Originariamente Scritto da
foppa21
Paragone che non sta in piedi. Stai paragonando le offese di ragazzini di 12 anni a scuola verso un "diverso" (che poi, secondo te, potrebbe "sbocciare" in un gran figo come nei filmini americani dove la ragazza brutta e con l'apparecchio va dall'estetista e diventa una figona :sarcastico: - complimenti per la fiera del luogo comune, io parlavo di ragazzi con problemi veri), con quelli di gruppi omofobi che vanno in giro a pestare a sangue i gay ( che non sono certo i 12enni o 15 enni di cui parli).
Io ti parlavo di situazioni scolastiche in entrambi i casi, e sì, se proprio vuoi saperlo se un 15enne si accanisce verso un bambino grasso, brutto, o disabile, o che tartaglia, è proprio identico al 15 enne che si accanisce contro un gay.
Io parlavo di queste situazioni in ambito scuola, che causano problemi adolescenziali, che portano i più deboli e fragili a compiere atti di autolesionismo massimi.
Problemi con la legge? Nessuno, io continuo a dire che sono favorevole. Il mio unico dubbio sulla legge, è il modo in cui farla. Temo che non sia così semplice come quella sull'anti-femminicidio.
Mi spiego: l'omofobia più esplicita, per intenderci quella di cui parla Alby quando nomina i gruppi di criminali che vanno a pestare i gay, è più facilmente perseguibile. Si potrebbe fare un qualcosa sia per i comportamente persecutori (minacce, atti di bullismo, insulti, atti intimidatori, aggressioni verbali), che per quelli che sfociano in atti di violenza (pestaggi, aggressioni, ecc), che per inciso dovrebbero già essere regolamentati, visto che il pestaggio di un uomo dovrebbe essere punito sempre e comunque, indipendentemente se la vittima sia etero o meno.
E' l'omofobia meno esplicita che la vedo più difficile da perseguire. Mi riferisco a quei luoghi comuni, quelle banalità, quelle sciocchezze, quei risolini, quei commenti denigranti "finti soft", che contribuiscono in maniera netta a rendere difficile per un omosessuale vivere la propria sessualità/vita sentimentale in maniera serena. Forma di omofobia ben più viscida, nascosta, ma anche più radicata.
Quella come la estirpi?
Feleset ha ragione quando dice "educare le famiglie". Ma la domanda è: Come?
PS: spero che sia chiaro che chiederselo non voglia dire "Non facciamo nulla", bensì il contrario.