Il successo conseguito da Super Smash Bros. poteva essenzialmente identificarsi in due fattori, oltre l'ovvia mancanza di concorrenti significativi: la possibilità, geniale e inusuale, di poter randellare a proprio piacimento le mascotte Nintendo più famose unita a un gameplay frenetico e divertente, attraverso il quale era possibile ingaggiare furiose lotte fra quattro amici, in stile "ognuno per se e Dio per tutti". Nel cercare obbligatoriamente una similitudine più recente, per meglio facilitare la comprensione a chi si avvicinasse solo adesso a questo atipico titolo, Power Stone 2 di Capcom potrebbe costituire un valido esempio
Il termine "Melee" (dal francese, "rissa" o "mischia"), ripropone degnamente lo spirito originario in questo Super Smash Bros. Melee chiesto a gran voce dai fan, immediatamente messo in sviluppo e previsto per il lancio giapponese del nuovo 128 bit Nintendo
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA
La meccanica di gioco del vecchio titolo apparso su Nintendo 64 era piuttosto semplice, ma dannatamente divertente. Essenzialmente un picchiaduro multiplayer, Super Smash Bros. portava una ventata d'aria nuova soprattutto nell'approccio al combattimento, le cui strategie venivano modificate dal modo in cui era necessario porre fine agli scontri: a differenza dei comuni "rullacartoni", infatti, dove la sconfitta dell'avversario viene decretata dall'esaurimento della barra d'energia, nel gioco Nintendo si trattava di fiaccare il più possibile l'avversario a suon di mazzate per poi approfittarne scaraventandolo fuori del ring. Una speciale barra su schermo indicava il grado di "rintronamento" del nemico da cui si poteva dedurre il momento più adatto per l'affondo. Super Smash Bros. Melee conserva la stessa meccanica di gioco ma, com'è naturale aspettarsi, offre un consistente restyling grafico oltre che l'integrazione di alcune stuzzicanti modalità di gioco