La rinnovata struttura fisica del nostro protagonista gli permetterà di poter accogliere tutta una nuova serie di innesti bio-meccanici molto simili a quelli visti in Deus-Ex, dandogli modo, tra l'altro, di poter vedere tranquillamente al buio, creare a piacimento scudi energetici che lo proteggono dal fuoco nemico e addirittura il poter divenire invisibile per brevi periodo di tempo. Ovviamente tutto questo dispendio energetico dovrà essere gestito parallelamente alla normale barra della salute ed entrambe potranno essere “foraggiate” dal ritrovamento dei particolari bonus sparsi per la mappa. Inutile dire che le peculiarità fisiche di Frost saranno il perno attorno a cui ruoterà l'intero gameplay di Project Snowblind, che si presenta visivamente come un “normale” FPS che trae giovamento proprio dalla profondità di approccio e di trama studiata dalla Crystal Dynamics, al primo titolo dopo il buon episodio della serie Blood Omen: Defiance. I continui upgrade delle potenzialità di Frost rispecchieranno il progredire del livello di difficoltà del gioco che abbina alla forza bruta dei nostri avversari, capaci di riversarsi su di noi in grosse quantità, anche un'intelligenza artificiale di discreta fattura. Oltre a tutto questo, Project Snowblind trae giovamento da un level design che permette di affrontare le situazioni di gioco a seconda delle proprie inclinazioni, dando modo di dare libero sfogo alla capacità distruttiva dell'arsenale del nostro protagonista, piuttosto che aggirare adeguatamente l'ostacolo grazie ai passaggi segreti e derivazioni di cui ogni livello è dotato.
Il sistema di salvataggi non è libero. Dovrete raggiungere le locazioni con questo simbolo sulla porta per poter salvare.
Tecnicamente Project Snowblind si presenta con referenze di tutto rispetto, grazie soprattutto ad un motore grafico che presenta ottime ambientazioni supportate da texture rifinite e modellazioni poligonali adeguate, sebbene in alcuni momenti il character design denoti qualche calo creativo. Il tutto, corroborato da un motore fisico che sebbene non raggiunga i livelli d'eccellenza dell'Havok, riesce comunque a supportare adeguatamente l'azione di gioco, con movimenti credibili di personaggi e oggetti. Buono anche il sonoro, con musiche contestuali all'azione di gioco e doppiaggi in linea con i personaggi (esattamente l'opposto di quanto accade al 90% dei titoli doppiati in italiano). Project Snowblind si affaccia quindi al mercato italiano, forte di una produzione di tutto rispetto in cui tutti i singoli elementi del gioco sembrano essere stati curati a dovere per formare quel mix di frenetica azione e profondità di gameplay che manca dai nostri schermi da fin troppo tempo.
L'ultima creatura della Crystal Dynamics sembra avere tutti i requisiti necessari per centrare il bersaglio grosso. Pur abbandonando l'idea di uno spin off di Deus Ex, Project Snowblind ha mantenuto una profondità di trama e di gameplay di cui onestamente si sente la necessità. Non resta che aspettare la release ufficiale italiana, fissata per il prossimo Marzo (esattamente: 4 Marzo Ps2 – 11 Marzo PC – 18 Marzo Xbox), per poter stilare un giudizio finale.