessuno riusciva, logicamente, ad avanzare. Ad un tratto, l’eccessivo confluire di energia generò una violentissima deflagrazione. Quando il bagliore si fu diradato, sia Ananke che Zeneyu si trovavano lunghi distesi al suolo, senza dare in alcun modo segno di ripresa. “Oh no! Zeneyu!” sussultò Kaiohshin, allarmato. Tuttavia, con una contemporaneità ai limiti del paranormale, sia Zeneyu che Ananke si alzarono in piedi. Entrambi erano sopravissuti allo stesso modo a quello scontro tra attacchi, dimostrando, ancora una volta, una parità totale. I due si fissarono negli occhi senza una parola per qualche minuto, poi il guardiano del quinto portale vide come oramai del proprio sigaro non fosse rimasto più nulla. Il tempo era scaduto. “Beh? Che posso dire? Complimenti! Ti sei conquistato il diritto a passare il portale, e portare con te chi vuoi! Sono un uomo di parola io…” affermò Ananke. Zenetu annuì con sul volto un’espressione di gratitudine “Sono contento di aver combattuto contro un guerriero come te! E’ un’esperienza che mi servirà per tutta la vita!”. Kaiohshin li raggiunse e, dopo aver posato a terra i corpi di Darbula e Pai Ku Han, si rivolse ad Ananke “Hehe! Però hai anche promesso di rivelare la tua identità! Non credere che ce ne siamo dimenticati!” disse la divinità con sguardo ironico. “Tsk! Kaiohshin… curiosi come le scimmie!” commentò stizzito Ananke, per poi sospirare “E vabbeh! Non vi racconterò certo la storia della mia vita! Anche perché mi pare di ricordare che voi andiate piuttosto di fretta! Tuttavia vi spiegherò chi sono e perché mi trovo qui, che ritengo sia quello che maggiormente vi interessi!”. In quel momento giunsero anche Bardack, Mellon, Anja, Light e Daimasko, mentre Pai Ku Han, riprese i sensi, a differenza di Darbula che ancora permaneva in uno stato di incoscienza. “Ehi! Ehi! Cos’è questa folla? Andatevene!” brontolò Ananke. “Eh no, capo! Siamo i tuoi colleghi! Dunque, visto che per colpa tua, per la prima volta, i cinque portali verranno violati, devi fare penitenza e raccontare tutto anche a noi!” disse maliziosa Mellon. Gli altri guardiani sorrisero beffardi e annuirono.
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“Stronzi…” mormorò Ananke. A quel punto Bardack simulando una voce infantile e con un sorrisone stampato in volto, cominciò a battere le mani a mo di sollecitazione urlò “Dai nonno Ananke! Raccontaci una storia!!!”. “Maledetti!!!” urlò Ananke mentre tutti i presenti risero, e persino a Zeneyu venne strappato un sorriso divertito. “E va bene! Ora vi dirò in breve ciò che volete sapere!” disse Ananke. “Dunque, come avrete dedotto, per quanto possa sembrarvi strano, sono un essere umano! Sin da piccolo sono stato parecchio portato per il combattimento, anche se ovviamente, in origine, la mia forza non raggiungeva livelli elevatissimi. Diciamo che mi sono abbastanza fatto da solo, come guerriero, aumentando la mia forza con innumerevoli allenamenti, che non sto ovviamente ad elencarvi e tante avventure, da cui, sia per abilità mia che per buona sorte, sono sempre uscito vivo. Dovete peraltro sapere, che l’epoca da cui vengo io, era contraddistinta da un conflitto dopo l’altro, dunque il livello medio degli abitanti dell’universo era molto più alto rispetto all’attuale, quindi la mia crescita è stata maggiormente costante. Avevo già raggiunto un ottimo livello di combattimento quando scoppiò la prima guerra demoniaca!” iniziò a raccontare il guardiano del quinto portale. “Quella di cui parlava Darbula!” constatò Kaiohshin. Ananke annuì “Esatto! Fu la prima volta in cui i demoni riuscirono ad evadere in massa dalla loro dimensione e ad invadere la galassia. Fu una guerra terribile! Per fronteggiare l’infinito esercito dei demoni si coalizzarono i migliori guerrieri della galassia, uniti ai migliori combattenti dell’aldilà! I Kaiohshin sottoponevano i guerrieri più valorosi e dotati a dei rituali che aumentavano la forza, attingendo al potenziale interiore degli stessi!” spiegò l’umano. “Lo stesso rituale che il Sommo ha utilizzato su mio nipote, Gohan!” comprese Bardack. “Accidenti! Vorrei proprio sapere in quale generazione il rituale non si è più tramandato ed è andato perduto! Oramai solo il sommo è capace di eseguirlo! E se non lo avessimo tirato fuori dalla spada Z, non avremmo mai potuto contare su di esso!” imprecò Kaiohshin. “Ovviamente ti sei fatto potenziare anche tu!” commentò Anja. “Ovvio! Non c’è mai stato un terrestre con un potenziale come il mio! E quel rituale, combinato ai miei costanti allenamenti e al fatto che, già di mio, avessi un livello combattivo notevole, fu per me un vero e proprio salto di qualità!” rispose Ananke per poi proseguire. “Poi vabbeh! Ovviamente ai tempi non raggiungevo i livelli di adesso! Questo è frutto di un costante e millenario allenamento! Però ero comunque forte!” puntualizzò il guardiano del quinto portale. “Essendo stato il migliore tra i paladini, e avendo ucciso il re dei demoni dell’epoca, mi venne fatto dono della vita eterna dai Kaiohshin stessi!” spiegò Ananke. “E poi hai preso parte anche alla seconda!” provò a indovinare Kaiohshin. “Si! Millenni dopo! Ma durante e dopo di essa avvennero dei fatti incresciosi dei quali gradirei non parlare! Fatto sta che io e le divinità dell’epoca entrammo in conflitto a causa di un grave crimine, che però non potevo non commettere!. Fu necessaria una soluzione che accontentasse tutti! Secondo loro io meritavo una punizione e io ero d accordo su questo! Ma non volevo che questa punizione mi impedisse di compiere il mio dovere! Dunque, ecco il compromesso! Mi sono lasciato esiliare in questa dimensione, da cui non potrei uscire nemmeno se io volessi, dato che ho dato all’epoca il mio consenso… ma al contempo tengo chiusi i cancelli della dimensione demoniaca! Sono io stesso, con la mia aura a rendere i cancelli tanto forti da impedire a qualsiasi demoni di violare quell’entrata! Ogni tanto ne scappa qualcuno per vie secondarie… come quello che vi accompagna! Tuttavia una fuga di massa è impossibile!” disse Ananke. “Infatti… solo Darbula e Garlic… del resto se Babidy avesse potuto credo avrebbe portato via qualche demone in più da quella dimensione! Solo mi chiedo come abbiano fatto Garlic e i suoi ad uscire!” disse Kaiohshin. “Mmmm… penso che siano dei demoni di una stirpe particolare… legata all’esistenza di quel misterioso pianeta che ora è stato distrutto da Gohan! Per fortuna erano dei demoni veramente molto deboli!” ipotizzò Ananke. Concluso il racconto, Kaiohshin si avvicinò allo svenuto Darbula e ai malconci Pai Ku Han e Zeneyu per curarli, ma Ananke lo fermò. “Aspetta! E’ inutile che ti scarichi delle tue energie, Kaiohshin! Inoltre non riusciresti mai a ripristinare le forze di Zeneyu, giusto?” disse Ananke guardando la divinità con sguardo ironico. “In effetti…” ammise Kaiohshin. Il guardiano del quinto portale annuì e si rivolse verso Anja “Anja! Cura tutti tranne il demone!” disse Ananke. “Cosa? Perché non curate Darbula?” chiese Kaiohshin con tono alterato. “Calmati! Lo cureremo! Ma prima voglio fargli qualche domanda! Voi potete pure proseguire! Lui vi raggiungerà dopo! Non credo ci sia pericolo che nella dimensione demoniaca egli si possa perdere, dal momento che è casa sua!” disse il guardiano del quinto portale. Fu così che, dopo essere stati curati dai poteri di Anja, Kaiohshin, Pai Ku Han e Zeneyu poterono superare il portale per proseguire il loro viaggio, che li avrebbe condotti nella seconda tappa del medesimo: La dimensione demoniaca.
LIVELLI DI COMBATTIMENO ANANKE VS ZENEYU
Ananke 2.000.000.000
Ananke (Massima potenza) 3.000.000.000
Zeneyu 2.000.000.000
Zeneyu (Massima potenza) 3.000.000.000
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Wh....WhoAAAAH!
Questo scontro è stato....è stato... sono senza parole!
Non c'è niente di meglio di una netta parità per concludere in bellezza! :lol:
Trovo interessante il tuo adattamento alla storia di Ananke, anche se il suo crimine non è ancora stato rivelato (ci credo, è così orribile da esser difficile pure da spiegare!), e così pure la storia della somiglianza. Credo però che l'interrogatorio tra Ananke e Darbula rivelerà altri particolari scottanti (non dimentichiamo che Darbula a momenti lo smerdava in diretta mondiale), e sinceramente non vedo l'ora!!!
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Questo capitolo èsempicemete grandioso. Scusami se non ho commentato per un po, ma purtroppo non connetterò molto in questo periodo... Vabè, vuol dire che quando riaccenderò avrò un bel po da leggere! :ok: