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Past, Present e Future III°parte
Goku combatteva con tutta la sua foga. Mille facce si faceva largo nella sua mente. Combatteva per amore, un cuore che traboccava dal suo cuore fin troppo puro. Il viso della sua Chichi, stavolta non l’avrebbe abbandonata. May non avrebbe dovuto avere il terribile destino dei suoi due fratelli più grandi. Gohan e Goten non avevano potuto godersi l’affetto di un padre il cui unico peccato era stato di amare troppo gli altri a tal punto di sacrificarsi troppo volte. Un bambino che sapeva trasformarsi un serio combattente dalle incredibili capacità. Eppure Freezer, come faceva tutto quell’odio a concentrarsi in un essere così piccolo, sembrava instancabile.
I tre sayan, non visti dal loro oscuro padrone, si diressero verso una figura che giaceva a terra immobile. Turles si lamentava e in quel momento la sua somiglianza con Goku era sconcertante. Non per la paura che sembrava animarlo che nel saiyan più giovane non era presente, ma nella particolare mimica facciale e in quel modo un po’ bambinesco di fare. “Per me è una follia. Freezer ci eliminerà tutti”. Stavolta era lui che si scordava che erano già morti. Nappa era sicuro del suo piano.
Vegeta sentì uno strano calore invadergli il petto. Non aveva mai provato qualcosa del genere. O forse si, quando impossessato da Baby, gli altri saiyan gli avevano dato la loro energia. Solo che c’era qualcosa di diverso. Mentre si riprendeva, rinvigorito e anche più forte di prima, sentì qualcuno lagnarsi in preda al terrore. Anche le altre due voci le avrebbe riconosciute tra mille. Che stavano combinando quei tre? In poco tempo era di nuovo in piedi. Un sorridente Nappa gli si piazzò davanti. Sia quest’ultimo, che Radisch e Turles, erano visibilmente stanchi. Si sentivano come dopo una lunga corsa. Vegeta comprese cosa avevano fatto. Per una volta avevano avuto il coraggio di schierarsi uniti contro Freezer. Gli avevano donato la loro energia. Vegeta non riuscì a trattenere un sincero sorriso, non ironico, ma sincero. Come era sincera la gratitudine. Avevano deciso di cambiare e di aiutare lui e Kakaroth, anche se in passato erano stati nemici. Bhè lui stesso era un esempio di come anche uno spietato saiyan può cambiare vita. Non riusciva a esprimere quello che provava, ma il suo orgoglio era sempre in mezzo? Ma alla fine decise di fregarsene. Doveva ben altro a Nappa, per la sua amicizia e per il suo perdono. “Vi ringrazio, ma adesso vi conviene nascondervi. Tra un po’ potremo vendicarci di quel tiranno”. L’idea piacque a tutti i tre saiyan e finalmente Turles si concesse un sospiro. Vegeta si voltò e quasi non riuscì a credere a quello che vide. Goku aveva utilizzato quasi tutte le sue energie. Freezer invece se la cavava ancora egregiamente. Colpiva senza sosta il saiyan con una serie di pugni e di calci che sembravano piovere da ogni parte. Alla fine l’orrida lucertola prese tra le mani la testa di Goku e gli diede una testata fortissima. Se il saiyan non avesse avuto una testa incredibilmente dura, sarebbe stata la fine. Freezer infine colpì Goku con un fortissimo calcio. Il saiyan precipitò a terra con un enorme tonfo. Vegeta spiccò immediatamente il volo. Goku aveva bisogno d’aiuto. Prima però tocco a lui diventare SSJ6, doveva ringrazia le energie donategli dai tre saiyan, altrimenti non ci sarebbe riuscito. La trasformazione di Vegeta era differente. Mentre Goku sembrava un sole d’oro, Vegeta era avvolto da un sole nero. La pelliccia, la coda e gli occhi erano neri, ma non per questo oscuri. Goku, vedendo il compagno, riuscì a ritrovare in se delle energie supplementari. Fu così che Freezer si trovò di fronte due SSJ6. Sembrava che nemmeno questo bastasse, però serviva solo un altro po’ di energia. Goku si mise una mano alla testa ridacchiando da ebete. Vegeta seppe che un idea che non gli sarebbe piaciuta minimamente si stava formando nella testa del compagno. “Vegeta mi sa che non ci resta altro che la Fusion…”. Ecco, doveva immaginarselo. Si morse a sangue il labbro. Accidenti. Non aveva nessuna intenzione di fare quel balletto stupido proprio davanti a Freezer o davanti agli altri saiyan. Il suo orgoglio e il suo amor proprio sarebbero finiti nella spazzatura. Che meraviglia. Ovvio che per la sua famiglia l’avrebbe fatto. Inoltre era da praticamente tutta la vita che desiderava battere Freezer. Quando un idea gli balenò in mente. “Nappa mi serve il tuo aiuto”. Il saiyan apparve di fronte al suo principe, ma la vicinanza con Freezer sembrava rimpiccolirlo e spaventarlo a morte. A basso voce gli spiegò il piano “Vedi io e Kakaroth vogliamo usare una tecnica infallibile per sconfiggere Freezer. Però ci vuole del tempo e assoluta concentrazione. Perciò tu e gli altri, sempre che a non siano troppo codardi, dovreste distrarlo per un po’”. L’idea piaceva poco a Nappa e ancora meno a Turles, ma decisero di assecondare Vegeta. Radisch invece si sentiva pieno di vita. Che con Goku si nascose dietro un masso molto grande, lì eseguirono la Fusion. Meno male che ci misero poco, perché solo aumentando l’aura, Freezer avevano messo K.O. i tre saiyan. Non poterono perciò vedere l’arrivo di Gogeta SSJ6. Non era molto diverso da Gogeta SSJ4, ma era incredibilmente più potente e aveva i capelli metà biondi e metà neri. Con una mega onda: la “KAME BING ONDA FLASCH” (Mamma pastrocchio, ma come vi ho detto la storia è vecchia. Fosse di adesso non avrei utilizzato nuovamente Gogeta NdA) una fusione tra le quattro onde più potenti di Goku e Vegeta. Fu così che Freezer fu battuto, vennero distrutte anche la barriera e l’astronave. La Fusion, avendo consumato troppe energie in poco tempo, si sciolse velocemente. Mentre Nappa, Turles e Radisch si riprendevano.
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L’ora del crepuscolo era appena passata e il cielo rosso sangue stava diventando blu notte. Era giunto il momento degli adii. Erano al palazzo di Dende e i tre saiyan dovevano tornare nell’aldilà. Con un sorriso incredibilmente ingenuo Goku abbracciò i due fratelli maggiori. Prima i due ne furono incredibilmente imbarazzati, ma poi si lasciarono trasportare e risposero all’abbraccio. “Allora ci si vede fratellino”disse Radisch sorridendo, contento di aver fatto pace con Goku che ora lo chiamava fratellone. Turles, con sorriso a 32 denti aggiunse: “Salutami tuo figlio e digli che sia io che Radisch siamo dispiaciuti per i guai che gli abbiamo dato.”. Goku rispose, cercando di essere serio: “Va bene. Ma tu Radisch cerca di comportarti bene. Mentre tu Turles non piantare mai più strani alberi”. Alla fine tutti e tre i fratelli scoppiarono a ridere. Poco distante Vegeta si massaggiava il collo. Vedendo Goku che abbracciava i suoi due fratelli, Nappa aveva deciso di abbracciare Vegeta. Il poveraccio era quasi rimasto schiacciato, la mole di Nappa non era affatto trascurabile. Poi il gigante aveva scoppiato a piangere. Vegeta gli aveva porto un fazzoletto, ma alla vista di quel fazzoletto, i singhiozzi si erano fatti più forti. “Ma principe, questo fazzoletto ve l’ho regalato io. Lo avete conservato”. Vegeta era diventato per un attimo leggermente rosso, poi aveva ripreso il suo solito cipiglio. “Si, lo so. Ho pensato che era giusto ridartelo” poi sorridendo, a modo suo, aggiunse: “Vedi di non combinare disastri. Comunque ho bisogno del tuo aiuto. Il drago delle sfere mi ha setto che se tutti i saiyan diventassero non buoni, ma meno sanguinari, posso ripristinare il nostro pianeta e il nostro popolo. Conto su di te per trasformare quel branco di assassini in una popolazione pacifica alla lontana”. Nappa non si preoccupò del fatto che la richiesta era assurda, anzi promise di impegnarsi. E per una volta anche Vegeta lasciò passare uno spiraglio di speranza. Poi i tre saiyan scomparvero. Goku e Vegeta stremati dalla giornata, dopo aver salutato Popo e Dende, aver preso qualche senzu da Balzar e Girobait, si avviarono verso casa. “Credi che ci crederanno a casa se gli diciamo quello che è successo?”chiese Goku grattandosi la nuca. “No. Diciamo solo che abbiamo sconfitto Freezer che era tornato a causa del solito Lourth”rispose Vegeta tornando alla sua solita serietà.
FINE P.P.F.
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Sempre molto carina la fanfiction (anche se arrivare già al Ssj6 e per di più a quello di Gogeta mi sembra davvero tanto ma sono scelte :asd:).
Sempre comunque piacevole da leggere.
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Davvero carino anche questo capitolo(come sempre non mi deludi mai!)^^ ^^
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Emh, Final Goku se lo dici tu, allora vuol dire che è vero, ma cmq adesso la corsa ai poteri si arresterà un pò, ho deciso di mettere in campo il mio asso nella manica, emh però non subitissimo.
in ogni caso ^\\\^ sono felicissima che la pensi così.
Sheila, sei tu che non mi deludi mai, sempre gentilissima e puntuale.
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Kamy
Prologo
La fine di Vegeta-sei
Sulla navicella dei Sayan i preparativi per la partenza di Radish infuriavano.
"Mi raccomando Radish,se ti riducono male ma non muori,ti finisco io a randellate!!!Quindi stai attento..." "Si,non ti preoccupare Kamy,il tuo fratellone tornerà!" "Mi preoccupo eccome, perché sei uno sconsiderato!Tanto verrò anch'io dopo di te e ricordati che è solo un giro di perlustrazione,quindi non cacciarti nei guai!!" "Ora devo andare,a presto!!" "A presto."La ragazza che parlava,come avrete già capito,era la sorella di Radish. Aveva grandi occhi verdi e capelli, stranamente per una saiyan, rosso fuoco. La riunione di famiglia fu però interrotta da un'altra persona:"Che scena toccante!!Radish,sbrigati a partire!!E dai Kamy è solo una perlustrazione. Torneremo presto!!" "Ok, Veggy" "NON CHIAMARMI VEGGY!!!!!” "Basta così,altezza. Non vorrete ricominciare a litigare voi due? ." "Ok, ma muoviti!!" Detto questo,il Saiyan dai capelli lunghi prese da parte sua sorella e l'abbracciò:"Ti prego,non mancare di rispetto a nessuno,è pur sempre il nostro principe!!" "Ok,ma è così divertente vederlo arrabbiato” “Senti, io devo partire assolutamente adesso,quindi,ti saluto!!" "Stai attento!!" Ma non sentì...In quel preciso istante,un energumeno pelato le si avvicinò:"Tanto non tornerà..."Improvvisamente,un pugno si andò a schiantare sulla sua faccia tosta buttandolo per terra. Kamy lo afferrò per il collo:"COSA HAI DETTO??RIPETILO NAPPA !!"Ma lui sembrava non curarsi del fatto che avesse una ragazzina sopra che lo prendeva a pugni,anzi,sorrideva!! Anche se non era uno dei suoi soliti sorrisi, sembrava triste mentre guardava allontanarsi l’amico Radish. Era un periodo che aveva una brutta sensazione ed era convinto fosse legata al capellone, ma si sbagliava. "FERMI TUTTI!"urlò il giovanissimo principe:" Nappa se vuoi litigare aspetta di essere sul pianeta da conquistare. E’ la prima missione che ci dividiamo, quindi vediamo di ritrovarci tutti. Kamy sono contento che tu sia venuta a salutarmi per la prima missione cha mi ha affidato Lord Freezer, ma se continui così te ne vai”. L'energumeno si alzò da terra e con un che di ruffiano disse:"Si altezza" "Scusa”disse Kamy rossa come i suoi capelli, veramente imbarazzata. In fondo Nappa non era arrabbiato. In fondo erano entrambi dei bambini.
“Ma come fa a piacerti quella scimmia sotto sviluppata di mio fratello?”
“Ma è così bello!E poi è cavalleresco!”
“…Kamy, ma che bevi la mattina? E’ un mostricciatolo e per di più è un gran montato. Dovresti vederlo a tavola, sembra un animale.
Cos’ha di cavalleresco? Per di più è un nano.
Mi sembri la mamma. Stravede per Vegeta.
Secondo me lo ami! ” Quella che aveva parlato era la sorella di Vegeta, Veki, ma era completamente diversa da lui:aveva lunghi capelli lisci corvini mentre i suoi occhi erano marroni e molto vivaci “NON LO AMO!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ SOLO IL MIO MIGLIORE AMICO. SI UN PO’ MI PIACE, MA NON ESAGERIAMO.” Poi abbassando gli occhi aggiunse:“Inoltre lui è convinto che io sia una misera terza classe. Nessuno gli ha mai detto che la mia mamma è cugina di sua madre.”. Poi riprendendo il sorriso disse: “Dai,non è così insopportabile,è solo un po’ spaccone!” "Un po’ eh?”
Ma una voce metallica all’altoparlante interruppe la loro conversazione:”Soldati d’elite:Vegeta, Radisch e Nappa sono pregati di recarsi nell’hangar per immediata partenza per la terra,ripeto soldati d’elite…”
A Kamy venne un groppo in gola. Con quella missione Vegeta era definitivamente un mercenario di Freezer e la cosa non gli piaceva. Che fine aveva fatto il bambino sempre sorridente? Si erano conosciuti a quattro anni, visto che erano coetanei. Ora ne avevano cinque, eppure sembrava passata un eternità. Vegeta sembrava un piccolo ometto e lei una guerriera. Aveva un brutto presentimento, ma lo soffocò. Era una saiyan e non poteva permettersi inutili fantasie. Vide la navicella di Vegeta allontanarsi. In Kamy la paura continuava a crescere e alla fine, dopo molte ore, capì. Capì quando era troppo tardi, mentre dalla finestra vide provenire verso di loro dallo spazio una gigantesca sfera rossa che proveniva verso di loro. La gente correva terrorizzata intorno a lei. Invece la bambina restava calma, impassibile. Che significato avrebbe avuto comportarsi in quel modo se tanto non poteva scappare al suo destino? Unico rimpianto non rivedere l’ultima volta il suo compagno di giochi. Sentì un urlo, un urlo che non avrebbe mai dimenticato, perché era l’urlo di suo padre. E poi più niente. Tutto svanì in un enorme esplosione.
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Kamy I° parte
Anche se casa mia è una casa immensa c’è una tale confusione che la fa sembrare piccola e affollata. Soprattutto da quando c’è un nuovo inquilino. Non starà qui ancora per molto. Ha preso la decisione di trasferirsi a Satan City. Un po’ mi dispiace, ma è una sua scelta. Ma per adesso sono ore che aspetto di andare in bagno. Ogni domenica mattina la stessa storia. Vetrunks, appena finito di allenarsi con me, occupa il bagno adiacente al GT (Gravity Room). Bulma quello della nostra camera da letto. Bra non esce dal bagno di servizio fino alla prossima glaciazione. Quello della camera di Trunks, che abbiamo ampliato perché diventasse matrimoniale, è occupata da mia nuora Pan. Quando cerco di infilarmi nel secondo di servizio me lo soffiano o Trunks o l’ospite. Così il sudore mi si asciuga addosso e arrivò sempre un ora di ritardo all’allentamento, ufficialmente campeggio, con Kakaroth. Per spiegare chi è l’ospite devo raccontare una storia lunga, di quelle che con la pazienza che mi ritrovo, non so sé riuscirò a finire. Sempre che prima non si liberi un bagno.
Erano due notti che non riuscivo a dormire bene, sempre meglio che non riuscire a dormire affatto. Mi capitava di sognare sempre quell’orribile lucertola gigante. O meglio vedevo proprio il punto di vista di Freezer, nel terribile momento in cui Vegeta-sei era esploso. Potevo sentire una a una le voci della mia gente urlare resisi conto troppo tardi dell’intenzioni del tiranno. Un tempo pensavo che io e Kakaroth fossimo gli unici rimasti, ma poi ho visto altri saiyan. Anche il mio fratellino Tarble è sopravvissuto, non vi dico la strana aliena a forma di palla che ha sposato. Ovviamente ne è molto innamorato e non posso dir niente, ma mi ha lasciato perplesso al nostro primo incontro. Lo vedo raramente. La prima volta che ci siamo rivisti Trunks era piccolo, due anni dopo majinbu. Adesso gira nell’universo e torna solo quando ci sono problemi. Io non mi muovo dalla terra, nemmeno quando cerca di convincermi a seguirlo in qualche cosa assurda. Tornando all’incubo, mi svegliavo tutte le volte in condizioni pietose e non svegliare mia moglie era una vera impresa. Conoscendola quella donna avrebbe tartassato fino a sapere qual’era il problema. Sì lo so che lo fa perché mi vuole bene, ma è una vera impicciona e la sua parlantina è un arma letale. Come al solito quell’incubo preannunciava guai. Una di quelle mattine mi ero deciso ad andare dal Supremo per sapere se qualche minaccia incombesse sulla terra. Le volte in cui ho sognato quell’incubo è successo sempre qualcosa di negativo. La prima volta è arrivato Cell, la cavalletta gigante; poi quel mostro rosa di Majinbu e alla fine quel pazzo esaltato di Baby. Da quando è arrivato Lourth poi non c’è più stato un attimo di tregua. Dal Supremo chi incontro, secondo voi? Kakaroth. Ho sempre pensato mi perseguitasse. Dove vado io, lui c’è sempre. Sono andato su un altro pianeta, lui c’era perché dava la caccia a Broly. Vado in vacanza, all’incontro scuola famiglia dei miei figli, in qualunque posto, lui c’è. L’ho trovato perfino nell’aldilà, quando lui doveva essere dall’altra parte. Motivazione: mostro di nome Janenba. In quel momento era con Dende scongiurandolo di metterlo in contatto con la sua famiglia. Da quando ha incontrato suo padre Bardack e ha fatto pace coi fratelli, è ossessionato dall’idea di parlarci. Purtroppo, visto i precedenti, non possono tornare. Anche a me l’idea di rivedere i miei genitori attira, soprattutto mia madre. Purtroppo i rapporti con mio padre sono alquanto complessi. Abbiamo appianato le nostre divergenze, ma siamo entrambi orgogliosi e cocciuti. Per di più se prima come principe dei saiyan aveva un modo di fare non da tutti condiviso, ora che sono il re mi tartassano continuamente. Io però non ho alcuna intenzione di tornare a conquistare pianeti o a girovagare per l’universo. Sto bene dove stò. Non avevo molta intenzione di sorbirmi un'altra tiritera, ma il continuo lagnarsi del mio rivale mi ha convinto ad aiutarlo. “Dai muso verde, solo un paio di minuti”. Dende mi ha guardato male. E’ raro ormai che io chiami il resto della combriccola con delle metonimie (Vegeta parla come mangi NdA), ma certe volte non posso farne a meno. Le reazioni sono troppo spassose. Dende e Junior reagiscono guardandomi furenti. Quando chiamo Crilii ex-pelato diventa rosso pomodoro. Purtroppo Kakaroth non posso più chiamarlo terza classe, ma questo lo spiegherò poi. Dende ha ceduto. Su un maxi-schermo sono apparsi due essere veramente brutti oltre che grandi e grossi, uno azzurro e l’altro arancione. Sono i guardiani degli inferi, dove finiscono i malvagi. Al lato opposto di dove finiranno Kakaroth e gli altri. Ora posso dire che ci finirò anch’io. Non sono fino a che punto lo meriti, ma ne sono felice. Dietro i due colossi si vedevano non so quanti saiyan. Non ho fatto in tempo a nascondermi e quelli hanno iniziato a tartassarmi. “Vostra altezza King Vegeta II…”questo, quello. Come faceva mio padre a non uscire di testa? Alla faccia di chi dice che fare il re è una pacchia. Inoltre ho i doveri, ma non gli onori. Sono un re senza pianeta e il mio popolo è tutto nell’aldilà. Il drago però dice che c’è speranza di farli tornare. Sherron ha detto che esaudirà questo desiderio se i saiyan smetteranno di essere un popolo di assassini, ma attaccabrighe lo siamo nel midollo. Per l’attuazione di questo piano ho un agente all’avana meglio conosciuto come Nappa. Sorvolerò sulla scena strappalacrime piena di smancerie varie che è stato l’incontro tra Kakaroth con sua madre. Mentre il mio amico era in lacrime come un moccioso, la madre mi ha visto. “Principe Vegeta, l’ultima volta che vi ho visto eravamo un bambino”. Perché me lo devono rinfacciare tutti? Ho quasi mezzo secolo e tutti tra i saiyan mi trattano come un moccioso. Che stress! “Ciao zia Cauli. Come va?”. Che domanda stupida. Come vuoi che vada visto che sono morti. Però non sapevo che altro dire. “Non ci crederai mai, ma Radisch ha messo la testa a posto e si è legato (specie di matrimonio sayan. La coppia si scambia ogni ricordo, ma è raro che due sayan lo facciano) con quella brava ragazza di Pamela. Non so se te la ricordi. Mentre Turles si è fidanzato con una saiyan di nome Naly”. Per educazione non le ho detto che quelle cose le sapevo già. Quando in lontananza si sono cominciate a sentire delle urla. Due persone che si litigavano a tutto volume. Tra le coppie saiyan è abbastanza normale, anche Bardack e sua moglie litigavano sempre. (Anche se Bardack ha cominciato ad adottare la strategia di suo figlio. Sopportare la sfuriata in silenzio). Eppure in tutto il pianeta solo una coppia con le proprie urla superava il muro del suono. Ed infatti ecco arrivare la coppia reale. Da piccolo pensavo litigassero sempre perché non si sopportavano. Ora invece so che battibeccano, ma in realtà è uno strano modo per dimostrare che si amano. Posso dirlo con certezza perché è quello che faccio tutto il giorno con mia moglie Bulma. Mio padre, Re Vegeta, ha uno svantaggio in più. Mia madre, la regina Sarah, è anche una combattente straordinaria. In fondo è stata lei che mi ha insegnato a combattere, allenandomi. Davanti allo schermo si vide perciò mio padre, non che re, furente e mia madre, non che regina, incavolata. “Quel cocciuto di tuo padre non voleva venire a salutari!”. “Zitta Donna, quello che faccio sono affari miei!”. “Si? Stasera però vostra altezza a palazzo non entra, dormirà fuori”: Goku era basito, mentre io stavo per scoppiare a ridere. Fortuna che ho un autocontrollo notevole. I modi di fare, le minacce, le parole. E’ proprio vero che la storia tende a ripetersi. I cinque minuti si trasformarono in un ora. Dende e dall’altro lato Re Yammer rumoreggiavano, ma una parola tira l’altra. Per di più potavo finalmente parlare liberamente. Nella mia vita ho sempre cercato di possedere una certa cultura, anche se questo non si accorda molto a un guerriero. Fare la persona dotta sotto lo stesso tetto di un genio è pura follia. Per di più se è un genio matematico che odia le materie umanistiche. Usare paroloni altisonanti con Goku vorrebbe dire utilizzare un'altra lingua e offenderlo. Non è colpa sua se la sua infanzia l’ha passata come un selvaggio tra le montagne. Anche in passato non potevo. Vai a spiegare a un gruppo di mercenari cose come la “catarsi”. Freezer, paradossalmente, aveva una certa cultura. Ma dimostrare la mia avrebbe significato guai. Per prima cosa non ero completamente sottomesso e perciò ero diverso e pericoloso. Secondariamente avrei fatto capire che ero entrato nella biblioteca di Freezer. Quella stanza era vietata ed essere sorpresi mentre ci si intrufolava portava alla morte. Anche se tutti parlavano normalmente, notai una certa agitazione. Nessuno mi volle dire niente. Alla fine ci salutammo. Goku si rattristò, ma di sicuro la sua famiglia a casa lo stava aspettando. Io tornai a casa un po’ più rilassato, Dende non avvertiva minacce.
Avrei dovuto sapere che era calma apparente.
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Bellissimo.....figurati son puntuale perchè mi piace molto il tuo modo di scrivere e son curiosa di sapere come prosegue la storia ^^
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Sempre gentilissima Sheila ^^.
Spero che la storia ti continui a piacere.
Kamy II° parte
Avrei dovuto sapere che era calma apparente. Mi trovavo a casa. Stavo sbrigando la contabilità della compagnia. Se qualcuno mi avesse visto sarebbe scoppiato a ridere. Con quegli spessi occhiali, l’aria distrutta, perso tra tutti quei numeri. E' un modo per sentirmi utile, o forse semplicemente perchè a furia di frequentare con quella gallina della moglie di Kakaroth, la mia donna ha scoperto che nemmeno io apprezzo rimanere senza cibo. Trunks è a capo della società, Bulma il genio creativo, Bra l’addetta al marketing e una famosa scrittrice nonostante la giovane età. Io, come capo famiglia, mi riinvento in più campi alla Capsule e co.. Avevo passato praticamente tutta la mattina al palazzo di Dende ed era già ora di pranzo. Bulma e mia nuora Pan erano ai fornelli. Goten aveva avvertito che avrebbe portato lui a casa Bra, ma se avesse tardato di un solo secondo lo avrei affettato. Devo però dire che da quando ha aperto quel locale a Satan City ha messo la testa a posto. Trunks stava facendo fare i compiti a Vetrunks. Mio nipote però lo stava facendo impazzire. Di solito è un bravo bambino, ma voleva provare il nuovo videogioco. Ha raccolto i soldi per mesi per riuscire a comprarselo. Tutto sembrava procedere per il meglio, quando ho sentito varie auree negative e quella di Kakaroth che aumentava all’improvviso. Mio figlio ha immediatamente capito le mie intenzioni. Aprendo la porta trovai Goten già pronto. Era riuscito a portare a casa Bra spaccando il secondo. “Bra, Vetrunks, Pan, voi restate a casa”dissi anticipando le loro intenzioni. Sapevo che appena uscito, contravvenendo ai miei ordini, ci avrebbero seguito di nascosto. In volo il resto del gruppo ci raggiunse. Mi fa sempre un certo effetto. Un tempo combattevo solo, mentre adesso faccio parte di un gruppo abbastanza vasto. Arrivò Gohan con ancora in mano una coscia di pollo cucinata da Videl. (Alle volte mi ricorda suo padre). Crilii e sua moglie C18. Quel rincitrullito di Yamcha (Poteva anche restare a casa), Thenshing altrimenti detto da me Treocchi e Ub, lamentandosi che Marron aveva appena iniziato a cucinare. A un certo punto ci accorgemmo che le auree negative si dividevano. Quasi tutte erano un esercito di mostriciattoli che stavano attaccando Satan City. Poi c’è n’era un’altra molto potente che stava fronteggiando Kakaroth sui monti Paoz. “ “Voi” andate a Satan City, mentre io vado da Kakaroth. Se avessi bisogno sapete dove trovarmi”. Quando ho detto “Voi”intendevo anche Bra, Pan e Vetrunks, che prevedibilmente erano dietro di noi. La prospettiva di uno scontro con qualcuno veramente potente era ed è qualcosa che mi fa uno strano effetto. Il mio sangue di saiyan puro sembra ribollire, un ghigno mi si dipinge sul volto e gli occhi mi brillano.
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Non ci posso fare niente, amo il combattimento. Per di più il fatto disastroso che aspettavo era arrivato, ma non aveva portato grossi danni. Volando a tutta velocità riuscii a raggiungere velocemente la casa del mio eterno rivale. Non ero preparato a ciò che vidi e se anche me l’avessero detto, non ci avrei creduto. Un altro saiyan, anzi una sayan, supersayan di quarto livello. Aveva dei lunghi capelli fulvi e la tipica tuta saiyan. A pochi metri Goku ssj4, ridotto a uno straccio per quante ne aveva prese. Ci volle qualche minuti prima che superassi lo shock ed elaborassi una strategia. Atterrai vicino a Kakaroth e lo aiutai a rialzarsi poi gli dissi a bassa voce:”Ci combatto io, tu intanto recupera le forze e diventa almeno ssj5”. Kakaroth fece un segno d’assenso con la testa. Poi mi rivolsi alla sconosciuta. “Non so chi tu sia, ma ora te la vedrai con me!”. Lei mi guardò con fare di sfida. “Se lo aiuti, vuol dire che anche tu sei un traditore della tua razza. Non meriti pietà”. Se c’è una cosa che non sopporto è che venga messo in dubbio il mio onore. Per di più nessuno mi chiama “Traditore della mia razza” e la passa liscia. Mi trasformai anch’io in ssj4. Vorrei poter dire che vinsi con facilità, ma dovrei mentire. Era un avversaria. Utilizzava mosse tipicamente saiyan, ma a sorpresa alcune erano mie. Come faceva ad utilizzarle se non mi conosceva? Una potente onda rossa mi sfiorò il viso. Avevo dimenticato quanto fosse pericoloso il Cannone Gallick. Era una delle mie tecniche preferite un tempo. Avevo però deciso di non utilizzarla più, insieme a tutte le altre mie tecniche da mercenario, per tagliare definitivamente con il passato. In quel caso feci uno strappo alla regola. Se le utilizzava lei perché non potevo rispolverarle anch’io? Le mie nuove tecniche e le vecchie insieme erano, non per vantarmi, un mix micidiale. Eppure quella ragazza, che doveva più o meno avere l’età di mia figlia, riusciva a tenermi testa. Non potevo mica farmi sconfiggere da una mocciosa, perciò niente galanterie. Mi impegnai a fondo e alla fine risultammo pari. Avrei potuto trasformarmi in un livello superiore, ma non me ne lasciava il tempo. Una volta arrivato al 5°, gli altri sarebbero stati facili da raggiungere. Eppure quel combattimento aveva risvegliato i valori del codice saiyan. Non è che i saiyan avessero molta moralità, ma le regole legate alla battaglia erano rispettate anche dai più terribili. Volevo sconfiggerla a parità di potenza, con le mie sole forze. Io e Kakaroth ormai ci capiamo al volo, basta un segno anche senza parole, devo ammettere che è il mio migliore amico. Però qui lo dico e qui lo nego. Ormai conosce anche lui le tipiche regole saiyan. Quando stai combattendo contro un avversario e vuoi sconfiggerlo da solo, l’altro non deve intervenire. Mi guardò stralunato, ma accettò la mia folle scelta. Lo scontro andò avanti per ore (evidentemente anche quello degli altri perché non arrivarono). All’improvviso lei assunse un espressione beffarda. Conoscevo quel tipo di espressione, doveva avere qualche asso nella manica. “Hai combattuto bene, ma è tempo di finirla”. Alzò le braccia al cielo, mentre la sua aura aumentava. Cominciò a caricare un immensa onda rosa nelle mani. Poi si restrinse, mentre la sua potenza distruttiva aumentò in modo inversamente proporzionale alla grandezza. “Fiori di pesco!!!”urlò prima di scagliarla. Io risposi con un Final Flash, in cui misi tutte le mie forze. Le due onde si annullarono a vicenda. Prima che esplodessero, con un calcio le spedii contro il sole. Credo fu il più grande brillamento della storia del sole. Eravamo stremati entrambi e tornammo allo stadio normale. La saiyan era ancora pronta a combattere, mentre io la guardai confuso. “Non è possibile”continuavo ripetermi. “Kamy?!”chiesi riconoscendola. “Come fai a sapere chi sono?”. “Non è possibile. Dovresti avere la mia età, non essere una ragazzina. Per di più eri su Vegeta-sei quando è esploso”. Non vi descrivo la scena pietosa, stavo praticamente balbettando e la guardavo sconvolto. “Ti ho chiesto come fai a sapere chi sono?!!”urlò alterandosi. “Sono Vegeta…giocavamo insieme da bambini…Non ti vedo da tutta una vita”dissi cercando disastrosamente di spiegare. Kakaroth muoveva lo sguardo tra me e lei, con una mega gocciolina in testa. Lei sembrò soppesare la cosa, osservandomi attentamente. All’improvviso il suo volto si è illuminato e ha urlato: “Veggy!!!”. Nella mia vita ci sono stati momenti veramente imbarazzanti, ma quello forse li superò tutti. Dalla potentissima guerriera, si trasformò in una ragazzina eccitata. Mi ricordava tanto mia figlia Bra quando riusciva a convincermi a portarla a fare shopping. Tornò allo stadio normale. Io avrei voluto restare SSJ4, per sicurezza, ma fu la stanchezza a scegliere per me. Lei si avvicinò a continuò a osservarmi incredula. “Lo sai che sembri tuo padre senza barba? Per di più che hai fatto ai tuoi bei capelli?”chiese lei. La prima parte del discorso non sapevo se considerarla un complimento o no, ma nel dubbio non mi offesi. La seconda parte era una nota dolente. I miei capelli erano sempre stati il mio orgoglio, ma quella peste di Bra a cinque anni aveva avuto la trovata di tagliarli a metà. In realtà le era scappato un kienzan, alla faccia di chi pensa che non è una brava combattente. Se solo i capelli di un saiyan ricrescessero. Non volendo parlare di nessuno dei due punti, cambiai argomento. “Le domande le ho fatte prima io”. “Ti rispondo solo se mi dici come mi hai riconosciuto”disse lei facendo l’occhiolino. La mia salvezza era che Bulma era a casa, o mia moglie mi avrebbe ucciso. Non so fino a che punto le sarebbe interessato sapere che faceva così perché era una cara amica di infanzia. “Quella tecnica con quel nome sdolcinato è sempre stata la tua preferita e a discapito del nome è veramente potente”. “Allora, la storia è lunga. Sei sempre stato tu quello bravo con le storie lunghe. Vediamo…hai ragione nel dire che ero su Vegeta-sei quando è esploso. Sono finita con tutti gli altri saiyan in quel posto orribile. Dovevo rimanere per sempre una bambina, ma stranamente sono cresciuta. Non essendo esattamente viva però sono cresciuta molto, ma molto, lentamente. Perciò invece di avere la tua età sono ancora una ragazzina. Lo sai che sono sempre stata una tipa solitaria, perciò ho vissuto lontano dal resto del gruppo. Ho sentito dire che tu eri ancora vivo agli ordini di Freezer, non ero convinta fosse una buona notizia, visto soprattutto la simpatia che dimostravi nei suoi confronti.
Per di più ho saputo che qualcuno ha eliminato sia Radisch che Turles. Uno strano figuro incappucciato mi ha fatto tornare in vita e mi ha dato la possibilità di vendicarmi. Mi ha detto che è stato quel traditore”. Nella prima parte era normale il suo tono, ma alla fine era proprio stizzita. Mi passai una mano sul volto. “Dimmi non ti ricorda nessuno?”chiesi indicando Goku. “Bhè assomiglia sia a mio padre Bardack che a mio fratello Turles”rispose dubbiosa. “E’ ovvio. E’ tuo fratello Kakaroth. Non solo non è un traditore, ma è stato lui ha uccidere Freezer. Per quanto riguarda Radisch e Turles hanno chiarito da parecchio. Quello che ti ha fatto tornare è un essere ancora più malvagio di quella stupida lucertola mutante. Ti conviene venire a nasconderti da noi. Se Lourth scopre che lo hai tradito ti elimina”formulai io con un tono neutro. Kakaroth mi guardò con gli occhi commossi. “Davvero non sono un traditore? Allora è vero che siamo amici”. Ecco è in questi momenti che capisco perché succedono incidenti come il Maijn e la possessione di Baby. “Resti sempre una misera terza classe e prima o poi ti sconfiggerò, stanne certo”risposi mettendolo al suo posto. Tutto andò bene, finché non vidi il volto di Kamy diventare rosso pomodoro. Ho avuto la strana sensazione che quello che stavo per sentire non mi sarebbe piaciuto.