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Se davvero molto brava a scrivere!
Il tuo stile di scrittura mi piace parecchio,descrivi tutto in maniera eccellente senza appesantire il lettore,infatti tutto scorre che è una meraviglia.
I personaggi li stai caraterizzando prorpio bene anche se credo che a combattimento concluso i due si sarebbero un attimo spaventati per ciò che avevano combinato :lol:
Stupendo il pezzo in cui dopo essersi letteralmente massacrati senza pensarci due volte vanno a fare la torta :lol:
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Oh oh... la Capsule Corporation è solo un ricordo! :lookarou:
Prima se le danno e dopo preparano la torta al tritolo! ma lol!:lol::asd:
Un capitolo fantastico come sempre! Complimenti! :ok::D
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Troppo lol!!!! :lol: :lol: :lol:
Chissà che faccia faranno i loro genitori!!! :lol: :lol:
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Siete tutti gentilissimi, grazie davvero :arrossire:!! Sì, la CC è saltata in aria :lol:! E, poveri piccoli quando Vegeta li scoprirà... C18lux-lucis, bella quella della torta al tritolo :lol::lo:! Sono piccoli e cambiano idea facilmente...e sono anche grandissimi pasticcioni, come avete potuto vedere ;). Grazie del complimento Tigre, sono molto felice che segui la FF con piacere! E vi ringrazio tutti di seguire la storia! Vi aspetto domani!! Ah, per ingannare l'attesa, posto un'immagine che ho fatto qualche giorno fa...non è nulla di speciale, ho voluto rappresentare Goten ssj2, anche se a parer mio non è venuto molto bene...ma non credo sia malaccio...comunque, giudicate voi!
PS: è la prima volta che provo a disegnare Goten, e poi ho pensate che fosse cresciuto un po', perciò non ha tanto l'aria tenera, paffutello. Eccola
Che ve ne pare?
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Carino! :cute: Peccato che nei disegni sia difficile rappresentare le scariche elettriche! :cute:
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Grazie Feleset :cute:! Infatti, è abbastanza complicato rappresentare le scariche...per l'espressione volvo che fosse minacciosa e credo di esserci riuscita almeno in questo :asd:! Moon Night, hai letto il capitolo, grazie :ok:!! Ora posto l'undicesimo, sperando che vi piaccia!!
Capitolo 11 (Prima parte)
Il misterioso guerriero che era atterrato con la sua navicella su una spiaggia isolata e popolata da alcuni pescatori con le loro famiglie, stava perlustrando la zona in cerca di cibo e forme di vita da spazzare via. Per sua fortuna poco lontano dalla costa vi era un villaggio, con capanne, animali e piante. Egli affrettò il passo e si diresse verso la piazza del centro abitato: dei bambini giocavano e si rincorrevano in compagnia dei loro cagnolini, delle donne camminavano a gruppi di tre o quattro e trasportavano otri d’acqua e casse di ortaggi e pesce da vendere lì, in piazza. Ogni giorno infatti, persone del luogo e forestieri si riunivano per vendere ed acquistare cose al mercato.
“Quanta gente! Aspetterò che si radunino in molti…e mi potrò sfogare!” pensò il personaggio abbozzando un ghigno. Si avvicinò ad una casa e bussò alla porta: passò qualche istante e una donnina anziana gli aprì.
-Chi sei giovanotto? Desideri qualcosa?- domandò ella con un dolce sorriso. L’altro abbassò lo sguardo e schiarendosi la voce le rispose con un tono melanconico:
-Buona nonna, sono affamato e assetato. Potrebbe offrirmi la sua ospitalità?-
-Certo, la mia casa è sempre aperta per i giovani gentili come te!- e ingenuamente lo accolse nell’umile capanna. Lo fece accomodare ad un tavolo di grezzo legno, lo apparecchiò come meglio poteva e gli portò una ciotola di zuppa di pesce, del pane raffermo e della fresca e limpida acqua. Lo straniero mangiò e bevve avidamente, si alzò e si affacciò alla porta.
-Ragazzo mio, perché te ne stai lì? Se vuoi puoi riposarti nel mio letto-
-No grazie. Attenderò qui…- e appena l’anziana si girò lui le assestò un potente colpo sulla nuca, facendola addormentare per sempre all’istante. Poi si fregò le mani e si accovacciò sulla soglia. In breve la piazza si riempì di persone di tutte le età che si muovevano freneticamente. Appena le vide scattò in piedi e avanzando tra la folla si alzò in volo e con lo stupore generale assunse una posa particolare, preludio di strage: piedi uniti, braccia a croce, occhi puntati sulle creature sottostanti. Una luce biancastra lo avvolse, diventando splendente quasi come il sole, e una sfera rosata prese forma e consistenza.
-Prendete questa, stupidi esseri!- e allargando tutto ad un tratto le braccia liberò un’immensa energia che si abbatté e schiacciò tutti i presenti, facendoli scomparire nel nulla. Solo due bambini riuscirono a scampare al massacro e tremanti si nascosero dietro un mucchio di paglia secca, presso una stalla. Egli scoppiò in una risata diabolica e scendendo velocemente percorse tutti i viottoli e riuscì ad uccidere un’altra decina di esseri umani trapassandoli con dei raggi rossastri.
-Dove si saranno cacciati quei mocciosi…- disse tra sé e sé continuando a planare tra le stradine. Ad un certo punto notò un pezzetto di stoffa blu muoversi tra dei fili di paglia ammassati e posando silenziosamente i piedi a terra preparò una sfera gialla e gliela scagliò contro. Il pagliaio andò in fiamme e i due bimbi in lacrime si allontanarono da esso. Il guerriero gli corse dietro e li afferrò per i lembi delle giacchette che indossavano.
-Ma bene…adesso farete una brutta fine…- e gettandoli con violenza contro un muro, aprì il palmo della mano e lo posizionò all’altezza delle teste dei piccoli. Stava per disintegrarli con una sfera energetica quando captò un’aura abbastanza potente che si trovava a poca distanza dal villaggio ormai deserto. Rivolse i suoi occhi carichi d’odio sugli innocenti che tremavano come degli agnelli pronti e rassegnati ad essere immolati. Calò la mano e senza indugiare scomparve, salvando loro involontariamente la vita. I bambini non credevano di essere ancora vivi e stringendosi cominciarono a piangere, consapevoli però che nella loro casa non ci sarebbe stato più nessuno ad accoglierli, nessuno avrebbe loro preparato il pranzo o la cena, nessuno avrebbe più dato loro il bacio della buonanotte.
Il crudele essere si dirigeva a una velocità pazzesca verso il posto da dove proveniva una forza spirituale importante. Dopo un po’ arrivò nei pressi di una cascata, tranquilla e riservata, immersa nella natura più rigogliosa. Lì, tra le acque che scrosciavano sulle bianche rocce, c’era qualcuno che stava sospeso, a gambe incrociate, in evidente posa di meditazione. Una leggera aura ne avvolgeva il corpo, il puro elemento ne bagnava piacevolmente gli abiti. Sul capo portava un turbante bianco, anche il mantello con le spalline era dello stesso colore. Poi indossava una tuta viola e degli stivaletti marroni. Doveva essere pacifico, ma possedeva un alto livello combattivo. Con discrezione si fece più avanti e vide che la sua pelle non era del medesimo colore delle persone che aveva mandato all’altro mondo prima, ma era verde e inoltre le orecchie erano più appuntite.
Sgranò gli occhi e digrignando i denti si materializzò di fronte a colui che era in stato di profonda trance. Questi se ne era accorto già da tempo che qualcuno lo stava osservando e tuttavia rimanendo in tale stato gli parlò:
-Chi sei? Sembri molto forte e malvagio…-.
L’altro era sorpreso e per una manciata di secondi non proferì parola. Come poteva quello strano individuo verde essersi accorto della sua presenza, dato che era difficile percepire la sua aura? Infatti egli apparentemente non ne possedeva una perché aveva un potere speciale che gli permetteva di renderla impercettibile.
-Devo farti i miei complimenti: fino ad ora non mi era mai capitato che qualcuno non venisse sorpreso dai miei agguati. Riguardo alla mia identità, te la svelerò solo se mi dimostrerai di essere degno di saperla. Ora coraggio, misuriamoci in uno scontro!- disse poi preparandosi a combattere.
-Se proprio insisti… Io ti dirò lo stesso il mio nome…non sono così maleducato come te! Sono Piccolo, colui che ti punirà per la tua superbia!- e in un batter d’occhio liberò parte della sua energia. L’avversario lo squadrò e urlando si gettò sul namecciano cercando di stordirlo con un pugno in pieno viso. Ma questi scomparve e ricambiò con una martellata, una ginocchiata allo stomaco e un calcio al fianco facendolo schiantare su delle rocce che andarono in frantumi.
Il guerriero scostò i massi e scuotendo la testa si lanciò in alto e riuscì ad assestargli un pugno roteante all’addome e un gancio alla guancia destra talmente potente che lo spedì tra le acque della cascata facendolo sbattere contro la parete rocciosa. Piccolo, leggermente frastornato, riemerse e gettò via il mantello con il turbante.
-Che fai, stai cominciando a sudare, per caso?- lo canzonò il nemico.
-Zitto e combatti!- e cominciò a scaricargli una raffica di colpi velocissimi e quasi invisibili che gli provocarono alcune contusioni. Poi lo afferrò per la catenella che portava al collo e lo fece girare un paio di volte, scagliandolo tra gli alberi della foresta vicina. Da lì gli lanciò numerose sfere e infine si tuffò anch’egli tra la folta vegetazione, ormai in gran parte distrutta e bruciata. Lo trovò con un pesante tronco che lo bloccava a terra e, sollevandolo con uno spostamento d’aria, preparò il suo attacco più formidabile: il Makankosappo.
Per ora la prima parte, a domani con la seconda! (speriamo!!) Non mancate ;) :D
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Le descrizioni sono ottime come sempre! Complimenti!
Piccolo per ora è riuscito a tenere testa allo straniero ma voglio proprio vedere la sua reazione quando deciderà di mostrare tutta la sua forza!:lookarou:
"-Ma bene…adesso farete una brutta fine…- e gettandoli con violenza contro un muro, aprì il palmo della mano e lo posizionò all’altezza delle teste dei piccoli. Stava per disintegrarli con una sfera energetica quando captò un’aura abbastanza potente che si trovava a poca distanza dal villaggio ormai deserto. Rivolse i suoi occhi carichi d’odio sugli innocenti che tremavano come degli agnelli pronti e rassegnati ad essere immolati. Calò la mano e senza indugiare scomparve, salvando loro involontariamente la vita. I bambini non credevano di essere ancora vivi e stringendosi cominciarono a piangere, consapevoli però che nella loro casa non ci sarebbe stato più nessuno ad accoglierli, nessuno avrebbe loro preparato il pranzo o la cena, nessuno avrebbe più dato loro il bacio della buonanotte. "
Poveri bimbiii!! :cry: è il pezzo che mi è rimasto più impresso! Avevo paura per loro!
Un signor capitolo come sempre! Complimentoni!!!!!:ok:
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Ti ringrazio tantissimo C18!! Sarà un duro combattimento tra il namecciano e il guerriero... Sì, la crudeltà dell'individuo non ha limiti! Anche io ho provato tristezza quando l'ho riletto.. Grazie, i tuoi complimenti mi rendono davvero contenta ^_^! Non mancare alla seconda parte, domani! Ti aspetto :yeah:!
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Ma prego!:D (sorry, sarò ripetitiva ma.. poveri bimbiii!:cry:)
ci credo!!
Sono tutti e due fortissimi! sarà uno scontro spettacolare! (io tifo per piccolo!!! :D)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!:D