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Cap.7 La sconfitta di Odion I° parte
“Dobbiamo entrare lì dentro?”chiese Goku non molto felice. Quella montagna assomigliava incredibilmente a un volto trasfigurato dalla malvagità e l’idea di entrare in quelle terribili fauci di pietra che rappresentavano la bocca non gli piaceva per niente. “Kakaroth, credevo avessi paura solo delle siringhe” gli fece notare malefico Vegeta, più che altro per nascondere che anche lui era inquieto. “E’ così, solo che ho un presentimento”disse Goku cominciando a toccare la nuda e fredda pietra. “Tsk, allora muoviti”rispose il principe dei saiyan spingendolo dentro e seguendolo da dietro. “Secondo te c’è l’eco?”domandò in modo infantile il saiyan terrestre. Il più grande scosse la testa facendo finta di non aver sentito. Almeno finché non si accorse che il compagno voleva provare. “Sei tutto pazzo? Dato che ci siamo mettiamo i manifesti del fatto che siamo qui”ringhiò tirando un colpo alla nuca del Son. “Ok, ok. Capito. Come al solito vuoi fare un attacco a sorpresa. Tanto non funzionano mai, di sicuro Odion ci sta aspettando”rispose Goku massaggiandosi la parte lesa. Era sicuramente così. Il corridoio di pietra doveva essere già finito da un pezzo e invece loro continuavano ad avanzare, come se quel luogo oscuro fosse stato allungato con la magia. Ci volle parecchio tempo prima che in lontananza vedessero una luce. Si cominciò a sentire anche un rumore, dapprima un brusio, ma pian piano diventava più forte. “Sembrano mille voci di uomini che urlano”mormorò confuso il più giovane. “Sembrano rumori di guerra. Giurerei che quelli che sbattono a terra sono scudi che cozzano con il terreno, mischiati con il tipico rumore di un esercito in marcia”ribatté Vegeta. I due si guardarono preoccupati e cominciarono a correre verso l’uscita. Non era possibile. Ma dove cavolo erano finiti? Di sicuro quelli non sembravano più gli inferi, ma un luogo completamente diverso. “Vegeta dimmi che non siamo dove penso”pregò Goku, guardando dall’altura di roccia in cui si affacciava la fine del corridoio di pietra. Sopra di loro il cielo azzurro che ovviamente non poteva essere in una grotta. Sotto di loro un deserto di sabbia rossa che si perdeva nell’orizzonte. Di fronte a loro un esercito, con il volto coperto da maschere di ferro, e armati con resistenti armature che ricordavano vagamente quelle saiyan. La razza era fin troppo chiara. Quelli erano centinaia di migliaia di changelling che muovevano la coda seguendo i pesanti passi che simulavano una marcia da fermi, mentre gli enormi e pesanti scudi sbattevano a terra, e le loro aguzze lance si conficcavano. “Mi sa che è una rappresentazione dell’esercito con cui si confrontò Vargas, solo che stavolta siamo noi due che dobbiamo vedercela con questi e ho lo strano presentimento che ognuno di loro sia una copia più barbara e antica di Freezer. Rischiamo di metterci parecchio”disse Vegeta incrociando le braccia e guardando dubbioso la scena. Per quanto riguardava il luogo non ci voleva molto a capire che si trattava del loro pianeta natale perduto, anche se ovviamente innumerevoli secoli prima. Perché ha illuminare il cielo e a rendere quel deserto torrido ci pensavano i due cocenti soli. “Aspetta cos’è quel puntino a cavallo. Sembra un saiyan albino”indicò il Son, mentre il maggiore aveva già capito tutto. “Credo che quello sia il modo in cui appariva Odion da vivo. Quanto è scenografico”sbuffò il principe dei saiyan. “Kakaroth non ci resta che buttarci. Siamo solo noi contro un esercito”scherzò quest’ultimo con una nota accesa di sarcasmo. “Così realizzeremo un sogno personale. Guarda quante lucertole potremmo eliminare”rispose Goku che invece era sinceramente eccitato, come ogni saiyan di fronte a una prossima sfida. Un urlo; che quella volta fu anche di battaglia; si levò mentre si trasformavano. Non ci furono trasformazioni intermedie. Puntarono direttamente al massimo mentre un sole dorato e un sole nero brillavano dell’energia del supersaiyan di sesto livello, con una luce da far invidia ai veri due soli in cielo sopra di loro.
“Non c’è la faccio più. Sono troppi anche per me, non finiscono mai. Meno male che siamo riusciti a ripararci in questa insenatura della roccia, ma non durerà a lungo. E’ vero che ormai la potenza che aveva Freezer su Nameck è irrisoria, ma il troppo stroppia. Ormai le nostre trasformazioni non reggeranno più a lungo”cerco di dire Goku, mentre il fiatone gli mozzava la voce in gola. Vegeta rispose semplicemente con un cenno affermativo. “Sei tu quello dei piani. Pensaci un attimo”supplicò il più giovane, poggiandosi alla parete di roccia e chiudendo un attimo gli occhi, cercando di regolarizzare il respiro. Vegeta rifletteva, ma era difficile quando la stanchezza ti ottenebra la mente. “Odion sarà anche un tiranno e un assassino, ma è pur sempre un saiyan antico. Rispetterà le tradizioni”mormoro cercando anche lui di riprendere fiato. “Hai un idea in mente”esultò Goku riconoscendo la luce negli occhi dell’amico. “Kakaroth ti ricordi che ho sconfitto il suo campione in duello?”cominciò Vegeta. “Perché ogni volta che spieghi una tua idea non la dici e basta invece di fare i giri lunghi? Faccio fatica a seguirti…”iniziò a lamentarsi il Son, per smettere incontrando lo sguardo stanco di Vegeta. Le trasformazioni li stavano consumando come i cerini di un fiammifero sotto la corrente. “Dici tuo padre?”rispose allora alla domanda iniziale. “Esatto. Il suo unico modo per riscattare il suo onore è accettare una mia sfida…”però non poté concludere la spiegazione del piano, a causa di un’interruzione inaspettata. “Ho capito. Combatteremo solo con lui, invece che con tutto l’esercito”esultò il più giovane. Era la prima volta che intuiva immediatamente un piano e non era riuscito ad attendere che l’altro finisse di parlare. “No, Kakaroth. Combatterò solo io”rispose invece il principe, ignorando le proteste dell’altro. “Tu credi che starò a guardare mentre tu rischi la vita da solo? Qui Odion è nel suo regno, chissà quali trucchi escogiterà. Per di più sono convinto che adesso che ha il suo corpo sarà fortissimo. Non puoi farcela da solo!”. Accorgendosi di essere ignorato aggiunse: “Sei il solito cocciuto. Fatti ammazzare, se proprio ci tieni!!!!”. Il maggiore sorrise. Era riuscito a convincerlo.
“Urlare in mezzo a una battaglia e sperare che il comandante a cavallo dell’esercito a cavallo ti senta è una scommessa. Sperare che quello accetti una sfida, e che nel frattempo un qualche avversario non ti faccia a pezzi, è ancora più pazzesco. In compenso ha funzionato. Odion ha accettato e adesso ci troviamo divisi da questo spazio, cinto da rocce trasportate dall’esercito di lucertole, dove tra un po’ ci sfideremo. Non sono convinto che tutto questo stia succedendo davvero. E’ molto simile a un incubo per me essere circondato da milioni di migliaia di copie di quell’odioso di Freezer, anche se nessuno ne regge il confronto, fortunatamente non hanno lo stesso cervello pericoloso e affilato. Kakaroth è al mio fianco e vedo che muore dalla voglia di entrare anche lui in quello spazio, di combattere al mio fianco. Il suo compito è ugualmente importante. Deve accertarsi che nessuno da fuori aiuti di Odion e che non si svolgano scorrettezze. Fortuna che Nappa lo ha convinto a portarsi la mia spada, anche se a me non l’aveva detto. Sulla schiena porta la faretra del suo bastone, l’originale ritrovato da suo nonno Gohan, visto che in tutti questi anni l’aveva perso e portava in giro solo il bastone e nemmeno sempre. Credevo che fosse quello il contenuto ricoperto dalla tela, in realtà era la spada, che essendo impregnata di antica magia dei miei avi, può restringersi ed entrare in qualsiasi contenitore. Odion ha sfoderato la sua di spada, assomiglia a una nera daga. L’esercito rumoreggia con versi gutturali indistinti. Lo scontro sta per cominciare. Non avrò un armatura, ma almeno mi sento a mio agio nella mia vecchia tuta. “Non credo tu abbia l’abito adatto. In fondo stai per fare qualcosa da re leggendario”, queste sono state le parole di scherno di Odion a vedermi. “Tsk! Me lo potevi benissimo dire, ci sarei venuto vestito di tutto punto”gli ho risposto io sarcastico. Questo non molto tempo fa, ora devo solo prepararmi all’imminente scontro e smettere di stringere spasmodicamente l’elsa della spada. “Avrei preferito un combattimento normale a tutte queste scene. Però non c’è altra scelta”dico rivolto a Kakaroth. “Condivido. Mi sento in imbarazzo”mi risponde bianco come un cencio. Quasi toccasse a lui combattere sotto lo sguardo di non so quanta gente. Non so nemmeno il motivo, ma anche io mi sento a disagio. E’ davvero come se fossi dentro la storia dei miei avi e non mi sento né pronto, né degno. Non ho nessuna intenzione di morire per difendere i saiyan e i terrestri, a me del ricordo immortale non interessa poi molto. Ho una famiglia che mi aspetta. Se devo morire, però, morirò con onore”.
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bella bella qust parte :sisi: continua così Veggy Fan nn vedo l'ora che inizi il conbattimento ("SCIARRA! SCIARRA! SCIARRA!!" xD)
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Cap. 7 La sconfitta di Odion II° parte
“E’ sceso in campo subito dopo quella faccia da mozzarella di Odion. Spero vada tutto bene. Sembra abbastanza deciso apparentemente, ma lo so che è preoccupato. Lo conosco troppo bene ormai. Più fa il gradasso e stuzzica l’avversario con taglienti offese, più è nervoso e vorrebbe essere da tutt’altra parte. “Mi dispiace non darti la possibilità di arrenderti, ma ci tengo proprio a riavere un corpo”ridacchia Odion. “Su una cosa hai ragione. Oggi qualcuno deve morire, ma sarai tu a scomparire per sempre”risponde a tono il mio amico e parte all’attacco. Spicca un salto come raramente gliene ho visti fare e prova un affondo temibile con la spada, mentre Odion si ripara dietro il suo immenso scudo. Il ferro cozza con il ferro, ma questo rumore non è assordante come lo avrei immaginato. E’ come se in questo tipo di battaglie ci fosse un ritmo, i suoni non sono fastidiosi, semmai inquietanti nel loro susseguirsi cadenzato. Non ho mai assistito a cose simili. Preferisco calci, pugni, arti marziali e del buon sano potenziale energetico, almeno quelle sono regole che conosco. Lo stile di combattimento di Vegeta sembra diverso, non sembra nemmeno lui, come se recitasse la parte che qualcun altro ha scritto. Non è più quello della forza bruta e dell’ira pura fino ad accecarlo. E’ più simile al mio. Di pura agilità, nel continuo schivare. Per un attimo ho visto uno dei suoi due occhi chiuso e rigato da una profonda cicatrice. Mi chiedo la battaglia di chi, sta combattendo. O forse lo so, ma mi sembra assurdo. Odion vuole vendicarsi di Vargas e sta cercando di farlo attraverso il discendete. Siamo stati immischiati in qualcosa più grande di noi, o forse ci siamo immischiati da sempre, ma ci voleva il risveglio del potere reale a scatenare tutto questo pandemonio. L’esercito rumoreggia, mentre io sono stupito. Sono pari. Vegeta ha perso la trasformazione in sesto livello e non riesce più a trasformarsi, forse è per questo, forse è la stanchezza. Oppure, io e Vegeta saremo i più forti dell’universo solo nel nostro tempo, e questo non vale in tutte le epoche. Colpo scorretto!!! No, aspetta, Vegeta l’ha scampata. Sono in preda all’ansia. Non immaginavo che guardare un altro combattere fosse peggio che combattere. Beh, almeno non sto assistendo all’ennesimo mostro che si diverte a massacrarlo, è uno scontro di piena parità. Chissà come si deve essere sentito Vegeta mentre io combattevo contro Kid Bu, o il cattivo di turno. Anche se non so se a lui interessasse la mia vita, forse gli importava solo della sconfitta del nemico. No, ma che dico. Fa tanto il duro, ma poi lo so che anche lui mi considera suo amico, non devo nemmeno pensarle assurdità simili. La battaglia si sta facendo sempre più frenetica. Penso di essere rimasto l’unico che riesce a seguire mossa per mossa. Nonostante le spade si muovano in continuazione, adesso lo scontro si è fatto più selvaggio, ma allo stesso tempo più simile a quello che intendo io per combattimento. Si stanno confrontando in volo, mentre il mulinare di spade crea tagli e profonde ferite che sanguinano copiose. Odion su questo è avvantaggiato. Con la sua armatura è protetto, mentre ormai la tuta di Vegeta è squarciata non so più in quanti punti. Mi sento male a vedere tutto questo sangue. Mi sposto in tempo per evitare due potenti onde, mentre una ventina di changelling ne vengono sorpresi e vengono travolti. Odion deve avere parecchia forza nelle braccia per poter continuare a tenere quello scudo anche in volo. L’incantesimo si sta slargando e pian piano stanno tornando parecchi caratteri dello stile di Vegeta. Credo stia succedendo a causa delle tecniche energetiche di Vegeta, che di sicuro non dovevano essere minimamente simili a quelle di Vargas. Mi farebbe piacere se Vegeta da questo scontro imparasse a fondere perfettamente sia agilità che forza, come sta facendo in questo momento, ma è poco probabile conoscendo il carattere irascibile del mio amico. Vegeta comincia a essere stanco, mentre Odion è ancora fresco e asciutto. Ha iniziato a combattere da poco, mentre io e Vegeta abbiamo già combattuto strenuamente prima. L’avversario inoltre conta sul fatto che Vegeta per difendersi non ha niente, nemmeno uno scudo. Continuando a fermare la lama con mani e braccia, quando non ci riesce con la spada, si è procurato ferite profonde. Eppure non si da per vinto. Proprio adesso con mosse astute sta confondendo l’avversario. Perfetto. E’ riuscito a infilzare profondamente la gamba del nemico. Mi sto sentendo male, mi sa che per me questo combattimento è troppo cruento, non sono abituato all’odore forte e pungente del sangue, mi viene da vomitare e mi gira la testa. Devo rimanere presente a me stesso. Proprio ora che il loro capo è nei guai, i suoi seguaci potrebbero tentare qualche imbroglio per aiutarlo. O forse no, forse ho parlato troppo presto. Il dolore e la rabbia per un simile smacco hanno caricato Odion di una furia animale. Ha preso ad attaccare Vegeta con una foga bestiale. Lo ha colpito ripetutamente al volto con lo scudo. Uno di questi lo ha fatto finire violentemente contro una roccia. E’ caduto male, forse come non gli era mai successo e ho paura che gli si sia rotto un braccio, anche se non è quello con cui teneva la spada. Odion lo ha raggiunto e non gli lascia il tempo di rialzarsi, continua ad attaccarlo. Ti prego alzati, difenditi, fai qualcosa. Mi sto mordendo il labbro e al sangue altro sangue si aggiunge, anche se questo è mio ed è versato stupidamente. Bravo Vegeta!!! Hai utilizzato la sua ceca ira contro di lui. Hai aspettato che attaccasse ancora e quando lo hai visto sbilanciato ne hai approfittato per farlo cadere. Nel tempo che ci ha messo per rialzarsi, ti sei rialzato anche tu. Ora vi fronteggiate, guardandovi negli occhi. Sarai anche stanco, ma ora anche lui ha consumato scioccamente tutte le sue energie. Ora siete di nuovo pari. Odion si passa una mano sul viso sudato e computo dice: “Pausa”. Sei visibilmente contrario, ma annuisci. Mi sembra strano a dir poco. Mi rimproveri sempre quando faccio cose così, perché secondo te l’avversario non merita buonismi, e ora lo fai tu. No, la cosa ti ha infastidito troppo per essere questo. Di sicuro è una regola della sfida e perché sia valido lo scontro devi rispettarla. Due changellin più robusti, trascinano fuori Odion, mentre tu cammini a passi incerti verso di me, o meglio, fuori dal “ring”. Appena metti il piede fuori, però le gambe ti tradiscono, e rischi di precipitare a terra. Ti arrabbierai per questo, ma ti afferro e ti faccio appoggiare alla mia spalla. “Respiri a fatica e nemmeno ti reggi in piedi. Ci manca poco e crolli svenuto. Lascia continuare me al tuo posto”ti dico, mentre tu non riesci nemmeno a scostarti da me, non hai la forza nemmeno per rifiutare il mio aiuto. Che dalla troppa stanchezza si sia chetato anche il tuo orgoglio? “No…non posso…e non voglio”mormori a fatica. Era troppo bello per essere vero. Il tuo orgoglio è immortale, niente può sconfiggerlo, altro che i nostri nemici. Ti obbligherei, ma da quello che ho capito non è previsto dalle folli regole di questa folle sfida, di quel popolo folle che siamo noi saiyan. “Kakaroth…”mi dici e pian piano ti torna la voce. Ha fatto bene pure a te questo stop, ti sta tornando la grinta. “Cosa c’è?”ti rispondo vedendo che cerchi di dirmi qualcosa di importante. “Puoi fare qualcosa per la spalla?”mi chiedi. Avevo ragione. Si è rotta. Normalmente negherei, ma so a cosa alludi. “Lo sai che farà male e rischi di compromettertela seriamente”rispondo torvo. “A casa mi aspettano senzu e riposo, ma prima ci dobbiamo tornare”. Persino adesso il tuo sarcasmo si fa valere. Ti sorrido, un sorriso vero, mi hai ridato il buon umore e lo sai che il mio sorriso è contagioso, così tirò anche te su di morale. Dall’altra parte sento Odion che rimprovera i suoi uomini e butta la maschera in terra. Forse è arrabbiato perché la mia presenza gli impedisce scorrettezze, forse era convinto che il veleno mi avesse ucciso e Vegeta sarebbe finito da solo nella trappola. Sarà convinto che Vegeta abbia bleffato quando è saltato nell’oblio. Allora fa l’errore che hanno compiuto tutti i nostri avversari, ci sottovaluta.
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Vegeta intanto ha abbassato lo sguardo e ha cominciato a parlarmi con un tono strano, diverso, quasi gentile. “Kakaroth, nonostante questa sia tutta magia, io penso che morendo qui si muoia davvero”comincia e già il discorso non mi piace. Lui si rimettere in piedi da solo e si allontana un po’, per starmi do fronte, anche se continua a guardare per terra. “Sai…per quanto tu sia tonto…almeno non mi hai mai voltato le spalle…e io non ti ho mai ringraziato…”continua e lo guardo preoccupato. Ho paura delle parole che gli stanno uscendo di bocca. Sono le parole di uno sconfitto, di qualcuno che non crede che torneremo a casa, o che almeno non crede che lui tornerà a casa. Lo faccio di impulso. E’ l’unica cosa che mi viene in mente per fermare tutto questo. Gli afferro il braccio rotto e glielo giro finché non sento il crack che sta a significare che è ritornato in asse, che è di nuovo utilizzabile. A Vegeta scappa un gemito, di sicuro non se lo aspettava. “Me lo dici quando siamo a casa. Ora va a combattere”dico facendo qualche passo indietro. Lui mi guarda confuso, ma poi sorride. Ha capito. “Avevo dimenticato che sei un inguaribile ottimista allergico alle parole di chi fa il menagramo, ma questa te la faccio pagare”mi dice e io mi sento più rilassato. Almeno per un attimo. Lo scontro sta per ricominciare. Acc.. Non dobbiamo sottovalutare che qui è tutto a favore di Odion. Non una delle sue ferite è lì dove l’avevamo lasciata. E’ guarito completamente, persino la gamba è risanata. Non gli lascia nemmeno il tempo per ricominciare. Comincia ad attaccare Vegeta con la stessa furia che aveva dopo l’onta della ferita. I suoi capelli bianchi a fiamma sono mossi dal vento da un po’ tutte le parti e gli conferiscono un aria da folle. Il suo viso è rosso di rabbia e sembra addentare, mordere, come se questo gli desse ancora più energia, più furia in quegli attacchi terribili. Colpisce ripetutamente il mio amico con lo scudo, finché questi confuso non cade a terra sputando sangue. Non voglio guardare, ma allo stesso tempo non riesco a chiudere gli occhi. Nonostante tutto Vegeta riesce ancora a rispondere colpo su colpo con la spada, nonostante sia caduto a terra. “Vegeta!!!”urlo mentre vedo la spada del nemico scendere. Con una capriola all’indietro si rimette in piedi e nemmeno io so come ha fatto. “NESSUNO PUO’ SCONFIGGERE IL PRINCIPE DEI SAIYAN!!!!”urla con tutto il fiato che ha in corpo e risponde al combattimento con una ferocia pari, se non maggiore, a quella che ha dimostrato Odion. Ora le spade si intrecciano da vicino, mentre con l’altra mano tentano o di colpirsi al volto con dei fortissimi pugni, o si parano da essi. Alla fine le spade si incontrano con una violenza superiore a quella avuta fin’ora e volano via, cadendo sonoramente per terra. Quella di Odion si spezza, quella di Vegeta resta integra, ma si scheggia. Strano, ero convinto che nel combattimento contro il Re ci fosse quel graffio, eppure adesso non c’era più. Odion ha impugnato lo scudo e lo usa come tirpugni, ma Vegeta imbestialito tira un calcio così forte da mandarlo in frantumi, nonostante sia ferro magico. I colpi si susseguono, mentre ormai è Vegeta ha dominare. Fin’ora ha combattuto usando soprattutto i pugni, ma ora che ha potuto sfoderare nuovamente i suoi poderosi calci, ora che l’incantesimo si sta facendo più debole seguendo la debolezza di Odion. “Pausa”. Di nuovo. Che scocciatura. E’ un vizio. Spero non lo farà ogni volta che Vegeta sta per vincere. “Lo sai che dopo questa non ne potrai avere altre”ribatte Vegeta. Che bella notizia. Il mio amico si volta, ma Odion non aspettava altro. Afferra la spada del mio amico e lo attacca alle spalle. “Attento!!!”urlo io. Vegeta si volta. Con un pugno trapassa il petto di Odion. E’ una scena volta stomachevole, ma almeno, mentre vedo Odion arretrare e cadere a terra morto, posso dire che abbiamo finalmente vinto”.
“Come mai siamo ancora qui? Ora che Odion è sconfitto questa caverna dovrebbe tornare se stessa”chiede il principe dei saiyan, rialzandosi. “Che ci importa? Torniamo da dove siamo venuti”risponde semplicemente Goku, notando però un atteggiamento strano nell’amico, tutt’altro che felice per la vittoria. “Sai Kakaroth ho paura di una cosa”spiegò Vegeta, mentre faceva saettare lo sguardo in ogni direzione. “Ti vedo nervoso. Odion è stato sconfitto, ora torniamo a casa”sottolineò ancora. “Mi sto ricordando la leggenda di Vargas e mi sto rendendo conto che è successo esattamente tutto questo. Solo che aveva con se anche il suo esercito, che penso che in un certo senso rappresenti tu”cominciò Vegeta. “Allora? Vargas ha sconfitto tutti i nemici. Ha vinto. Non c’è nulla da temere”lo interruppe Goku. “Per farlo ha dovuto essere colpito a morte dal capo dell’esercito, che solo adesso scopro essere changelling. Si è salvato solo perché in lui si è risvegliato il potere reale. Però io non so controllarlo e di certo in tutti questi secoli ha perso una buona parte del suo potere iniziale. Se la storia si ripete e la sua sorte tocca a me, rischio seriamente di morire”spiegò Vegeta che continuava a voltarsi nervoso. Si sentiva fissato, come se due occhi rossi di brace lo stessero fissando. Non si era mai sentito così spaventato, e di sicuro normalmente riusciva a simularlo molto meglio. Si stava comportando nello stesso modo che avrebbe avuto trovandosi un'anaconda gigante davanti.
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Aaa che mi sono persa....maledetto pc che non si collegava....comunque ho letto tutto brava continua cosi ^_^
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iii... ATEENTO VEGGY!!! O.O tnt in un certo senso lo so che nn farai mai morire Vegy... ma nn posso fare a meno che dirlo... PROVA A UCCIDERLO E VENGO A BRUCIARTI CASA... :asd: naturalmente scherzo.. =) brava brava mi piace come metti suspanse nei capitoli =)
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Non ti preoccupare Sheila, sono felice che tu sia riuscita a rimettermi in pari ^^.
$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ fai bene a preoccuparti x Veggy XD. Io sto già morendo di caldo a casa, ci manca un incendio guarda XP. Spero che i futuri colpi di scena che si susseguiranno non ti porteranno noia ^^.
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Cap.7 La sconfitta di Odion III° parte
Non hai nemmeno finito di parlare che il colpo ti ha raggiunto alle spalle. I tuoi occhi si fanno grandi e, anche se in modo diverso, rivedo una scena a me fin troppo conosciuta. Non so cosa devo fare, mentre mi guardo intorno spaesato. Sento di nuovo quell’inquietudine, quella che mi tenne sveglio la notte in cui iniziò tutta questa strana storia. In fondo si è avverato quello che temevo. Ti ho promesso che ti avrei salvato in un simile caso, che non avrei fatto lo stesso errore. Ho miseramente fallito, sono uno stupido. Proprio ora che potevamo finalmente tornare a casa. La scena è diversa anche per altri motivi. La fessura che ti ha trapassato il petto, il cuore, è minuscola, un forellino che nemmeno noterei se non fosse mortale. Il raggio invece era pressoché identico, ma più raffinato. E’ anche più istantaneo. Hai già perso conoscenza e tenti invano di respirare, quasi l’aria ti scappasse via da polmoni. Sento una risata malefica e mi sembra di averla già udita nella mai vita, ma allo stesso tempo è impossibile. Niente mi ha mai gelato il sangue così, niente è mai arrivato a tanta perfidia. “Oh Vegeta, mi dispiace”mormoro e non so nemmeno io come mi siano potute uscire parole così idiote. “No, non è vero. Non ti dispiace abbastanza”mi dice una vocina dentro di me. Vocina, direi vociona. Non credevo di avere una coscienza così voluminosa ed è anche strano che non si sia mai fatta sentire fino ad ora. “Prima dormivo. Dormiva il motivo della mia esistenza, perciò dormivo anch’io”risponde il voce. Sente i miei pensieri. “Che cavolo vuoi?!!! Non vedi che mi sta morendo tra le braccia il mio migliore amico!!!”gli sbraito mentalmente. “Solo perché non vuoi salvarlo”risponde il vocione e mi sento arrabbiato come non mai. “Se potessi salvarlo lo farei”rispondo umiliato. Vorrei essere lasciato solo con il mio dolore, mica vorrei sentire un vocione che ricorda la rauca voce di Sherron che mi prende per giunta in giro e mette il coltello nella piaga. “Ci sei arrivato vicino. Non sono Sherron, ma…”mi dice e sento uno strano fastidio alla fronte. Come quando il potere reale si accendeva in un simbolo dorato sulla fronte di Vegeta, così vedo della luce dorata provenire dalla mia di fronte. Un enorme drago d’oro ne esce e si materializza di fronte a me. Mi sorride gioviale, ma io non riesco a crederci. Inconsciamente mi metto tra lui e Vegeta, stringendo il corpo esanime del mio amico. “Non gli resta poi molto da vivere. Non vuoi salvare il tuo re?”mi chiede piegando di lato la testa di luce. “Tu puoi salvarlo?”mormoro in una supplica. Forse aveva ragione Vegeta. Forse anch’io ho un potere come il suo, ma la mia fortuna è sempre la solita. Il mio non è una maledizione, il mio è buono, è caldo, protettivo, controllabile. “Certo. Io sono il potere del drago! Il mio compito è sorvegliare e proteggere il potere reale!!”mi dice gonfiando il petto. Assurdo. Sono la guardia del corpo di Vegeta. Se alla fine di tutto torniamo a casa glielo devo dire, così forse gli passa la fissazione di volermi uccidere. Guardo con occhi imploranti il drago. Mi chiedo se glielo devo chiedere. Forse è come Sherron, per avere qualcosa bisogna esprimere il desiderio. Lui ridacchia. Ha sentito i miei pensieri. Gli devono essere sembrati stupidi. Si avvicina a Vegeta e soffia sulla ferita, che magicamente scompare. Il respiro di Vegeta torna regolare e il suo viso non ha più il pallore della morte. Sta dormendo, a dimostrarlo il fatto che russa, anche se piano piano, mille volte più silenziosamente di come faccio io. Il drago comincia a scomparire e mi chiedo se lo rivedrò mai. “Non sono un cane al guinzaglio. Verrò solo se lo deciderò, ma se proprio mi vuoi, cercami dentro di te e chiamami. Se voglio ti ascolterò”mi dice e scompare. Pian piano anche tutto il resto scompare. Resta solo una caverna cupa, buia e silenziosa. Comincio a scuotere Vegeta, che si sveglia confuso. Mentre ci rialziamo, visto che siamo entrambi per terra, gli spiego le cose incredibili che sono successe. Lui mi guarda strano. Poi mi tira, senza mezzi termini, un pugno in pancia. “Perché?”chiedo confuso. “Ci ho messo una vita per evitare che mi superassi e ora mi tocca imparare a padroneggiare il potere reale”sbotta furibondo. Chi lo capisce è bravo. Io intanto mi lascio sfuggire un gemito. Ho la tuta macchiata di sangue. La ferita che mi ha aperto quel falso Janenba si è riaperta è sanguina. “Tu sei tutto pazzo. Ti sembra normale andare a combattere quando la ferita non ti si è ancora rimarginata!”urla Vegeta. Belli i tempi in cui era gentile. E’ tornato completamente al suo tono burbero. “Sei sempre il solito”concludo io, che alla fine preferisco cento mila volte il mio vecchio amico, piuttosto che qualche grazie passeggero".
Uscirono dalla caverna senza sentire le ultime parole che Odion aveva detto a bassa voce prima di morire, che continuano a girare come una profezia. “Io sono caduto. La mia vendetta è fallita. Un odio però, anche più potente del mio atavico, si leverà. La pagherete portatori dei due poteri”.
“Uffa. E’ finita male”mormora seccato Kid Bu, guardando una scena fin troppo mielosa. “Per di più Goku adesso ha anche un nuovo potere”. Aggiunge Cell. “Il prossimo andrà meglio”. Conclude Freezer. “Non ci sarà un prossimo”tuona una voce. I tre figuri alzano la testa e vedono il gigantesco Re Yammer, con ancora la camicia Hawaiana, che li guarda inferocito. “Ora ve la faccio pagare!!!!”urla all’indirizzo dei tre che si fanno ancora più piccoli. Le urla che si elevarono, sancirono le scene di violenza che seguirono.
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eee adesso imparano la lezione i tre monellacci V.v xD bravo re yammer falli cagare sotto xD (ooo alla fine Goku si dimostra utile a qualcosa V.V anche se di certo nn mi aspettavo che fosse fare da guardia del corpo a Vegeta..) bellissimo come sempre VeggyFan =)
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ahaha sono d'accordo con $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ....brava....ora vediamo che succede ^^
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Che dirti $kҸ ฿ŁΔÇk ϟ. Quei tre la lezione secondo me non la impareranno mai. Goku è stato troppo ottimista e semplicistico. Non è un sempre lavoro di guardia del corpo il suo, il drago lo ha detto, non è certo un cagnolino XD. ^\\\^ speriamo di continuare così.
Beh Sheila, per ora qualche chappy di passaggio a puntate, devo presentare la situazione hehh.
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Cap.8 Il supersaiyan leggendario I° parte
Era una giornata tranquilla. Tutti i Son erano al lago per passare quella tranquilla mattinata. Gohan si era portato alcune scartoffie del suo lavoro di ricercatore, ma le aveva dimenticate. Era troppo bello stare sotto le fresche fronde di un albero, con il vento in volto, abbracciato con sua moglie Videl. Goku giocava in acqua schizzando Goten. Chichi stava sulla riva e li guardava sorridente. May, tra le braccia della madre, allungava le manine per andare anche lei in acqua. A Satan City invece giravano tre amiche, più il piccolo Vetrunks. Il bambino aveva acconsentito ad accompagnare sua madre perché puntava a ricevere il famosissimo gelato dell’enorme centro commerciale dove le tre erano dirette a fare shopping. Bra doveva comprarsi dei nuovi abiti per sé e per il suo piccolo neonato; Pan doveva comprare abiti nuovi per Vetrunks che cresceva a vista d’occhio più una camicia per il marito Trunks, ma dato che c’era aveva deciso di approfittarne; Kamy come al solito si sarebbe annoiata, come al solito era stata trascinata, ma come al solito le avrebbe fatto piacere la compagnia delle due amiche e di quel pestifero moccioso di Vetrunks. Trunks era alla compagnia a guardare voglioso fuori dalla finestra dell’enorme grattacielo dove la compagnia aveva sede. Bulma si godeva la meravigliosa giornata seduta nella sdraio della grande terrazza della Capsule e co., riparata dall’ombrellone. Vegeta invece era nello studio della medesima casa, la sua, a leggere. Poteva farlo in pace, portando anche gli occhiali che era costretto a usare per la lettura, da solo e senza rischiare di essere preso in giro da altri guerrieri.
La potentissima aura fu avvertita da tutti per quanto era immensa. “L’avete percepita anche voi?”chiese 18 correndo verso le tre saiyan. “Certo”rispose Bra stringendo i pugni. “Sapete di chi si tratta? E’ sicuramente nemica”aggiunse Pan stringendo più forte la mano del figlio, che nonostante la sua giovane età fremeva dalla voglia di lottare. “Questa storia non mi piace. Uffa. Volevo passare una tranquilla giornata passeggiando con mia madre per il centro”disse Marron raggiungendo c18. “Credo di sapere di chi si tratta. Vado a controllare”disse Kamy scura in volto. Poteva andare avanti e indietro dall’aldilà, come se possedesse il teletrasporto, visto che lei veniva da dove stavano gli altri saiyan. Si portò da Re Yammer. “Ciao Kamy”le disse il gigante cordiale. Notando la sua espressione preoccupata, chiese serio: “Qualche problema?”. “Ci sono state fughe in questo periodo?”. “No, che io sappia”. “Posso vedere Broly?”. “Per di là. Ti faccio accompagnare”disse disponibile Re Yammer. A condurre Kamy fu uno degli aiutanti di Re Yammer, con le solite corna, vestito impeccabilmente, occhialuto e con la pelle azzurra.. Dentro un’area di sicurezza stava Broly, ma sembrava molto diverso. Aveva i capelli neri lunghi e un espressione pacata, la sua aura era irrisoria. Come quando suo padre Paragas lo controllava grazie al “Controller”. A sorpresa Kamy scoprì che a modo suo era anche simpatico. “Eppure non posso essermi sbagliata. La potente aura che ho sentito era quella di Broly. E’ successo quello che temevamo. La sua parte malvagia si è staccata dalla parte buona come era successo a Maijnbu”. Kamy si teletrasportò nuovamente. Trovando il gruppo allargato visto che si erano aggiunti Crilin, Ub, Trunks, Thenshing e suo figlio Gorin, tutti avvisati per telefono dalle quattro donne, mentre Vetrunks aveva chiamato il piccolo migliore amico giunto con il padre. “Kamy abbiamo deciso di andare da Goku”. “Ci sto”rispose lei decisa. Se era successo quello che pensava molto probabilmente Broly avrebbe attaccato Goku urlando: “Kakaroth ti odio!!!!”. Eppure da Goku era apparentemente tutto tranquillo, ma l’aria era tesa come una corda di violino. “E’ Broly, ma…”cominciò Kamy, parlando al fratello direttamente, saltando i convenevoli. “E’ successo quello che temevamo”terminò Goku serio. Il silenzio era calato, rotto solo dal pianto di May, come se anche lei avesse avvertito il pericolo. “Vetrunks, Marron, Gorin portereste mia moglie e mia figlia al palazzo del supremo e condurci anche tutti gli altri che non possono combattere?”chiese gentilmente Goku, ma si capiva fosse un ordine. I bambini e la giovane bionda terrestre so affrettarono ad obbedire “Stai attento”disse Chichi a Goku salutandolo, mentre tentava invano di calmare la piccola che smise di piangere chiamando il padre, solo quando lei e la madre furono portate in volo dalla figlia di Crilin decise di smettere. All’improvviso si voltarono tutti come un sol uomo. “Ma quest’aura…”disse sorpreso Goten. “E’ papà”aggiunse preoccupato Trunks. “Ecco dov’è Broly. La sua aura non è localizzabile come luogo per chissà quale motivo, forse per l’elevata estensione, ma adesso sappiamo dove andare”ragionò Gohan. “Andiamo”disse Goku partendo, seguito subito da tutti gli altri.
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La terra inizia a tremare e la casa, è la tua casa, che ti crolla addosso. Eri rilassato, non te lo aspettavi e sei costretto a trasformarti all’improvviso. E’ faticoso frenare i calcinacci dell’intero tetto che cade, un’intera libreria piena di libri, insieme alle pareti, solo con la tua aura. Quando a un certo punto senti un urlo ed è il tuo cuore quello che si ferma, perché in casa non eri solo. La tua aura aumenta e sei ssj2 in un lampo perché inizi a correre sperando che non sia successo niente. Ti concentri cercando di percepire la “Sua” aura, ma non ci riesci. Capisci subito perché è crollato tutto. E’ stata pura energia e quella presenza è così potente e vicina che non capisci da dove viene e copre ogni altra cosa. “Non può essere…”pensi, ma al momento c’è un urgenza più grande. Ecco che sei fuori e la vedi sana e salva. Il cuore rallenta e la ami come non mai, vedendo che si è salvata da sola. La terrazza è crollata, ma lei saltando all’ultimo minuto non è precipitata, è riuscita ad aggrapparsi alla cima di un albero. Voli verso di lei e a malapena trattieni un sorriso, anche se i tuoi non sono sorrisi “normali”. “L’erba cattiva non muore mai?”. ”Zitto e fammi scendere. La prossima volta spicciati ad arrivare”. La prendi tra le braccia e ti senti sollevato di poterlo fare ancora una volta. “Bulma devi andartene. E’ stata un aura a far crollare tutto. Raggiungi il palazzo del supremo”. Sei categorico e il tuo tono è quasi minaccioso, anche se non è contro di lei che c’è l’hai. “Se si tratta di un avversario non è molto furbo affrontarlo da solo”. “Non ti preoccupare. Quest’aura è troppo potente. L’avranno percepita anche gli altri e saranno qui a momenti”.
Piccolo nel frattempo si è unito al gruppo. Si vede che è nervoso. Anche lui ha riconosciuto l’aura e teme questa rinnovata e maggiore potenza. “Perché non arriviamo lì direttamente con il teletrasporto?”ringhia. “Non si usa salutare?”chiede Crilin offeso dal comportamento dell’amico. “Umphf”risponde il namecciano. “E’ un inizio”si accontenta il senza naso, lasciando basito Ub che si convince sempre di più della stranezza di quel gruppo. “Quest’immensa aura mi impedisce di utilizzarlo, anzi sembra che parecchi miei poteri stiano andando in confusione”spiega il saiyan.
Bulma se ne era già andata da un paio di minuti, quando Vegeta si sentì come afferrare da mille mani invisibili che lo trascinavano verso quello che doveva essere il fulcro di attrazione di quell’immenso potere. Era una forza di attrazione inspiegabile e troppo forte, quasi quanto quella dell’orecchino Potara quando lo aveva trascinato per la Fusion. Finché non si trovò di fronte Broly, più grosso dell’ultima volta, che rideva ostentatamente. Rimasero qualche minuto a fissarsi e fu lo stesso mostro a rompere il silenzio che era calato. “Sii onesto. Come ti senti?”. “Se speri che ti dica che ho paura, ti sbagli”rispose Vegeta con voce dura. “No. Non voglio questo. Dimmi semplicemente come ti senti”.
Quel sorriso sembra quello di uno squalo. Quella che provi, è vero, non è paura. Ti fidi troppo dei tuoi compagni per pensare che non arriveranno in tempo ad aiutarti. Eppure ti senti pietrificato, impossibilitato ad attaccarlo o semplicemente a muoverti, il mondo intorno a te sembra così diverso, come la prima volta che hai affrontato quel mostro. Hanno creduto fossi un codardo. Neppure Junior ha capito che non era qualcosa di naturale quando non è riuscito a smuoverti. Non ripetevi che era la fine per paura o fatalismo, ma perché lo sentivi e tutto il tuo essere sapeva solo questo. E’ stata tutta una storia strana e hai dato la colpa ad altro. In fondo non succede tutti i giorno di fare i conti con il proprio passato. Avere la speranza per un attimo che la tua razza non sia andata perduta, di non essere l’ultimo. Temere una delusione, che purtroppo è arrivata. Hai sempre temuto di diventare il re dei saiyan, perché non ti sei mai sentito all’altezza, perché temi di diventare come era tuo padre, legato più al ruolo che alla famiglia, ma non potevi lasciare la tua gente nelle mani di un mostruoso ssj che potrebbe attaccare anche la terra. Non potevi permettere che succedesse qualcosa a tua moglie o al tuo figlioletto neonato, ma hai temuto anche per quel figlio del futuro che ha voluto seguirti in quella folle avventura. Scoprire di essere stato così ingenuo da dare la fiducia a Broly, che in realtà era il mostro leggendario che cercavi, quando perfino l’ingenuo per eccellenza, Goku, lo ha capito. Vedere quella potenza che si scatena, mentre sei caduto in uno stato di trance, vedere persone a cui tieni rischiare la vita non potendo fare nulla. In tutto questo risuonava nelle tuo orecchie la voce di Paragas che ti rinfaccia una grave colpa legata a te che mina il ricordo, già più volte intaccato, del re da cui da bambino eri orgoglioso di essere figlio. Senti Goku urlare mentre combatte e da solo non può farcela, sembra che solo la sua voce riesca a spezzare come un vetro quella realtà che di reale non ha nulla. Riuscire violentemente a uscire da quella malia per salvare tuo figlio Mirai Trunks, per ricaderci subito dopo. Mentre nello stesso istante vieni abbattuto da un colpo micidiale. Poi la stoccata finale. L’orgoglio si rifà sentire alla fine, nel momento in cui finalmente non sarebbe servito. Il tuo orgoglio lo hai sempre considerato la tua rovina, ma quella volta è diverso, sembra si tratti di un ordine esterno a cui non puoi sottrarti. La sua stranezza la vedi nel dettaglio più insignificante. Tu che ti sei sempre definito principe, quando mai hai detto di essere il “re”? Quello che ti supplica di aiutarlo però è un amico e, pur sentendoti male per questo, consegni la tua energia dando la possibilità a Kakaroth di diventare la salvezza.
“Mi sento sotto l’effetto di un incantesimo”dici. Non sai nemmeno perché sei stato sincero e sei sorpreso di vedere che l’avversario voleva sentire proprio questo. “Vedi un tempo il potere del ssj leggendario e quello reale erano un unico”inizia a spiegare il colosso, dimostrando quell’enorme intelligenza e follia lucida che presenta solo in presenza del suo principe, dimenticando il “troglodita pura forza bruta che conosce solo tre parole”. “Però come il suo popolo, anche questo si è corrotto. E’ passato al male e il potere reale, per rimanere integro e neutrale, si è separato dal ssj leggendario. Quest’ultimo è diventato pericoloso per se stesso e per gli altri, distruzione e autodistruzione, ossia Thàanatos. Si è però creato uno squilibrio a favore dell’oscurità e con il passare dei secoli è nato un altro potere, questa volta benigno con il compito di custodire e guidare il potere reale, ed è il potere del drago”. “Ossia sono una banderuola tra due venti. Che fregatura. Il potere più forte…tsk…sia tu, che Kakaroth potete controllarlo. Ti sbagli però se credi di potermi manipolare”. “No, hai sbagliato ancora. Tu non puoi decidere. Nel momento in cui Kakaroth perirà, utilizzerò te e quel potere di cui non sei degno”. “Questo è da vedere”risponde Vegeta partendo all’attacco.
Tenti di colpire l’avversario e ci metti tutta l’anima. Gli altri dovrebbero già essere lì e cominci a capire che sei solo e non hai possibilità.
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O.O scrivi trpp bene Veggy Fan!! *.* continua t pregoooo!! nn m dire che è finito qui il capitolo!! =(
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che bello!!!!!!! bravissima !!!!!
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$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ tu mi stai lusingando tantissimo, ma onestamente a me sembra sempre di scrivere cosucce da niente. ^\\\^. Comunque eccoti il proseguito del capitolo.
Sheila, mi fate andare su di giri, non sapete il piacere che mi fa veder comparire dei messaggi con il vostro nome alle mie storie *_*.
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Cap.8 Il supersaiyan leggendario II° parte
“So già cosa succederà. Mi hanno sempre preso in giro dicendo: “tuttologo Gohan”. Ora posso dimostrare che serve. Si stanno aprendo tanti buchi dimensionali e ognuno di noi è stato risucchiato in uno diverso. Ognuno di loro se la caverà da solo, ma lui no, lo so già. L’afferro per la caviglia. L’attrazione è fortissima, ma resisto. Mio padre è l’unico che sembra non essere toccato. Due vortici, diametralmente opposti, ci attirano, ma io preparato mi sono aggrappato a un albero secolare e stringo più forte il mio amico Crilin che non può fare a meno di lamentarsi, in fondo sono sempre molto forte, nonostante anche lui sia un saiyan. La tensione è arrivata al limite. Chiudo gli occhi e non mollo, continuo a stringere. Lo sento urlare di terrore, evidentemente sta fissando quegli immensi buchi neri, ma il vento in volto è tale che non riesco ad aprire gli occhi. Non ho la più pallida idea di come finirà. Sto per cedere, quando all’improvviso tutto cessa. Sono privo di forze e sento che Crilin è svenuto. Ho consumato troppe energie e accasciandomi contro l’albero che mi ha salvato crollo anch’io”.
“Smettila di ridere”ringhiò Vegeta, con il risultato di allargare il ghigno sul volto di Broly.
“Non sopporti che rida di te e ti accanisci, ma colpisci solo l’aria, è troppo veloce. Ci provi ancora e ancora, sta aspettando che ti stanchi e anche se lo sai non ti dai per vinto. Non si dica mai che il principe dei saiyan è un codardo. Alla fine però la stanchezza subentra ed è il turno di Broly di attaccare. Ogni colpo ha la potenza della tempesta e si abbatte senza pietà. Si susseguono colpi troppo veloci per essere schivati e così potenti che senti ogni parte di te andare in frantumi. Non c’è più ossigeno, perché ogni colpo ti mozza il fiato. Quelle mani, non ti sei mai accorto che oltre a essere letali sembrano gigantesche. Ti afferra per la gola volando a tutta velocità verso di te e ti schiaccia contro un palazzo. Avverti distintamente il sapore del sangue in bocca. Non può essere umano, nessuna creatura umana ha un sorriso così malefico. In quel momento ricordi tornano alla mente, incandescenti come tizzoni ardenti. Un altro mostro aveva lo stesso sorriso, ma stavolta non puoi permettere che sia lo stesso finale. La somiglianza diventa lampante nel momento in cui lo vedi leccare un po’ del tuo sangue che gli è finito sul volto vicino alla bocca. “Mi fai ribrezzo”gli dici a fatica e quello sorride ancora di più per il “complimento”. Potrebbe essere passato un attimo o infiniti anni da quando quel massacro è iniziato. Sei allo stremo e chissà quanti palazzi hai attraversato e distrutto a furia di incassare pugni. Broly ti afferra per i capelli, per fortuna non sono lunghi come un tempo, e ti sbatte con forza con il volto per terra. Ti sei sempre chiesto da dove vengano quelle energie che ti arrivano in quei momenti in cui non dovresti averne, ma per una volta vorresti proprio non saperlo. Quelle parole di poteri assurdi e di un utilizzo ai fini del nemico stesso sembrano pesare come una minaccia incombente, in una situazione già disperata. Ti rialzi a fatica e lo vedi sghignazzare mentre il tuo sangue ribolle. D’improvviso la tua aura aumenta, ma non sei tu che la stai controllando. Stai perdendo il controllo dei tuoi poteri ed ecco che la fronte sembra bruciare di febbre, di una febbre troppo alta. Sulla fronte ecco apparire un simbolo che mette una propria luce dorata, come una piccola aura in quella più grande che avvolge tutto il corpo. Riconosci i sintomi e il tuo sguardo si fa confuso, spaesato, addirittura spaventato. Ed ecco arrivare quel dolore lancinante e non esiste più niente. Troppa sofferenza in troppo poco tempo, non riesci a contrastarla. Broly ride. Finalmente il potere reale si manifesta perché anch’esso tenta disperatamente di riunirsi nuovamente con il potere leggendario troppo vicino. “Non puoi sottrarti al tuo stesso potere…”dice, mentre tu cominci a urlare in preda alla sofferenza. Ti poggia una mano sulla spalla e vi teletrasportate sulle montagne. Ti lascia lì a soffrire, mentre si guarda intorno. Quando vede un gigantesco masso pensa: “Ottimo”. Con dei raggi che partono dalle sue mani comincia a modellare la pietra e si alza addirittura in volo per osservare dall’alto la sua opera. Mentre tu crolli a terra in ginocchio. Cerchi di tenere gli occhi aperti mentre il dolore sembra quasi più distante perché ormai sei con un piede nell’incoscienza. Non hai più la forza e crolli svenuto. Broly intanto ha completato il suo lavorio e il masso adesso ha la forma di una tavola di pietra circolare con incisi tutt’intorno ai bordi dei simboli che al centro culminano con il simbolo del potere reale. Broly poi si volta e ti si avvicina mentre tu gli stai di fronte, o meglio il tuo corpo, perché in realtà la tua essenza riposa. Gli stai di fronte immobile, privo di volontà, il volto marmoreo e truce, la stessa luce che emana il tuo corpo e il simbolo sulla tua fronte è emessa dai tuoi occhi ora completamente bianchi. “Che ne dici principino?...”chiede Broly ben sapendo che non gli risponderai. Eppure una risposta viene formulata da una figura nell’ombra. “Dico che sei di cattivo gusto”. La sua potenza d’aura è tale che i suoi vestiti sono uno straccio ed è a torso nudo. Di sicuro è un ssj, come già Broly e Vegeta. Broly non ha simboli sulla fronte, ma si capisce il suo statuto di ssj leggendario perché esce una luce verde-bluastra dagli occhi e dalla bocca. Al contrario il nuovo arrivato ha anch’egli un simbolo luminoso sulla fronte, il volto di un drago inferocito. Ed ecco che il nuovo arrivato pian piano esce. Prima gli occhi di qualcuno molto arrabbiato, poi la bocca serrata, sul volto un espressione seria. Si tratta di Goku. (Perché l’ho fatta così lunga? L’avevano capito tutti NdA). (Urca, io no! NdGoku). (Sigh. O_O” NdTutti). “A te penserò dopo”gli risponde Broly con odio e afferrando Vegeta per la gola si teletrasporta portando con se anche la tavola di pietra, che sembra quella per un sacrificio. Al sicuro dallo sguardo di Goku, appoggia il corpo del principe dei saiyan sulla tavola. Qui avviene qualcosa di incredibile. Una parte di roccia diviene fluida e scorre sopra i polsi, le caviglie e il collo per poi tornare solida e così facendo l’ho incatena. Subito l’incantesimo si mette in funzione succhiando l’energie del potere reale che si scatena e Vegeta ricomincia a urlare per il dolore. “Dov’è?”si chiede Goku stranito, mentre Broly gli appare alle spalle. “Sono qui”gli dice partendo immediatamente all’attacco. O meglio scatenando la sua aura che lo scaraventa Goku a terra. Il saiyan terrestre sorride rialzandosi, è tempo di fare sul serio. “Incomincia il divertimento”dice partendo all’attacco con un pugno che si scontra diretto con un pugno di Broly. L’impatto scatena un’enorme energia”.
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Gohan si è ripreso e con Crilin stava volando seguendo l’energia scatenata da Vegeta. “Ha ragione Kamy. L’aura potentissima che avvertivamo era quella di Broly”dice Crilin serio. Tutta quella situazione non gli piace e soprattutto non gli quadra. “Umh”risponde semplicemente Gohan troppo concentrato e pensieroso per una risposta più corposa.
Broly tenta di colpire Goku con un calcio massiccio, ma l’altro saiyan si abbassa e Broly crea una voragine nella parete della montagna li vicina. Il supersaiyan leggendario comincia allora a volare a ritroso a velocità estrema e attraversa una montagna, distruggendola, senza nemmeno rendersene conto seguito sempre da Goku. Un altro pugno da parte di entrambi e si verifica lo stesso fenomeno precedente.
Gohan e Crilin stanno sorvolando la zona ormai da parecchio, quando Crilin si arresta bruscamente. “Hei guarda, Vegeta!”urla il neo-saiyan. Gohan era rimasto come pietrificato, perché anche se lontano aveva visto il volto di Vegeta. Il principe dei saiyan era in assoluto silenzio. Il suo sguardo di luce sembrava glaciale e quel volto pietrificato in un espressione irata, ma neutrale sembrava spettrale alla luce del simbolo. Il saiyan appena scoperto e il saiyan mezzo-sangue atterrarono. Crilin guardava preoccupato il saiyan, mentre Gohan manteneva un espressione seria.
Lo scontro tra Goku e Broly continuava più o meno pari, anche se alle volte era il ssj leggendario a prevalere perché sapeva usare il suo potere speciale, mentre Goku lo sperimentava veramente per la prima volta. Broly lo raggiunse al volto con uno dei suoi micidiali pugni e lo scaraventò contro una montagna. Mentre il colosso controllava quanti danni avesse veramente fatto, Goku lo sorprese. Si rialzò con una capriola all’indietro e mentre l’eseguiva colpiva al mento Broly con una potente ginocchiata.
“Secondo te cos’è successo?”chiese Crilin dubbioso. Gohan, mantenendo quel modo di fare serio, cominciò la spiegazione. “Il flusso di energia trasmesso in quella pietra…”. Crilin, che non aveva capito già nulla, per interrompere quella spiegazione che per via del tono monotono e cadenzato di Gohan era già diventata noiosa, si intromise dicendo:”Cioè?”. “…Quella pietra sottrae energia a Vegeta e la dà a qualcun altro. Chi? Comunque sarebbe meglio non…”. Prima che finisse la frase si sentì l’ululato di dolore di Crilin che si teneva la mano ustionata soffiandoci sopra. Gohan, con un enorme gocciolina tipo cartoon, finì:“...toccarla”. Non si accorsero che lo sguardo di Vegeta si era fatto minaccioso, se di sguardo si poteva parlare.
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continuazione bellaaaaaa e il resto?? xD voglio il dopoooooooooo!!!
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$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ ecco il seguito, spero sia di tuo gradimento. Questa parte va a saltare da un punto di vista all'altro molto spesso, perchè è un susseguirsi di vari momenti rapidi e situazioni, che ovviamente a vederli sarebbero molto più da manga che a raccontarli così ^\\\^; chiedo scusa.