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Andrew Clemence
non so se ti riferisci a me, e non vorrei esserti parso anti-internet. Anzi concordo con te in pieno. non escluderei però che gli effetti negativi ti tocchino però. Ad esempio se una consistente parte della società è succube di informazioni fasulle la paghi anche tu. Non voglio citare il movimento 5 stelle, perché ancora non è ben chiaro in tutti i suoi risvolti, parliamo del passato e di un altro media. Pensa alla televisione accentrata nelle mani di Berlusconi. Dubito che tu cadessi nei tranelli del Tg4, ma secondo te questo non ha influenzato la tua vita? Cavolo se l'ha fatto!
Ciò detto ovviamente non dico assolutamente di essere contro internet, anzi. Il sondaggio mi sembra appunto una scemenza, è lapalissiano che essere avversi a internet è una fesseria. Ma dobbiamo renderci conto che persino meno della tv, già di per se non oro colato, internet è completamente fuori controllo, e dobbiamo imparare a diffidare di molte fonti. Talvolta la vecchia soluzione, ossia l' enciclopedia Britannica è meglio di wikipedia, ed è li gratis per tutti. Ugualmente su internet. Insomma occorre formare l'utilizzatore per evitare fenomeni di disinformazione di massa.
No no, non mi riferivo completamente a te.
Ho avuto grandi vantaggi nel senso che in un confronto sono di gran lunga i vantaggi. Ma questo penso vale un po' per tutto, anche prendendo una medicina non posso escludere che qualche effetto negativo mi tocchi ma alla fine dico che mi ha dato solo vantaggi perché tornerò a stare bene.
Se ne può parlare solo quando lontanamente si può fare un confronto tra vantaggi e svantaggi ma internet non mi sembra il caso. Sto il più attento possibile a non cadere ai tranelli che dici (controllo le fonti e metto le informazioni sempre a paragone con le altre), se ci cado pazienza, mi consolerò con tutti i vantaggi che continuo sempre ad avere.
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Black Ghost
Ma io non sto dicendo che la formazione da internet sia complessivamente migliore di quella data tramite l'insegnamento scolastico, tutt'altro, ma che le bufale ci sono sia da una parte che dall'altra. Uno che insegna fesserie può benissimo scrivere una guida su internet piena di fesserie, uno che insegna bene e giusto, può scrivere una guida su internet in cui spiega bene e giusto. Il confronto che puoi avere con il docente è tutt'altra cosa, a lui si possono chiedere chiarimenti e probabilmente avrà un modo di insegnare più coinvolgente che la semplice lettura di una guida, ma questo vale solo se il docente in questione è competente e capace di fare il suo mestiere (e, sempre per esperienza personale, posso dire che sono rari) e se la materia in questione ha concetti difficilmente apprendibili dalla semplice lettura di definizioni. Per cose semplici come imparare a montarsi un computer o la sintassi dei vari linguaggi di programmazione, internet è decisamente vantaggioso e forse anche migliore grazie alla pluralità di informazione di cui dispone. Ritornando all'insegnante, se lui dice una fesseria, difficilmente riuscirai a distinguerla dalle nozioni corrette, sul web, invece, le possibilità di confronto sono molteplici.
Beh se intendi come nozionistica spiccia è una cosa, ma non digerivo molto il confronto con l'it informatico. Come se smontare/montare fosse la base di quella scuola. La base della scuola è aprirti la mente, e più vai avanti e più te ne accorgi.
Si può dire che internet sia una sorta di libro di testo dalle fonti incerte. Con notizie talvolta utili e altre meno.
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Jojo10
Andrew alla fine basta affidarsi a fonti credibili. Specialmente per l'istruzione scientifica io trovo che si possano leggere trattazioni dettagliate e corrette, basta pensare alle varie dispense di professori universitari presenti in rete.
Stessa cosa per le informazioni d'attualità, non mi fido di studio aperto e al contempo non mi fido di certi blog.
Ma se mi parli di dispense posso anche accettarlo. Ma ricordati che questa non è l'informazione caratteristica della rete. Quella caratteristica della rete e che fa massa non la trovi certo nei siti degli atenei. Dici bene tu, affidarsi alle fonti credibili. Ma chi è ignorante abbocca. E visto che i numeri sono grossi, non possiamo dire "cazzi loro". Se l'ignoranza e soprattutto la falsa informazione dilaga, sono "cazzi nostri".
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sssebi
No no, non mi riferivo completamente a te.
Ho avuto grandi vantaggi nel senso che in un confronto sono di gran lunga i vantaggi. Ma questo penso vale un po' per tutto, anche prendendo una medicina non posso escludere che qualche effetto negativo mi tocchi ma alla fine dico che mi ha dato solo vantaggi perché tornerò a stare bene.
Se ne può parlare solo quando lontanamente si può fare un confronto tra vantaggi e svantaggi ma internet non mi sembra il caso. Sto il più attento possibile a non cadere ai tranelli che dici (controllo le fonti e metto le informazioni sempre a paragone con le altre), se ci cado pazienza, mi consolerò con tutti i vantaggi che continuo sempre ad avere.
Ma che abbia vantaggi maggiori rispetto agli svantaggi è assolutamente evidente. Però non facciamo finta che ci si possa "formare" su internet.
Per il resto mi interesserebbe sapere secondo voi, qual'è l'età giusta per essere liberi su internet. Persino per l'infanzia può avere nella rete degli utili aiuti, ma a vostro parere un ragazzo a quale età può essere messo tranquillamente in libertà sulla rete? e per quanto tempo al giorno?
Un'altro aspetto che ho notato nell'internettiano classico è che a dispetto di quelle che sono le migliaia e migliaia di opportunità, tende ad avere un sapere che è una sorta di buffèt. Bravino in tutto, specializzato in niente. E il suo sapere è spesso guidato dalle "mode" della rete. A voi cosa sembra? E cosa vi sembrano quelli che sembrano persino disposti a morire per difendere idee come scie chimiche o teorie strampalate su banche o incas? Sono un male necessario?
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minchia, vi lascio soli una giornata e arrivate in un lampo alla dodicesima pagina :asd:
.. comunque, tanto per ridere, oggi ero a Sassari per lavoro, e mi è saltata all'occhio sulla vetrina di due esercizi commerciali la locandina con l'annuncio di una Conferenza .. sulle Scie chimiche .. le cazzate ormai strabordano da Internet e salgono di livello ..
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Si stanno diffondendo persino a sassari?? accipicchia :D :D La malattia ha valicato il flumendosa! :D
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A scanso di equivoci, io di persone sono infinitamente più stronzo e supponente che su internet. Non è vero che sul web si tende sempre a fare gli splendidi.
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Sì, probabilmente avremmo vissuto in modo più sano come i nostri genitori
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Smallman_647
Cioè, per fare un esempio, come dicevo ieri a snake, con internet c'è stata la digitalizzazione dei soldi che ha portato ad una minore sicurezza dei soldi stessi. Cioè, credete veramente che il vostro conto in banca sia sicuro? Se QUALCUNO VUOLE in 10 minuti è entrato nel sistema bancario e ti ha già fregato i soldi. Lo dimostra il fatto stesso che il sito della cia è rimasto down per 1 giorno intero. Al giorno d'oggi non esiste un sistema informatico sicuro e mai esisterà.
Veramente è l'esatto contrario. La sicurezza che fornisce un sistema informatico - e fidati, ci sono decenni di studi matematici alle spalle delle tecniche crittografiche attualmente utilizzate - è nettamente maggiore di quella prevista per i "soldi in carta". Penso che nel 2012 sia piuttosto retrogrado avere ancora una concezione del genere.
Hai parlato di sistemi violati (sito della CIA), e non si mette in discussione che non esista un sistema privo di punti deboli e sensibile a particolari attacchi, ma le tecniche utilizzate oggi rendono questo fenomeno statisticamente improbabile.
Vogliamo parlare della percentuale di sistemi informatici violati o delle rapine che invece avvengono a cadenza costante in ogni parte del globo?
Non regge il confronto su questo punto di vista.
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Smallman_647
Poi, potrebbe anche mettere in ballo la questione privacy, dato che forse non ve ne accorgete ma ogni volta che fate una ricerca in google, google stessa PRENDE tutte le vostre ricerche e fa un analisi completa del vostro profilo, cosa visitate, cosa preferite ecc...Cioè, nei server di google c'è una scheda personale di ognuno di noi.
O facebook stesso, in cui la parola privacy è un parolone dato che le immagini caricate se non sbaglio non vengono rimosse prima di 2 anni dalla cancellazione del profilo e fino a qualche anno fa la questione privacy era molto peggio.
Queste, di solito, sono condizioni che vengono esplicitamente accettate al momento della registrazione/installazione di tali sistemi. Sono problemi che esistono, ma è sempre prevista la possibilità di non trasmettere informazioni personali settando le giuste impostazioni.
Come al solito, si confonde Internet con i suoi contenuti. Internet è una rete di reti, un'infastruttura messa a disposizione per uno scambio immediato dell'informazione (nella sua accezione più generale). Non dipende poi da questa infrastruttura il tipo di Informazione che in essa circola, questa è ontologicamente indipendente dalla struttura sulla quale gira, e se esiste, esisteva anche prima che venisse inventata la Rete. Il problema sta sì nel limitare il tipo di informazioni che possono effettivamente circolare, ma non per niente esistono organi ed enti che si occupano di questo, oltre a soluzioni automatiche (ad es. filtraggio dei contenuti).
Questo, per inciso, non risolve del tutto il problema (dato l'elevato numero di host connessi, e relativa abnorme quantità di dati da controllare), ma è già qualcosa.
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Davyl
Veramente è l'esatto contrario. La sicurezza che fornisce un sistema informatico - e fidati, ci sono decenni di studi matematici alle spalle delle tecniche crittografiche attualmente utilizzate - è nettamente maggiore di quella prevista per i "soldi in carta". Penso che nel 2012 sia piuttosto retrogrado avere ancora una concezione del genere.
Hai parlato di sistemi violati (sito della CIA), e non si mette in discussione che non esista un sistema privo di punti deboli e sensibile a particolari attacchi, ma le tecniche utilizzate oggi rendono questo fenomeno statisticamente improbabile.
Vogliamo parlare della percentuale di sistemi informatici violati o delle rapine che invece avvengono a cadenza costante in ogni parte del globo?
Non regge il confronto su questo punto di vista.
I sistemi informatici sono sempre più sicuri, questo è certo, ma è anche vero che molte volte può risultare un'arma a doppio taglio.
Siamo arrivati al punto dove ci sono in ballo miliardi, controllati da poche persone tramite una tastiera.
Un attacco informatico, un errore umano o un malfunzionamento possono gettare migliaia di investitori nel panico in un attimo.
E' successo recentemente con Google:
http://punto-informatico.it/3629764/...prematura.aspx
nello stesso mese ad Apple:
http://vitolops.blog.ilsole24ore.com...a-finanza.html
è successo nel 2010 dove Wall Street cadde nel panico:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...o-errore.shtml
ecc...
Ritengo che affidare tutta l'economia mondiale esclusivamente a questi sistemi sia sbagliato, e per fortuna oggi non è ancora così.
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Alessandro330
Indubbiamente, sono fenomeni di un'importanza eclatante, ed è per questo che - oltre a costruire da un lato sistemi praticamente (non teoricamente) invalicabili - si sta spingendo a minimizzare la quantità di transazioni critiche affidate all'individuo (per limitare il fattore "errore umano"), e per il raggiungimento di questi scopi si punta, oltre alla sicurezza della singola transazione, ad adottare tanti approcci diversi, che si traducono in diverse architetture dei sistemi informativi, e alcuni dei principi di base sono lo "sparpagliare contenuti", replicarli e creare punti di ripristino delle informazioni. Ciononostante il problema rimane, ma è notevolmente attenuato, tant'è che casi del genere si sentono una tantum.
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Originariamente Scritto da
Davyl
Indubbiamente, sono fenomeni di un'importanza eclatante, ed è per questo che - oltre a costruire da un lato sistemi praticamente (non teoricamente) invalicabili - si sta spingendo a minimizzare la quantità di transazioni critiche affidate all'individuo (per limitare il fattore "errore umano"), e per il raggiungimento di questi scopi si punta, oltre alla sicurezza della singola transazione, ad adottare tanti approcci diversi, che si traducono in diverse architetture dei sistemi informativi, e alcuni dei principi di base sono lo "sparpagliare contenuti", replicarli e creare punti di ripristino delle informazioni. Ciononostante il problema rimane, ma è notevolmente attenuato, tant'è che casi del genere si sentono una tantum.
Perchè giustamente i software non possono commettere errori? Ma se è risaputo che non esiste un programma senza bug.
E non per niente, dei software nel passato hanno causato diversi problemi. Esempi?
Un software che gestiva le emissioni di radiazioni in un centro in cui facevano risonanze magnetiche, aveva un bug per il quale venivano somministrate quantità di radiazioni molto maggiori. E se ne sono accorti dopo che sono morte 5-6 persone.
Oppure il software che gestiva tutte le reti telefoniche americane che a causa di un bug è crashato e ha bloccato le telecomunicazioni per una settimana.
E diversi altri casi.
Quindi, affidarsi in toto ai programmi è da pazzi e te lo dice un programmatore. Ci devono essere sempre uomo e macchina contemporaneamente per ridurre il numero di errori e lasciare alla macchina solo le mansioni ripetitive e non il controllo totale.