A causa della limitata estensione, il DLC non prevede moltissimi personaggi, ma quelli presenti sono ben delineati
La vicenda, oltre a coprire il “buco narrativo” dell'opera principale, si ripromette di fornire anche importanti delucidazioni a proposito della Belltower e dei retroscena della trama: chi è il misterioso Hacker che sta aiutando Adam, e cosa vuole in cambio per la sua liberazione? Quali losche trame si stanno intessendo ai piani alti della Belltower e quanto è implicata questa nell'aggressione subita dalla Sarif sei mesi prima? Che ruolo ha la Belltower nella guerra civile Australiana? Adam dovrà riuscire a rimanere vivo, possibilmente nascosto, per tutta la durata del viaggio muovendosi all'interno di un vero e proprio palazzo galleggiante, composto da corridoi, scale, stive e magazzini: un ambiente claustrofobico che fa da proemio ai spaziosi magazzini di stoccaggio dove la nave attraccherà.
Va da sé che anche gli ostacoli avranno caratteristiche differenti nelle varie parti della vicenda: a bordo della nave abbonderanno videocamere e sensori laser, mentre le guardie prediligeranno armi a breve raggio come pistole e shotgun; nei magazzini compariranno torrette, robot e truppe speciali armate di fucile d'assalto, fino al blocco detentivo zeppo di postazioni Typhoon pronte a falciare gli intrusi... o i fuggitivi. Il fatto di partire privo di armi e potenziamenti costituisce uno scenario interessante, anche se i giocatori esperti non faranno fatica a decidere come spendere i primi punti Praxis che accumuleranno in modo da ottimizzare le capacità del protagonista.
Tecnicamente il lavoro si assesta naturalmente sui livelli del gioco di base, ma non manca qualche chicca in più: soprattutto quando attraversate il ponte della nave, ma anche osservando l'esterno dai magazzini portuali, la furia degli elementi causerà scrosci di pioggia e ondate. A livelli abituali il comparto sonoro, con ancora una volta una nota di merito per i doppiatori Italiani, capaci di realizzare ottimi dialoghi.
Eidos Montreal ha in linea di massima mantenuto la promessa di un DLC che offrisse un'esperienza di gioco di circa cinque ore: ovviamente queste possono variare considerevolmente in base al vostro stile di gioco, laddove un approccio stealth richiede sicuramente più tempo di uno a viso aperto e la ricerca della perfezione (ossia ri-caricare la partita dopo ogni singolo errore) può tranquillamente portarci ben oltre questa soglia. Non mancano neppure le sotto-quest, e così come avviene nella vicenda principale, anche nell'Anello Mancante sarà presente qualche azione che, compiuta o evitata, andrà ad influenzare alcuni elementi di gioco successivi.
Il DLC si presta inoltre ad un certo grado di rigiocabilità, specie se volete ottenere tutti i trofei disponibili, alcuni dei quali piuttosto interessanti (che ne dite di finire l'avventura senza raccogliere equipaggiamento né spendere Praxis?). In conclusione, l'Anello Mancante si inserisce ottimamente nella struttura di Deus Ex: Human Revolution, offrendo alcune serate di gioco extra per tutti coloro i quali hanno amato il gioco di Eidos Montreal in un'ambientazione particolare.
Voto: 8