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Preview True Crime : New York City

Il Vero Crimine si sposta da Los Angeles a New York
Francesco Murgia Di Francesco Murgia (3 agosto 2005)
Non c'è nulla di più fantastico della Grande Mela : New York, il meglio del meglio. Nessun'altra città è altrettanto arrogante da definirsi Capitale del Mondo, e nessuna sa portare meglio di lei questo soprannome. New York, una folla di persone fittamente ammassata, una densità demografica che va oltre gli otto milioni di persone in ottocento kmq , e poco più di qualche “problemuccio” da risolvere. Chissà se negli studi della Activision avevano in mente questo, quando si presentò il momento di scegliere la città che avrebbe ospitato le drammatiche vicende dell'atteso sequel di True Crime, titolo di successo ispirato dai superchiacchieratissimi capolavori della Rockstar, che nel 2003, si è attestato come uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi tempi.
Questa volta spetterà proprio a New York infatti, fare da sfondo alla nostra sete di giustizia, caricandosi di tutte le complicazioni inerenti al caso.
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Una volta mandati in pensione Nick Kang e l sua .45, il distintivo passerà nelle mani di Marcus Reed, un poliziotto dal passato macchiato dalla criminalità assetato di vendetta, pronto ad utlizzare qualsiasi mezzo al limite dell'illecito per stanare gli assassini del suo Mentore.
Attraverso gli occhi di Marcus ci scorreranno dinnanzi le immagini di una New York violenta e sanguinaria, segnata dalla fitta rete di un crimine organizzato, che da Manhattan a Chinatown darà il suo bel da fare al nostro alter ego, che, attraverso indagini sotto copertura o sparatorie degne del miglior West sicuramente non rimarrà con le mani in tasca.

Come nel primo capitolo, il titolo di casa Activision ruoterà intorno ad un'azione di gioco progettata in terza persona, in cui noi, paladini della giustizia dal grilletto facile dovremo vagare attraverso i quartieri Newyorkesi mostrando il distintivo ogni qual volta ve ne sarà bisogno, e ove questo non bastasse dovremo ricorrere all'utilizzo delle armi.
All'interno della città ci sposteremo come se fossimo dei veri e propri cittadini di Manhattan, taxi, automobili e addirittura la metropolitana velocizzeranno i nostri brevi viaggi, rendendo tempestivi i nostri interventi.

Stando alle promesse fatte dai pezzi grossi di casa Luxoflux, la metropoli in questo capitolo come nel prequel sarà riprodotta nei minimi particolari, e così, da Hell's Kitchen a Times Square non saranno rare le occasioni nelle quali ci fermeremo a dire: “Guarda mamma quello l'ho già visto!”, dal momento che tutti i monumenti, palazzi, interi quartieri e addirittura tratti di metropolitana saranno ricostruiti e riprodotti fedelmente grazie all'ausilio del sistema satellitare GPS.
Tutto ciò non può che renderci contenti, tenendo presente che per la maggio parte dell'azione di gioco ci ritroveremo a vagare per i meandri cittadini alla ricerca di qualche gatto da pelare, o meglio ancora, da uccidere.
Inoltre, al giocatore sarà conferita una quasi totale libertà d'azione e movimento, ovvero, sarà possibile interagire con tutto,o quasi, quello che ci circonda, e proprio quest'elemento, se realizzato alla meglio dai programmatori, contribuirà notevolmente a sollevare il livello qualitativo del gameplay, livello che, nel primo episodio, non riusciva ad guadagnarsi quel punto in più rispetto alla sufficienza, dal momento che ad una realizzazione più che ottima della città, veniva affiancata una realizzazione tecnica che si attestava sulla mediocrità.
Stando sempre alle voci ufficiali, questa volta i ragazzi della Luxoflux promettono di superarsi, aumentando esponenzialmente il numero di oggetti, armi e mezzi che potranno essere utilizati dal giocatore durante il corso del gioco, e così forni, fuochi dei fornelli, gambe di sedia usate come mazze, e celle frigorifere improvvisate come prigione per il malcapitato, faranno tutti parte parte di quella cerchia di "extra" che Marcus Reed avrà dalla sua quando il gioco si farà duro.
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Durante il corso del gioco le missioni saranno articolate in varie sezioni, in cui Marcus dovrà condurre indagini, arrestare malfattori e sventare rapine, a noi rimarrà invece l'arduo compito di applicare e far rispettare la legge, e per farlo potremo ricorrere oltre al classico duo "distintivo-manette", all'uso di metodi molto poco ortodossi, dalle arti marziali all'artiglieria pesante, della serie: "quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare", e noi giochiamo...
Questo sarà anche il momento in cui il giocatore potrà finalmente mettere alla prova il suo repertorio da Karateka, infatti anche in questo capitolo le varie missioni saranno arricchite da scazzottate senza esclusione di colpi, trasformando momentaneamente il gioco in una sorta di Beat'em up; speriamo solamente che questa volta il numero di mosse e varianti a disposizione possa andare ben oltre le 5 dita di una mano, almeno da rendere queste sezioni di picchiaduro degne di tale nome.
Come abbiamo già accennato prima, il gioco non mancherà sicuramente di un vasto assortimento di armi di ogni tipo, dalla classica calibro 45 in dotazione al corpo di polizia, ai vari lanciafiamme e lanciagranate ottenute dal mercato nero, alle dozzine di armi bianche come coltelli e spade.
Attraverso il mercato nero potremo inoltre procurarci e acquistare veicoli totalmente personalizzabili, che vanno ad aggiungersi alla moltitudine di veicoli che riempiranno le grandi strade di Manhattan, e che naturalmente noi, da bravi poliziotti di quartiere potremo requisire ogni qual volta se ne presenterà il bisogno semplicemente mostrando il distintivo allo sfortunato di turno.


A detta dei programmatori, un altro elemento fondamentale che caratterizzerà la meccanica di gioco, saranno le modificazioni dinamiche dell'ambiente, modifiche in cui noi avremo un ruolo primario, infatti, se i giocatori lasceranno dilagare il crimine incontrollato, le vie della metropoli si riempiranno di spazzatura, i palazzi si deterioreranno e aumenteranno le brutte facce e via dicendo, al contrario, se i giocatori porranno un freno al crimine in un quartiere, non solo il relativo tasso di criminalità scenderà drasticamente ma visibili trasformazioni ambientali renderanno chiaro il miglioramento.

Per quanto riguarda l'aspetto grafico del titolo prodotto da Luxoflux, dalle prime immagini e video rilasciati possiamo dire che questo sotto questo profilo promette davvero bene, i livelli di dettaglio cittadino saranno particolarmente elevati e così la qualità delle tetre che renderizzano i vari personaggi.
Tenendo presente che dei notevoli passi in avanti sono stati fatti rispetto al primo episodio, e che il titolo non è ancora completo al 100% non possiamo che essere fiduciosi.

In conclusione, gli ingredienti per il successo ci sono tutti, speriamo solamente che i ragazzi della Luxoflux mantengano le promesse, e sopratutto che non incappino negli stessi errori presenti nel primo episodio, e chissà se all'uscita del titolo prevista per quest'autunno per tutte e tre le console presenti sul mercato, l'ultimo nato della serie GTA troverà in "True Crime: New York" un degno rivale, noi di Gamesurf siamo ottimisti, e non vediamo l'ora di scoprire come andrà a finire.
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Questo nuovo capitolo: “True Crime: New York”, promette davvero bene, e se la stessa cura riposta nella realizzazione della città di New York sarà applicata nella realizzazione del comparto grafico e del gameplay, allora possiamo stare quasi certi che il titolo in questione si identificherà come uno dei progetti più ambiziosi di fine anno.
Gli ingredienti per il successo ci sono tutti, e se i ragazzi della Luxoflux manterranno le promesse, forse, quest'autunno ci troveremo di fronte ad un titolo che darà del filo da torcere all'ultimo capitolo di casa Rockstar.
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