Il sistema di gioco principale ha subito poche variazioni, ma quelle presenti sono sensibili. Di base, i comandi sono rimasti i medesimi, con un tasto per l'attacco a distanza, uno per quello in mischia, uno per il salto e uno per l'attivazione o la ricarica del Chakra. La parata e la “tecnica della sostituzione” sono state scorporate e assegnate ai trigger (gli altri tasti laterali rimangono dedicati al supporto): la prima è il metodo più semplice per evitare i danni, ma può essere spezzata da combo continue e va comunque applicata sin dall'inizio dell'attacco; la seconda permette di smaterializzarsi e di prendere l'avversario alle spalle, ma potrà essere utilizzata per un massimo di 4 volte prima di doversi “ricaricare”.
Ogni personaggio scenderà in campo con due mosse speciali a disposizione, più precisamente un'Arte Ninja e un'Arte Suprema: la modalità di esecuzione delle due tecniche è comune a tutti i personaggi, e da quanto abbiamo potuto provare non sembra essere prevista la possibilità di variarle in seno al singolo personaggio. In precedenza la messa a segno di queste tecniche, più precisamente dell'Arte Suprema, è stata condita con abbondanza di QTE, ma in Generations questi sono stati totalmente accantonati, riavvicinando così il gioco a un concept più abituale tra i picchiaduro. Rimane la possibilità di entrare in modalità “Risveglio” caricando al massimo il chakra quando la barra della vita si accorcia.
Tipicamente “da picchiaduro” anche la principale modalità di gioco in Singleplayer, vale a dire la Storia: potrete rivivere i vari capitoli, o sotto-capitoli, della lunga epopea ideata da Kishimoto, sottoforma di racconti lineari. Ciascuna delle 10 storie presenti inizierà e si concluderà con un filmato realizzato da Studio Pierrot (lo stesso dell'Anime), ma all'atto pratico si configurerà in una serie di battaglie successive intervallate da schermate riassuntive; non tutte le battaglie ci vedranno nei panni del protagonista della Storia scelta (per esempio, giocando la vicenda del Giovane Naruto ci capiterà di interpretare Kakashi o Sasuke) e diventeranno via via più impegnative man mano che si prosegue verso il finale.
Anche le modalità previste per il Multiplayer rimangono ancorate agli standard classici dei picchiaduro, con la presenza dello scontro classico “uno contro uno” oppure la realizzazione di tornei a eliminazione diretta a 4 o 8 partecipanti. Lo stesso tipo di tornei è anche disponibile al singolo giocatore sottoforma di sfide a difficoltà crescente: a differenza della modalità Storia, in questo tornei sarà possibile partecipare con una squadra realizzata a nostra discrezione. Rimane inoltre la modalità sopravvivenza, che ci chiama ad economizzare la barra della vita nel tentativo di abbattere quanti più nemici possibile prima di essere sconfitti.
Avendo potuto testare solamente una versione di preview, come nostra consuetudine non intendiamo sbilanciarci in giudizi tecnici; è tuttavia innegabile che i ragazzi di CyberConnect2 abbiano più volte dimostrato di saper rendere giustizia all'opera di Kishimoto e Studio Pierrot, e non deve affatto stupire che questo Generations si attesti sui medesimi livelli. Il doppiaggio è presente sia in Inglese sia nell'originale Giapponese, e tutti i testi sono tradotti in Italiano. Il gioco si avvale, come altri titoli, di un sistema di “carte” e “titoli” tramite cui presentarsi online, ma con un elemento in più: a seconda della carta scelta, potremo ottenere dei lievi vantaggi in battaglia al verificarsi di specifiche condizioni.
L'impressione finale di questo primo tour tra le generazioni di Naruto è quello di un lavoro palesemente studiato per riunire tutti i personaggi dalla saga in un unico calderone, ma anche di un'occasione per affinare la struttura stessa del gioco nel tentativo di portarlo ad un livello meccanico differente, più vicino probabilmente alla tradizione dei picchiaduro rispetto ai precedenti capitoli. La release Europea è fissata per il 30 Marzo: fino ad allora, stay tuned!
72 elementi costituiscono un roster decisamente impressionante per un picchiaduro, specie considerando il fatto che l'utilizzo dei supporti (a cui se ne aggiungono altri 15) offre ulteriore varietà. La linearità delle modalità Storia, studiate per raccontare gli eventi e sbloccare i contenuti, non è che il preambolo all'esperienza in Multiplayer, per un titolo che sembra volersi accostare al mondo dei picchiaduro classici in maniera più sensibile rispetto ai predecessori. L'appuntamento è per il 30 Marzo.