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Originariamente Scritto da
Metalotaku
Bene, ho recuperato i due paragrafi che mi ero perso e ora sono pronto a commentare. Ancora una volta non posso fare a meno di farti i complimenti per come sei riuscito a rendere fresca e originale la trama di questa ff ispirata a Death Note. Achille sta diventando sempre più simile al geniale Light e questo non può farmi che piacere. In poche parole ottimo lavoro :ok:
MI spiace molto "imitare", ma alla fine è ispirata, ed è inevitabile che si arrivi a questo punto... d'altro canto per usare un'arma del genere un pò d'intelligenza ci vuole xD grazie mille:D
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Originariamente Scritto da
gogeta_92
Bello, ti dirò, non mi ha trasmesso molte emozioni, ma forse è la preoccupazione per la verifica di domani, bel lavoro.
Spero proprio che sia così :D
aiuto stò perdendo il mio commentatore storico:luf: :luf:
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:asd: No, ma cmq forse è perché stai imitando troppo, boh, non so dirti perché.
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Bene, eccomi a commentare un nuovo capitolo...
La cosa si sta sempre più dimostrando una partita a scacchi tra Achille e la Morte, sebbene si noti che la Morte non stia "giocando" per vincere, il che mi diverte
Come situazione è risultata interessante e all'inizio ricca di tensione, che poi si è via via affievolita, sino alla conclusione, il che mi sa che è un piccolo punto a sfavore, purtroppo
Nel complesso un capitolo ben fatto, ma se ho ben capito, serviva solo a presentare ulteriormente la situazione, caratterizzando meglio la difficle prova a cui è sottoposto Achille
P.S. quando al simbolo...avrei optato per qualcosa di diverso, ma di certo quello non farà mai pensare ad Achille
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Bel capitolo Goge, complimenti ^^!
La prima parte è stata piuttosto forte, per i colpi che Achille ha dovuto subire, ma ha tenuto duro, davvero coraggioso! Però quando si è ricordato della regola del Death Note, si è sbendato e ha ucciso i due uomini è stato troppo bello...emozionante!! Quindi era un test...forse un po' troppo duro, ma lo ha superato. Ed è sempre più intelligente e cauto, molto bene!
Però, il simbolo e la scritta sono interessanti...magari lievemente forti, ma sono ottimi :sisi:!
Aspetta, forse mi è sfuggito qualcosa...com'è che è morto Osama?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Dante™
:asd: No, ma cmq forse è perché stai imitando troppo, boh, non so dirti perché.
Allora cercherò di distaccarmi un pochino :D
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nicco
Bene, eccomi a commentare un nuovo capitolo...
La cosa si sta sempre più dimostrando una partita a scacchi tra Achille e la Morte, sebbene si noti che la Morte non stia "giocando" per vincere, il che mi diverte
Come situazione è risultata interessante e all'inizio ricca di tensione, che poi si è via via affievolita, sino alla conclusione, il che mi sa che è un piccolo punto a sfavore, purtroppo
Nel complesso un capitolo ben fatto, ma se ho ben capito, serviva solo a presentare ulteriormente la situazione, caratterizzando meglio la difficle prova a cui è sottoposto Achille
P.S. quando al simbolo...avrei optato per qualcosa di diverso, ma di certo quello non farà mai pensare ad Achille
E' vero, la tensione ha raggiunto ad un certo punto il suo acne, dopodiché è calata come in un precipizio, sostituendo all'emozione l'azione, non ci avevo fatto caso mentre scrivevo; beh, forse hai ragione, ma io sono anche dell'opinione che la tensione non può essere un elemento costantemente presente, altrimenti si finisce per non percepirla più :D ci vogliono degli alti e dei bassi, ma forse sono io che sbaglio :lol:
Per il simbolo...eheh lo so, anche io avrei optato per qualcosa di diverso, ma mi era venuta una mezza ideuzza per dare una nuova ventata di novità alla shot... che forse sta diventando una FF non so più cosa sia XD avevo addirittura pensato di aprir un nuovo topic per questa, ma va bene così :D
GRAZIE DEL COMMENTO :D
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lynd
Bel capitolo Goge, complimenti ^^!
La prima parte è stata piuttosto forte, per i colpi che Achille ha dovuto subire, ma ha tenuto duro, davvero coraggioso! Però quando si è ricordato della regola del Death Note, si è sbendato e ha ucciso i due uomini è stato troppo bello...emozionante!! Quindi era un test...forse un po' troppo duro, ma lo ha superato. Ed è sempre più intelligente e cauto, molto bene!
Però, il simbolo e la scritta sono interessanti...magari lievemente forti, ma sono ottimi :sisi:!
Aspetta, forse mi è sfuggito qualcosa...com'è che è morto Osama?
prima di tutto, grazie del commento e...tranquilla, non ti è sfuggito niente, non ho specificato la morte di Osama. Mi serviva giusto a mostrare il Simbolo :D
Grazie ancora a tutti e ... alla prossima puntata !!
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Ecco anche me!! :D
devo dire che questo secondo paragrafo è stato molto avvincente ,per la suspance di capire chi fossero quei tizi in abito nero e che cosa volessero da lui ,ma devo dire che appena è entrata la voce della donna ho pensato subito ad una prova della Morte (come poteva sapere tutto?!? :asd: )
Achille è stato davvero in gamba ad affrontare questo test, è riuscito a pensare prima di agire :D :sisi: :D
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penultimo paragrafo
<<... però credo che INRI sia stata una scelta un pò azzardata, esagerata ... bhe, ora non è il momento di stare a pensarci. Ho bisogno di uccidere ancora, o la mia vita non andrà oltre...>>
Erano le tre della notte, ed Achille stava sotto le coperte, con il cellulare poggiato sul letto ad illuminare per quanto possibile, mentre con la mancina teneva la penna. Il suo strumento del terrore stava lì, pronto ad essere utilizzato. Senza rifletterci troppo, cominciò ad uccidere davvero alla cieca tre nomi. Persone che aveva cercato il giorno prima su Google, ricordava volti e nomi. Avendo un pò di repulsione ad uccidere, dato che quella notte un minimo di pudore gli era sopravvissuto in corpo, li fece morire senza dolore, di improvviso blocco delle funzioni vitali. Ovviamente, essendo ad enormi distanze, non ebbe la riconferma che la morte fosse effettivamente giunta su di loro.
Preso da uno strano capriccio, ricominciò a scrivere ancora altri nomi, nel cuore della notte. Utilizzò ancora quel motore di ricerca, osservava a puntino le sue vittime, e cominciò a descriverne le morti più assurde e crudeli... che corrisposero ognuna all’incirca cinquanta giorni di vita. Se il lettore ricorda, difatti, la regola del suo quaderno era ben precisa; a seconda del grado di ingiustizia, si ricevono giorni in più. Ecco piccoli trafiletti delle sue descrizioni ...
<<...un tumore improvviso lo colpisca, facendolo soffrire e agitarsi e agonizzare per ventisette ore...>>
Oppure ancora
<<...le sue stesse unghie lacerino il suo petto...>>
E per non stomacarvi, non andrò oltre. Finché, fra tutti questi nomi, non notò una persona che gli stuzzicava la voglia di uccidere maturata improvvisamente.
<<...Matteo Enzini...diciannove anni, come me...apparentemente semplice, nel suo viso un pò ovale, la bocca sottile, il naso un pò grosso, i capelli lisci e lunghi fino alle spalle...ma il suo sguardo...la bocca sorride, i suoi occhi lanciano coltelli, i suoi occhi odiano, i suoi occhi, ne sono sicuro, hanno ucciso. Per te, Caro Matteo, la morte sarà ancora peggiore...mi attira la tua personalità, ti descrivi come una persona amante della musica classica, suoni il violino...allora perché questo sguardo? mI sfidi... mi stai sfidando, anche se solo in foto. Dì addio alla vita.>>
Gli prescrisse un’agonia lunghissima, all’incirca di tre giorni, con le atrocità più assurde a farle compagnia. Sgranò gli occhi, osservando il suodeath note, con la pagina sporca della macchia di sangue; le sue parole andavano mano a mano sciogliendosi, come se svanissero soffiate via. Achille non riusciva a crederci, e si stropicciò gli occhi stanchi. L’inchiostro non stava andando via, stava semplicemente ricomponendosi in un nuovo scritto; non puoi uccidere colui che possiede un altro Quaderno della Morte. Dato che hai deciso di scrivere su queste pagine il suo nome, ora hai due soluzioni: la prima è perire, segnando una “x” su questa pagina. La seconda è guadagnarti il diritto d’essere Dio della morte uccidendo Matteo Enzini in uno scontro diretto. Hai dieci minuti per riflettere, dopodiché se non avrai effetturato la tua scelta, l’inferno sarebbe una consolazione per te.
Un combattimento? Una sfida? In che senso “scontro diretto”?
Ma la cosa che più lo sorprese, fu la scoperta che ci fosse qualcun altro, oltre a lui, in possesso di un quaderno della morte. Sicuramente, un giochetto architettato da quella strega d’una Morte. Certo, non aveva dubbi sul da farsi. Lo scontro era quello che stava aspettando, diventare un assassino anonimo cominciava a stancarlo. Testardo, scrisse il nome di Matteo enzini nuovamente su quelle pagine. Solo dopo lo assalì il dubbio; e se fosse stata una trappola? Fino ad adesso tutto era stato frutto di ragionamenti ben ponderati, di tattiche ... aveva agito forse di troppo impulso? Ma oramai, era fatta. A preoccuparlo davvero erano le eventuali modalità di scontro.
<<D’accordo, Matteo Enzini. Hai sfidato un semi Dio. Sarà un bello scontro, spero tu sia alla mia altezza, perché non ti concederò nemmeno di guardarmi negli occhi.>>
Ci sono commenti?? :D:D
Scusate la brevità, ma oggi è il giorno di pasqua :D
Sì, penultimo paragrafo per una serie di motivi ; la scuola diventa pressante, e postare storie tropo lunghe mi farebber perdere il filo, con conseguenze sulla credibilità e sullo stile della storia. Quindi da dopo questa mini ff in poi, mi dedicherò a one shots lunghe quanto un attuale paragrafo, se non come due, insomma non potrò dedicarmi a progetti a lungo termine :D
Comunque, le richieste saranno sempre gradite, anzi sto ancora aspettandone!!! fate richieste, gente :D:D:D
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Mi hai spaventato...io non voglio morire dopo ventisette ore di agonia...penso proprio che non metterò mai le mie foto su internet :lol:
No, scherzi a parte, mi spiace per gli impegni, ma capita a tutti di avere dei momenti in cui il tempo è poco, quindi non te ne farò una colpa
Bella l'idea di sfruttare internet per cercare persone da uccidere; la sua crescente voglia di uccidere mi è piaciuta tanto tanto tanto, specie quando osserva il volto di Matteo cercando mille scuse per ucciderlo.
Non mi aspettavo ci fosse un altro possessore del quaderno(anche se, in effetti, in DN c'è)...e adesso che si fa? Visto che è il penultimo capitolo mi viene da pensare che Achille morirà nel tentativo di diventare dio della morte...un po' mi dispiace, ma se poi mi sbaglio?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nicco
Mi hai spaventato...io non voglio morire dopo ventisette ore di agonia...penso proprio che non metterò mai le mie foto su internet :lol:
No, scherzi a parte, mi spiace per gli impegni, ma capita a tutti di avere dei momenti in cui il tempo è poco, quindi non te ne farò una colpa
Bella l'idea di sfruttare internet per cercare persone da uccidere; la sua crescente voglia di uccidere mi è piaciuta tanto tanto tanto, specie quando osserva il volto di Matteo cercando mille scuse per ucciderlo.
Non mi aspettavo ci fosse un altro possessore del quaderno(anche se, in effetti, in DN c'è)...e adesso che si fa? Visto che è il penultimo capitolo mi viene da pensare che Achille morirà nel tentativo di diventare dio della morte...un po' mi dispiace, ma se poi mi sbaglio?
volevo proprio indurvi a pensare questo :D :lol: rimarrete sorpresi ve lo prometto :D
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Wow, INTERESSANTE mwuahahahaha XD
Gran capitolo, hai risollevato il ritmo, bene, ottimo!
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Evvai, ci sono riuscito :D:D:D:D:D
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Bravissimo Goge! Perdona il ritardo, ma ho recuperato ^^!
Eh sì, anche Achille ha pensato bene che il simbolo che ha scelto è un po' pericoloso...ma è a dir poco unico, già! Forte l'idea di mettersi ad ammazzare povere persone che ignare avevano postato le loro foto su internet...e che morti incredibilmente dure per loro! Mamma mia, da brivido!
Wow, che colpo di scena grandioso :D! Oltre a lui c'è un altro possessore del Death Note, chissà adesso cosa farà Achille...uno scontro diretto...sarà magnifico!
Peccato stia finendo..mi piace davvero con il particolare personaggio e le sue idee omicide...
Complimentissimi, grande Goge!
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fine della storia :D
Per la prima volta nella sua vita, Achille ebbe timore, paura, sgometo. La figura tranquilla di Matteo gli si stagliava alta e ben poco imponente di fronte. Aveva uno sguardo che non mostrava prepotenza, e neppure inferiorità. Sembrava un suo pari. E forse, era proprio questo a far spaventare un sudatissimo Achille.
Si trovavano in uno spazio senza inizio, senza fine, completamente bianco. Sospesi nel vuoto. Non respiravano nemmeno, ma vivevano. E sapevano per istinto che avrebbero dovuto combattere. Achille cotinuava a fissare quegli occhi immobili, quasi attendendosi una mossa falsa. Ancora non sapeva in che modo avrebbe dovuto battersi, ma aveva paura.
“devo stare calmo, devo stare calmo.” Si ripeteva “devo mostarmi superiore , devo essere io ad incutere timore in lui. Non lui a me, porca miseria!”
Così, emise un profondo sospiro, chiuse gli occhi, si mise dritto con la schiena, le mani stese lungo i fianchi. Riaprì gli occhi e gli sembrò di essere rinato.Era riuscito a incanalare tutta quella paura e quella tensione in un antro sperduto del suo cuore, dove non avrebbero arrecato fastidio alcuno. Tornò il vecchio Achille di sempre, che faceva della sua calma e della sua intelligenza armi mortali. E di questo, parvero accorgersi le sottili labbra dell’avversario, che si incurvarono leggermente verso il basso, segno che il nervoso era anche lui.
In breve, la sesualmente nuda figura della Morte fece la sua comparsa, mettedosi proprio a metà strada fra i due, pronunciando un solenne discorso, con i capelli fluttuanti nell’aria come se si fossero trovati in acqua.
<<Matteo, Achille, i miei più sentiti complimenti>> compì un profondo inchio, che fece arrossire entrambi i contendenti, per la formosità messa così in evidenza <<... entrambi, siete riusciti a rendere al meglio. I vostri quaderni sono stati riempiti quasi del tutto, siete stati straordiari. Non siete impazziti, ma avete mantenuta la calma ed il sangue freddo. Impensabile, per due esseri umani.Ed ora, come entrambi avevate capito, vi ritrovate a contendervi il posto di mio consorte. Uno di voi due regnerà con me sulla vita e oltre la fine corporale degli esseri umani. >>
Parlava con una calma austera. Dopo aver pronunciato le suddette parole, cominciò a compiere una camminata leggera ma solenne, verso ovest, mostrando ad entrambi un generosissimo profilo.
<< vi vorrei entrambi come mariti...>> ironizzò, con un tono delizioso di voce <<... ma chissà come vi scannereste ogni giorno, no, non sarebbe proprio l’ideale... così, quando scomparirò, avrete il diritto di combattere fra di voi, come meglio desideriate, per avere il mio corpo, i miei poteri, me. Buona fortuna. >>
E sparì via.
I pensieri ed i ragionamenti giunsero fulminanti nelle loro menti.
“Come meglio desiderate, così ha detto. Questo vuol dire che abbiamo la possibilità di avere tutte le armi e le armature che desideriamo, dovrebbe bastare immaginarlo. Dato che questo è un luogo che solo in un sogno potrebbe realizzarsi, credo che sia possibile una cosa del genere. Devo cercare di capire che arma cercherà di usare il mio avversario, per poter scegliere un’adeguata contromossa”
Sembrava davvero che quello scontro non avesse affatto un esito scontato. Rimasero entrambi a fissarsi da lontano per mezz’ora. Entrambi cominciarono a disperare, credendo di essere stati già battuti dall’altro. Stremati mentalmente, decisero nello stesso momento di entrare in azione;
“Voglio un gladio, ed uno scudo da legare all’avanbraccio”
Il suo desiderio si realizzò, mentre il suo corpo si preparava ad una corsa disperata. Strinse il gladio nella destra, lo scudo nella sinistra. Achille sgranò gli occhi nel otare che Matteo aveva scelto un identico assetto da battaglia. Nel silenzio più totale, cominciarono a correre l’uno verso l’altro.
Era una sensazione di potere inimmaginabile. Non provavano la fatica, quindi per quanto corressero, il fiato non mancava mai. Si sentirono invincibili, e quado i loro scudi si icontrarono in un primo scontro diretto, i loro occhi scitillarono di fiamme e fuoco ardenti. L’attimo dopo, si respinsero con gli scudi, ed Achille fu velocissimo nel tentare un affondo alla coscia sinistra, scoperta dallo scudo. Questa mossa costrinse un sorpreso Matteo a spigere via la spada avversaria con la propria; colui che aveva attaccato non aveva previsto una contromossa così efficace, o almeno così diede a vedere. Si sbilanciò, cadendo sulla propria destra. Fu lì che Matteo avvertì il peso della vittoria, e mirò direttamente alla testa avversaria.
“Ci sei cascato, stupido”
Esultò nella propria mentre il protagonista di questa incredibile storia, che aveva calcolato tutte queste mosse e quelle cotromosse in ben pochi attimi. Rotolò sul fianco, facendo andare a tera la punta della spada nemica. Con uno slacio degno di una pantera, Achille si scagliò contro quel braccio ancora puntato a terra. Pesò davvero di averlo già battuto, quando avvertì la lama stridente del proprio gladio accarezzare gentile la pelle e la carne nemica. A svegliarlo, fu lo scudo che di piatto gli venne scaraventato in testa. Riaprendo gli occhi dopo la botta, s’accorse di aver ferito profondamente il braccio nemico, oramai fuori uso.
<<Stupido Achille, guardati la gamba destra.>>
Il dolore era stato così forte da stordirgli l’arto; essa era stata trafitta pesantemente dalla lama del proprio avversairo, del quale per la prima volta poteva udire la voce
<<Avevo previsto questo attacco; così ho deciso di sacrificare un braccio, quello destro che reggeva la spada; tu avresti persola gamba portante, metre io un braccio che per me risulta quasi inutile; difatti, differetemente d quanto ti ho fatto credere, sono macino. Ed il braccio che ho liberato dallo scudo per colpirti, ora mi serirà per finirti.>>
Achille sollevò lo sguardo, mentre stava inchinato per terra dal dolore.
<<Ma... non è possibile ...>>
Lo aveva giocato con una finezza iimmaginabile. L’aveva fregato ben due volte. Achille depose l’arma, lo scudo, senza distogliere lo sguardo inferocito verso il suo avversario, che non mostrava alcun segno di superbia, ne tantomeno di compassione. Era stato semplicemente giusto, leale, e purtroppo per lui, vincente. Quegli occhi del ferito Achille sembravano urlare “NON MI ARRENDERO’ MAI, BASTARDO, ORA TI AMMAZZO”. Il suo spirito gli urlava, difatti, di alzarsi, per continuare una disperata battaglia. C’era in gioco il suo orgoglio, non una donna, on un potere. L’orgoglio. Con quella stessa furia che aveva contraddistinto lo scontro, Achille abbassò lo sguardo, urlando a squarciagola
<<Sarebbe stato bello conoscerti, averti come amico, ma adesso... mi hai sconfitto, detti tu le regole del gioco. Io ti chiedo soltanto...di concerdermi una morte onorevole...UNA MORTE DA SOLDATO!>>
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Scusami ma cosa vuol dire quello sgometo a inizio frase? A parte gli scherzi dov'è l'inizio di questa storia vorrei leggerla tutta.
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