Che faccia l'osservatore allora, non l'allenatore.
Il sogno di cosa? Di riuscire a vincere con la peggior difesa?
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[QUOTE=H Sakuragi;2367844]Che faccia l'osservatore allora, non l'allenatore.
Il sogno di cosa? Di riuscire a vincere con la peggior difesa?[/QUOTE]
Si,ma col migliore attacco,un sogno appunto.
Se uno non ha un sogno,si può anche chiudere in una bara!:wink:
Sì, ma non è una giustificazione, chiediti il perché ad allenare squadre così scarse ci fosse proprio Zeman. Perché allora non lo chiamano ad allenare squadre forti?
È un discorso generale, nulla contro il boemo che non mi stava neanche tanto antipatico.
Io Zeman l'ho sempre ammirato per la sua coerenza. E' nato credendo nel 4-3-3 e morirà credendo nel 4-3-3. Le sue dichiarazioni più o meno vere sul doping dovrebbero restare fuori nel valutarlo calcisticamente. Ora come ora mi dispiace solo del fatto che, come ha ammesso lui stesso, questa era la sua ultima occasione per sfondare. Fermo restando che quando dai una squadra ad un allenatore, uno qualsiasi, devi dargli anche gli interpreti giusti con cui lavorare.
Zeman mi ha sempre dato l'impressione di fregarsene altamente del risultato. L'importante è dare spettacolo, il resto come va va. Per certi versi è da ammirare ma rimarrà sempre un perdente.
Perdente lo è sicuramente, però nonostante tutto io l'apprezzo molto. Ai miei occhi quello che ha fatto con il Pescara è stato semplicemente grandioso. Poi è ovvio che se sali di livello qualche accorgimento tattico dovresti farlo, ma lui è rimasto sempre convinto dei propri mezzi.
Ci son di mezzo una marea di soldi però. Se vuole fare calcio spettacolo, che si limiti alla categorire inferiori. Altrimenti finisce sempre che lo esonerano a metà stagione vanificando gli sforzi della società. E non tutti poi sono come Lippi o Ranieri che rinunciano al compenso rimanente.
Tra l'altro l'antijuventinismo di Zeman, per chi non lo sapesse, non nasce dalle dichiarazioni sul doping ma nasce quando la triade non lo volle raccomandare nell'ambiente Juventus in quanto nipote di Vycpalek (prima giocatore, poi allenatore delle giovanili, infine osservatore della Juventus). Storia simile a quella di Boniek.