Take cover dei Queensrÿche.
Pessimo.
Visualizzazione Stampabile
Take cover dei Queensrÿche.
Pessimo.
Leg End e In Praise of Learning degli Henry Cow: forse perché li ho ascoltati pensando di trovarmi di fronte a dei capolavori (visto che i miei colleghi di filosofia che vanno matti per la scena di Canterbury me li hanno osannati) sono rimasto un po' deluso, anche se riconosco che si tratta di album molto validi. Nel primo caso, mi suonava molto (troppo) simile ad Uncle Meat di Zappa, con una bella attitudine free jazz ma poco altro (molto bella però Nine Funeral for the Citizien King). Il secondo era invece molto più interessante (immagino grazie alla collaborazione con gli Slapp Happy), specie nelle parti cantate; i pezzi strumentali erano invece un po' più deboli. Li ho trovati interessanti ma non così eccezionali.
Rivelazione invece Angel's Egg dei Gong, che ho apprezzato moltissimo, ancora più del precedente Flying Teapot (che pure era un album davvero buono) forse per lo stile più "sognante" e meno marcatamente progressivo; Assieme a Third dei Soft Machine è attualmente il disco prog che mi è più piaciuto.
Io personalmente dei Gong preferisco nettamente Flying Teapot che rimane il mio preferito; poco sotto metto Camembert Electrique. Angel's Egg rimane un gran lavoro, ma questi dischi secondo me sono insuperabili, tra i migliori lavori della scena di Canterbury prog tutta. Cmq non considererei Third come un disco prog, è troppo diverso, avanti e contaminato (da jazz, elettronica, avanguardia e psichedelia) per essere ricondotto al mero progressive. In realtà, credo che nessuno tra i migliori esponenti della scena di Canterbury possa essere definito davvero propriamente progressive.
Per gli Henry Cow non mi esprimo. Unrest era un bel lavoro, ma lontano dall'essere il capolavoro che spesso viene decantato. Li vedo un pochetto sopravvalutati dalla critica.
Ho scoperto i Faith no more, di cui mi sono innamorato subito:hail:
poi ho trovato un vecchio regalo: un cd dei Kaipa che mi ha meravigliato anche se non esaltato...
che ne pensate di questi due gruppi???
Desertshore di Nico: in generale non è un brutto lavoro, ma l'ho trovato veramente pesante e a tratti anche eccessivo; la voce di Nico non mi piace particolarmente, salvo in Janitor of Lunacy, l'unico brano che ho realmente apprezzato; decisamente migliore dal punto di vista della musica (nuovamente Janitor of Lunacy ma anche altri brani). Resta troppo "pesante" come atmosfera perchè lo apprezzi fino in fondo.
Ottimo invece The Silent Enigma
Desertshore lo trovo un lavoro così poetico, la voce di Nico dà un'atmosfera gotica ai pezzi indescrivibile (senza contare che la amo e che una voce diversa non sarebbe mai adatta a quella musica oscura). Tra l'altro l'importanza che ha avuto per certa musica gotica e dark e indiscutibile, è un capolavoro.
D'accordissimo sull'influenza e sul fatto che la sua voce sia adattissima per l'album, ma per me (me che ascolto, non me che giudico) ha delle atmosfere davvero troppo angoscianti per essere apprezzato fino in fondo (My Only Child in questo senso raggiunge veramente il mio limite, con quell'atmosfera medievale ottenuta subito e mantenuta per tre minuti che a me paiono sempre un'eternità)
Sono tornato poche ore fa dal concerto dei Megadeth e degli Slayer a Roma. È stata un'esperienza bellissima, mi sono divertito tantissimo nonostante la fatica di stare tutto quel tempo in piedi e a fare a spallate. Il gruppo d'apertura, i Sadist, non mi sono dispiaciuti seppur in alcuni pezzi mi sono sembrati un po' prolissi: comunque vedrò di ascoltare qualcosa in futuro.
I Megadeth mi sono piaciuti molto, anche se i limiti vocali di Mustaine sono evidenti. Tuttava, devo constatare che nei pezzi di Rust in Peace e di Countdown to Extinction se l'è cavata molto bene. Dal punto di vista strumentale prestazione brillantissima con pochissimi errori e grandissima abilità tecnica di tutti i componenti.
Con gli Slayer si lascia spazio alla violenza e alla potenza pura dei 24 amplificatori della Marshall. Il sound è stato un qualcosa di allucinante con il basso di Araya e la batteria di Lombardo che hanno fatto tremare il palazzetto, per non parlare dei riff devastanti di King e gli assoli di Holt (ottimo sostituto di Hannemann). Il risultato di tutto ciò è stato uno spettacolo bellissimo e allo stesso tempo assordante, caratterizzato dalla presenza di tutti i classici e anche di alcuni pezzi discutibili. Nota di merito alla voce di Araya, che sembra tornata quella dei tempi migliori...
C'erano i Sadist ad aprire?!
Dio mio, dovevano essere i Megadeth ad aprire a loro e agli Slayer :lol:
Peccato per l'assenza di Hanneman, se fossi stato al concerto dopo Dave Lombardo era lui il personaggio a suscitare il maggiore interesse.
Ma Holt ha coverizzato pari pari i soli o li ha improvvisati (aka sparato note a casaccio in pieno stile Slayer :lol:)?
Ma lol. Comunque il chitarrista dei Sadist tecnicamente è un mostro: in certi tratti suonava insieme sia la tastiera sia la chitarra.
Comunque Gary lo ha sostituito alla grande (si è dovuto imparare tanti pezzi in pochissimo tempo, e non ha mostrato la minima incertezza) . Dave è stato spettacolare, specie in Angel of Death (sembrava avesse 600 pedali, una roba meravigliosa).
Un po' tutti e due. Quando ha improvvisato si è comunque adeguato allo stile Slayer :lol:
Sì, sì, il chitarrista dei Sadist non è affatto male (e ha sempre avuto gusto anche per le parti di tastiere). Il gruppo in generale è molto buono, i primi due dischi sono circa da antologia del death metal, un orgoglio italiano.
Per caso sai dirmi che pezzi hanno suonato?
Purtroppo mi ricordo il titolo solo dell'ultimo pezzo (dovrebbe essere Sometimes They Come Back). Comunque hanno suonato all'incirca 5-6 pezzi.
Focus.
Lo adoro nonostante non impazzisca per il growl che comunque è presente in maniera molto minore di quanto mi aspettassi.
Grazie Blaze per il consiglio.
Sto ascoltando Kid A e preferisco sia OK Computer ma anche Pablo Honey.
Bello comunque, eh.
Ascoltati tutti gli lp degli Ulver (anche gli ultimi due).
Sono veramente colpito dalla loro varietà e dal loro mantenersi sempre su altissimi livelli.
Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell è meraviglioso.
Non smetterei mai di ascoltarlo.
Ho iniziato ad ascoltare gli Stratovarius ma ho smesso dopo tre album (di cui molte canzoni ascoltate nemmeno metà) perché mi hanno rotto il cazzo.
Ora mi aspettano le discgrafie di Beatles e Queen.
Cito solo alcuni degli ultimi ascolti:
Blackjazz degli Shining: credo sia uno dei titoli più azzeccati di sempre; come laoro è effettivamente un album di stampo jazz filtrato attraverso tutti i caratteri del black metal, a partire dalla qualità del suono che ho trovato terribilmente grezza (ma forse mi sbaglio). Consapevole della mia relativa ignoranza din materia (i gruppi black più brutali non mi sono mai interessati) lo classifico, con Nattens Madrigal, l'album più violento che mi sia finora capitato tra le mani; solo che Blackjazz è anche molto curato dal punto di vista compositivo. La batteria in particolare mi è piaivcuta moltissimo. Ottima anche la coer di 21 st Century Schizoid Man, riconoscibilissima ma adattata alla sensibilità del gruppo, una cover come si deve, una volta tanto. Senza dubbio un ottimo lavoro
It's Me God e Kollapse dei Breach: il primo mi ha colpito per la compattezza del suono e l'energia che trasmettevano i vari brani, violenti ma senza perdere un certo controllo della melodia del pezzo, ma trovo che pecchi di incisività dopo i primi brani; nel secondo il suono del gruppo si fa molto più variegato e più post-hardcore: la voce perde molto in energia, e lo stesso va detto per i brani più tipicamente hardcore, ma il tutto viene compensato da pezzi eccellenti come la title-track, che nella struttura più lunga, in una composizione più ricercata e una struttura più dilatata trovano una nuova forza; se in Kollapse i pezzi più rapidi e incazzati fossero stati sfruttati come in It's Me God sarebbe stato un lavoro cermtamente molto più interessante. Messi così entrambi hanno dei difetti abbastanza evidenti che tuttavia non ne intaccano troppo il valore; dovessi cìvalutarli, darei un 79 ad entrambi con un + 1 per entrambi i voti nel caso se ne preferica l'uno all'altro. Comunque la differenza non credo possa superare i due punti.
Outside the Dream Syndicate di Tony Conrad coi Faust: i minimalisti americani li trovo interessanti, e se si considera il calibro del gruppo che interviene in questo lavoro è evidente che debba uscirne un disco coi controcazzi; affascinante la struttura dei due brani in cui si articola l'album, praticamente una potenzialmente infinita vibrazione di fondo (violino) su cui si inserisce la batteria dei Faust in maniera perfetta. In realtà sono questi due strumenti da soli a tenere tutto il brano, tanto che per accorgersi della presenza di altri strumenti ci vuole molto tempo, sempre che tali strumenti siano effettivamente presenti, cosa di cui non sono del tutto sicuro. Comunque un lavoro eccellente, tra i migliori che abbi ascoltato negli ultimi tempi.
Ultimamente ho ascoltato molti più album rispetto ai mie standard.
Metto quelli che mi hanno colpito di più.
Treasure e Head Over Heels dei Cocteau Twins.
Li metto a pari punti perché li reputo egualmente eccezionali.
Sono due album molto simili (atmosfere oniriche, soffuse) ma anche diversi perché Head Over Heels ha un ritmo più "sussurrato".
Just for a Day dei Slowdive.
Molto simili ai Cocteau per il ritmo quasi ipnotico ma qua viene accentuato ancora di più e tutto il disco è un meraviglioso fluire.
Neu! dei Neu!
Bellissimo.
Tranquillo, armonioso e aavvolgente.
Da approfondire.
Uncle Meat di Zappa e cricca.
È il secondo che provo dopo Freak Out! e lo preferisco perché lo trovo, come dire, meno incasinato.
Da approfondire.
Surfer Rosa dei Pixies.
Album a dir poco stupendo.
Molto creativo, belle voci (quella femminile e da commuoversi) e poi c'è Where in My Mind :lol:
Hybris degli Anglagard.
Una bellissima sorpresa.
Mi ha colpito per la commistione fra prog e il folk nordico che tanto amo.
Rock Bottom di Robert Wyatt.
Ecco, in quetso periodo vado matto per gli album introspettivi e "tranquilli" e sin'ora questo è quello che mi ha soddisfatto più di tutti.
Da approfondire tutto Wyatt e pure i Soft Machine dato che ci sono.
Io continuo il mio viaggio pseudo-culturale nel mondo della musica. :D
Adesso sono nel ramo "musica italiana" nel sotto-ramo "musica rap". Poi stilerò una lista di voti degli artisti che sto sentendo ma già da una prima occhiatina posso dire che il genere rap mi piace di più. :sisi:
eidit: relego in secondo piano la musica straniera perché non sono molto pratico di inglese, non che voglia capire i testi dei vari artisti, e voglio ascoltarmela con calma. :sisi:
Avevo provato qualcosa da Treasure: mi erano piaciuti abbastanza come sonorità ma non erano riusciti a colpirmi molto. SOno comunque nella mia lista di approfondimento già da un po'
Oddio, passare da Freak Out! ad Uncle Meat è un bel salto nel vuoto, ti perdi la parte migliore della produzone "psichedelica" di Zappa (visto che per me Abvsolutely Free e We're Only in It fro the Money sono supriori al debutto). Comunque un lavoro eccezionale, sebbene definirlo meno incasinato mi pare assurdo: alla fine Freak Out! ha una componente blues molto marcata che dirige tutto l'album, a mio modo di vedere, cosa che in Uncle Meat manca quasi del tutto. Comunque Mr. Green Genes è una delle canzoni più belle che Zappa abbia mai fatto, assieme a Who Are the Brain Police e una buona parte dei brani di We're Only in It for the Money (i brani strumentali vanno considerati a parte)
Allora proverò anche quelli che stanno in mezzo.