scusa il ritardo complimenti per gli ultimi episodi!bellissimi mi dispiace ma per questo periodo non posso commentare i tuoi episodi xkè devo studiare per gli esami!!!!!ma nn ti preoc. poi tornerò
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scusa il ritardo complimenti per gli ultimi episodi!bellissimi mi dispiace ma per questo periodo non posso commentare i tuoi episodi xkè devo studiare per gli esami!!!!!ma nn ti preoc. poi tornerò
No, posto man mano che scrivo. La storia a grandi linee ce l'ho in testa ma diciamo che nei dettagli si evolve man mano che proseguo.
Per il resto grazie a tutti, e vi chiedo di avere pazienza per i prossimi capitoli, è che questo è un periodo piuttosto impegnato con l'università. Conto di terminare nuovi episodi il prima possibile.
Prima vi lascio questo comunque! :)
EPISODIO 119: SHADOW, UN ESSERE SENZA PIETA’
Kaiohshin, Darbula, Pai Ku Han e Zeneyu avevano appena varcato il primo dei cinque portali che li separavano dal raggiungimento della dimensione demoniaca, la seconda tappa del loro lungo e pericoloso viaggio. Il loro primo avversario, Daimasko, si era dimostrato un guerriero valoroso, nobile e leale, non a caso ritenuto da Enma meritevole di un Paradiso rifiutato per amore dallo stesso Daimasko. Nella mente della divinità dell’Est risuonavano ancora le parole dette dal guardiano del primo portale in merito a colui che avrebbero dovuto fronteggiare nella seconda battaglia contro un guardiano dei portali: il famigerato Shadow. Daimasko gliene aveva parlato come di un combattente spietato e pericoloso al punto da suscitare un profondo timore nel non certo pavido guerriero. “Chissà che aspetto ha questo Shadow, e se è davvero terribile come si dice…” disse Pai Ku Han, dimostrando di condividere gli stessi pensieri di Kaiohshin, il quale rispose “In ogni caso intendo combattere nuovamente io! Ho dimostrato di sapermela cavare anche contro avversari più forti di me, dunque anche se dovessi perdere, vedermi in azione sarà per voi un’utile indicazione nel caso doveste affrontarlo dopo di me!”. Le parole della divinità trovarono d’accordo tutti i componenti del gruppo, che manifestarono il loro assenso con un cenno del capo. La zona che separava il primo portale dal secondo era molto più oscura della precedente, incavata in una gola nella quale poca luce riusciva a penetrare. “Che luogo sinistro..” pensò Kaiohshin guardandosi intorno cercando di captare un qualsiasi rumore o vibrazione che potesse tradire la presenza del proprio avversario. Del resto nulla lo portava a dare per scontato che Shadow si sarebbe rivelato un guerriero leale come Daimasko, pertanto la possibilità che esso si stesse preparando a tendere loro un’imboscata era un’ipotesi che non andava scartata. Ad un certo punto una sinistra risata risuonò nell’aria. Una risata folle e malvagia, che faceva gelare il sangue a chi la sentiva. Kaiohshin e Pai Ku Han, appunto, sembrarono molto turbati, mentre Darbula e Zeneyu sembravano più tranquilli. Del resto Darbula era l’ex signore dei demoni, e non era assolutamente semplice inquietarlo, mentre Zeneyu era fino a quel momento rimasto impassibile a qualsiasi avvenimento, dimostrando una calma serafica e imperturbabile. Il quartetto di guerrieri alzò la testa e vide colui che, con tutta probabilità, doveva essere Shadow. Stava in piedi su un sottilissimo spuntone di roccia, simile ad una stalagmite, in perfetto equilibrio. La sua figura era estremamente esile, ulteriormente slanciata dal sudario nero che ne ricopriva gran parte del suo corpo. Un cencio trasandato e squarciato all’altezza dei bordi in diversi punti lasciando scoperte le gambe, avvolte a loro volta da dei calzari in tessuto color ebano. La sua carnagione era molto diversa da quella di un essere umano, di un colore grigio chiarissimo, tendente al bianco. Aveva dei tratti molto pronunciati, e il suo viso si presentava assai scarno. I suoi occhi erano delle braci rosse fiammeggianti, e i capelli cortissimi era color fieno. “Hahaha! Allora finalmente qualcuno è riuscito a sconfiggere quel grassone di Daimasko! Questo deve essere davvero il mio giorno fortunato! Siete addirittura in quattro! Avrò di che divertirmi! Indubbiamente!” disse l’inquietante figuro. “E’ da vedersi! Comunque, sei tu Shadow?” chiese Kaiohshin facendo un passo in avanti palesando l’intento di porsi, almeno per il momento, come principale interlocutore del guardiano del secondo portale. “Si… sono io!” rispose Shadow. “Bene… io son…” cercò di presentarsi Kaiohshin, le cui parole vennero però stroncate in gola da una seconda risata dell’avversario. “Non perdere tempo a presentarti! Non mi interessa! Tutto quello ciò che voglio è trucidarti senza pietà! E’ da così tanto tempo che non ammazzo qualcuno! Credevo di impazzire!” affermò Shadow. “Questo è pazzo! Ma come è possibile che un essere del genere non si trovi negli inferi? Re Enma deve essersi ammattito!” pensò Kaiohshin. “Hai notato anche tu la forza della sua aura?” disse ad un certo punto Pai Ku Han rivolgendosi a Darbula. “Si, ho notato, ed è incredibilmente debole… sarà poco più di un centesimo rispetto a quella di Daimasko! Kaiohshin potrebbe distruggerlo con un colpo solo!” affermò il re dei demoni, il quale paradossalmente sembrava più preoccupato che sollevato da tale scoperta. Si trovavano certamente di fronte a un avversario che combatteva in modo particolare, se un guerriero ben più potente di lui quale era Daimasko aveva ammesso la propria incapacità di poterlo sconfiggere in un eventuale scontro. “Bene! Sono io il tuo avversario! Quindi smettila di trattenere la tua forza! E mostrami cosa sai fare!” lo sfidò Kaiohshin. “Come vuoi! Preparati a conoscere la sofferenza più atroce, straniero!” disse Shadow iniziando ad espandere la propria aura di un colore rosso cupo. La sua emanazione aurea era assai particolare. Era molto densa e vischiosa, simile a fumo che aleggiava attorno alla sua figura. “La sua forza combattiva non sta aumentando… continua a mostrare una potenza piuttosto bassa… quali sono dunque i suoi poter… ehi ma che succede?” pensò Kaiohshin notando come qualcosa stesse mutando attorno a lui. Lo spazio che lo circondava si stava distorcendo assumendo una nuova forma. L’unica figura immobile e immutata era quella di Shadow, che rimaneva sospeso a mezz’aria in quell’indistinto vorticare di forme e colori. “Che diavoleria è mai questa?” si chiese Kaiohshin. Quando tutto ebbe fine, la divinità fu colto da una sensazione di orrore profondo. Come si poteva descrivere ciò che aveva davanti ai suoi occhi? Shadow si ergeva in piedi, non più su uno spuntone di roccia, ma su una montagna di cadaveri, di dimensioni ridotte rispetto a quella di uomini adulti. “Bambini…” biascicò con un filo di voce lo shockato Kaiohshin. “Prima che tu me lo chieda… non sto inventando nulla! Quelle che vedi non sono altro che le persone che ho ucciso nell’arco della mia esistenza!” disse Shadow. Kaiohshin rivolse lo sguardo verso il basso e sussultò nel vedere come anche i suoi piedi fossero affondati in mezzo a cadaveri nudi di donne, uomini, giovani e vecchi. Colto dall’orrore la divinità si innalzò in volo. “Immondo essere! Non ha avuto pietà per nessuno! Nemmeno per le persone più indifese! Ma perché mi fa vedere questo? Perché? Cosa lo porta a rendermi partecipe di un simile orrore? Vuole disgustarmi… indignarmi… provocarmi… o… distrarmi!!!” sussultò ad un certo punto Kaiohshin, il quale volse nuovamente lo sguardo verso Shadow. “E’ troppo tardi!!! Hahaha!!!” urlò il guardiano del secondo portale. Oramai a pochi centimetri da Kaiohshin erano giunte quelle che dovevano essere le letali armi di Shadow: una moltitudine di fruste uncinate. “Queste fruste lacereranno la tua carne e ti infliggeranno un dolore senza fine! Il tuo corpo verrà straziato e io mi godrò lo spettacolo del tuo tormento! Hahaha!!!” rise il guardiano. Oramai le fruste erano troppo vicine per essere evitate normalmente, ma Kaiohshin ringhiò per la rabbia, il suo avversario non avrebbe dovuto commettere l’errore di cantar vittoria troppo presto. “Non ti illudere! Farabutto!!!!” urlò Kaiohshin per poi utilizzare il teletrasporto. “Che cosa?” sussultò Shadow, che prima di rendersi conto di qualsiasi cosa si trovò Kaiohshin alle spalle. “Sparisci!!!!” urlò Kaiohshin per poi scagliare una colossale onda di energia da distanza zero contro l’avversario, che finì disintegrato in un accecante bagliore azzurro. “Se non avessi avuto il teletrasporto me la sarei vista brutta! In ogni caso non meritava di esistere un secondo di più! In quanto nell’aldilà distruggendolo l’ho fatto svanire per sempre… e non ne ho alcun rimpianto! Era un essere orribile…” pensò Kaiohshin per poi rivolgersi ai suoi compagni. “Bene! Possiamo anda… ehi, ma dove siete finiti?” sussultò Kaiohshin non vedendo più i propri compagni. Ad un tratto fu colto da una strana sensazione, e gli venne istintivo guardarsi le mani. Ciò che vide lo gettò nel panico. Pian piano le sue braccia stavano assumendo il colore del sudario di Shadow. “Ma che succede???” si chiese atterrita la divinità. Il peggio doveva ancora cominciare. Un dolore inimmaginabile la colse. Sotto i suoi occhi le proprie braccia si stavano corrodendo, come fossero state immerse nell’acido. Kaiohshin disperato provò a togliersi di dosso quella sostanza nera che lo stava consumando, ma senza risultati. Ben presto le sue braccia vennero ridotte a ossa nere sanguinanti. Il dolore era atroce, e il terrore totale. Ad un tratto riecheggiò la risata di Shadow. Pur nella sofferenza Kaiohshin cercò di capire da dove venisse la risata di colui che credeva svanito per sempre. E si accorse con orrore che veniva da dentro di lui! Egli avvertì a quel punto ancora un atroce dolore all’addome, che iniziò a gonfiarsi, come se stesse per esplodere dall’interno. Oramai la divinità era pervasa dalla sofferenza e da una terrore che la rendevano impotente, e cadde al suolo, in preda al suo martirio. Dal suo stesso ventre emerse il busto nudo di Shadow, ricoperto di sangue, del suo sangue! Lo spietato guardiano ficcò l’indice e il medio della mano destra negli occhi di Kaiohshin, accecandolo. Quindi con la testa si avvicinò alla giugulare della vittima azzannandola con forza. “E’ la fine…” pensò Kaiohshin abbandonandosi. Oramai non poteva fare più nulla.
“Ma… cosa gli prende?” sussultò Pai Ku Han. “Non ne ho idea! Perché non reagisce?” si chiese Darbula. Innanzi ai loro occhi vi era Kaiohshin, perfettamente illeso, almeno fisicamente, ma con lo sguardo perso nel vuoto, inginocchiato e totalmente inerte. La sua forza combattiva era oramai scesa a zero. Shadow cammina tranquillamente verso di lui. “Sei finito… la mia forza sarà anche poca cosa… ma io non combatto distruggendo il corpo dell’avversario, bensì la sua psiche! Con i miei poteri sono intervenuto direttamente sul tuo cervello provocandoti terribili illusioni e ingannando i tuoi stessi sensi di percezione del dolore! E’ questa la mia capacità!” pensò tra se e se Shadow, pronto a finire l’avversario, oramai ridotto alla sua più totale mercé. Egli afferrò la divinità per i capelli, mentre con l’altra mano frugava sotto il proprio sudario, estraendovi un pugnale dalla lama seghettata. “Addio…” ridacchiò Shadow, apprestandosi a tagliare la gola a Kaiohshin. Ad un tratto però, anziché il rumore sgradevole della carne recisa, si udì quello di due oggetti in metallo che si scontrano. Il pugnale di Shadow volò via conficcandosi in una roccia vicina. Innanzi al guardiano vi era Darbula, con la spada sguainata, quella stessa spada che aveva disarmato il malefico guerriero. “Chi ti da il diritto di intrometterti?” imprecò Shadow. Darbula non rispose. Si limitò a prendere il corpo di Kaiohshin e scagliarlo contro Pai Ku Han e Zeneyu, con il secondo che lo afferrò al volo. “Abbiatene cura!” fu tutto quello che disse l’ex re dei demoni per poi rivolgersi a Shadow. “Ok… lo hai battuto! Ma se questo ti fa pensare che te lo lasci uccidere senza muovere un dito, allora sei ancora più pazzo di quanto pensassi!” disse Darbula. “Tanto presto o tardi morirete tutti…” ridacchiò Shadow. Darbula non si lasciò impressionare. La sua espressione era quella risoluta che aveva quando ancora era il capo delle schiere demoniache, tanto che si sarebbe potuto dubitare della sua effettiva redenzione. Era sicuro di se, serio e concentrato, e scrutava Shadow con i propri occhi gialli. Quindi si limitò a dire “Avanti… falli a me i tuoi giochetti… “.
LIVELLI DI COMBATTIMENTO KAIOHSHIN CONTRO SHADOW
Kaiohshin 350.000.000
Shadow 5.000.000
Kaiohshin (Dopo attacco di Shadow) 0
Davvero interessante questo 2° guardiano! L'aspetto era quello che mi aspettavo! Più temibile di quanto immaginassi! Kaioshin non ha avuto scampo! Chissà se Darbula sarà capace di resistere ai poteri di Shadow!?
Però, in effetti, anch'io mi domando xkè costui sia nel Limbo anzicchè negli inferi! La risposta sarà molto interessante!
Complimenti! Stupendo episodio! (magari 1 pò macabro in certe parti...:asd:)
Grandioso episodio, Final, veramente complimenti!!! Il fatto che fosse macabro lo ha reso ancora più interessante... Shadow è il solito nemico che vorresti spezzare a metà e torturare per l'eternità...:asd:
Veramente bravo, riesci sempre a coinvolgere il lettore, che non riesce a staccare per un attimo lo sguardo dalla FF...
Voglio proprio vedere Darbula... una domanda: tuttora il livello di Darbula a quanto ammonta?