Di Redazione Gamesurf (6 aprile 2001)I ragazzi della Argonaut Games, per valorizzare appieno le ambientazioni di Malice, hanno creato appositamente per questo titolo un engine grafico di elevata potenza e duttilità. Il nome di questo engine è "Shadow Caster", ovvero "proiettatore/tessitore di ombre" e gli stessi Argonaut asseriscono che sia in grado di sfruttare ampiamente il potenziale grafico della scatola X
E, in effetti, ciò non deve essere poi molto lontano dalla realtà, visto che Malice: a Dark and Comic Fiery Tale è stato scelto come rappresentante del potenziale grafico dell'X-box al CES di Las vegas del passato gennaio
That's Alice in the corner... that's Alice in the spotlight (Ombre in realtime...ottima realizzazione)
Riflessi, effetti luce, trasparenze in alta risoluzione e in realtime dovrebbero dunque essere all'ordine del giorno, visto l'impressionante potenziale grafico che la macchina di casa Microsoft dovrebbe essere in grado di generare. E basta dare un'occhiata agli screenshot messi in circolazione... nonostante la dovuta cautela che esperienze passate (ed anche recenti, come il caso dei falsi screenshot di Amped: Freestyle Snowboard) non si può far altro che rimanere estasiati, e a vederlo in movimento si apprezzano ancora di più le belle ombre ed illuminazioni, e le incredibili texture... anche se il tutto sa un po' di plasticoso, effetto che, comunque, potrebbe benissimo essere voluto
Il design, in generale, è piuttosto curato e azzeccato... basta osservare la protagonista: piccola, dolce, indifesa, occhioni manga quasi di sapore alieno (avete presente il tipico alieno alla X-File no?), sguardo perso nel vuoto, espressione vaga, martello da diverse tonnellate in mano... Tutto ciò non può che lasciare un po' perplessi
Ed è giusto a questo che punta il titolo, a catapultare il giocatore in un universo perverso, dove regna supremo il nonsense ed il grottesco. E da nonsense e grottesco ecco nascere l'umoristica atmosfera che accoglie chi si avventura nel mondo di Malice
