L'Impero in Guerra, ultimo nato dei titoli su licenza Star Wars, ha avuto il notevole pregio di portare una buona ventata di aria fresca tanto nel genere strategico quanto nell'infinita lista di titoli ambientati nella fin troppo abusata galassia lontana lontana, mettendo per la prima volta i giocatori al comando di Star Destroyer e fregate corelliane oltre che di caccia e truppe terrestri, essendo peraltro gli scontri spaziali molto più riusciti di quelli planetari, sia per la difficoltà di gestione che per l'assoluta ripetitività. Il maggior difetto del titolo, comunque, era l'aspetto gestionale appena abbozzato e sviluppato approssimativamente. Ecco quindi, ad un anno di distanza un'espansione nella quale troveremo tutto ciò che avrebbe dovuto esserci fin dall'inizio (in effetti fin d'ora da più l'impressione di un add-on ben fatto che di una vera e propria innovazione del prodotto).
L'ammiraglio Thrawn è protagonista di una delle migliori serie narrative su Star Wars...finalmente lo vedremo in azione dal “vivo”
Questa schermata permette di disporre a nostro piacimento truppe ed edifici sulla superficie planetaria
Più ancora delle nuove strategie aperte con l'introduzione del crimine, è il grande numero di nuove astronavi, unità e personaggi che saranno aggiunti con questa espansione: gli sviluppatori hanno pescato a piene mani da 15 anni di narrativa su licenza Star Wars (il cosiddetto Expanded Universe) tirando fuori nomi che necessiterrano di ben più che l'aver visto i vari film per essere riconosciuti: ecco che dall'oblio della carta escono caccia Starviper e cannoniere Skypray, ossatura della flotta criminale, che tra i ribelli appaiono personaggi come un tale Bel Ibis, che l'ammiraglio imperiale Thrawn scende finalmente in battaglia, il tutto affiancato dalla seconda Morte Nera, dal Super Star Destroyer di Lord Vader, dai Tie Interceptor, Rancor e mille altre cose che nell'originale mancavano e, quel che è peggio, facevano sentire la loro mancanza.
Nella versione di prova su cui è stato basato l'articolo che state leggendo, sebbene mancassero le ultime limature, spiccavano nuove mappe e relativi scenari dovuti ad un aumento esponenziale dei già numerosi pianeti che formavano la galassia del titolo originale (tutti apparsi nel già citato Expanded Inverse) e un notevole miglioramento nella gestione dei singoli corpi celesti. In particolare, è ora accessibile dalla schermata di gestione planetaria una mappa della superficie terrestre in cui posizionare strategicamente gli edifici e le guarnigioni, invece di trovarli sparsi senza logica come avveniva nel titolo base. Non si tratta di un cambiamento epocale, ma la differenza si fa sentire. Aumentate inoltre le azioni di disturbo compibili in preparazione di un assalto e aggiunte un paio di figure al parco personaggi (il corruttore e il suo diretto antagonista, si intende) e la possibilità di conquistare i pianeti tramite il pagamento di una cospicua somma di denaro ai governanti.
L'Executor è così grande che non riuscirete mai ad allineare tutte le batterie su un singolo obiettivo...non è detto che sia una buona notizia.
Anche le unità terrestri hanno avuto un notevole incremento di modelli, tra cui spiccano i jetpack imperiali.
L'Esercito dei Corrotti sembra aggiungere tutto ciò che mancava al predecessore, con un occhio di riguardo all'Expanded Universe, spesso ingiustamente ignorato dalla stessa Lucas Arts. Alcune funzionalità che potevano essere implementate fin da subito riusciranno a rinfrescare il gameplay, poche altre opzioni inedite piaceranno e regaleranno diverse ore alla longevità già notevole del prodotto base. Attendiamo quindi poche settimane prima di provare definitivamente quella che, più che un espansione, sembra essere un add-on molto ricco e ben fatto.