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Preview Rayman Origins

Torna Rayman, tra il classico e il moderno
Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (26 ottobre 2011)
Era il 1995 quanto Rayman fece la sua prima apparizione su console Atari Link: cosa portò il team di sviluppo, guidato da Michel Ansel, a concepire un uomo-melanzana senza braccia né gambe (ma con mani e piedi) non ci è dato saperlo. Sta di fatto che il personaggio piacque, e lo stile grafico fumettoso, ottimo per l'epoca, gli permise di approdare in seguito su PS1, Saturn, e infine su PC. A questo seguirono svariati nuovi titoli, ma dopo l'incontro coi Raving Rabbids il protagonista disarticolato ha perso un po' di spazio, offuscato dal carisma sguaiato dei conigliacci.
Rayman Origins - Immagine 1
Ecco l'uomo-melanzana che, alla prima occasione, fa il buffone
Rayman Origins - Immagine 2
Tutti insieme appassionatamente: i quattro personaggi di base evitano di farsi schiacciare da questi specie di macinapepe
Rayman Origins - Immagine 3
Una pacca in amicizia
 

Ubisoft ha così deciso di ritornare alle origini del concept, cosa che palesa senza mezzi termini schiaffando il termine Origins nel titolo stesso del nuovo gioco che ha come protagonista l'uomo-melanzana. In realtà Rayman non è affatto solo in questa nuova avventura, dato che Globox e tanti altri amici saranno pronti ad affiancarsi a lui nelle corse, nelle scazzottate e nei salti tra i numerosi livelli proposti. Anzi: per dirla tutta anche nel gioco in solitario potrete tranquillamente selezionare il vostro alter-ego tra quelli disponibili, dato che aspetto esteriore (ed animazioni) a parte, tutti i protagonisti avranno le stesse mosse.

Ma in cosa consiste Rayman Origins? La trama di base è essenzialmente senza particolari pretese: Rayman e soci sono soliti poltrire tra i rami degli alberi, ma russano in maniera oltremodo fastidiosa, tale da destare le ire dei mostriciattoli che abitano tra le radici. Questi reagiscono invadendo il mondo sovrastante e catturando le dolci (e sexy) fatine: compito dei protagonisti (una volta svegliati) sarà dunque quello di esplorare i vari mondi, liberare la fatine, raccogliere le numerose lucciole dorata da portare al vecchio saggio, sbloccare livelli segreti, vincere sfide a tempo, volare sulla groppa di Mosquito... insomma: ordinaria amministrazione.
Rayman Origins - Immagine 4
Un bel salto e Rayman raggiungerà la fatina. Forse.
Rayman Origins - Immagine 5
Certo che quanto a dimensioni, i nemici non si fanno pregare
Rayman Origins - Immagine 6
Non mancheranno alcune sessioni molto suggestive
 

Il gioco è per la stragrande maggioranza un platform bidimensionale “vecchia scuola”: Rayman e soci potranno correre, saltare, sferrare pugni , scivolare e colpire i nemici dall'alto. Ogni nemico colpito si trasformerà in un pallone gonfiato, cosa che già di per sé lo renderà inoffensivo, ma potrà in seguito essere colpito ulteriormente per farlo scoppiare e ottenere così qualche punto bonus in più. Uguale sorte toccherà però ai protagonisti: a meno che non abbiate un “cuore difensivo” a proteggervi, infatti, ogni singolo contatto col nemico porterà all'esplosione del personaggio e al ritorno al precedente checkpoint - ma le vite sono illimitate, tranquilli.

Tendenzialmente per procedere nella vicenda sarà sufficiente superare l'intero livello e liberare i prigionieri alla fine dello stesso, ma per accedere a livelli segreti, o per superare determinati ostacoli, questo non sarà sufficiente: altri prigionieri sono infatti nascosti in aree segrete dei livelli, ed altri ancora si potranno liberare solo raggiungendo un elevato punteggio al traguardo finale. Ogni livello superato potrà inoltre essere ripetuto in modalità “time attack” cercando così di ottenere ulteriori risultati.

Non mancheranno le variazioni sul tema, come ad esempio i succitati livelli in groppa a Mosquito: svolazzando sulle spalle del zanzarone, i personaggi potranno sparare pungiglioni ai nemici volanti, oppure cercare semplicemente di evitarli come in un qualsiasi shooter a scorrimento bidimensionale. Occasionali scontri Boss o inseguimenti a casse del tesoro particolarmente sfuggevoli tra livelli autodistruttivi sono poi la conclusione di questa prima panoramica - decisamente provvisoria - del titolo.

Ma la cosa più importante è il fatto che fino a 4 giocatori possano condividere l'esperienza di gioco in locale, accedendo i qualsiasi momento durante la partita in modalità cooperativa - che poi risulta anche essere competitiva dal momento in cui i punti raccolti verranno conteggiati alla fine del livello. Insomma: un concept dal gusto antico riproposto in grafica Full-HD (ma pur sempre bidimensionale) che strizza però l'occhio a soluzioni più moderne e promette di riportare in auge l'uomo-melanzana targato Ubisoft. In attesa della versione definitiva...
Rayman Origins - Immagine 7
In posa per la foto alla fine del livello
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Ogni fatina liberata ci darà un nuovo potere
Rayman Origins - Immagine 9
Le sessioni a bordo dei zanzaroni saranno particolarmente spassose
Come il titolo stesso indica, Rayman Origins cerca di riproporre lo spirito originale “anni ‘90” dei primi giochi del famoso uomo-melanzana, proponendo un platform bidimensionale dalle meccaniche old-school ma con una realizzazione tecnica decisamente più moderna e accorpando la modalità cooperativa fino in 4 giocatori. La presenza di numerosi segreti e di una certa dose di competitività promette di farne un mix più che vincente.