Il gioco è in via di sviluppo negli studi di SuperBot Entertainment, un team creato appositamente per l'occasione e che vanta tra le migliori menti che il campo dei picchiaduro conosca. Parliamo infatti di una software house che ha all'attivo impiegati già invischiati in passato in saghe come Mortal Kombat o UFC, quindi già esperti del settore. Il loro scopo? Sfatare questo mito che essere una copia significhi per forza di cose essere inferiori. Convincere anche i più recidivi di quanto sia prematuro sottovalutare questo Battle Royale è il principale fardello di cui SuperBot si è incaricata e, ehi, che possiamo essere maledetti se non ci stanno riuscendo.
Purtroppo, ancora oggi non sappiamo da quanti personaggi potrà essere composto il roster. Sicuramente nei 5 o 6 mesi che ci separano dall'uscita giungerà qualche novità a riguardo, ma per il momento dobbiamo limitarci a parlare di quanto è stato fatto vedere. Ora come ora, i combattenti sicuri sono Sly Cooper (il procione furfantello dell'omonima saga), Parappa the Rapper, Fat Princess (la principessa mangia-torte del downloadable strategico per PSN), Kratos (c'è bisogno di presentazione?), Sweet Thoot (il pagliaccio di fuoco di Twisted Metal) e il Colonnello Radec (boss finale di Killzone 2). Ad essere precisi, durante la conferenza anche Nathan Drake (Uncharted) e il Big Daddy (BioShock) sono stati confermati, ma non abbiamo video a riguardo.
Voci di corridoio poi puntano il dito verso altre saghe come InFamous, Ico, Heavenly Sword e Metal Gear Solid. Non ci sembrerà neanche strano se dovessero includere anche leggende come Crash, Spyro o Daniel Fortesque. Il sistema di combattimento ripesca a piene mani da quello dei picchiaduro classici, con varie tecniche attuabili tramite la pressione combinata di tasti direzionali e d'azione. Ogni personaggio sarà diverso dagli altri: Kratos, ad esempio, è un micidiale combattente dalla distanza ravvicinata, e potrà usufruire delle Lame del Caos e di tante altre armi viste già durante le sue avventure. Sly, invece, è piuttosto debole nel corpo a corpo, ma si bea delle tante tecniche speciali che hanno reso famosa la famiglia Cooper. Passando in modalità stealth, infatti, potrà diventare invisibile e attaccare gli avversari senza essere notato, rubare monete dalle loro tasche e tanto altro ancora.
Il giocatore furbo, inoltre, dovrà anche far attenzione alla conformazione dei campi, e non solo ai propri nemici. Trappole e pavimenti in movimento terranno la sfida sempre accesa, costringendo i contendenti a muoversi di continuo e a prestare un occhio anche ai pericoli dello scenario. Scenari, ovviamente, anch'essi completamente in “tema PlayStation”. Dopotutto, cosa c'è di più bello che picchiarsi mentre sullo sfondo un'Idra cerca di mangiarvi o Buzz continua noncurante con i suoi soliti quiz?
Da sottolineare come, una volta caricata l'apposita barra, ogni personaggio potrà anche rilasciare tutto il suo potere in un'unica, devastante tecnica. Abbiamo avuto il piacere di vedere in azione Sweet Thoot, trasformatosi per l'occasione in un robot gigante. Bastano una manciata di secondi nella sua nuova forma per trasformare l'arena in un inferno vivente.
PlayStation Battle Royal è anche pieno di opzioni fatte per andare incontro a tutti i gusti. Multiplayer online e offline, single-player e - soprattutto - totale compatibilità con PSVita. Non solo un'apposita versione del gioco è infatti prevista per la console portatile, ma quest'ultima potrà anche connettersi con la sorella maggiore per partite cross-platform. Per di più, Vita potrà anche diventare al volo un joystick addizionale con cui divertirsi con gli amici.
Il quadro del gioco è abbastanza chiaro e, dobbiamo dire la verità, ci piace. Per quanto Battle Royale non sia il primo arrivato di questa tipologia, è anche vero che alle console PlayStation mancava ancora qualcosa di così massiccio e nostalgico allo stesso tempo. Un titolo studiato appositamente non solo per i fans della casa, ma anche e soprattutto per chi cerca un divertimento impegnativo al punto giusto con cui misurarsi in compagnia. L'unico punto interrogativo resta la scelta dei personaggi: in fase di recensione, tutto dipenderà dal loro numero definitivo e dalla differenziazione l'uno con l'altro.