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Preview Soldier of Fortune

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (18 febbraio 2000)
Dopo Half-Life... il nulla, si potrebbe dire. Non che il genere degli shooter 3D sia in crisi, tutt’altro, ma dopo il capolavoro della Valve ogni volta che ci si confronta con questo genere bisogna specificare il filone seguito dai nuovi prodotti
La distinzione è immediata: Half-Life e, se vogliamo, Unreal da una parte: cioè giochi apprezzabili decisamente in single player dotati di una trama solida e di innovazioni non banali. Dall’altra parte della barricata possiamo citare tutti gli sparatutto di ultima generazione come Quake 3 e Unreal Tournament, incentrati esclusivamente o prevalentemente sul fronte multiplayer
Soldier of Fortune - Immagine 1
Il primo ostaggio che inconterete durante il tutorial
Soldier of Fortune, guardacaso come Half-Life basato su una versione migliorata dell’engine di Quake 2, si schiera in modo abbastanza chiaro dalla parte dei giochi con una trama solida e pur senza disdegnare il multiplayer, fa del gioco singolo il proprio cavallo di battaglia
Le prime notizie su questo gioco risalgono a molto tempo fa, ma nessuno all’inizio si sarebbe mai immaginato che si potesse arrivare al prodotto che, per ora solo in versione demo, abbiamo potuto testare
Il demo di Soldier of Fortune è disponibile per il download da alcuni giorni, si tratta di un voluminoso file eseguibile da 95 megabyte, la grandezza spropositata è però più che giustificata dalla bellezza e accuratezza dei livelli disponibili
Il prodotto della Raven è ambientato nella nostra epoca, quindi scordatevi alieni, guerrieri o zombie, si tratterà di impersonare un mercenario in 10 missioni con scenari dislocati in mezzo mondo e che si svilupperanno per oltre 30 livelli
Perché un mercenario come protagonista? Forse per innovare: il mercenario non è mai apparso come primo attore in uno sparatutto, ma soprattutto per via del consulente speciale assunto dalla Raven, John Mullins
John è vero soldato di ventura che, oltre a condividere il nome con il protagonista del gioco, ha collaborato fianco a fianco con i programmatori per realizzare in modo verosimile sia le missioni che le numerose e violentissime scene di uccisione
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