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Anteprima Maximo: Ghosts to Glory

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (21 maggio 2001)
TENICA NON MORTA
L'aspetto grafico di Maximo si presenta piuttosto bene e, pur non impressionando quanto altri titoli PlayStation 2, riesce a offrire una cosmesi riuscitissima, con svariati tocchi di classe e, soprattutto, uno stile inconfondibile. I problemi di risoluzioni presenti (acuiti oltretutto dai collegamenti in composito delle postazioni PS2) non inficiano un buon utilizzo delle texture, delle ambientazioni che poligonalmente non hanno nulla per cui essere accusate e delle animazioni simpatiche e azzeccate. Ottimo anche l'uso dei colori, gli effetti di luce e soprattutto i movimenti della telecamera, che si piega e ruota cercando (con successo) di ritrarre Maximo in maniera più spettacolare e filmica del normale
Maximo: Ghosts to Glory - Immagine 4
Ultimi commenti per quel che riguarda il livello di difficoltà, calibrato verso l'alto, tanto che nelle primissime partite la morte sopraggiunge con una certa costanza. Il tutto viene poi mitigato dall'esperienza e dall'acquisizione di una maggiore conoscenza dei tempi di movimenti e attacco dei nemici. In questo senso, comunque, speriamo che Capcom voglia proporre un gioco piuttosto ostico e in grado di offrire una sfida degna di nota, proprio come i suoi famosi prequel.
Maximo entra di diritto nella schiera dei giochi PlayStation 2 da tenere sotto un attento occhio e studio. Sebbene il comparto grafico (per quanto comunque più che soddisfacente) non riesca a stupire come altre produzioni per il 128 bit Sony, è proprio nell'immediatezza di gioco, nel divertimento e nella grande caratterizzazione che Maximo trova i suoi punti di forza. Ripetiamo: da tenere sott'occhio.
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