DUE MODI PER RIEMPIRE UN POMERIGGIO
Allontanata la minaccia costituita da RazorBeard e riuniti tutti gli electoons sparsi per le terre della Grande Valle, Rayman, Globox, i Teens e tutta la famigliola Ubi Soft si sono ritrovati immediatamente in una situazione inedita e perlomeno stramba: la piatta routine quotidiana. Quale soluzione migliore che non l'organizzazione di uno di quei bei tornei capaci di stravolgere ogni rapporto personale, interrompere la stragrande maggioranza delle amicizie consolidate da tempo e scatenare ire degne di un dio greco? Molte, ma Rayman e soci sembrano non aver pensato neanche lontanamente di buttarsi sulla canasta o ruba mazzetto, prediligendo le corse e le gare "sparacchine"..
Per quanto stralunata, la descrizione di cui sopra dovrebbe perlomeno aver reso l'idea dei due concetti che stanno alla base di Rayman M: una serie di corse ambientate nell'universo di Rayman & C. e una sorta di versione "sparatutto" (basata sugli onnipresenti Lum naturalmente) del celebre gioco Ubi Soft. Il tutto sviluppato da due team separati, ma in continuo contatto. Per la precisione il team di Montrauil si è occupato del gioco di corsa, mentre quello con sede a Milano ha dato i battesimi alla modalità "shoot"
COLPI A SALVE
Lo stile di gioco che può risultare maggiormente naturale per chiunque abbia provato Rayman 2 è sicuramente quello offerto dal gioco sparatutto. Quindici livelli, suddivisi in svariate aree, dieci personaggi presenti (di cui giocabili solo quattro nella versione presentata, con altri disponibili dopo il completamento di particolari obiettivi/livelli) e svariate armi e bonus da raccogliere attraverso le arene di gioco, fondamentali ovviamente per "fraggare" nel migliore dei modi l'avversario