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Sto leggendo Power Up - Come i videogiochi giapponesi hanno dato al mondo una vita in più di Chris Kohler. E' un libro (in parte è la tesi di laurea dell'Autore) che narra la nascita e l'evoluzione dei videogiochi giapponesi attraverso le impressioni di esperti del settore, interviste a personaggi illustri del mondo videoludico come Shigeru Miyamoto. Si passano al setaccio brands storici quali Dragon Quest, Final Fantasy, Super Mario, Donkey Kong. Per un appassionato di videogames è una buona lettura.
Poi, beh, sto leggendo Per moderne carte - La biblioteca volgare di Petrarca di Marco Santagata, un saggio in cui l'Autore cerca di capire l'evoluzione, la storia della redazione e di revisione del Canzoniere di Petrarca. A quali fonti si sia maggiormente ispirato e attraverso molti riscontri con altri Autori con quali di essi Petrarca abbia più affinità.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
michele longobardi
Sto leggendo Power Up - Come i videogiochi giapponesi hanno dato al mondo una vita in più di Chris Kohler. E' un libro (in parte è la tesi di laurea dell'Autore) che narra la nascita e l'evoluzione dei videogiochi giapponesi attraverso le impressioni di esperti del settore, interviste a personaggi illustri del mondo videoludico come Shigeru Miyamoto. Si passano al setaccio brands storici quali Dragon Quest, Final Fantasy, Super Mario, Donkey Kong. Per un appassionato di videogames è una buona lettura.
E per un appassionato di libri invece com'è? Può anche piacermi il tema ma se non mi piace com'è scritto non riesco nemmeno a finirlo.
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Ho iniziato "una questione privata" di Fenoglio e devo cominciare "il sentiero dei nidi di ragno" di Calvino.
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il libro dei cinque anelli di Musashi e rilettura dell arte della guerra di sun tzu e del principe di macchiavelli
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Lies
E per un appassionato di libri invece com'è? Può anche piacermi il tema ma se non mi piace com'è scritto non riesco nemmeno a finirlo.
Per appassionato di libri cosa intendi? Se intendi ''amante della parola'' forse non va bene, ma è chiaro, esistono i generi, alti, bassi. Se intendi semplicemente amante del sollazzo letterario va bene, è scritto con cura, senza strafare ma in modo chiaro e preciso.
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Finito ieri "una questione privata".
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Ieri sera ho finito "Il cimitero senza lapidi e altre storie nere" di Gaiman. Si tratta di una serie di racconti, alcuni carini, altri un po' meno. Di sicuro tra tutti spiccano "Il Ponte dei Ponti", "Il Prezzo" e "Avis Soleus", mentre mi son divertito con il grottesco di "Il Caso dei Ventiquattro Merli" e la simpatica "Cavalleria".
La consiglio, la finite in poco tempo e sono racconti che potete leggere senza problemi in qualche spazio di tempo.
Ho iniziato poi "Le montagne della follia" di Lovecraft. Inizio a leggere qualcosa di suo con un libro breve (poco più di 100 pagine) e con una trama che mi ha incuriosito tantissimo.
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Stasera inizierò il sentiero dei nidi di ragno.
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Sto finendo in questi giorni "Limit". Questo libro mi ha proprio entusiasmato, soprattutto mi ha fatto vedere sotto un altro aspetto la Luna. Non so se lo avete letto ma io lo consiglio anche se le scoperte scientifiche citate non sono poi così realizzabili in tempi così stretti. C'è un'unica pecca che viene citata anche in alcuni siti internet, si dilunga molto in parti che potrebbe anche eliminare.
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Ho finito il primo libro della trilogia "Hyperversum".
Davvero avvincente...adesso inizio il secondo.
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Finito "Le montagne della follia" di Lovecraft. Domani scelgo qualcosa di nuovo da leggere :ahsisi:
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Scusate per il doppio post.
Oggi ho iniziato e finito (tanto erano solo 80 pagine circa) "Passaggio per il nulla" di King. Un racconto un po' tetro, che ti fa pensare e che allo stesso tempo ti fa anche commuovere. Davvero bello, non c'è che dire.
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Vista la tua firma, prova a leggere anche L'ombra dello scorpione di King (versione integrale, mi raccomando).
Comunque ho concluso da pochi giorni Giudizio Finale di Richard North Patterson: thriller giudiziario di grande valore, non molto incisivo e diretto, ma che riesce a catturare l'attenzione, anche se forse sono presenti troppe divagazioni in alcuni casi. La trama risulta ben costruita intorno ai personaggi, i quali sono caratterizzati e curati con grande attenzione. Le fasi del processo sono interessanti da seguire, seppur in alcuni casi risultano essere un po' pesanti. Finale ad effetto.
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Sì, in effetti tra la Torre Nera e L'ombra dello scorpione notavo evidenti similitudini, come il mondo post apocalittico, atmosfera che tra l'altro ho sempre gradito, quindi è sicuramente tra la roba da leggere. Per la cronaca, firma e avatar sono presi dal comic che King ha realizzato con la Marvel dando vita così ad una trasposizione della sua saga sulla Torre Nera. Per quanto mi riguarda attendo prima di iniziarlo che ancora devo iniziare il secondo libro, quindi meglio seguire un certo ordine :ahsisi:
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Ma L'ombra dello scorpione te lo avevo consigliato anche io tempo fa.
Mi avevi perculato dicendo che le epidemie e il resto non sono il tuo genere e adesso cambi idea :asd:
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Ma non penso proprio di averti risposto così, dato che le situation post-apocalittiche le adoro a priori. Ti ho sticazzato perchè sei te, questo sì :lol:
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L'Ombra dello Scorpione è un capolavoro assoluto, uno dei miei libri preferiti.
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I tre moschettieri. Strepitoso. Quasi al livello del Conte di Montecristo.
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Concluso "La dimora fantasma" di Erikson. La parte iniziale m'ha un po' appesantito per via del monotono ambiente desertico, ma via via, proponendo vari personaggi ed alcuni splendidamente caratterizzati e carismatici, raggiunge un livello di epicità molto alto. Lo stile di Erikson qui è ancor più crudo rispetto al primo libro. Non si spreca in descrizioni inquietanti e riesce così a trasmettere al lettore un continuo e perenne stato di agitazione, aiutato anche dall'imprevedibilità della trama e dalle macchinazioni messe in atto dall'autore. Mi sparo il terzo, che propone l'evento di cui si è solo accennato qui nel secondo libro, appena dopo qualche altro libro, dato che urge cambiare genere dopo quasi 800 pagine :ahsisi:
Pensavo a "Dieci piccoli indiani" della Christie, ma devo ponderare ancora un po' sulla decisione :sisi:
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La figlia sbagliata di Jeffery Deaver. Un thriller di grande qualità, contornato da una forte analisi psicologica dei personaggi che viene inserita alla perfezione nell'intreccio. La storia si snoda su un unico binario, ma il tutto è arricchito da particolari inseriti dall'autore, che riesce sempre a inventare nuove situazioni nelle quali agiscono i vari personaggi. Consigliatissimo.