Carne o pesce?
Siamo dunque davanti alla tanto agognata simulazione? Purtroppo no, nel senso che in fase di programmazione si è migliorata decisamente la giocabilità, ma non si è voluto compiere il passo decisivo per dare vita ad una opzione totalmente simulativa. La fisica delle moto non convince del tutto, sembrando a volte troppo “leggera” e un po' imprecisa nelle collisioni, senza contare la presenza della “seconda possibilità”, cioè dell'ormai visto e stravisto rewind utile a non perdere una gara a causa di un errore grossolano. Mancano poi alcuni elementi come i danni ai mezzi (con però l'usura delle gomme), gli infortuni ai piloti e le penalizzazioni da regolamento, che ancora lasciano il posto a malus nel conteggio dei tempi sul giro. Senza alcun dubbio il piacere di riuscire a tenere in piedi la moto e di poter segnare tempi sempre migliori sul giro è migliorato esponenzialmente rispetto al passato, ma i puristi troveranno la situazione ancora ibrida.
La gestione della difficoltà lascia poi interdetti: anche settando il livello massimo e la guida simulativa, non avrete problemi particolari a primeggiare in 125, mentre dovrete mettere in campo ben altre capacità quando si tratterà di gestire motori più potenti, con i veicoli che si comporteranno come cavalli selvaggi da domare. Non perfetta invece l'intelligenza artificiale avversaria, non troppo combattiva e talvolta un po' troppo dedita a svarioni vari. Tecnicamente MotoGp 10/11 segna un balzo in avanti rispetto al passato, anche se non compie il vero e proprio salto di qualità. I modelli poligonali e le texture sono migliori, ma non così tanto da lasciare soddisfatti, mentre il sonoro rimane pressoché invariato, con musiche ancora una volta votate a sonorità techno (a chi piace...) e i motori poco rombanti.
Moto GP non è dunque quel passaggio alla simulazione che molti volevano, ma propone un gameplay divertente e versatile che, fatte alcune debite concessioni, può divertire un buon bacino d'utenza. Molti campi sono ancora decisamente migliorabili, ma il piacere di correre nel Motomondiale non manca, soprattutto eliminando ogni aiuto alla guida e lanciandosi al massimo livello di difficoltà. E se le gare nella quarto di litro saranno un inizio quasi troppo soft, arrivati a competere in sella a veri bolidi, dovrete iniziare a fare del vostro meglio. La bandiera a scacchi vi attende!
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I Monumental hanno palesemente lavorato sodo per portare diversi miglioramenti al loro modo d'intepretare la MotoGP, ma la quadratura del tutto non aembra ancora essere pronta. Tecnicamente le migliorie potrebbero essere maggiori, ma offrire più scelta per quel che riguarda la giocabilità potrebbe essere la chiave giusta per far divertire una fetta di pubblico più ampia. Aspettiamo dunque il semaforo verde per dare il via anche a questo campionato!