Per il momento, il roster si compone di appena 6 lottatori, eppure già fioccano le novità, o per essere più precisi i ritorni incredibili: immancabili ovviamente Ryu e Chun-Li, ma ben presto è stato annunciato un canuto M. Bison e proprio a Los Angeles la bionda Cammy. Tra i ritorni abbiamo Charlie Nash e Birdie: quest'ultimo è in effetti un personaggio di vecchissima data, visto che risale addirittura al primo Street Fighter (era uno degli avversari che Ryu, unico personaggio giocante, doveva affrontare prima di arrivare al boss finale, ossia Sagat), ma ha fatto la sua comparsa, al pari di Nash, nella costola Alpha del brand. Per Charlie invece le domande si moltiplicano: teoricamente, l'amico e mentore di Guile dovrebbe essere morto e stramorto, invece eccolo ricomparire, sebbene con un aspetto a metà tra il cyborg e il mostro di Frankestein.
Dal lato del gameplay, il gioco presenta ancora una volta il concept di base che ha fatto il successo della serie anche in tempi moderni: grafica 3D ma sistema a impostazione bidimensionale, sei tasti azione assegnati normalmente a tre pugni e tre calci, parata associata alla direzione “indietro”. Uno degli elementi che è subito emerso sin dalle prime dimostrazioni è il fatto che i campi di battaglia presenteranno degli elementi interattivi: per esempio, sarà possibile sfondare una delle pareti all'estremità dell'arena ampliando così il campo di battaglia. Intendiamoci: niente a che vedere con le arene successive di DoA o le armi piazzate in giro da NetherRelams, ma è sicuramente un elemento che aggiunge varietà senza snaturare il concept.
Street Fighter V










Si comincia con le V-Skill, le quali sono mosse uniche di ciascun personaggio ottenibili con la pressione simultanea di Pugno Medio e Calcio Medio: il corretto utilizzo di queste mosse servirà a ricaricare la V-Gauge, rendendo i personaggi particolarmente differenti. Per fare un esempio, Ryu utilizzerà questa mossa per “annullare” gli attacchi nemici (un'alternativa alla parata semplice), mentre Chun-Li la userà per effettuare dei balzi bassi e veloci, diversi dalla classica parabola.
Le V-Reversal sono invece delle contromosse speciali che utilizzano una singola tacca della V-Gauge per trasformare una parata in un contrattacco: gli effetti anche in questo caso variano da personaggio a personaggio e da attacco ad attacco, ma l'essenza è quella di lasciare al giocatore la possibilità di decidere se utilizzare la V-Gauge in questa maniera strategica o se accumularla per attivare la tecnica V-Trigger.
E' questa per così dire la “tecnica definitiva” del lottatore, che si attiva premendo simultaneamente Pugno Forte e Calcio Forte e attiva uno status temporaneo di potenziamento: Ryu, per esempio, può lanciare fireball più potenti e veloci, mentre Chun-Li moltiplica l'effetto dei suoi pugni e M.Bison si trasforma in una sorta di forma psichica semi-invulnerabile. Ovviamente sta poi al giocatore l'abilità di sfruttare al meglio questi bonus prima che l'effetto si esaurisca dopo pochi secondi.Ovviamente, queste considerazioni sul gameplay sono solo la punta dell'iceberg: attendiamo di mettere le mani per lo meno sulla versione Beta – la cui partenza è prevista per Luglio – prima di sbilanciarci sulle potenzialità e sui limiti del sistema, senza contare che soltanto con la release definitiva potremo sapere quanto siano valide le varie modalità previste. Stay Tuned.
Street Fighter V cerca di portare il brand ad un nuovo livello: dopo aver ritrovato la via maestra col IV episodio e le sue riedizioni, Capcom abbandona il lavoro di cesello per montare un nuovo motore sul telaio del suo bolide. Il sistema di combo sembra totalmente rinnovato, il roster presenta ritorni e novità, la V-Gauge promette di modificare sensibilmente il gameplay. Non ci resta che provarlo a fondo…