consiglio di rimanere nell'ignoranza. imho
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anche se ho sentito di un tizio che è morto nel bagno di un internet cafè datio che erano tre giorni di seguito che giocava on line senza mangiare e bere, e di un ragazzino che dopo 2 giorni del gioco di ken il guerriero per la ps1 andava in giro a dire di essere ken...
Salve a tutti..colgo l'occasione per presentarmi dato che sono un nuovo iscritto e per farvi i miei complimenti per questo forum sempre ben articolato :D...tornando in tema io ritengo che il problema principale non sussista tanto nei videogiochi violenti, quanto nel rapporto che hanno i videogiocatori con questi...tutti i videogiochi hanno un pegi, che equivalgono in qualche modo alle lucine verdi, gialle e rosse che possiamo vedere nei film in televisione..l'errore sta appunto nel non rispettare questa classificazione, e dunque, per quanto riguarda i più giovani, in un non adeguato controllo da parte dei genitori (frase ripetuta milioni di volte, ma è cosi)...infatti sta diventando un fenomeno abbastanza frequente l'isolamento di un ragazzo che passa più di 6 ore al giorno davanti al computer, ed è questo il vero problema d'oggi con i videogiochi, un creare un muro che ti separa con la vita reale che può anche ripercuotere problemi abbastanza gravi in futuro...il servizio riportato del tg1 è molto poco professionale, mi vien da pensare a questo punto perchè non facciano dei servizi allo stesso modo con programmi quali il grande fratello o l'oscenità che c'è in generale in televisione (tamarreide o.O..siamo giunti al limite)..quelli si che sarebbero da articolare in maniera "approfondita" in un servizio telegiornalistico "serio"...est modus in rebus ;)
scusa ma io ho visto 5 minuti di filmati di vg sparatutto inframezzati a sequenze della strage. Giornalisticamente questo significa molto di più della banale "verità" che , bontà tua, riesci a constatare .. Senza offesa, va bene che hai 16 anni, però bisogna approfondire un po di più quello che si guarda e si ascolta. Il problema non è (quasi) mai ciò che si dice, ma il contesto nel quale viene sviluppato il racconto, che spesso serve per strumentalizzare un banale dato di fatto, come giustamente constati, per esempio il fatto che il ragazzo fosse (anche) un videogiocatore .. Perchè non sono andati ad analizzare anche se per caso leggesse "Zagor", o "Lancio Story" .. ?
e poi ci sono molti altre cose più violente dei giochi e reali come la guerra in libia o in iraq o la storia stessa da cui si e ispirato il norvegese forse invece che un servizio sui giochi dovevano fare un servizio sui crociati e le cose che hanno fatto visto che sie ispirato fondamentalmente da loro FANCULO.