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“Ora veniamo a te. Ti pentirai di aver cercato di ingannarmi”disse camminando dove stava in terra esamine il saiyan più grande. Vegeta, ignaro della minaccia incombente, restava inerme e incosciente a terra. La falsa Bulma afferro l’uomo per il colletto della tuta, portando il viso di lui alla sua altezza. Per la seconda volta rimase colpita a vedere la differenza tra quel suo stato e quando era cosciente. In quel momento, privo di poteri e lo scudo del suo orgoglio e del coraggio, le dava una sensazione strana. Una specie di pugno nello stomaco continuo e non era piacevole. Decise perciò di risvegliarlo. Voleva trovarsi nuovamente davanti a un nemico alla sua altezza, anche se solo in una battaglia verbale. Lo colpì al volto con forza. Fosse stato un essere umano normale, gli avrebbe staccato la testa con un colpo simile. Al saiyan invece infierì un taglio al volto, che prese a sanguinare. La botta riuscì a far riprendere Vegeta, anche se ci mise un po’ di tempo a focalizzare. Quando capì la sua situazione, rimpianse l’incoscienza. “Bentornato nel mondo dei vivi, peccato che tra poco te ne andrai di nuovo”disse lei sorridendo. Il saiyan cercò di non pensare all’assurda situazione in cui si era cacciato. Si guardò intorno. Dove era Bulma? Il suo sguardo vagante scorse qualcuno a terra, ma non era Bulma. Non ci mise molto a riconoscere Goku, che anche se incosciente continuava a muoversi. Poco più lontano una macchiolina che doveva essere Yamcha, aveva la tuta arancione. Spostò lo sguardo di nuovo in cerca. Niente rocce o nascondigli dove la donna poteva essersi nascosta. Finalmente riuscì a scorgerla. Era a terra immobile. Sentì l’impellente voglia di liberarsi e correre da lei. Anche se avesse avuto abbastanza energia, avrebbe attirato l’attenzione della nemica su Bulma. Lo specchio sembrava infatti aver dimenticato il suo alter ego terrestre. Si ripeté che era solo svenuta, annientando la vocina malvagia che gli ricordava potesse essere morta. Era viva e lo sapeva. Non aveva bisogno di percepirne l’aura, capacità derivante dai suoi poteri, per saperlo. Il loro legame, anche se messo a dura prova dallo specchio, resisteva. Per di più se avesse perso la speranza, non rimanendo presente a se stesso, non sarebbe riuscito a combattere. Era comunque improbabile riuscisse a vincere se nemmeno Goku c’era riuscito. Questo non voleva dire che avrebbe desistito, se doveva morire lo avrebbe fatto con onore. Cominciò a divincolarsi. Lei sorrise divertita a quel vano tentativo. “Era l’ora ti muovessi. Sei stato un ora imbambolato”lo rimbrottò come la madre a un figlio distratto. “Aspettavo l’ambulanza della NEURO, ma è in ritardo”rispose beffardo, mentre aumentava gli sforzi per sgusciar via.
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“Che cosa cattiva da dire. Non ti capisco. Anche tu hai assaggiato il sapore del sangue, della vittoria. Perché ti sei unito a quei pidocchi?”disse lei aumentando la stretta. “E’ troppo forte, ma forse parlando si distrae”pensò Vegeta. “Sono rinsavito. Ti conviene farlo anche tu, prima di trovare qualcuno che ti elimini” le disse. “Ti sbagli, sono dalla parte del vincitore. Il mio padrone è invincibile”disse lei convinta. “Adesso è Lourth il conquistatore invincibile. Un tempo era Freezer. Sono tutti imbattibili, finché qualche eroe, che hanno creato loro con le innumerevoli ingiustizie compiute, li sconfigge. Non perché sia più forte o intelligente, semplicemente ha più cuore”. Vegeta fermò un attimo i suoi tentativi di fuga. Veramente aveva detto quello? Anche il riflesso rimase interdetto. Prima che potesse catalogare le informazioni come fesserie (ma se è stato bravissimo NDA), Vegeta né approfitto per liberarsi. Con una capriola girò su se stesso e lo specchio perse la presa. Il suo primo pensiero fu di attaccare, ma il saiyan si rese conto di avere maggiori proprietà. Doveva allontanare l’avversaria dagli altri, metterli al sicuro. Ok, l’idea non era il massimo. Doveva scappare, sperando che lo specchio lo seguisse. Si sentì un coniglio, un codardo, per non dir peggio, mentre iniziava a correre. Da quanto tempo era che non scappava via correndo? Da quando da piccolo scappava da quel grassone di Nappa che voleva farlo allenare. Era passato un infinità di tempo da allora, ma scoprì di avere ancora una certa bravura. Lo specchio aveva la supervelocità, eppure non riusciva ad afferrarlo. Scartava, rotolava, correva. “Un altro paio di metri e saremo abbastanza lontani”si ripeteva, accelerando. Salì su una montagnola, riuscendo a nascondersi dietro una sporgenza. Sotto di lui il riflesso la lo cercava col fiatone. Erano abbastanza lontani perché né Bulma, né Goku (anche Yamcha NDA e di Yamcha) (Secondo voi mi interessa? NdVegeta) erano in pericolo. Ora poteva farsi ammazzare senza problemi. Si lanciò addosso all’avversaria, piombando giù dalla montagnola. Lo specchio non si aspettava un attacco dall’alto e ruzzolò a terra. Il saiyan fu più rapido ad alzarsi. Lei ci mise qualche attimo, ma riuscì a parare tutti i calci che lui cominciò a tirarle. Non uno dei colpi di Vegeta andò a segno e anche se fosse successo, non essendo i suoi soliti colpi micidiali perché privati dei poteri, non le avrebbero fatto nulla. “Adesso basta!!!”urlò il riflesso, facendo volare via il saiyan con un poderoso incremento d’aura. Poi sparò una serie di ki blast. “Da quando in qua sei così codardo da fuggire davanti al nemico?”disse seccata all’indirizzo dell’uomo, che intanto si stava rialzando un po’ acciaccato. La falsa Bulma rifletté. Era davvero strano quel comportamento. Perché avrebbe dovuto scappare, se adesso l’attaccava senza possibilità di vittoria? “A meno che…Ho capito!”pensò arrivando alla soluzione del mistero. Vegeta era pronto a ricominciare a combattere, ma quella si voltò di spalle andandosene. Vegeta si accorse che la sua traiettoria coincideva con quella dove giaceva svenuta Bulma. “Mai che un piano vada a segno”mugolò a mezza voce. Il riflesso aveva capito che il più grande punto debole del saiyan era il suo amore verso quella donna. Non sapeva perché, ma questo l’aveva fatta infuriare, perciò aveva deciso di toglierla di mezzo. Avrebbe eliminato quella terrestre una volta per tutte, o meglio questo era il suo piano. Sorprendendo, Vegeta l’aveva afferrata da dietro cercando di fermarla strangolandola. “Sei patetico”disse sospirando. “Non avvicinarti a lei, brutta psicopatica!”disse Vegeta stringendo più forte. “Te la sei voluta” pensò. Poi comincio a colpire con delle gomitate perforanti. Un dolore atroce, ma Vegeta era ben deciso a non mollare. Era famoso per la sua forza di volontà, quando si metteva in testa una cosa non si arrendeva. “Peggio per te. Vuol dire che ti eliminerò lentamente”protesto il riflesso, mentre una parte dei suoi occhi si tinse di rosso fuoco. Si liberò del saiyan e lo scaraventò lontano. Non gli fece nemmeno toccare terra, precedendolo gli fu addosso. Cominciò a colpirlo con una serie di pugni. Il saiyan crollò al suolo, e sotto la pressione dei colpi, lasciò una traccia nel terreno. In un attimo di pausa dai colpi, riuscì a rotolare di lato. Consumando energie che non doveva avere, si rialzò in piedi. La nemica lo colpì con tre forti calci in successioni. Un primo calcio allo stomaco, un secondo al petto, e un terzo al volto che lo fece volare via. Atterrò malamente, con il volto riverso sul terreno. Stavolta il riflesso camminò più lentamente per raggiungerlo. Sapeva che i suoi colpi erano penetrati, mozzandogli il respiro e non permettendogli di rialzarsi. Una volta raggiunto mise un piede sulla ferita alla schiena di lui e premette con forza. Gli sfuggì un mugolo di dolore.
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Continuò a colpirlo finché dall’indirizzo del saiyan non arrivò più alcun suono. Sorpresa, con una calcio lo fece rotolare per vederlo in volto. “Ho esagerato. Adesso è svenuto di nuovo e non ho nessuno con cui giocare”disse con una vocetta delusa. Si abbassò sulle ginocchia, guardandolo più da vicino. La strana sensazione riprese. Stavolta però quella sensazione non era fastidiosa, ma agrodolce. Si avvicinò sempre di più sentendosi avvampare. Come una bambina che scopre un nuovo gioco. Trovandosi faccia a faccia con lui si sorprese a pensare che avrebbe preferito guardarlo negli occhi. Una strana voglia si impossessò di lei. Guardava attentamente le labbra dell’uomo. Era screpolate, sanguinanti e gonfie, eppure le piacevano. Cominciò a passarci il dito di sopra, cercando di capire cosa realmente significassero quelle strane sensazioni. Cercò nei ricordi che condivideva con Bulma e scoprì che aveva lo strano desiderio di “baciarlo”. Le era sembrata sempre una cosa stupida legata alle insulse emozioni di quei pidocchi. Pensò che tanto era svenuto e nessuno lo avrebbe mai saputo. Eppure la cosa non la soddisfaceva del tutto. Decise di ingannarlo, tanto in quelle condizioni non aveva il cervello lucido. Riprese le sembianze di Bulma e cominciò a scuoterlo per svegliarlo. Lourth, riuscendo a collegarsi in quel momento e rendendosi conto di quello che succedeva, cercò di fermarla. “Ferma! Che fai stupida?! Tu sei il riflesso di Bulma, esisti perché sei il suo opposto. Se provassi gli stessi sentimenti della terrestre, in questo caso l’amore verso quel saiyan, scomparirai per sempre!!!”urlò con tutto il fiato. Lei sbuffò. Odiava prendere ordini. Stava per desistere dal suo assurdo piano, quando Vegeta cominciò a riprendersi. Osservò attentamente il volto dell’uomo, in quel momento senza maschere di indifferenza e di orgoglio. Il suo viso liscio le fece venire voglia di accarezzarlo. I suoi occhi neri dei profondi pozzi in cui perdersi. Senza sapere stava provando le stesse emozioni di Bulma. Lo sguardo confuso di lui, ancora con un piede nell’incoscienza, fu l’ultima goccia. Si rese conto che era disposta anche a sparire per quell’unico bacio. Lui, completamente rimbambito, le disse con un filo di voce:“Bulma ti sei ripresa? Stai bene e dov’è lo specchio?”. Lei sorrise, il saiyan non avrebbe nemmeno potuto immaginare quello che realmente stava succedendo. “Non ti preoccupare. Quello specchio non darà più alcun fastidio. Ti amo”disse lei, con una voce finalmente dolce e non fastidiosa. “Anch’io Bulma”disse il poveraccio credendo di parlare con la sua legittima consorte. Lo specchio coronò il suo sogno, mentre il saiyan rispondeva al bacio credendo fosse sua moglie. Poi, prima di cominciare a chiedersi come mai quella volta gli fosse sembrato diverso, crollò nuovamente svenuto. Il riflesso si allontanò, mentre per la prima volta sentì un cuore batterle nel petto. Una calda lacrima le scivolo sul viso. Un ricordo, l’ultimo che faceva parte di lei, ma non le apparteneva si svolse nella sua mente. Una bambina dai capelli azzurri davanti alla bionda madre sorridente si rifece nuovamente avanti. “Mamma! Ome inisce la favoa?”disse sbagliando nuovamente quasi tutte le parole mentre il suo dentino da latte davanti dondolava ormai prossimo a cadere. “Vedi piccola, la nostra Gherda riuscì a ritrovare Kaiyl sciogliendo il suo cuore congelato, ma mentre fuggivano furono bloccati dalla malvagia regina”cominciò la gentile signora O’Brief. La piccola la guardava preoccupata. Era rimasta molto coinvolta da quella insolita fiaba e temeva per i poveri protagonisti. “La regina però si accorse dell’affetto che correva tra i due ragazzi e ne provò invidia. Vedi lei era tanto sola e aveva tenuto Kaiyl con se, perché dopo che il suo specchio incantato si era spezzato, era rimasta tanto sola”disse la bionda mandando in confusione la figlia. “Alora è cattiva, erchè è anto anto sola”mormorò la piccola Bulma guardando la madre in attesa di una risposta”. La donna annuì felice che la sua piccola si fosse dimostrata incredibilmente acuta, centrando esattamente il nocciolo del problema. “Esatto. Commossa però decise di lasciarli andare. Perché “anche un cuore di ghiaccio può essere sciolto dal calore dell’amore””concluse la signora O’Brief sotto gli occhi di un emozionata piccola Bulma. Il ricordo si spense lasciando lo specchio con il viso solcato dalle gocce salate di lacrime silenziose.
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Crepe cominciarono a formarsi da tutto il corpo e dalle fenditure usciva luce. Con un urlo si infranse sparendo per sempre. Il mondo all’interno dello specchio, le stanze, la finta montagna, sparirono tutte. I quattro si risvegliarono un paio di ore dopo, sotto un meraviglioso cielo stellato, nel centro del deserto. Si riprese tutti, anche Vegeta. Il principe dei sayan era quello forse messo peggio, ma anche il più felice visto che lo strano marchingegno alla coda era sparito con tutto il resto. Bulma dovette dire addio al suo minilaser, ma poteva sempre crearsene un altro. Con il teletrasporto passarono da Balzar, svegliano il micione per i fagioli, mentre Jirobait aveva un sonno invincibile. Poi Goku riaccompagnò tutti a casa . Fu sorpreso che a casa di Yamcha ci fosse Marion, l’ex di Crilii, ma non fece domande. Poi portò Vegeta e Bulma alla Capsule e co, e infine tornò alla sua casa ai Monte Paoz. Fu attento a non svegliare May, mentre Chichi sentendolo si svegliò. La bruna si era addormentata per la stanchezza, ma aveva un sesto senso per percepire il marito. Goku si coricò accanto a lei e a sorpresa si mise a scusarsi per ognuno dei suoi sbagli. Lei era sorpresa che lui sapesse esattamente cosa aveva provato nei suoi momenti di sconforto. Commossa baciò il marito, che rispose con passione abbracciandola. (°\\°evitiamo NdA).
Vegeta era distrutto e Bulma quasi quanto lui. A turno si fecero una bella doccia fredda, poi entrambi si lavarono i denti (in un tentativo di riguadagnare la solita routine perduta NDA) e dopo essersi messi il pigiama si coricarono. Infilarsi sotto quelle coperte calde diedero a Vegeta una sensazione di sicurezza, che Bulma raggiunse abbracciandosi al marito. Nessuno dei due aveva il coraggio di domandare che fine avesse fatto il riflesso, dando per scontato non esistesse più. Vegeta perché era convinto glielo avesse detto Bulma, la donna perché contava sul fatto l’avesse distrutto il saiyan. L’uomo però non poté trattenere una domanda. “Lo sai, il tuo ultimo bacio aveva un sapore diverso”. Quasi una considerazione a voce alta. Lei rimase sorpresa. “Te lo sarai sognato, io non ti ho mai baciato da quando è inizia questa storia”. Lui era sorpreso. Come aveva fatto a sognarsi una cosa che sembrava così vera, eppure era stato svenuto così a lungo che poteva anche essere vero. Era ancora preso da queste elucubrazioni quando vide la donna che lo guardava strana. Con fare malizioso lei avvicinò dicendo:“Posso sempre avverare il tuo desiderio”. Il saiyan dimenticò ogni problema e baciò la moglie. Non era riuscito a esprimerle tutte le preoccupazioni, le paure, la stanchezza e tutte le altre emozioni che aveva provato in quella folle avventure. Bulma però riuscì a saperle in quel momento, perché erano racchiuse in quel bacio. In quel gesto c’era anche la parola: “Ti amo” e Bulma rispose. Lo specchio aveva deciso di sparire in quel modo perché avendo capito che il suo cuore provava amore, sapeva anche che mai avrebbe potuto coronarlo. Mai avrebbe potuto dividere quei due, che provavano un amore vero e invincibile.
FINE Specchi e Ricordi
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Ti ringrazio incredibilmente Nappa per la correzzione. ^\\\^ hai ragione, sembrava proprio in quel modo, ihih. Spero che questo e i prossimi soddisfino le tue aspettative.
XD forever che bello risentirti, sono felice ti sia piaciuto.
Sheila tu sei sempre troppo gentile U_U
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^^^^ eccezionale questa volta mi è piaciuto più del solito ^^ ......davvero belloooooooooooo
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La forza dell'amore:cry2: :lol:
Molto bella la parte in cui il riflesso "pesca" i ricordi dell'infanzia di Bulma:sisi:
Bene, l'importante č che non associ l'aggettivo "grassone" a Nappa, dico, non č Dodoria. Ti consiglio "brutto ceffo":lol:
Monti Paoz = Monte Paoz
Brava, continua cosė:ok:
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Bel finale, m'è molto piaciuto il parallelismo con la favola accennata già allinizio (di cui m'ero dimenticata completamente ma facciamo finta di niente :fischio:)
Qualche erroretto come al solito, meglio troncare qui prima che salti fuori la mia parte rompiscatole... e a proposito: è verissimo, Nappa non è grasso! E' enorme, brutto, abbastanza scemo, ma grasso no :asd:
P.S. : Bell'avatar Nappa! Molto particolare :lol:
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Nappa, emh chiedo scusa, aggettivo infelice. ihih, ma povero colosso secondo me è un bell'uomo, stazza a parte XP. Spero di continuare sulla giusta strada e come sempre ti ringrazio per i tuoi preziosi consigli ^^.
Sheila, ma tu prima o poi mi imbarazzi seriamente. Sei troppo gentile, grazie.
Kz-3 lascia perdere, non preoccuparti della favola, l'importante è la storia U_U. No, ti prego, non cominciare a numerarmi gli errori, mi arrendo in anticipo. Non mi offendere Nappa, lo sai che sono una sua grande fan. (Nappa scappa da me con un foglietto per gli autografi AHAHA). ci si sente.
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noooo non ti arrendere in anticipo per carità!!!!