Il supporto multiformato è divenuto una realtà, che pur scontentando molti game-designers (Miyamoto e Naka, in primis), si rende necessaria alle case di produzione per far quadrare i conti. L'atteggiamento assunto negli ultimi mesi da Sega e Square è più che significativo, sotto questo punto di vista. Ecco perché le società produttrici di console tendono a concepire macchine quanto più semplici ed intuitive da programmare: diminuire i tempi e i costi di sviluppo, facilitare le operazioni di conversione, sembrano diventate le parole d'ordine, al momento
Dovremo abituarci, quindi, a considerare le vare piattaforme videoludiche sempre meno dissimili in termini di offerta software, concentrandoci sulle sottili differenze che distinguono le varie versioni rilasciate
Raggiunto un enorme, quanto inaspettato successo con il primo titolo per PlayStation, Activision ha puntato da subito al supprto multiformato per la serie di Tony Hawk's Pro Skater. Nonostante lo sviluppo delle varie conversioni sia stato via via affidato a team diversi (Neversoft, Treyarch, Shaba, Vicarious Visions, Edge Of Reality), il risultato finale si è dimostrato sempre all'altezza della situazione... o quasi (cfr. Tony Hawk's Pro Skater 3 per PSone). Era quantomeno prevedibile che la serie approdasse sulle console a 128 bit. Così com'è facilmente ipotizzabile l'entusiasmo con cui verrà accolta