Recensione di IO Last on Earth

Non potrei essere più in disaccordo con questa recensione.
Premesso che apprezzo la realizzazione di questa pellicola che per il budget con cui è stata realizzata è veramente ben prodotta, tuttavia non trovo possibile in sede di recensione utilizzare come esempi "I am Legend" totalmente a caso, con cui non condivide NULLA (né come trama, né come atmosfera, né come suspence, né come narrazione né tantomeno come ritmo) se non a grandi spanne il filone post-apocalittico, e non citare piuttosto "The Happening" di cui è copia sputata per trama, per ambientazioni, per narrazione e via discorrendo.

Questo film strizza l'occhio a Nolan e a Villeneuve nello stesso identico modo in cui la squadra di calcetto degli ammogliati di Pozzuoli strizza l'occhio al Real Madrid.
Veramente, ma dov'è che strizzerebbe l'occhio a Nolan? Ma in cosa? Dove? Ma perchè??

Questo film appartiene allo stesso filone di Interstellar?? ma seri? Allo stesso modo in cui Giovannona Coscialunga appartiene allo stesso filone di 2001: A Space Odyssey casomai.

Non si cita (e non me ne capacito) che in questo film, per dovere di cronaca, in un'ora e mezza di film si vedono in tutto 3 attori e 3 ambientazioni (un porzione di città disabitata a cui hanno applicato filtri scuri e smorzato la resa cromatica, una porzione di campo su una montagna su cui hanno applicato filtri con resa cromatica accesa, l'interno di una casa-serra).. BASTA.

gli attori: premesso che Anthony Mackie a pelle mi è sempre stato molto sulle palle, questa volta devo tirare giù il cappello e ammettere che ha sostenuto veramente una buona prova, diamo a Cesare quel che è di Cesare senza pregiudizi.
Tuttavia non si può dire lo stesso dell'attrice Margaret Qualley che per quanto mi riguarda, dopo aver visionato il film in lingua originale, non mi ha lasciato proprio nulla. Pessima invece la prova di Danny Huston al limite del credibile.