Chiudiamo queste note fissando l'appuntamento per l'inizio di quest'estate quando potremo verificare sulla versione finita di Red Faction se le buone premesse e promesse saranno mantenute e se i piccoli difetti riscontrati in questo test preliminare saranno (com'è presumibile che siano) totalmente corretti.
Mattia Ravanelli
SECONDO COMMNETO
Il primo incontro con Red Faction è stato sicuramente molto interessante: lo sparatutto firmato Volition è dotato di un buon impianto tecnologico e si candida a soddisfare le aspirazioni "blastatorie" di quanti si sono sempre chiesti perché non fosse possibile fare a pezzi una parete per aprirsi una via alternativa al solito monologo "trova la chiave X per aprire la porta Y". Resta da vedere quanto questa possibilità sarà davvero fruibile nel design finale dei livelli di gioco, ma già durante la prova effettuata su questa versione del tutto preliminare, siamo riusciti a risolvere un paio di situazioni in modi alternativi utilizzando le armi per "rimodellare" l'ambiente di gioco. Un piccolo neo (a parte gli scatti che presumiamo scompariranno nella versione definitiva) potrebbe derivare dal mancato supporto di mouse e tastiera USB, che, se confermato, sarebbe davvero un'occasione mancata nell'ottica di fornire sempre all'utente i migliori mezzi per interagire con il gioco: è vero che il controlo via joypad risulta subito piuttosto inututivo, ma questo non è un buon motivo per lasciar perdere la ghiotta alternativa che deriverebbe dallo sfruttamento delle porte USB della PlayStation 2. E' inoltre auspicabile una maggior "fisicità" dell'azione: se è vero che di può fare a pezzi una colonna di cemento armato a colpi di missile, perchè l'effetto dei priettili non risulta altrettanto incisivo sui modelli degli avversari? Sono domande che troveranno una risposta solo dinanzi a una "beta" più avanzata o in fase di recensione del prodotto finito. Da parte nostra non vediamo l'ora di approfondire la conoscenza con Red Faction appena possibile e di dare completa risposta a questi quesiti.
Matteo Camisasca