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Grazie mille Fainabk ^_^!! Sono lieta che continui a seguirmi!! Ti ringrazio davvero!
E ora, ecco il cap. 52! Spero vi piaccia...e vi incuriosisca almeno un pochino! Buona lettura!
Capitolo 52. Attacco improvviso
Presso la famosa e trafficata Satan City che all’ora del primo pomeriggio si presentava più viva che mai poiché le persone gremivano le strade con le loro automobili per fare ritorno ognuno alle proprie dimore, vi era una cittadina dalle modeste dimensioni e circondata dai verdi e rigogliosi campi. Le vie principali ospitavano i negozi e le botteghe più in voga e i locali mostravano un sobrio lusso, che unito all’atmosfera piuttosto calma e ordinata del posto, conferiva a quelle costruzioni un nostalgico quanto piacevole sapore antico. Diversa gente si riversava nei graziosi parchi aperti che potevano ben vantare una varietà di specie di arbusti odorosi e ammirevoli fiori di sconosciuta provenienza, non vi erano molte auto che solcavano i chiari e lisci asfalti ma dei taxi che svolgevano egregiamente i servizi di trasporto per coloro che nella maggior parte erano turisti della Wellbeing Land. Il perché quel paese avesse proprio questo nome derivava dal fatto che l’occupazione principale dei cittadini consisteva nel vendere prodotti che soddisfacessero il benessere dei clienti, e nell’offrire loro momenti di assoluto relax nelle molte sale comprendenti terme, saune, massaggi e tutto ciò che un amante dell’ equilibrio del corpo possa desiderare.
All’ombra di un portico dalle colonnine intarsiate e avvolte da una fine edera dalla quale facevano capolino dolci boccioli bianchi e rosati, era situato l’ingresso ad uno dei più forniti di codesti lochi, delle piccole ed elaborate lanterne erano disposte alle pareti ricoperte da caldi pannelli di legno dai delicati toni pastello, il pavimento stesso sfoggiava listelli di parquet formanti dei rombi e la cornice lievemente più scura presentava ai quattro angoli particolari intrecci floreali tra i quali spiccavano roselline dalle sfumature rubino. Una giovane donna abbigliata con una semplice ma leggiadra uniforme dalla tinta avorio e con i profili beige stava ad un bancone di legno chiaro, e con una penna dal nero inchiostro annotava i nomi di chi giungeva per godere dei privilegi dei quali in precedenza solo i più facoltosi potevano permettersi. Ella aveva appena terminato di ringraziare una signora piuttosto in carne che col volto leggermente accalorato era uscita dalla sauna, lasciando alla ragazza una mancia, quando un uomo avvolto in delle stravaganti vesti sportive fece il suo ingresso, attirando inevitabilmente l‘attenzione delle due dame. I capelli biondi dalle morbide e lucide sfumature color del miele contornavano un bel viso dalla pelle bronzea e senza una minima imperfezione, alcuni ciuffi più lunghi ricadevano dinanzi ai grandi occhi celandone in parte la vivacità e i bagliori di un verde molto chiaro, trasparente come le acque dei mari esotici. Il fisico era asciutto e sotto la canottiera nera piuttosto attillata si poteva intravedere senza la minima difficoltà dei pettorali e degli addominali ben scolpiti, così come gli sguardi potevano ammirare i muscoli delle cosce e delle gambe poiché dei pantaloni blu da ciclista li fasciavano quasi possessivamente.
-Buongiorno mia cara! E’ la prima volta che vengo qui, ma dei miei amici mi hanno consigliato proprio questo centro- salutò il giovane sporgendosi dal banco verso la signorina che incantata era rimasta a fissare il suo sorriso e i denti perlacei, come se fossero stati realizzati da un esperto gioielliere che assembla le perle più preziose per un gioiello unico.
-Oh, benvenuto nei nostri saloni di benessere e bellezza! I suoi amici le hanno indubbiamente consigliato bene, tutti i nostri clienti escono entusiasti dei trattamenti e dei servizi che esperti addetti svolgono nella massima cura e serietà!- si affrettò a spiegare lei mostrando un depliant illustrante ciò che aveva appena elencato.
-Mmh, ha proprio ragione! Credo che inizierò col depurarmi l’organismo trascorrendo dei tranquilli minuti tra i vapori termali- asserì egli afferrando dal borsello rosso che teneva alla vita un gruzzolo di banconote.
-Non si deve preoccupare, il conto le verrà presentato alla fine! Ma, se vuole, ci sono degli speciali sconti sui nuovi venuti…quando posseggono una così bella presenza…- gli mormorò l’altra portandosi elegantemente dietro la folta chioma bruna e sfiorando con un sottile dito una soda gota del biondo.
-Ehm, preferirei non godere di alcun privilegio, grazie! E ora mi dica, i vestiti dove li lascio? La borsa coi soldi? Non è che poi qualcuno entra e mi ruba tutto?!-
-Stia tranquillo, baderò io stessa ai suoi oggetti personali! Poco prima della stanza troverà una cabina dove si potrà liberare degli indumenti, indossando quindi una delle candide tovaglie a disposizione-
-Bene, non potevo chiedere di meglio! Ah, i gioielli si possono tenere, vero?- domandò rigirandosi tra le mani il ciondolo della lunga collana che portava al collo, una pietra dalle numerose facce ben levigate e ognuna risplendente delle più meravigliose sfumature dell’azzurro e del blu, racchiusa da un intreccio di piccoli fili d’oro.
-Certamente! L’importante è che il materiale sia originale, e non un prodotto di bigiotteria-
-Sì che lo è! E’ l’acquisto di un viaggio in una terra molto particolare, ci andai circa due o tre anni fa… Comunque sia, posso andare ora?-
-Un solo istante…deve dirmi almeno il suo nome per segnalarlo!-
-Uff, meno male che rimane solo questo da fare! Mi chiamo Brando, e sto per usufruire dei vapori. Va bene così? Può accompagnarmi?- e una volta che la sua identità fu registrata, la donna accompagnò il reduce dalla vacanza su Passion Island in un corridoio ove c’era una porta dalle ampie vetrate appannate dai soffi caldi interni. Il ragazzo dapprima entrò nel camerino che purtroppo non disponeva di un comodo uscio per garantire la totale privacy, ma di una semplice tenda scorrevole, dunque si spogliò il più velocemente possibile cercando di non mostrare troppe parti del suo statuario ma sinuoso corpo alla giovane che di tanto in tanto si concedeva delle sbirciate tra la stoffa color porpora. Dopodichè un telo di puro lino bianco fasciò i suoi fianchi e la pelle di bronzo fino poco sopra il ginocchio, indi uscì consegnando gli effetti all’accompagnatrice che con sguardo un po’ sconfortato lasciò che l’affascinante cliente entrasse nella camera e si accomodasse su uno dei divanetti disposti sul particolare pavimento. Brando si guardò attentamente intorno notando delle decorazioni di sapore orientale che spiccavano sulle pareti grigie, varie lampade dai paralumi in metallo battuto troneggiavano in coppia al centro delle quattro mura e dei minuscoli forellini dai quali fuoriuscivano spifferi di piacevole vapore completavano i disegni del suolo. Oltre a lui vi era un secondo individuo che dalla posizione parecchio rilassata sul sedile del piccolo divano e la testa china sul petto, coperta da un cappuccio immacolato così come il resto dell’accappatoio da cui si intravedevano solo le mani e le gambe dalla pelle ombreggiata, pareva stesse dormendo. Egli incuriosito e deciso ad ingannare il tempo con qualche altra distrazione, invece di fissare insistentemente le spirali e le altre figure ispirate allo stile moderno che gli campeggiavano innanzi, abbandonò la sua postazione sedendosi piano accanto all’uomo che riposava respirando lievemente. Con un gesto delicato gli scostò un po’ il panno dal viso, riuscendo ad intravedere alcune ciocche ribelli d’onice sfiorare morbidamente la guancia sinistra segnata da una strana cicatrice richiamante la forma di una croce, e aggrottando leggermente la fronte fece per scoprirlo totalmente.
Delle forti dita però cinsero il suo polso stringendolo con una certa rudezza e allontanandolo dall’intento di proseguire ciò che stava facendo, poi due occhi neri come la notte e profondi come l’abisso, di cui il destro era attraversato da un sottile graffio, lo scrutarono con un selvaggio luccichio.
-O mamma…scusi signore, non era mia intenzione disturbarla nel suo pieno sonnellino!- si giustificò allontanandosi dall’uomo.
-Mmh…bel gioiello…- fu l’unico commento del moro che tornò alla sua precedente dolce occupazione.
“Che tipo strano! Io mi scuso con tanto fervore e lui che fa? Mi osserva il ciondolo e ne mette in risalto la sua indiscutibile beltà con un solo misero aggettivo! Non esistono più i delicati poeti di un tempo! E pensare che con quei tagli mi era sembrato pure affascinante…ma l’animo no, è decisamente scarso! Sarà meglio che torni al mio divanetto, lontano da questo barbaro!” e pensato ciò si alzò andando verso il giaciglio che aveva scelto prima, però non fece in tempo a raggiungerlo poiché le luci della stanza si spensero come se fossero stati fiammiferi al soffio del vento, i benefici e rilassanti vapori caldi divennero gelidi e l’aria interna rarefatta, esattamente come quella che nelle alte quote rende più difficoltoso il respiro. Scosso da brividi di freddo che gli attraversavano la schiena nuda senza pietà e pietrificato dalla totale mancanza di visibilità, il giovane si fermò sul posto rimanendo immobile e cercando di non gridare, poiché l’altro figuro l’avrebbe sicuramente etichettato come codardo. Allora decise di avanzare piano tenendo le mani protese per aggirare qualche possibile ostacolo e lentamente arrivò al sofà, ma un forte rumore lo fece sobbalzare e quindi inciampò su uno dei fori del pavimento rovinando al suolo. Nel frattempo l’altro, non immune dai brividi di gelo e da una certa paura che si stava insinuando nella sua mente non permettendo alle membra di compiere alcun movimento, decise di serrare le palpebre e rimanere fermo, cercando invece di percepire la forza spirituale di un possibile nemico. Mentre si stava concentrando con tutto sé stesso ottenendo però vani risultati, un urlo lo costrinse bruscamente a tornare alla realtà ed anch’egli trattenne a stento la voglia di gettare un grido dinanzi a ciò che era misteriosamente apparso.
-Oddio, un fantasma! Un essere etereo che adesso si approprierà della mia anima senza che io possa fare nulla! Lo sapevo, non dovevo tenere fede alle parole dei miei amici! Questa beauty farm è maledetta! L’ho capito dallo strano comportamento della signorina!- sbraitò Brando in preda alla confusione e aggrappandosi al bracciolo del divano. Silenziosamente l’essere che emanava un’incredibile e quasi accecante luce dai candidi bagliori come il ghiaccio illuminato dai raggi solari, si incamminò proprio verso il biondo che sbiancando si precipitò dal lato opposto ove si stava avvicinando la figura della quale non erano visibili i tratti somatici, ma si potevano scorgere solamente le vesti e la particolare e splendente chioma.
-Cielo, non pensavo che avessi fatto una fine tanto crudele quanto ignota! A chi dunque lascerò i miei averi? Non vi è alcuno che meriti di godere dei ricordi dei miei innumerevoli viaggi, tutto ciò che ho acquistato, le meraviglie che stanziano nella mia ampia dimora, il tempo li conserverà eternamente ma nessuno si ricorderà di me! Che triste destino, essere posseduto a questa giovane età! Chi potrà più ascoltare le mie tenere poesie, i versi che soavemente escono dalle mie labbra come le note di un’arpa! E lui…oh sì, lui! Non saprà mai che il gioioso e timido ragazzo a cui aveva rapito il cuore, non potrà più rivederlo! Goku, il mio ultimo pensiero va a te, firmamento del mio spirito e sorgente nel deserto del mondo!- disse queste parole con lo stesso tono di un valoroso condottiero pronto a sacrificarsi per i suoi uomini e per la terra natia. Colui che ancora avvolto dall’accappatoio osservava gli ampi gesti delle braccia del giovane e ne ascoltava i lamenti, rimase attonito e sconvolto poiché se questi avesse avuto tanto terrore non avrebbe certo sprecato il fiato per mettere in opera una specie di canto funebre, l’ultimo nome però gli accese un dubbio. La diafana figura non aveva più mosso un passo appena aveva sentito i discorsi del suo obiettivo, poi una lieve risata echeggiò nel locale raggelando il sangue nelle vene dei presenti, indi riprese ad avanzare. Il biondo intanto si era voltato di scatto e stretto contro il muro scrutava gli ipnotici ondeggiamenti di quella che sembrava una tunica, e il sinuoso movimento dei capelli color mogano non molto lunghi, infatti le punte lievemente ondulate sfioravano il luminoso collo mentre due ciuffi laterali scendevano dalla fronte fino a carezzare le guance, e un terzo più corto troneggiava al centro del viso adagiandosi sulla sommità del naso. Infine due ciocche che partivano dalla nuca per giungere al bacino erano la particolarità che il moro notò subito, perché nella loro eleganza formavano delle spirali tanto perfette quanto raffinate, somiglianti quasi a dolci boccoli.
-Non devi avere paura…vorrei che tu mi concedessi soltanto quella pietra che con tanta cura tieni sul tuo petto…- mormorò ad un certo punto il nuovo venuto abbassandosi sulle ginocchia e abbagliando per qualche attimo il malcapitato.
-Mai! Io non so chi tu possa essere, fatto sta che non ti darò mai il mio prezioso ciondolo! Dovrai passare sul mio cadavere!- s’impuntò egli socchiudendo le palpebre e incrociando le braccia al petto.
-Come desideri…- e con movimento fulmineo afferrò la gola del poveretto stringendola lentamente, mentre una lama dai saettanti bagliori iniziò ad intravedersi presso il viso sempre più impaurito di Brando. Con un sussurro dai toni decisamente troppo calmi e insolitamente melliflui l’individuo di luce si accinse a trafiggere l’addome della vittima, ma un calcio alla schiena lo fece cadere addosso a Brando che senza più fiato per urlare fissava l’arma bianca che era giunta a pochi millimetri dalla sua carotide, conficcandosi quindi nella parete e provocando una crepatura fino al tetto.
-Non osare toccarlo, essere immondo! Non so perché tu voglia quel gingillo, e neppure mi interessa, ma non ti permetterò di uccidere in questo modo un innocente!- esclamò l’uomo che fiero era intervenuto in difesa dell’altro che incapace di agire assisteva a ciò che stava avvenendo.
-Oh, sei stato un galantuomo, lo devo ammettere…ma sei sicuro di batterti per una causa che non ti compete?- gli chiese il misterioso tizio liberando la lama senza la minima difficoltà dal muro e sfiorando poi volutamente la gota del ragazzo, provocandogli una piccola fuoriuscita dello scarlatto sangue.
-A te penserò dopo…- e rimesso il pugnale nella fascia d’oro che portava stretta alla vita, incrociò le braccia coperte dalle candide maniche attendendo una qualche reazione da parte dello sfidante, che con un solo e scattante gesto si liberò dell’accappatoio di spugna rivelando gli sviluppati muscoli e un paio di aderenti calzoncini corti color sabbia.
-Il mio nome è Yamcha, e adesso ti farò pentire di avere interrotto la nostra seduta di benessere!-.
Mi sono perso un episodio! Tragedia! :Cry:
Allora commento: ecco dunque lo scontro! Davvero favoloso! Eh si! Heizel non si può stupire delle trasformazione saiyan! Però non ha svelato che è Goten ad avergli mostrato il SS2! Però ecco le tecniche speciali! Davvero meravilgiolose! Pra i turbini di vento poi le bolle! Ottime tecniche! Vedremo di sfruttarle anke altrove se capita... :asd:
Il novo: Riecco il caro Brando! Sai in principio non l'avevo ben riconosciuto (sarà che devo rileggere...), fa sempre la sua figura (con la fanciulla che ci prova e lui...:asd: e poi pensa pure che sia una maledizione! :lol:)
Ecco il cattivone! Chissà a che serve quel gioiello! Però c'è Yamko ad intervenire (mai sai che non l'avevo riconosciuto! Nemmno la cicatrice! Sarà la stanchezza!) Chissà che lotta!
Ottimo lavoro! Come sempre!
Gli episodi che mi sono perso gli commento ora:
Beh dire che sono stupendi è dire poco... davvero fantastche le descrizioni... mi piace sempre di più...
P.S. Scusa il ritardo Lynd... ma stai iniziando a leggere Dragonball GT?
Già, te n'eri perso uno...ma non fa niente su, non ti preoccupare ^_^! Può capitare!
Sìsì, Goku finalmente ha potuto fronteggiare, anche se in una semplice amichevole, il nostro Heizel! Infatti, il giovanotto ha visto fino al 3° livello! Eh no, certi segretucci li sa mantenere :asd:... Sì, quelle sono le sue abilità speciali ^^! Sono molto contenta che ti siano piaciute! Già, farebbero la loro figura :asd:...
Eh, era da un po' che non si vedeva! Beh, in effetti poteva essere un qualunque ragazzo dalla descrizione...poi però dai suoi atteggiamenti e dalle sue parole è inconfondibile! (Proprio così, gli sguardi delle damigelle sono inevitabili :asd:... Eh sì, la parte della maledizione è piaciuta anche a me quando l'ho riletta :lol:!)
Già già, finalmente potremo vederlo in azione...poi saprai a cosa servirà la pietra... Per fortuna che l'amico di Goku si trovava lì, altrimenti povero Brando, altro che eroica resistenza :lol:! (Può darsi, in effetti l'ho postato quasi a mezzanotte :ops:! E' comprensibile!)
Oh, nel prossimo episodio vedrai!! Il cattivone darà una prima (e piuttosto semplice per lui) prova del suo potere!
Hisoka!! Ti aspettavo ^_^!Citazione:
Originariamente Scritto da Hisoka
Ti ringrazio tantissimo del commento, molto gentile!
P.S. No, non ti preoccupare! Sìsì, ho iniziato con i primi episodi, poi commenterò appena terminerò il recupero :D!
Bellissimi! Bravissima!:ok:
wow, stupendo, superlativo :yeah: