Tiscali

Preview Sniper Elite V2

Un trionfo cinematico di slow motion e "chirurgia balistica"!
Marco ModugnoDi Marco Modugno (25 aprile 2012)
Curiosi di scoprire gli effetti di un proiettile calibro 30.06 che colpisce il rachide cervicale di un uomo da trecento metri di distanza? O un femore? Oppure il muscolo cardiaco? O magari (tanto per non farsi mancare nulla, tantomeno la fantasia...) le sacre gonadi cui noi maschietti siamo giustamente così' affezionati? Finalmente potrete scoprirlo e riviverlo tutte le volte che vorrete in moviola, senza  bisogno di rispolverare qualche vecchia puntata di CSI Las Vegas. L'ultima fatica di 505 Games, infatti, dedicata alla poco nobile ma quanto mai efficace, specie da un punto di vista psicologico, arte del cecchinaggio, punta in particolar modo su questa forma estrema di voyeurismo balistico. Avevamo già visto qualcosa di simile in altri giochi del genere, primo fra tutti il concorrente diretto Ghost Warrior. Mai però il senso letterale di tiro "chirurgico" riferito al cecchinaggio era stato intepretato in modo così assoluto. 
Sniper Elite V2 - Immagine 1
Uccidere in silenzio. Un'arte da apprendere in fretta...
Sniper Elite V2 - Immagine 2
Il sogno di ogni cecchino alleato!
Sniper Elite V2 - Immagine 3
Questa è arrivata decisamente troppo vicina
In linea generale, non ritengo di annoverarmi tra gli estimatori della nuova e imperante tendenza che ama intridere di emoglobina e frattaglie la grafica dei videogiochi d'azione, fino a raggiungere i risultati a dir poco grotteschi di Dragon Age, così come non apprezzo particolarmente l'uso diffuso di sesso spinto e turpiloquio gratuito, avendo maturato un'età sufficiente a ricordare quando ci si divertiva al cinema, così come videogiocando, anche senza parolacce, scene spinte e sgozzamenti. Però, come si dice dalle mie parti, "quanno ce vo', ce vo'" (penso la traduzione sia superflua). Ecco allora che l'approccio narrativo cinematografico scelto dal team di sviluppo in questo caso si abbina alla perfezione ai campi lunghi, al gioco di telecamere, alla cavitazione dei proiettili ripresa durante il volo, in interminabili moviole mai una uguale all'altra (o quasi) fino all'impatto finale, brutale come nella realtà. Il corpo umano, visualizzato impietosamente ai raggi X, al rallentatore, mostrando in tempo reale la terribile devastazione che una palla incamiciata ad alta velocità è capace di arrecare, diventa vittima sacrificale inconsapevole, svelando tutta la brutalità di un'azione bellica che arriva inattesa, inevitabile, tragica, imprevedibile.

La ricostruzione minuziosa della patologia traumatica devastante, del tunnel spesso erratico di morte scavato da un singolo minuscolo pezzo di metallo in un corpo vivente suscita un senso di appagamento e ribrezzo nello stesso momento, regalando a chi gioca un'emozione (il titolo è giustamente riservato ai maggiorenni) che va ben oltre il grido istintivo di giubilo dello sniper che ha appena "inchiodato" un nemico con un tiro magistrale. Sniper Elite V2 diverte e fa anche riflettere, ed ecco che la sua violenza a quel punto è tutt'altro che gratuita e fine a se stessa. Non per niente, nella vita reale, chi segue la difficile carriera del tiratore scelto di mestiere deve possedere doti caratteriali non comuni, una pazienza da fachiro, nervi d'acciaio e una capacità di concentrazione simile a quella di uno scacchista russo e soprattutto una fede lucida nel fine ultimo della missione affidatagli che non può conoscere tentennamenti, pena la perdita anche solo di un briciolo della freddezza necessaria che occorre a mettere quell'unico colpo a segno e riportare la pelle a casa.
Sniper Elite V2 - Immagine 4
Chissà quale sarà il suo ultimo pensiero: noia, nostalgia, un ricordo di casa?
Sniper Elite V2 - Immagine 5
Cacciatore cacciato. Un cecchino Fritz in meno!
Sniper Elite V2 - Immagine 6
Un buon campo visivo è requisito essenziale di qualsiasi missione di tiro.
Anni fa ebbi occasione di intervistare brevemente uno sniper dei reparti Recon dei marines americani e di quel fugace incontro, avvenuto in un luogo dei Balcani con un nome contenente abbastanza consonanti da poter essere scambiato per un codice fiscale, ricordo in particolare lo sguardo del mio interlocutore. Vi regnava la calma più assoluta che riusciate ad immaginare, un'aria di totale controllo che mi ha fatto desiderare fortemente di non ritrovarmi mai con l'ottica di precisione del suo fucile M40A3 puntata contro. SEV2, volutamente, deroga alla maggior parte di queste caratteristiche e il protagonista del gioco, impegnato in missioni impossibili tra le rovine di Berlino nelle ultime fasi del secondo conflitto mondiale, somiglia più ad una super spia alla James Bond che ad un vero cecchino. Non foss'altro per il numero di nemici che, ad ogni missione, cadono implacabilmente sotto i suoi tiri, o per la difficoltà dei compiti nei quali è chiamato a districarsi.

Se però il gameplay è stato adattato ad un modello decisamente videoludico, con risultati che, a giudicare dalla versione demo da noi provata, si annunciano decisamente promettenti, resta sempre possibile spingere a tavoletta la manetta del realismo in ambito tecnico, scegliendo tra i diversi livelli di difficoltà o addirittura personalizzandolo a piacimento. Non solo potrete tarare l'aggressività dei nemici da semplici "droni" privi di spirito inventivo e di mira, come i classici soldati tedeschi ottusi, sbraitanti e intruppati del cinema americano anni Sessanta e Settanta, fino a diventare avversari credibili  e potenzialmente letali. Ancora meglio è la possibilità di scegliere una gamma di taratutre tecniche che va da una balistica hit-scan degna di un vecchio capitolo di Doom fino a un approccio ai limiti del realismo, dove occore tenere conto di vento, distanza, deviazione e molto altro, disponendo o meno di qualche facilitazione (come un simbolo che ci mostri il punto presunto d'impatto all'interno dell'ottica del nostro fido Springfield).

Avendo potuto provare solo una versione dimostrativa del gioco, non sono in grado di pronunciarmi in modo conclusivo sullo spessore della trama della campagna. Pare comunque, a giudicare dalle indiscrezioni e dai comunicati stampa diffusi in rete, che ci verrà affidata, nei panni del super agente americano dalla mira infallibile di cui sopra, una missione al limite dell'umano contro un laboratorio di ricerca di armi segrete naziste (le V2 del titolo). Da qualche scatto contrabbandato dal team di sviluppo, pare non sia da escludersi che nel vostro mirino possano finire bersagli davvero eccellenti (vedi gli screenshots di questa pagina). Nel frattempo, posso dire che la missione della demo, una sola e pure incompleta, si è rivelata abbastanza articolata per poter mettere alla prova tutti gli skill del nostro alter ego.

Che sarà armato con una pistola Welrod silenziata e con un mitra M1 Thompson, oltre che con il fucile da sniper (che potrà essere sostituito con altri fucili più performanti nel corso delle missioni avanzate), e potrà utilizzare diversi simpatici gadget, come mine a pressione o inciampo, oppure sassi da scagliare per attirare l'attenzione di una sentinella. La componente furtiva, infatti, dovrebbe rivelarsi un aspetto chiave del gioco, specie se affrontato ai livelli di difficoltà superiori. L'agguato di cui siamo protagonisti nella missione dimostrativa (la demo del gioco è disponibile da scaricare tramite Xbox Live) si conclude con l'arrivo di un carro Tiger che, un attimo prima dei titoli di coda, ruota il suo cannone da ottantotto di torretta dritto su di noi. Fine della carriera del nostro cecchino? Noi come voi moriamo dalla voglia di sapere come andrà a finire, in attesa del 2 maggio, data prevista per il lancio del gioco sul mercato.
Sniper Elite V2 - Immagine 7
Che state combinando laggiù, compagni?
Sniper Elite V2 - Immagine 8
Avete visto benissimo. No comment... Anche questo è Sniper Elite V2
Sniper Elite V2 - Immagine 9
Un colpo al tronco cerebrale e uno nemmeno si accorge di morire.
Chiunque abbia anche solo una vaghissima idea di come si svolga una missione di cecchinaggio professionale, fatta di infiltrazioni caute, di noiosissimi appostamenti spesso infruttuosi nella speranza di sparare anche un unico colpo, e di fughe altrettanto discrete, evitando ogni ingaggio con il nemico, non crederà ai suoi occhi. Sniper Elite V2, infatti, al contrario dei titoli della serie Ghost Warrior, decisamente più realistici, punta tutto su un approccio cinematografico. La miscela scelta dai 505 Games, fatta di azione, stacchi cinematici in slow motion e una dose di gore necessaria e per una volta non in eccesso risulta vincente, almeno a quanto ci è stato dato di vedere in questa versione provvisoria, dal momento che qui non stiamo parlando della realtà (per fortuna) ma solo di un videogioco.